Dec 182008
 

Firenze. Città bellissima e che ho avuto modo di riscoprire qualche giorno fa, in occasione di un recente viaggio.
Malgrado il tempo inclemente (senza esagerare, per fortuna), abbiamo avuto modo di visitare, oltre alle bellezze storiche della città, anche due interessanti realtà enogastronomiche fiorentine che oggi voglio condividere con voi.

Trattoria “Da Burde”, Via Pistoiese 6/R – Firenze (occhio al numero civico!)

Vi dicevo “occhio al numero civico” perchè è legato ad una curiosità che non sapevo; “6/R” sta per “6 Rosso”, dove i numeri “rossi” sono quelli legati alle attività commerciali. Inutile quindi impostare sul vostro navigatore “via Pistoiese, 6” (come ho fatto erroneamente io) perchè vi troverete ad un paio di chilometri dalla destinazione. Impostate il numero “146” o proseguite lungo via Pistoiese fino a quando non incontrerete un Conad (dove potrete anche parcheggiare facilmente)… “Da Burde” è proprio di fronte. 🙂

A parte le indicazioni stradali, la Trattoria “Da Burde” è un locale storico, perchè dal 1901 (e dal 1927 nella sede attuale) porta avanti la tradizione della cucina tipica toscana. Non ci sono capitato “a caso”, ma sono andato a trovare l’amico sommelier Andrea Gori, uno dei migliori sommelier italiani (nonchè Miglior Sommelier Toscana 2006 e Vice Campione Europeo 2008). All’ingresso del locale c’è la gastronomia, dove si possono acquistare prodotti tipici (ed ottimi vini, ovviamente), mentre “dietro” c’è il ristorante. Arrivati “un po’ tardi” (vi ho detto dell’inghippo con il “6 Rosso”), siamo stati calorosamente accolti da Andrea, che nonostante fosse impegnato con il lavoro, ha trovato anche il tempo di raccontarci un po’ di storia del locale (e darci qualche consiglio su cosa mangiare). Diciamo che nella nostra menta c’era solo una parola: FIORENTINA… ma seguendo il suggerimento di Andrea, ci siamo fatti tentare prima da una fantastica Ribollita. A seguire è arrivata LEI, una monumentale Fiorentina che ha soddisfatto la voglia di “ciccia” toscana. Per accompagnare cotanta succulenta bistecca, un ottimo Chianti Classico Riserva 2003 di Bucciarelli (in questo video Andrea stesso ne degusta l’annata 2005).

Piccola nota aggiuntiva: Trattoria “Da Burde” è un locale storico, ma Andrea è un vero sommelier informatico 2.0. Oltre al sito del locale ha un blog, un account Twitter ed un canale YouTube (con i video delle degustazioni effettuate)

NON-giudizio di Giovy: non sono un gastronomo, ma mi piace mangiare bene… e da Burde ho mangiato (e bevuto) benissimo. Un plauso ad Andrea, a Giuliano, Mario e Fabrizio (i “re” della cucina) e la mia raccomandazione a fermarvi da Burde… ne vale davvero la pena. 🙂

Gastronomia “Accademia dei Palati”, via Valdinievole 12-23 – Firenze

Dopo il fantastico pranzo da Burde, si parlava con Andrea di panettoni artigianali e del desiderio di comprarne uno. Sensa esitazione Andrea dice: “Ho il posto dove potrete trovare il meglio disponibile in Italia”, mi fa appuntare un indirizzo e prende il telefono per avvisare del nostro arrivo (erano le 16, orario di chiusura). 10 minuti in auto ed arriviamo alla Gastronomia “Accademia dei Palati”, dove il gentilissimo Maurizio Zanolla (anche lui collega sommelier) ci accoglie a braccia aperte in quello che mi è sembrato subito il paese della cuccagna; ogni genere di leccornia immaginabile (nonchè una selezione di vini e champagne da togliere il fiato) e… i panettoni Loison, motivo principale della nostra visita. Dopo averci spiegato tutto sulla preparazione di un VERO panettone artigianale, ci ha consigliato i prodotti migliori (e noi ne abbiamo approfittato). Oltre ad i panettoni, mi sono fatto tentare anche da degli ottimi Cantucci (niente a che vedere con i cantucci che vendono nei supermercati, eh!). Dopo gli acquisti è stato un piacere fermarsi a fare due chiacchiere dopo un ottimo caffè. Attenzione, perchè L’Accademia dei Palati non è solo enoteca-gastronomia, ma anche macelleria… e se cercate la Fiorentina (ma non solo) potete fermarvi senza problemi.

Piccola nota aggiuntiva: oltre al sito, anche l’Accademia ha un suo canale su YouTube (con i video delle ricette).

NON-giudizio di Giovy: a parte la gentilezza e la disponibilità di Maurizio (grazie ancora!), in posti come l’Accademia dei Palati sarei capace di spendere migliaia di euro fra vini e gastronomia. Il posto è davvero bello e come se non bastasse, è anche bistrot (per colazione, pranzo, aperitivo e cena il venerdì). La sosta, anche in questo caso, è più che consigliata.

Jun 232004
 

Premessa: ricetta tipica del Gargano, light e adatta anche a chi sta seguendo una dieta 😉

Ingredienti per 4 persone:

– 400 gr. di troccoli
– 200 gr. di ceci
– 200 gr. di baccalà e stoccafisso
– un bicchiere di vino bianco
– 250 gr. di pomodori pelati
– 50 cl. di olio extravergine d’oliva
– sale, pepe e alloro

Preparazione:
In una bacinella mettere a bagno il baccalà con i ceci per circa 16 ore. A parte, in una casseruola di terracotta, far soffriggere la cipolla tritata (meglio se si tratta di una sponsale) con l’olio, la foglia di alloro ed uno spicchio d’aglio e quindi aggiungere il baccalà passato leggermente in farina, da rigirare di tanto in tanto ed infine bagnare con vino bianco secco. Aggiungere poi il pomodoro e il prezzemolo, coprire con un coperchio e far cuocere a fuoco lento per circa 20 minuti. A parte, far bollire i ceci, che, non appena cotti, verranno scolati e passati in padella con poco olio ed un trito di sedano, carote e cipolle; aggiungere quindi i ceci al baccalà, porre i ceci in un piatto di portata ed ultimare con una passata di olio extravergine, guarnendo con foglie di prezzemolo.

Vino in abbinamento:
Un Gravina bianco (Puglia) o un Greco di Tufo (Campania).
In alternativa un bianco secco fresco e profumato, per contrapporsi alla sapidità del baccalà e dei ceci, o un rosato con le medesime caratteristiche.

Buon appetito. 🙂

Jun 052004
 

Oggi mi cimento con qualcosa che, normalmente, tratto poco… la cucina!
Da sommelier sono molto più a mio agio con i vini, ma parlarvi solo di vino senza mettere niente nello stomaco rischierebbe di ubriacarvi… 😀
Ragion per cui, oggi voglio presentarvi un piatto tipico della mia zona, ovvero le Orecchiette rucola e patate.
La cucina tipica in provincia di Foggia è caratterizzata da piatti quasi “poveri”, ma che permettono di riscoprire i sapori semplici della cucina genuina.
Se la ricetta che vi propongo troverà riscontro, in futuro potrei proporvene altre, se vi va…

Ingredienti per 4 persone:
400 gr. di pasta (Orecchiette)
300 gr. di patate
rucola
uno spicchio d’aglio
peperoncino quanto basta
olio extra vergine di oliva (meglio se pugliese)
50 gr. di parmigiano

Preparazione:
In una padella dai bordi alti far rosolare 50 gr. di olio con l’aglio e il peperoncino finemente tritati. Aggiungere le patate tagliate a cubetti di un cm. precedentemente bollite ed insaporite per qualche istante. Dopo versate qualche mestolo di acqua di cottura e la rucola, lasciando che le patate quasi si sfarinino. Scolare le orecchiette ancora al dente e saltarle mantecando con il condimento. Preparare i piatti e spolverare con il parmigiano.

Buon appetito! 🙂