Feb 272009
 

Alcune volte si ha “quasi” da subito l’impressione che un servizio con grosse potenzialità sarà destinato al fallimento.
E’ il caso di HP Upline, servizio di storage/backup/sharing  online lanciato in pompa magna quasi un anno fa, poi vergognosamente castrato dell’utenza estera (e lì mi era sorto il dubbio che, in realtà, il servizio fosse “nato morto” per concezione) ed infine…

HP continually evaluates product lines and has decided to discontinue the HP Upline service on March 31, 2009.

HP will no longer be backing up your files to the HP Upline servers as of Feb 26, 2009 at 8 am Pacific time. HP will keep the file restore feature of the Upline service operational through March 31, 2009 Pacific time in order for you to download any files you have backed up to Upline.

Questo è il tono della mail che ho ricevuto ieri (nonostante non sia più cliente HP Upline da quasi un anno). Così come scrissero “scusate, ci siamo sbagliati, non potete usare il nostro servizio dall’Italia” ieri hanno scritto: “Scusate, riprendetevi i vostri files che stiamo chiudendo la baracca”.

Simpatico, no? Dalla serie: “Vatti a fidare di un big dell’informatica come HP“.

P.S. Chiaramente i competitor di questo settore si sono buttati a pesce sugli utenti orfani: Backblaze offre il 20% di sconto ai desaparecidos di Upline, utilizzando il codice sconto “upline2backblaze” 😉

Feb 262009
 

Terzo post dedicato al Philips Consumer Lifestyle Customer Event 2009 (ricordo che la mia partecipazione all’evento è stata sponsorizzata da Philips), dove vi racconterò quanto di interessante ho visto circa il settore Video (in questo post invece trovate quello riguardante l’Audio).

Se nel settore Audio un po’ tutto quello che ho visto è stato una sorpresa (ignoravo l’esistenza dei diversi prodotti della linea Streamium), per quanto riguarda il video conoscevo bene invece i vari LCD perchè… beh… vederli in azione nei vari Mediaworld, Euronics ecc. mi ha sempre fatto desiderare di averne uno.

Ma… benchè i televisori della varie serie siano interessanti, i prodotti che mi hanno colpito maggiormente sono stati tre.

In ordine di interesse, i Flat TV della serie Aurea sono quelli che, rispetto agli altri, mi hanno lasciato a bocca aperta.

philps_aurea

A parte la caratteristiche tecniche, di Aurea ho letteralmente adorato l’Ambilight Spectra abbinato alla cornice attiva (Active Frame). Per i non addetti ai lavori, l’Ambilight è quella tecnologia Philips che proietta intorno alla cornice dello schermo delle luci con colori coerenti a quelle mostrate nell’immagine. E’ una tecnologia capace di “espandere” la scena visiva ed arricchirla in maniera incredibile… dovete vederla all’opera per capirla in pieno. Non a caso ne sono rimasto così affascinato da aver fatto diverse foto di LCD Philips con Ambilight attivo.

IMG_5714 IMG_5717 IMG_5718 IMG_5720

Bene… gli LCD della serie Aurea sono ancora più belli perchè la cornice è bianca ed attiva, e non interrompe la scena visiva. Peccato non aver fatto una foto ad uno di questi prodotti (ma potete capire bene cosa intendo vedendo l’immagine superiore).
Ci è stata fatta anche una prova comparativa (per quanto riguarda l’audio) fra tre prodotti: un Philips, un Samsung ed un Sony; beh, ovviamente il Philips aveva un audio di gran lunga migliore rispetto agli altri (ma prendete queste prove con le pinze, i fattori da valutare sono diversi, non ultime le regolazioni fatte), ma quello che mi ha sorpreso è stato il notare che il Samsung (prodotto “low cost” se paragonato ai Philips) aveva un audio MOLTO superiore rispetto al Sony Bravia in esame.

Altra novità (di cui però ignoravo l’esistenza) è la feature Net TV: non una linea di prodotti a parte ma la possibilità (per i prodotti della serie 8000, 9000 e Cinema 21:9) di interfacciarsi direttamente con la Rete per visualizzare contenuti offerti da partner che hanno stretto collaborazioni con Philips. Potrete visualizzare filmati di YouTube, seguire la aste di eBay o i vostri social network preferiti (perchè non ho dubbi che arriveranno anche loro, su questa piattaforma). Inoltre, grazie ad una tastiera virtuale su schermo (ed un browser incorporato) potrete navigare in rete direttamente dal televisore (con un buon rendering della pagina, a dir la verità… anche se resto dell’idea che un computer sia insostituibile, per queste cose) 🙂

nettv_screenshot_sites-on-9700-series

Inoltre, avendo una connessione di rete, possono accedere ai contenuti immagazzinati sul vostro PC e visualizzarli senza problemi (video, foto, musica). Molto interessante.

E come si suol dire: “dulcis in fundo”: il Cinema 21:9!!! 🙂

219_front_without-stand_with-screen-fill_2

Una parola sola: pazzesco.
Vederlo acceso ed in funzione (benchè suppongo fosse un prodotto ancora non definitivo dal momento che non aveva Ambilight attivo, mentre nel prodotto finale ci sarà), di fianco ad un “normale” 16:9 ha fatto “scomparire” il 16:9.
Il rapporto 21:9 potrebbe spaesare, ad un primo impatto… ma vedere un video così come lo si vede al cinema (senza le bande orizzontale) è incredibile. Ok, non pensiate che io regali aggettivi del genere… ma davvero, è un’esperienza vederlo in azione. Grazie a Paolo di myTechnology, potete dare un’occhiata in anteprima alla presentazione del 21:9, quasi come l’abbiamo potuta vedere noi (beh, più o meno, eh!) 😉

Il Cinema 21:9 sarà disponibile probabilmente da settembre (voci lo davano disponibile da questa primavera, ma… un uccellino in casa Philips mi ha detto che ci sarà ancora da attendere un po’) ad un costo… beh… sui 4000 euro (il che significa che non potrò averlo in questa vita… amen) 😛

Conclusioni: bei prodotti per quanto riguarda gli LCD, spettacolari gli Aurea (oh, mi sono innamorato, che vi devo dire!) ed incredibile il Cinema 21:9 (anche se è un prodotto inarrivabile per le tasche di moltissime persone, specie in questo periodo di crisi).

Con il gioiello di casa Philips termina questo piccolo excursus sul versante Video dell’experience fatta a Sintra. Ho solo un prodotto da farvi conoscere, ma ci sto ancora giocando… 😉

Feb 252009
 

Solo un mese fa vi presentavo Livedrive, una soluzione di storage online illimitato molto interessante, che integrandosi direttamente con il sistema operativo del PC, creava un disco locale che in realtà corrispondeva al vostro storage online. Quando scrivevo il servizio era in beta ed era gratuito, ma si sapeva già che sarebbe diventato a pagamento appena uscito dalla beta. Beh, alcuni giorni fa il servizio è stato rilasciato al pubblico e contemporaneamente ha perso la sua gratuità. Scrivevo allora: “sarà interessante vedere il modello di pricing”. Beh… il modello di pricing di Livedrive si è rivelato (purtroppo per loro) troppo rigido e costoso per far presa sul grande pubblico:  due piani (Standard e Pro), due prezzi (55.95$ e 129.95$ per anno); il piano Standard potrebbe anche essere interessante MA ha l’immenso limite di essere limitato ad un solo client installato, rendendolo inutile per tutte quelle persone (come il sottoscritto) che usavano Livedrive per evitare di spostare file da un computer all’altro (ufficio e lavoro). Peccato… una grossa occasione persa.
… ma come si suol dire, non tutto il male viene per nuocere… 🙂

Dopo aver tolto i miei files da Livedrive, spostandoli su iDisk (la soluzione di storage online inclusa in MobileMe di Apple), oggi ho scoperto un servizio alternativo a Livedrive e per alcuni versi più interessante.

zumodrive_logoZumoDrive, a differenza di Livedrive, NON offre una soluzione con storage illimitato MA ha tre grandi pregi che l’altra soluzione non offre:
1. un piano “starter” gratuito da 1 GB
2. diverse soluzioni di pricing, a partire da 2.99$ al mese per 10GB
3. la possibilità di installare il client su diversi pc anche usando il piano gratuito

Questo significa che posso iniziare ad usare (ed ho già iniziato ad usare!) ZumoDrive senza spendere nulla, per poi eventualmente pagare POCO per uno storage effettivamente utile (su Livedrive avevo poco più di 1.2GB di dati) e che posso usare allo stesso modo su tutti i miei computer. Installando infatti il client ZumoDrive (disponibile per PC e Mac) verrà creata un’unità removibile mappata sul vostro storage online (come accadeva con Livedrive). Se siete in giro, invece, potrete accedere ai vostri files dall’interfaccia web, semplice ed efficace, realizzata in Flash. I vostri files, inoltre, possono essere condivisi facilmente con il mondo. Se poi utilizzate iTunes, potete importare facilmente ed automaticamente in ZumoDrive la vostra libreria, liberandola dal limite fisico del vostro PC/Mac.

Inoltre, ZumoDrive rende disponibili i vostri files online anche su iPhone (feature questa che per me vale da solo l’utilizzo del servizio) tramite un’apposita applicazione chiamata SuperSize Me (che potete scaricare ORA gratuitamente, in futuro sarà a pagamento). E’ prevista una versione per Android, attualmente in sviluppo.

ZumoDrive salva i vostri files in maniera criptata (ovviamente) utilizzando Amazon S3 come storage (altamente affidabile e veloce, quindi); ha una privacy policy chiara, un blog e delle FAQ.

Giudizio di Giovy: ZumoDrive è un’ottima soluzione per chi ha necessità di avere uno storage online di piccole dimensioni, facilmente accessibile da ogni computer. Per i possessori di iPhone, poi, il vantaggio è duplice perchè è possibile accedere ai vostri files anche da lì. Va da se che NON è la soluzione ideale per chi ha bisogno di tanto spazio, perchè in tal caso Livedrive diventa più conveniente.

Feb 242009
 

Secondo post dedicato al Philips Consumer Lifestyle Customer Event 2009, dove vi racconterò alcune interessanti novità che ho scoperto durante questa trasferta (che, ripeto, è stata sponsorizzata da Philips).
Ad esser sincero, ignoravo che Philips producesse una gamma di prodotti così vasta (si va da audio e video, passando per periferiche varie, cura dentale, haircare, cookery ecc).

Io vi parlerò delle ultime novità in ambito audio e video, dal momento che gli altri settori sono per me totalmente nuovi ed inesplorati (e del resto, un Giovy che vi parla di spazzolini elettrici, senza nulla togliere a chi lo fa o  l’ha fatto, non ha granchè senso… :D)

La prima parte dell’experience fatta riguarda i prodotti audio.

np1100_product_high_resIl primo prodotto visto (molto interessante sopratutto per caratteristiche  e prezzo) è stato lo Streamium Network Music Player NP1100.
Collegando l’NP1100 ad un impianto audio preesistente, avrete la possibilità di ascoltare la musica preesistente su un PC (via UPnP) in maniera totalmente wireless. In parole povere: prendete l’NP1100, lo collegate al vostro stereo, gli fate cercare la vostra collezione audio presente sul PC (o Mac, ovviamente… mentre per Linux è necessario un server UPnP sulla macchina) e… fate partire la musica. Se non avete una collezione audio adeguata, l’NP1100 vi offre la possibilità di ascoltare migliaia di stazioni radio via Internet.
Per facilitare la selezione e l’accesso alla vostra musica e/o alle stazioni radio Internet, dispone di un display in bianco e nero e di un telecomando.
Il prezzo dell’NP1100 è 149 euro (interessante, no?) 🙂

np2900_high_resSalendo di gamma, si incontra il Network Music Player NP2500, che differisce dall’NP1100 per un display a colori (capace di mostrarvi le copertine degli album presenti nella vostra collezione musicale), delle dimensioni leggermente maggiori ed un audio dotato della funzione FullSound (capace di migliorare l’esperienza di ascolto).

Terzo ed ultimo prodotto della serie è il Network Music Player NP2900, che a differenza dei due modelli precedenti, include anche quattro speaker (per un totale di 30W) capaci di generare un audio davvero molto buono (l’ho ascoltato e vi posso assicurare che si sente fantasticamente, anche grazie alla funzione LivingSound, che amplia il campo sonoro e vi permette di ascoltare al meglio anche da una posizione laterale). Non sarà quindi necessario collegarlo ad un impianto stereo esistente, per goderne le funzioni.

Non tutti i prodotti della serie Network Music Player saranno commercializzati in Italia; nello specifico, l’NP2500 per il momento non raggiungerà il nostro paese.

Se per la musica invece nutrite una vera passione e volete ascoltarla in ogni stanza della vostra casa, i prodotti che fanno per voi sono quelli della famiglia Wireless Music Center and Station WACS7500.

wacs7500

Sulla parte “Center” del WACS7500 è presente un hard disk da 80 GB, in cui memorizzare la vostra musica, che potrete ascoltare direttamente sul pezzo centrale del sistema (il Center, appunto). Se vi spostate in un’altra stanza (dove è presente la “Station”), vi basta premere il pulsante “Music Follow Me” e la Station si sincronizzerà con il Center, riprendendo la riproduzione da dove l’avevate interrotta. In una parola: spettacolare. Se poi siete soliti dare delle feste in casa vostra, premete il pulsante Music Broadcast e la musica verrà sincronizzata e riprodotta in modo wireless fra tutte le station di casa (fino a 6). Il costo del sistema completo (Center and Station) è di 1000 euro, mentre eventuali altre Station aggiuntive hanno un costo di 350 euro (si, lo so… non è un prezzo popolare, ma la qualità si paga).

Non tutti, però, hanno bisogno di essere seguiti dalla musica ovunque si trovino.

mci500h_product_front_cut

Per questi casi Philips ha creato l’MCi500H, un sistema stereo compatto che racchiude un hard disk da 160 GB, capace di contenere oltre 2000 album codificati in MP3 a 320KBit/s.
Dotato di un display a colori per visualizzare tutte le informazioni utili (nonchè le copertine degli album), vi permette di trasferire in modalità wireless la musica presente su un computer in rete, nonchè di ripparla direttamente da un cd per immagazzinarla sull’hard disk incorporato (sia mentre la state ascoltando, sia in modalità “rip” a 4x). Molto carino.

Vi tralascio la presentazione dei lettori mp3  (carini, molto piccoli e con un display Oled) e video GoGear (serie Ariaz e Opus), perchè non ho avuto modo di approfondirli dettagliatamente (e perchè sono profondamente innamorato del mio iPhone, che non cambierei mai con nessun altro lettore mp3 portatile).

Per concludere voglio parlarvi infine di un interessante accessorio, gli auricolari stereo bluetooth Tapster.

philips_tapster_product_ftl_hires_cut

Particolarità di questi auricolari (che altrimenti sarebbero dei banali auricolari BT) è l’essere totalmente “touch” e gesture driven. Volete rispondere ad una chiamata sul vostro cellulare? “Tappate” una volta l’auricolare. Volete chiudere la chiamata? Tappate due volte. Volete aumentare il volume? Sfioratelo facendo scorrere il dito avanti sulla superficie (e viceversa per diminuire). Dopo 10 minuti di utilizzo, li troverete incredibilmente immediati.
Unico “neo” (e su questo ci scherzavamo su con gli altri blogger, dato che non è realmente un neo): chiunque, semplicemente sfiorandolo, potrebbe farvi diventare sordi in qualche secondo (beh, in realtà è necessario più di un movimento per alzare così tanto il volume… e proprio per questo si scherzava al riguardo) 🙂

Conclusioni: conoscevo già alcuni prodotti Philips (specie nel settore Streamium, in passato sono stato prossimo ad acquistarne uno dei primi modelli per il video) ma ho avuto modo di conoscerne tanti altri che ignoravo.
Alcuni di questi mi hanno davvero impressionato (specie il WACS7500, che vorrei tanto potermi permettere), altri mi hanno lasciato indifferente (i lettori video/mp3).

Ovviamente alcuni prodotti non sono per tutte le tasche (e questo l’avevo detto anche parlando degli auricolari SHE9850) ma… ci sono, e se avete soldi da spendere in questo ambito, la scelta è interessante.

Nota: come sempre, quando scrivo, “ci metto del mio”. NON sono un ripetitore di comunicati stampa nè tantomeno “mi faccio abbagliare” da un bell’albergo. Se ho scritto che alcuni prodotti sono molto interessanti è perchè li ritengo davvero tali. Ma del resto… chi mi conosce sa bene come vedo la cosa, ed è quindi perfettamente inutile rispondere a polemiche sterili. A buon intenditor… 😉

Feb 232009
 

Grazie all’invito di Philips ho avuto la possibilità di partecipare, la settimana scorsa, al Philips Consumer Lifestyle Event 2009, organizzato per presentare ad un gruppo internazionale di blogger (di vari settori, dalla tecnologia al lifestyle) le ultime novità Philips.

Quello che segue NON è un post sponsorizzato (benchè la mia partecipazione all’evento sia stata interamente sponsorizzata da Philips), ma il riassunto di tre giorni fantastici, in un posto fantastico, scoprendo prodotti fantastici (e chi mi conosce sa bene quanto sia obbiettivo in quello che dico).

Le persone
All’evento hanno partecipato 58 blogger provenienti da tutto il mondo (Austria, Belgio, Brasile, Francia, Germania, Italia, Olanda, Polonia, Russia, Svezia, Svizzera, Inghilterra, Ucraina e Stati Uniti); l’Italia era rappresentata da Roberto Colombo di Hardware Upgrade, da Paolo Colombo di myTechnology, Andrea Ferrario di Tom’s Hardware e dal sottoscritto. Madrina per la delegazione italiana (nonchè amica e valida guida nel mondo Philips) la fantastica Caterina Galietti. Un grazie anche ad Amelia Marino di Text100 per aver fatto da tramite tra Philips e noi.

La location
Il Philips Consumer Lifestyle Customer Event 2009 è stato organizzato nella splendida Sintra, una cittadina situata a 17 km circa da Lisbona, in Portogallo. La sede dell’evento è stato il bellissimo Penhalonga Hotel & Golf Resort, a circa 10 minuti di auto da Sintra. Sul set di Flickr trovate un po’ di foto del posto.
La “particolarità” della location è che tutte le stanze sono accessoriate con oggetti Philips; a partire dalla lampada sul comodino (una Wake-up Light, che ho usato per svegliarmi la mattina), passando per il TV LCD della stanza, fino al dock per iPod/iPhone con cui ho ascoltato la musica mentre mi preparavo. Persino la luce neon nell’armadio era Philips… 😀

L’arrivo
Arrivato a Sintra nel pomeriggio di mercoledì, le prime ore sono state di relax e decompressione. Fra un aperitivo, uno stuzzichino e tante chiacchiere, si è arrivati ad ora di cena, consumata in uno dei ristoranti del complesso, l’Arola (dello chef Sergi Arola) un posto decisamente fashion, con una cucina particolare che… beh… andava provata, per curiosità.
Nel set di Flickr potete trovare alcune foto dei piatti che abbiamo assaggiato… anche se, sinceramente… beh, non ci mangerei tutte le sere… 😛
Dopo un bicchiere di Porto degustato nel bar dell’hotel, siamo andati a letto, per affrontare nella miglior forma possibile l’impegnativo giorno successivo.

L’evento
Dopo la colazione, si è entrati nel vivo del Philips Consumer Lifestyle Customer Event 2009. In programma c’era la sessione plenaria, dove si è parlato di digital media, design, lifestyle e quanto Philips ritenga importante l’interazione di tutti questi elementi. Divertente la presentazione di Andy Uffels, uno degli hair stylist più famosi del mondo nonchè Ambasciatore di Philips Haircare, sulle nuove tendenze della modo nel suo settore (con una demo dei prodotti Philips dedicati all’haircare, ovviamente). Dopo un break di mezz’ora (che ha consentito ai presenti di prendere un po’ d’aria e visitare lo stand con i prodotti Philips), si è andati avanti con l’interessante e coinvolgente talk di Juan Senor su blog, UGC e web 2.0. Terminata il talk di Senor, è giunta l’ora di pranzo… e con esso la piccola “festa” per il compleanno di Paolo… 🙂
Il pomeriggio, invece, sarà dedicato interamente alle varie “experience” sui diversi prodotti di casa Philips; divisi in gruppi, siamo stati guidati in un percorso conoscitivo degli ultimi prodotti in campo Audio, Video e Casa (che saranno oggetto di un post separato). Interessante notare che le experience sono state diverse a seconda dei settori (e delle nazioni) dei blogger partecipanti. A noi italiani, ad esempio, è stata fatta fare un’esperienza più “tecnologica” (eccezione fatta per l’ambito Kitchen, direi), mentre altri blogger europei hanno fatto un’experience più “lifestyle”.
Una cosa mi ha lasciato perplesso (e la “colpa” non è di Philips, quanto del mercato italiano): Philips produce una serie di prodotti dedicati al Relationship Care, disponibili solo su alcuni mercati (come quello inglese). In Italia questi prodotti (che potrebbero anche essere interessanti, dal mio punto di vista) non verranno introdotti perchè, dalle analisi di mercato effettuate, pare che gli italiani certe cose “le facciano” ma non le dicano… e quindi, sulla carta, risultano un mercato non interessato. Mah…

Turismo
Terminato il pomeriggio dedicato alle varie experience, ho avuto anche un paio d’ore di tempo per fare il turista e visitare, insieme a Caterina, il Palacio de Pena (bellissimo… peccato non si potesse fare foto all’interno) e Sintra (in cui abbiamo fatto un giro velocissimo causa temperatura troppo bassa per come eravamo abbigliati).
Rientrati in albergo (grazie alla gentilezza di una negoziante, che ci ha indicato in inglese dove andare a prendere un taxi, dal momento che è stato impossibile chiamarlo per telefono), siamo stati invitati dal gruppo ucraino ad andare a cena con loro a Cascais, e quindi… di nuovo taxi, cena in un bel ristorante (dove ho verificato che la gentilezza e la disponibilità dei portoghesi è insita nel loro carattere) scoprendo un po’ di cose sull’Ucraina che ignoravo (tipo che si sposano giovanissimi), rientro in albergo, due chiacchiere con i nuovi amici ucraini e con i giornalisti italiani arrivati quel giorno per fare un’esperienza simile alla nostra.

Il viaggio
L’andata è stata ottima, fare Bari-Roma e Roma-Lisbona è stato piacevole e veloce. Il ritorno invece è stato alquanto stressante, perchè il volo Roma-Bari ha portato due ore di ritardo a causa di un problema ad una gomma (che è stata cambiata); questo ritardo ha sballato l’orario della navetta da Palese a Bari e del treno da Bari a Foggia. Risultato: viaggio di ritorno allungato di 5 ore, in totale. Pazienza.

Conclusione: questo è il veloce resoconto “di cronaca” dell’evento a cui ho partecipato. Seguirà un post dedicato ai prodotti presentati (ed alcuni di questi mi hanno davvero lasciato molto impressionato) ed infine una test-review di un prodotto molto, molto interessante avuto in anteprima da Philips.

Feb 182009
 

(Post scritto fra autobus ed aereoporto di Bari, in attesa di imbarcarmi per Roma e successivamente per Lisbona, alla volta del Philips Consumer Lifestyle Event 2009. Scusate la mancanza di link o altri riferimenti.)

Così come ho dato visibilità alla modifica, da parte di Facebook, delle condizioni d’utilizzo che gli utenti sono tenuti ad accettare per utilizzare il servizio, mi preme mettere in evidenza la pronta (beh, un paio di giorni è un tempo rapidissimo, in questi casi) retromarcia di Facebook, che ha ripristinato le precedenti condizioni d’utilizzo, venendo incontro alla proteste degli utenti che si erano sentiti “derubati” dei loro contenuti.
Nonostante abbia invitato (anche nella diretta radio su Radiopodcast, lunedì sera) a non farsi prendere dal panico ma solo a porre molta attenzione ai contenuti inseriti, alcuni utenti hanno deciso di chiudere il loro account in segno di protesta. Beh, io non l’avrei fatto (e lo dissi già da allora), perché nonostante tutto Facebook è indubbiamente utile. Ciò non toglie che sia necessaria maggior chiarezza da parte di Facebook, perché è molto probabile che in futuro le condizioni d’utilizzo vengano nuovamente riviste e modificate.

Detto questo… ci sentiamo presto, con notizie sulle ultime novità in casa Philips, che verranno presentate oggi e domani ad un gruppo di blogger e giornalisti provenienti da tutta Europa.

Feb 162009
 

FacebookSi è discusso parecchio, in passato, delle condizioni d’utilizzo di Facebook,  sopratutto per quanto riguardava i diritti d’autore sui contenuti prodotti dall’utente.

La licenza di Facebook, presente fino a qualche giorno fa (e che mi ero appuntato sul mio tumblr, giusto per ricordarmela), era chiara e diceva:

You may remove your User Content from the Site at any time. If you choose to remove your User Content, the license granted above will automatically expire, however you acknowledge that the Company may retain archived copies of your User Content. Facebook does not assert any ownership over your User Content; rather, as between us and you, subject to the rights granted to us in these Terms, you retain full ownership of all of your User Content and any intellectual property rights or other proprietary rights associated with your User Content.

In pratica: si concedeva a Facebook il diritto di utilizzare i propri contenuti postati sul sito FINO a quando questi non venivano rimossi. Inoltre, era chiaramente espresso che la proprietà dei propri contenuti restava nostra (“you retain full ownership of all your User Content”).

Con le nuove condizioni d’utilizzo, questo paragrafo è stato totalmente rimosso.

In pratica: tutto quello che postate su Facebook diventa “proprietà di Facebook”. Le vostre foto, i vostri testi… niente è più vostro e possono farne quello che vogliono (compreso rivenderlo a terzi).

Eh, no… non mi va mica bene una cosa del genere! Proprio per questo ho rimosso TUTTE LE MIE FOTO (comunque in bassa risoluzione) che avevo postato su Facebook (anche se ormai è tardi, probabilmente, dal momento che ne avranno copie di backup) ed invito voi a fare altrettanto (se ci tenete a mantenere la proprietà dei vostri contenuti, ovviamente). Allo stesso modo, mi guarderò bene dal postare su Facebook qualunque altro mio contenuto.

Faceboook potrà anche essere “IL social network definitivo” ma d’ora in poi ne utilizzerò SOLO le funzioni sociali, evitando di immettere contenuti di cui voglio mantenere i diritti d’autore.

… e già mi vedo centinaia di gruppi, eventi, petizioni legate a questa cosa. NON mi invitate, tanto non parteciperò. 😉

AGGIORNAMENTO: nei commenti è emersa la tesi secondo la quale rimuovendo quel paragrafo implicitamente rendono valido il diritto d’autore “generico” (ovvero: io sono proprietario salvo indicazioni contrarie).
Bene… queste indicazioni contrarie sono chiaramente scritte nelle condizioni d’utilizzo, le cito per completezza:

You hereby grant Facebook an irrevocable, perpetual, non-exclusive, transferable, fully paid, worldwide license (with the right to sublicense) to (a) use, copy, publish, stream, store, retain, publicly perform or display, transmit, scan, reformat, modify, edit, frame, translate, excerpt, adapt, create derivative works and distribute (through multiple tiers), any User Content you (i) Post on or in connection with the Facebook Service or the promotion thereof subject only to your privacy settings or (ii) enable a user to Post, including by offering a Share Link on your website and (b) to use your name, likeness and image for any purpose, including commercial or advertising, each of (a) and (b) on or in connection with the Facebook Service or the promotion thereof. You represent and warrant that you have all rights and permissions to grant the foregoing licenses.

Quindi, in definitiva:
1) NOI garantiamo a FB ogni diritto sui nostri contenuti (facendo venir meno il fatto che sia “implicito il diritto d’autore”) semplicemente utilizzando il loro servizio (ed accettando quindi le loro condizioni d’utilizzo)
2) Facebook ha rimosso l’unica “clausola” che garantiva tale diritto agli utenti dopo la rimozione dei contenuti prodotti