Search Results : backup

Mar 052008
 

Ogni giorno nascono (e muoiono) nuovi servizi di storage online, con caratteristiche che in qualche modo si equivalgono ma… oggi voglio parlarvi di questo nascente servizio di storage che ha, dalla sua, l’essere totalmente italiano… 🙂

bottediferro_logo.gifBotte Di Ferro è un servizio di storage online realizzato dal veneto Michele Costantini, volto ad offrire ai suoi utenti la possibilità di archiviare e condividere in rete (in modo sicuro) files di ogni tipo. Interamente realizzato in PHP (con database MySQL), ha un’interfaccia semplice e piacevole da usare, grazie ad un largo uso di AJAX.

Come in tutti i servizi di questo tipo, è possibile creare cartelle ed caricare facilmente file, anche utilizzando il drag&drop; successivamente questi file potranno essere resi pubblici o protetti da password, in modo da restringerne ulteriormente l’accesso. Uno dei punti su cui BdF punta molto è proprio la sicurezza: a partire dalla trasmissione criptata in SSL del file fino alla possibilità crittografare realmente i files, in modo che anche venendo a conoscenza della password per il download, il contenuto del file sarebbe ugualmente al sicuro.
Per chi non volesse utilizzare l’interfaccia web per caricare/scaricare i propri files, è disponibile un apposito tool chiamato BdF Explorer (scritto in Delphi, purtroppo solo per Windows, al momento) che permette di effettuare tutte le operazioni possibili sui propri files. Inoltre, è disponibile anche una versione non installante, da portare con se su un pen drive, ad esempio.

Botte di Ferro è utilizzabile gratuitamente ma saranno disponibili anche piani a pagamento con spazio aggiuntivo (la versione free offre 1 GB di spazio, 10 GB di banda mensile e 30 MB max per singolo file).
Una cosa che mi ha piacevolmente colpito è stata la completezza delle FAQ disponibili online, che coprono ogni possibile dubbio/problema dell’utente.

Ma… ci sarà anche qualche aspetto negativo, in tutto ciò? Certo…

  • lo spazio offerto è solo 1 GB, quando ci sono servizi che offrono gratuitamente 50 GB e non hanno limiti sulla dimensione massima per singolo file
  • il software BdF Explorer è disponibile solo per Windows (tagliando fuori tutti quegli utenti di sistemi operativi diversi, che saranno obbligati ad usare l’interfaccia web)
  • personalmente penso che un "backup settimanale" dei dati non offra una sicurezza sufficiente per un servizio che punta proprio sulla sicurezza come "arma vincente"; il backup dovrebbe essere ALMENO giornaliero (magari incrementale, in modo da non richiedere troppe risorse, se è un problema in questa fase di startup).
  • feature come "firewall, antivirus ed aggiornamento del sistema operativo" non dovrebbero essere pubblicizzate come plus, perchè dovrebbero essere presenti a prescindere, in un servizio del genere

Giudizio di Giovy: Botte di Ferro è un interessante tentativo di riuscire a portare avanti un servizio di storage e condivisione online in Italia. E’ un servizio giovane e paga qualche difetto di gioventù, ma le prospettive sono davvero buone. Apprezzo davvero molto l’interfaccia web per la gestione dell’account (sicuramente più avanzata e piacevole da utilizzare del già citato Adrive). Se si riuscirà a fare qualcosa sotto l’aspetto "storage" (magari portandolo a 5 GB ed innalzando il limite a 100 MB per singolo file?) il servizio diventarà sicuramente allettante per tutti quegli utenti alle prime armi che cercano qualcosa di semplice da utilizzare.

Feb 212008
 

pd_logo.gifAhi ahi ahi…. tempi duri per il neonato (sito del) Partito Democratico… e tranquilli, NON mi metterò a parlare di politica (non è il mio campo). 😛

Giusto qualche giorno fa Massimo puntava l’attenzione del web sul fatto che, per visitare il nuovo sito del PD, fosse necessario installare un plugin "non standard" come quello di Silverlight (tecnologia Microsoft). Beh… personalmente non ci vidi niente di strano… sono le nuove tecnologie che avanzano, è normale che vengano utilizzate (specie se il sito è realizzato interamente con tecnologia Microsoft). Ieri invece Matteo faceva notare al web come avessero sostituito Silverlight con Flash (ed infatti il video ero in Flash). Oggi riapro il sito e ti ritrovo Silverlight… mmm… c’è qualcosa che non torna.

Ma… vabbè… a parte questi veniali errori di gioventù, niente di grave.

… se non che ieri pomeriggio mi cade l’occhio su una notizia flash di Punto Informatico dove si "lancia" che il sito del Partito Democratico fosse bucabile. Oibò… sarà mai vero? Vado a visitare il blog di Roberto Scaccia, che ha scoperto il bug, e con due click del mouse riesco a visualizzare nel browser il file web.config (che, in parole povere per i non addetti al settore, è il file di configurazione della web application… in questo caso l’intero sito del Partito Democratico). In questo file è possibile leggere la stringa di connessione al database, che mostra IP del server, user a password in chiaro… (P.S. NON è mai una buona idea usare l’utente di default SA)

Inoltre, il server SQL che contiene il database è raggiungibile dal web (ma per fortuna NON accetta connessioni SQL dall’esterno, altrimenti chiunque avrebbe potuto collegarsi all’istanza del server e fare un backup del database… con eventuali dati degli iscritti al sito, documenti potenzialmente riservati ecc).
Non metto screenshot, url o altro perchè è facilissimo arrivarci… e per non indurre in tentazione chiunque voglia giocarci. 

E’ un buco GROSSO e potenzialmente molto pericoloso, che mostra quanto NON sia stata curata in alcun modo la sicurezza nello sviluppo del sito (e di quanta poca cura sia stata impiegata nella programmazione, purtroppo). Ma… la cosa VERAMENTE GRAVE è che, dopo  quasi 24 ore, non sia ancora stato chiuso. Stanno aspettando che qualche lamer ci si diverta? Mah…

Jan 082008
 

Un paio di giorni fa mi è capitato di assistere ad una scena che, credetemi, mi ha straziato il cuore: una ragazza aveva necessità di liberare un po’ il suo portatile da giga di foto, musica e video… e per farlo ha comprato un disco esterno USB 2.0 da 750GB.

Il tempo di fare il backup di tutte le foto (mesi/anni di amicizie, incontri, eventi) e… distrattamente… con un colpo di gomito fa volare il disco (acceso) dal tavolo… facendolo finire sul pavimento.
Inutile dirvi che questa cosa è stata fatale al disco, ed ho ancora nelle orecchie il rumore metallico della testina impuntata contro i piattelli… clak… clak… clak…. 🙁

Vedere il volto di questa ragazza, disperata per aver perso una parte della sua vita… mi è davvero dispiaciuto… ed ho pensato che se succedesse a me, probabilmente sarei più che dispiaciuto…
Non è possibile neanche dirle: "Colpa tua, potevi fare un backup" perchè è quello che stava facendo (anche se magari avrebbe dovuto fare prima una copia, e solo successivamente eliminare tutte le foto) e perchè un evento del genere è del tutto imprevisto.
L’unica cosa che ho potuto fare è stato consigliarle, per il futuro, di tenere una copia dei suoi dati online, al sicuro da eventi catastrofici…. e come l’ho detto a lei, lo dico ora anche a voi…

adrive_logo ADrive è un nuovo servizio di storage online che, a differenza dei servizi di cui ho già parlato in passato, vi offre uno spazio ENORME (per gli standard attuali di questo genere di servizi) per archiviare i vostri dati: ben 50 GB.

Se avete foto, video, musica e documenti NON riservati che volete salvaguardare, potete usare ADrive per tenerne una copia di backup online, utile in caso di perdita di dati o problemi ai vostri dischi.

Come servizio NON è molto evoluto in quanto a "special features":

  • non ci sono feature sociali come su Box.net
  • non ci sono tool per l’upload ma tutto avviene da interfaccia web
  • non è previsto l’upload via ftp
  • non ci sono tool per il backup automatico
  • è necessario Java per l’uso dell’interfaccia di upload via web
  • quando uploadate qualcosa, non potete usare il browser per altro
  • non è possibile settare livelli di accesso e permessi sulle singole cartelle

di contro, ha a suo favore:

  • 50 GB sono TANTO spazio
  • la possibilità di caricare intere cartelle
  • la velocità di upload/download è molto buona
  • l’interaccia è semplice, chiara ed immediata
  • potete condividere i singoli files

Giudizio di Giovy: piuttosto che perdere dati, impiegate un po’ di tempo per caricare su ADrive i documenti che non volete assolutamente perdere. In caso di documenti riservati, abbiate cura di criptarli/proteggerli in qualche modo. ADrive fa il suo lavoro bene: vi fornisce un grosso spazio di storage online, senza frizzi nè lazzi. Il fatto che sia gratuito (e NON siano previsti, al momento, piani "Premium" a pagamento) è sicuramente positivo, e non è da escludere che in futuro alcune delle special features mancanti vengano implementate. Quindi… dategli un’occhiata! 😉

Dec 122007
 

 La recensione di oggi è una ESCLUSIVA ITALIANA, quindi… seguitemi, ne varrà la pena… 😉

In passato ho presentato più volte soluzioni di storage o backup online (Box.net, DivShare, Mozy, Dropboks, Protect My Photos ecc) ma nessuna di queste è paragonabile a quella che vi sto per presentare oggi.

wuala_logo_yellowAncora in Alpha (quindi ai primissimi stadi di sviluppo, ma già pienamente usabile ed abbastanza stabile, anche se accessibile solo ad invito), Wuala è un nuovo servizio di storage online in modalità Peer To Peer che sono sicuro diventerà presto una delle applicazioni più calde di questo dicembre 2007… 😉

Ma… cos’ha di così esclusivo Wuala rispetto ad altre soluzioni di backup? Semplice:

  • è compatibile con Windows, Mac e Linux: il client di Wuala è disponibile per tutti i sistemi operativi "consumer", cosa non comune per un servizio appena lanciato ed ancora in alpha
  • è una soluzione P2P: il vostro storage è criptato e distribuito fra gli iscritti a Wuala; questo significa che i vostri file verranno "spezzettati" e distribuiti random (per garantirne la disponibilità, lo stesso pezzo di file verrà distribuito a diverse centinaia di persone)
  • è una soluzione sicura e protetta: i vostri file sono criptati in maniera "forte" (AES a 128 bit per la criptazione dei file e RSA a 2048 bit per l’autenticazione) e SOLO VOI conoscete la password che non verrà mai trasmessa ai server di Wuala
  • lo storage è illimitato: si parte con 1 GB di spazio per utente, ma… lo spazio aumenta a seconda di quanto spazio condividete sul vostro disco con gli altri utenti e del tempo che lasciate tale spazio disponibile; in pratica: se mettete a disposizione 10 GB di storage e lo tenete online per il 70% di una giornata, avrete a disposizione altri 7 GB aggiuntivi (il 70% dello storage che mettete a disposizione). Se invece avete un computer sempre collegato ad Internet che condivide più spazio… immaginate quanto spazio potrete avere a disposizione online
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  • è una soluzione "social": tutte le cartelle che create in Wuala sono private di default, ma potete decidere di condividerle con altre persone scelte singolarmente, con gruppi di persone o renderla totalmente pubblica. Potete creare gruppi (privati o pubblici), unirvi a gruppi già esistenti ed invitare persone
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  • avete una finestra "sul mondo" dei files che gli altri utenti di Wuala rendono disponibili: raggruppati per tipologia (immagini, video, musica, documenti, altri) e potete scaricarli, copiarli, bloggarli o condividerli su Facebook, DivShare o altri siti direttamente dall’interfaccia di Wuala.
    Più utenti usano Wuala, più il sistema si arricchisce di nuovo materiale.
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  • potete effettuare ricerche full text sui vostri file o su tutti i files resi pubblici in Wuala: sfruttando anche il potente sistema di tagging incorporato (potete taggare tutto, dalle cartelle ai singoli files)
  • è altamente configurabile: potete configurare tutti gli aspetti di Wuala, a cominciare dai diritti di accesso per singola cartella, passando per la banda da destinare al client, alla porte da utilizzare per le connessioni…

Giudizio di Giovy: beh… inutile dirvi che Wuala mi ha entusiasmato…e sono sicuro entusiasmerà anche voi… 🙂
E’ un servizio ancora in Alpha (suscettibile quindi di potenziali instabilità e/o modifiche anche sostanziali) ma al momento non mi ha dato nessun problema, mettendo online qualche e-book (che conto poi di condividere con il mondo, of course) 😉

… ed ora la chicca: ho a disposizione SETTE INVITI per Wuala da regalare a chi me li chiede nei commenti; il principio è "first arrived, first served, no reservation", quindi… fatevi sotto! Ovviamente mi farebbe piacere che chi invito condividesse a sua volta eventuali inviti con altrettanti amici, in modo da diffondere Wuala anche da noi in Italia… 😉

Nov 032007
 

Sicuramente oggi NON vi presento nulla di innovativo e non scopro l’acqua calda (anzi, molti altri ne avranno parlato prima di me) ma… sto usando "attivamente" questo servizio da poco, nonostante sia registrato da diverso tempo… e devo dire che più lo uso e più me ne innamoro (un po’ come è successo con Facebook).

plaxo_logo Definire Plaxo in una sola parola non è semplice; probabilmente il termine "business tool" non è il più esatto, ma potrebbe rendere bene l’idea di quello che è Plaxo, ovvero un servizio web che vi permette di gestire in maniera efficiente (ed integrata, sia online che offline) la vostra rubrica, il vostro calendario, i vostri appuntamenti e le vostre note. Ma… vediamo in dettaglio di cosa si compone Plaxo e quali servizi offre.

Plaxo Basic è il servizio gratuito offerto da Plaxo, e vi permette di gestire online:

  • la rubrica contatti: potete inserire schede contatti dettagliati, con ogni genere di informazione utile. Quello che rende Plaxo estremamente utile (e che mi spinge ad auspicare che tutti, prima o poi, lo utilizzino) è il fatto che la vostra rubrica è "attiva"; se un vostro contatto è registrato a Plaxo e cambia un qualunque suo dettaglio, la vostra scheda su di lui è aggiornata in tempo reale. Allo stesso modo, se voi cambiate il vostro indirizzo di e-mail (o numero di telefono, o indirizzo di casa, o quello che volete) in Plaxo, i vostri vedranno riflettersi in tempo reale tale modifica, avendo la possibilità di avere sempre i vostri dati aggiornati. Se avete decine/centinaia/migliaia di schede contatti, Plaxo diventa uno strumento di lavoro insostituibile.
  • il calendario: Plaxo vi offre un calendario (che potete far diventare multiplo, se vi occorre) dettagliato con la possibilità di inserire impegni singoli e ricorrenti, reminder ecc.
  • le attività: una gestione dettagliata delle attività è fondamentale in ogni business tool, e Plaxo non difetta nell’offrirvene una completa in ogni feature; potete inserire attività schedulate, assegnargli priorità e percentuali di completamento, stato di avanzamento. Se siete dei seguaci del "GTD" Plaxo potrebbe esservi molto utile
  • le note: annotatevi quello che vi passa per la mente, differenziando le note con colori diversi, se vi va

Potete decidere se rendere visibili i vostri dati in maniera granulare, dandone accesso pubblico, a tutti i vostri contatti, ad un determinato gruppo o per singolo utente. La privacy è fondamentale, e Plaxo vi permette di gestirla in maniera molto precisa.

Ma… Plaxo NON è solo un tool online stand-alone (ed è uno dei motivi per cui è talmente efficiente); permette di sincronizzarsi in maniera veloce e nativa con:

  • Google Accounts: importate con un click (e tenete sincronizzati in maniera automatica) i vostri contatti di Gmail e il vostro calendario di Google Calendar.
    La sincronizzazione con Google Calendar è bidirezionale (i cambiamenti che fate in Plaxo vengono riflessi anche su GCalendar) mentre quella dei contatti è unidirezionale (se aggiungete un contatto in Gmail, lo vedrete anche in Plaxo, ma non viceversa).
  • Outlook ed Outlook Express: installando l’apposita toolbar per Outlook, Plaxo sincronizzerà contatti, rubrica, attività e note con il software di planning di casa Microsoft. La sincronizzazione è bidirezionale in tutti i casi
  • Mozilla Thunderbird: installando un plugin, potete sincronizzare la vostra rubrica di Thunderbird con Plaxo
  • Yahoo: come per i Google accounts, potete usare Plaxo per sincronizzarsi con il vostro account Yahoo
  • Mac OS X: installando l’apposito software, Plaxo si sincronizza con il vostro Mac e con il suo Address Book, iCal e Mail
  • MSN Hotmail/Windows Live: senza alcuna installazione, potete importare in Plaxo i vostri contatti di Hotmail o Windows Live
  • AOL/AIM: come per MSN, potete importare i vostri contatti di AIM in Plaxo senza alcuna installazione
  • Windows Mail: installando la toolbar per Windows Mail (disponibile in Windows Vista al posto di Outloook Express) potete sincronizzare Plaxo con la vostra rubrica presente in questo software

Inoltre, Plaxo offre gratuitamente accesso "mobile" ai vostri dati, semplicemente digitando l’indirizzo m.plaxo.com nel browser del vostro smartphone/palmare web enabled.

Plaxo Premium è invece il servizio a pagamento (opzionale, 49.95 $ all’anno) offerto da Plaxo, che aggiunge feature utili ai power user di questo servizio, come:

  • Sincronizzazione con LinkedIn: importate in Plaxo i vostri contatti presenti sul business social network LinkedIn, in modo da averli sempre aggiornati
  • Rimozione di duplicati in rubrica e calendario: fra centinaia/migliaia di contatti, ce ne saranno sicuramente di duplicati; con questo tool messo a disposizione degli utenti Premium, potete rimuovere duplicati ed accorpare voci relative alla stessa persona ma con indirizzi diversi
  • Backup e recovery automatico della vostra rubrica
  • Assistenza VIP 24 ore su 24
  • Rubrica illimitata (oltre i 1000 contatti della versione Basic, anche se io ne ho al momento 1055 con la versione Basic)

Infine (e questa è una novità della versione 3.0 di Plaxo) è stato introdotto il Plaxo Pulse, che in pratica è il social network di Plaxo.
Potete aggiungere al vostro network amici o contatti, suddividendoli in tre gruppi (Business, Friends e Family). Inoltre, inserendo nelle preferenze di Plaxo i social sites che utilizzate (Del.icio.us, Digg, Twitter, Pownce, Flickr…) potrete far confluire nel vostro Plaxo Pulse tutti gli aggiornamenti che fate in questi servizi, rendendoli visibili ai membri del vostro social network (in maniera similare a quanto fanno Intuuch o Profilactic, per citarne solo due).

Giudizio di Giovy: come dicevo all’inizio, Plaxo è uno di quei servizio di cui consiglio fortemente l’utilizzo; se TUTTI (quelli che fanno un utilizzo attivo ed intenso del web e dei social networking, ad esempio) lo utilizzassero, diventerebbe impossibile non avere a disposizione dati aggiornati sui propri contatti.
Allo stesso modo, potreste utilizzare Plaxo per seguire il "flusso" di dati prodotto dai vostri contatti (un po’ come succede con Facebook, ma senza dovervi preoccupare di inviti a provare questa o quella applicazione). Se poi i contatti sono il vostro "pane quotidiano", valutate anche un account Premium, specie se utilizzare in maniera massiccia LinkedIn.

Aug 292007
 

Ci sono tre categorie di "utenti" che, usando WordPress come piattaforma per il proprio blog, si trovano ad averne due visioni differenti:

  1. quelli che il proprio WordPress se lo sono installati da soli, lo conoscono, lo amministrano, lo aggiornano, installano plugin e temi come se nulla fosse
  2. quelli che hanno un amico (o Andrea Beggi) che gli amministra il blog perchè loro "non ne sono capaci" e si occupano solo di scrivere
  3. quelli che passano il loro tempo ad amministrare, aggiornare, installare temi e plugin per i blog che amministrano per amici, parenti ed affiliati

Personalmente rientro nella prima e sopratutto nella terza categoria (oltre al mio blog ne amministro altri cinque… ma Andrea ne cura molti di più).
Ma… oggi vi presento un plugin per WordPress che in teoria dovrebbe sgravare i WP-admin di uno dei compiti più noiosi e frequenti: l’installazione di plugin e temi.

OneClick è l’unico plugin per WordPress che, abbinato all’apposita estensione per Mozilla Firefox, permette a chi ha un blog basato su WordPress e rientra nella "categoria 2" di installarsi da solo temi e plugin.

Come funziona OneClick:
l’installazione (che eventualmente farete fare al vostro "guru") è identica a quella degli altri plugin; si scarica dal sito dello sviluppatore, lo si decomprime e lo carica nell’apposita cartella sul vostro server, attivandolo dal pannello di controllo di WordPress. Installate anche l’estensione per Firefox (che trovate nella stessa pagina) e… fatto! 🙂

Installare un nuovo tema è semplicissimo: basta fare click destro sul link di download del tema e selezionare l’apposito menù OneClick Install > Theme.

 oc2.png

Per installare un nuovo plugin, ovviamente, dovete seguire la stessa procedura, usando il link di download del plugin.

Se il plugin facesse solo questo, sarebbe già molto interessante. Ma… fra le feature disponibili, troviamo inoltre:

  • diagnostica integrata (il plugin stesso vi dice se è configurato correttamente)
  • controllo automatico degli aggiornamenti ed auto-installazione con un click
  • "modulo sandbox" che permette la disattivazione e disinstallazione di eventuali plugin malfunzionanti, indipendente dal pannello di controllo di WordPress e dal database, che funziona quindi in ogni circostanza
  • possibilità di creare backup zippati di plugin e temi con un click

Di seguito una presentazione su OneClick, creata dallo sviluppatore:

Molto interessante, non vi pare? 🙂
Così tutti i blogger che finora tormentavano San Beggi (ma non solo, eh!) per installare temi e plugin, potranno lasciare al proprio blog-admin più tempo per se… 😉

Mar 222007
 

Alcune settimane fa Andrea Beggi scriveva un articolo molto interessante su come vorrebbe veramente WordPress.

Tutti i "vorrei" del post sono assolutamente condivisibili e se il team WordPress in qualche modo riuscisse a migliorare WP aggiungendo tutte quelle feature (così come quelle indicate nei commenti del post) avremmo tutti una piattaforma davvero potente (anche se WP penso possa essere considerata comunque la miglior piattaforma Open Source esistente al momento).

Ma… se la montagna non va da Maometto… 😀
.. ci sarà sempre qualche sviluppatore che cercherà di aggiungere a WordPress le funzioni mancanti via plugin.
Andrea scriveva:

Aggiornamento: dovrebbe essere semiautomatico e semplificato. Un bottone nella dashboard (bacheca) dovrebbe permettere di aggiornare senza troppe complicazioni, magari effettuando anche un backup su una serie di tabelle di appoggio nello stesso database, gestendo anche la possibilità di rollback (tornare indietro). Lo script potrebbe provvedere ad impostare il template di default, disattivare i plugin, e impostare una modalità “Sono in manutenzione”, per poi rimettere tutto a posto dopo l’aggiornamento. Questo comporterebbe una
sorta di “quarantena” dei plugin che dovrebbe comunque essere già in arrivo con le prossime versioni. Gli aggiornamenti “minori” andrebbero effettuati “per differenza”, sostituendo solo i file interessati. 

Beh… quello sarebbe proprio lo "stato dell’arte" e richiederebbe un notevole lavoro di coding ma… se ci si accontenta, è adesso disponibile InstantUpgrade, un plugin per WordPress che si occupa dell’aggiornamento automatizzato di WordPress, tutto questo con la semplice pressione di "un bottone".

Alcune note e considerazioni:

  • il plugin NON fa tutto quello che piacerebbe ad Andrea, ma si limita a a scaricare l’ultima versione disponibile di WordPress, la decomprime sul server, cancella la vecchia versione, la sostituisce con la nuova e fa partire lo script di aggiornamento. Ovviamente mantiene i file di configurazione, i temi ed i plugin esistenti (che però non vengono disattivati prima dell’upgrade, vi conviene farlo a mano).
  • vi conviene SEMPRE fare un backup del database, non si sa mai…
  • per chi usa una versione internazionalizzata di WordPress (in italiano, francese, tedesco ecc.) questo plugin non funzionerà (o meglio: funzionerà, ma ve la sostituirà con l’ultima versione disponibile in inglese).
  • è necessaria, la prima volta, una piccola preparazione del server per rendere il plugin operativo (tipicamente si tratta di impostare il permesso di scrittura in alcune directory, operazioni documentate benissimo nella guida di installazione disponibile sul sito dello sviluppatore), che vi richiederà qualche minuto. Tutti gli upgrade successivi avverrano in pochi secondi.

Non ho provato personalmente il plugin (sono ancora fermo alla 2.0.9 in italiano, appena avrò tempo e voglia aggiornerò all’ultima versione disponibile in quel momento), ma leggendo i commenti ho visto che quelli che l’hanno usato non hanno avuto problemi di alcun tipo.
Ovviamente aggiornare dalla versione 2.0.x alla versione 2.1.x potrebbe portare problemi di compatibilità per alcuni plugin, ma… ho letto di un utente che ha aggiornato dalla 2.0.7 alla 2.1.2 con InstantUpgrade senza alcun problema.
Se invece usate WordPress in inglese, e dovete aggiornare dalla 2.1 alle release successive (2.1.2, 2.1.3 e così via) questo plugin potrebbe velocizzare di molto il vostro upgrade.

In definitiva: non sarà la miglior procedura esistente, ma moltissimi aggiornano WordPress in questo modo, sovrascrivendo manualmente tutti i files esistenti con quelli nuovi, quindi… perchè non farlo in modo automatico? 😉