Oct 312007
 

Spero non me ne vorranno gli amici che lavorano in Vodafone, ma oggi sono leggermente incazzato con quello che da sempre è il mio gestore telefonico e che ogni tanto mi sorprende per come sia predisposto a "fregare" l’utente/cliente.
Ho messo la parola "fregare" fra virgolette perchè Vodafone gioca su comunicazioni errate (non so se in buona fede) per riuscire a far tirare fuori al cliente più soldi di quelli che deve (vedasi il precedente capitolo "Vodafone Revolution"). La "fregatura" di cui vi parlerò oggi si chiama "Promozione Mobile Internet".

Un po’ di tempo fa (in concomitanza con l’offerta per il Samsung SGH-i620v) mi venne regalata la possibilità di attivare una promozione chiamata "Mobile Internet" che permetteva di navigare su Internet dal proprio cellulare al costo di 9 euro al mese, iva inclusa (tranne il primo mese, per me gratuito). Direttamente dal sito di Vodafone, vi riporto i dettagli dell’offerta:

Clicca sull’immagine per ingrandirla

mobile_internet_vodafone

Leggo testualmente: "Con la Promozione Mobile Internet navighi con il tuo cellulare su Vodafone Live e su tutto Internet a 9 euro al mese tutto incluso".
Ottimo! Mi serviva proprio una promozione per poter twittare e navigare in libertà mentre ero fuori. Ovviamente leggo anche le "note a margine":

"La promozione è utilizzabile solo ed esclusivamente per l’accesso ai siti web e wap visualizzandoli sul display del proprio cellulare e per l’utilizzo di applicazioni certificate da Vodafone. L’offerta non è utilizzabile usando il cellulare come modem, utilizzando Internet come protocollo di comunicazione (ad esempio: VoIP, instant messenger, peer to peer) o per l’utilizzo di applicazioni non certificate da Vodafone"

Beh, non ci sono problemi… io voglio navigarci dal cellulare, NON fare P2P o instant messaging, e controllare la posta su Gmail da web. Perfetto.
Peccato che ieri, andando a controllare il traffico non ancora fatturato, abbia trovato tutte le mie connessioni dati dal cellulare fatturate a caro prezzo.

Scatta immediatamente la telefonata al servizio clienti Vodafone (dove oltretutto, come cliente Top Club, ho diritti ad un servizio clienti riservato e senza "risponditori automatici") dove invito una gentile operatrice a verificare perchè mi sia stato fatturato del traffico quando invece non doveva esserlo (essendo attiva la promozione Mobile Internet). Risposta dell’operatrice: "Il traffico in questione è traffico web e non wap, la promozione copre solo il traffico su siti wap". COSA???? Gentilmente ma con decisione, le faccio notare che sul sito di Vodafone c’è scritto tutt’altro, e che è chiaramente indicato che è compreso "tutto Internet, tutto incluso" e "accesso a siti web e wap". Quindi… perfettamente in norma con quello che ho fatto io.

Mi mette in attesa per verificare ed al suo ritorno dice: "Si, effettivamente sul sito non è molto chiaro, ma si intende il traffico effettuato usando il punto di accesso wap e NON quello web". Al che le rispondo che del traffico wap non ci faccio niente, che non mi serve in alcun modo navigare sul portale Vodafone Live! e che ho bisogno di accesso ad Internet dal cellulare. Ovviamente gli ho detto di provvedere a stornarmi il traffico dati effettuato fino a quel momento a causa dell’erronea informazione data dal sito Vodafone. Capite quindi le mie esigenze, decidiamo di disattivare la Promozione Mobile Internet (che comunque non avevo pagato) e che mi avrebbe attivato gratuitamente la Promozione Internet UMTS 15 Ore in LIbertà, che mi permette di navigare per 15 ore al mese a 15 euro (mmm… potrebbe valerne la pena… tanto 15 ore al mese dal cellulare sono più che sufficienti per leggere la posta e twittare ogni tanto, e comunque posso provarla gratuitamente per un mese).

Peccato che… (leggo dal sito Vodafone): "Le ore di navigazione incluse nell’offerta sono conteggiate in base a sessioni di tempo della durata di 15 minuti". In pratica se mi connetto per postare un singolo twit da web, vengono bruciati 15 minuti; se scarico una singola mail via POP3 o IMAP, vengono bruciati 15 minuti… bella fregatura! Ok… anche questa promozione è praticamente inutile per l’utilizzo che voglio farne.

Complimenti Vodafone… già hai la fama di "gestore più caro in assoluto per quanto riguarda le tariffe" (ed è vero) ma almeno i servizi offerti pensavo fossero  validi. Mi sto ricredendo… e mi sta venendo voglia di mandare al diavolo Vodafone (che uso da quando nacque la prima ricaricabile Omnitel, la famosa "Libero Ricaricabile", sempre con lo stesso numero, e da almeno 10 anni con un abbonamento), se non fosse per il fatto che a casa mia è l’unica ad avere un segnale buono (TIM e Wind sono indecenti, e 3 è inesistente).

Lancio quindi un appello a voi, sommi conoscitori delle offerte Internet Mobile: tenendo presente che devo tenere Vodafone per il traffico voce (non ho alternative), quali possibilità ho di poter accedere ad Internet per navigare ogni tanto dal cellulare, consultare la posta sempre da cellulare (IMAP, o al massimo POP3, anche se Vodafone ha un’offerta per la posta POP3) e non spendere un’enormità? Potrei valutare anche soluzioni dedicate al traffico dati fornite da altri operatori, eventualmente, ma sempre da terminale Mobile….
Su… consigliatemi! 🙂

AGGIORNAMENTO 22/12/07: il 19/12/07 mi è arrivato un messaggio da Vodafone che diceva: "La informiamo che si è verificato un disservizio sulle offerte internet adesso risolto. A riaccredito eseguito invieremo un sms. Ci scusiamo per il disagio" Ieri mi è arrivato un altro sms da Vodafone che recita testualmente: "La informiamo che il riaccredito per il disservizio sulle offerte Internet è stato effettuato. Ci scusiamo per il disagio".

Beh… io ce l’ho fatta a farmi riaccreditare quanto mi avevano indebitamente addebitato. Auguri a tutti quanti di ricevere lo stesso trattamento, specie per quelle persone che si sono viste addebitare somme ingenti a causa di un "disservizio" (che ipocrisia!)

Oct 292007
 

No, non ho passato il mio week-end a tavola, in estenuanti e lunghe cene ma… è il “codename” della cena che sto organizzando a Milano, il 14 novembre 2007.
Saranno contenti gli amici che, causa distanza, non avevano potuto partecipare alla cena di Roma… 🙂

Il motivo di questo nome non è da ricercare nella presumibile lunghezza (che sarà quella di una normalissima cena in un qualunque locale) quanto nel fatto che viene organizzata in occasione di un evento a cui sono stato invitato da The Ruling Companies Association che vede niente meno che Chris Anderson (il “papà della Coda Lunga“) incontrare gli esponenti delle imprese associate. Ma… oltre alle imprese, ci sarà “spazio” anche per alcuni blogger che potranno seguire l’evento e commentarlo/bloggarlo in diretta.
Personalmente NON so quanti posti siano ancora disponibili, ma se vi interessa potete provare a chiedere un invito a Cristina Carra.

Per chi non lo conoscesse, Chris Anderson è l’autore del libro “The Long Tail” che nel 2006 ha avuto enorme risonanza richiamando l’attenzione anche del mondo dei prodotti di consumo e dei mercati di massa. Editor-in-chief dal 2001 di Wired, la prestigiosa rivista di San Francisco, Anderson aveva in precedenza lavorato per l’Economist e per due autorevoli testate scientifiche, Science e Nature.

The Ruling Companies è un’associazione non profit, fondata nel ’98 con l’obiettivo di promuovere una cultura d’impresa avanzata e adatta ai tempi. Grazie alle quote contributive di oltre 100 imprese associate, di diversi settori e dimensioni, italiane o multinazionali, l’Associazione realizza annualmente 28 incontri su varie tematiche di strategia, di management e di scenario. Tutti gli incontri si svolgono in centro a Milano nella seconda metà del pomeriggio, sono rivolti, di volta in volta, ai vertici, agli esponenti della direzione, al middle management e in alcuni casi a tutti collaboratori delle imprese associate, e prevedono lo scambio e confronto di esperienze e competenze fra i panelisti – esperti, consulenti e operatori d’impresa – ed i partecipanti (membri delle imprese associate e alcuni Ospiti invitati a conoscere l’associazione sperimentandola).

Tornando alla Cena Lunga, invece… se vi trovate a Milano il 14 novembre e vi va di partecipare, potete:

  • iscrivervi usando il classico wiki, modificando la pagina ed aggiungendovi alla lista
  • iscrivervi usando l’evento creato in Facebook (personalmente preferirei questo metodo, che mi da la possibilità di contattare tutti velocemente, ma capisco che non tutti hanno un account su Facebook ed il wiki è ugualmente valido)

Al momento i partecipanti sono già 24, quindi una ricca ed interessante compagnia con cui cenare, chiacchierare e divertirsi. Ergo… fatevi sotto! 🙂

Oct 262007
 

Una delle tante cose belle delle cene fra blogger sono le chiacchiere che nascono prima, durante e dopo cena…
Propri in occasione della cena a Roma che si è tenuta qualche giorno fa, trovandomi a parlare con Angelo di blog, comment-spam (la piaga in assoluto più fastidiosa dei blog) e captcha (le famose "parole" da leggere e riscrivere in un apposito box), mi segnalò un suo post dove presentava un plugin che, a suo dire, era "imbattibile" contro lo spam.

hiddy-banner-120x60 Hiddy è un plugin per WordPress realizzato da K76 e Merlinox che in un modo molto semplice (ed assolutamente "indolore" per chi va a commentare) riesce ad eliminare quasi TOTALMENTE lo spam-comment dal proprio blog.
E quando dico "quasi totalmente" intendo che non solo annulla lo spam che raggiunge il blog (zero, niente, nada) ma annulla quasi del tutto anche lo spam che raggiunge Akismet.

Che significa tutto ciò?
Che se prima, utilizzando un sistema basato su Captcha (testuali o tramite quiz matematici da risolvere) il comment-spam veniva bloccato sul proprio blog ma ne trovavamo comunque a centinaia nei log di Akismet, utilizzando Hiddy potremo andare a guardare i log di Akismet una volta al mese, trovando qualche comment-spam sporadico. A titolo di esempio, io normalmente ricevo fra i 1000 ed i 1500 spam-comment al giorno filtrati da Akismet; attivando Hiddy ne sono passati in Akismet solo DUE in un’intera giornata. E’ semplicemente incredibile!

Come funziona Hiddy?
L’installazione di Hiddy è semplicissima, identica a quella di ogni altro plugin di WordPress e non richiede alcuna configurazione aggiuntiva… è il classico plugin "set it and forget it".
Una volta attivato il plugin genererà un form che, grazie ai css, sarà nascosto (e quindi invisibile) all’occhio umano ma NON agli spambot, che lo vedranno e cercheranno di utilizzarlo (inutilmente). Chi vi commenta quindi non noterà nulla e non dovrà usare dei fastidiosi captcha, mentre gli spambot saranno tagliati inesorabilmente fuori!

Giudizio di Giovy: beh… dopo aver installato Hiddy non posso che ringraziare K76 e Merlinox per averlo creato, e Shor per avermelo segnalato; se un sistema del genere venisse implementato di default in WordPress, si riuscirebbe a debellare quasi totalmente la piaga dello spam senza dover intasare i server di Akismet (che comunque utilizzo sempre, come seconda barriera di sicurezza). Hiddy è davvero eccezionale… installatelo immediatamente e togliete tutti i captcha!

Oct 252007
 

Un paio di settimane fa Vodafone mi ha dato la possibilità di richiedere, con i punti VodafoneOne riservati ai clienti Top Club, un nuovo cellulare: il Samsung SGH-i620v, uno degli ultimi "nati" in casa Samsung… e dal momento che diverse persone mi hanno chiesto cosa penso di questo cellulare… 😉

i620_l1 Il Samsung SGH-i620v è un terminale mobile di ultima generazione, dotato di sistema operativo Windows Mobile 6 e connettività GSM-UMTS anche in modalità HSDPA. Non mi soffermerò sulle caratteristiche tecniche, dal momento che potete trovarle tutte in questa dettagliata scheda tecnica su Telefonino.net; quelle che voglio darvi (e che mi hanno chiesto) sono le mie "impressioni d’uso". Per renderle più chiare userò la classica divisione "PRO" e "CONTRO".

PRO:

  • il sistema operativo è molto funzionale, per nulla lento e decisamente responsivo nella navigazione fra i menù
  • la connettività è buona, sotto copertura HSDPA si riescono ad ottenere velocità di navigazione abbastanza elevate
  • la dotazione software è abbastanza completa; di serie ci sono due browser web (Internet Explorer ed Opera), un lettore di feed RSS ed un software per la gestione dei podcast, Google Maps ed eBay più svariati software utili per un utilizzo "base" come smartphone
  • la tastiera QWERTY che si evidenzia facendo scorrere lo slider del telefonino verso l’alto è abbastanza comoda, anche se è necessario prenderci la mano
  • molto funzionale la "rotellina" centrale, utile per scorrere le pagine web, i contatti ecc.; se si possiede un iPod, il movimento di scorrere le voci usandola vi sarà famigliare (con la differenza che su questo cellulare potete anche utilizzarla in maniera classica, cliccando nelle quattro direzioni o al centro per confermare un input)
  • l’audio è molto buono, così come la ricezione del segnale
  • la fotocamera da 2 MPixel è discreta, niente di eccezionale ma più che sufficiente per "immortalare un momento" (e le funzioni video permettono di produrre video fino ad esaurimento della memoria disponibile)
  • il design è decisamente stylish, non sfigura affatto affianco ad un iPod di qualche generazioni fa (o il mio iPod nano di due anni fa)
  • la confezione include una seconda batteria a lunga durata, un caricabatterie esterno per caricarla senza doverla inserire nel telefono ed un cover posteriore adatto alle dimensione leggermente maggiori di questa seconda batteria
  • facile la sincronizzazione via ActiveSync (su Windows XP) o via Centro Gestione dispositivi Windows Mobile su Windows Vista
  • enorme la disponibilità di software aggiuntivo disponibile in rete

CONTRO

  • manca il WI-FI… grave mancanza mitigata solo in parte dal protocollo HSDPA; è quindi necessario avere una tariffa flat dati per navigare liberamente
  • il volume dell’altoparlante esterno è molto basso, rendendo quindi difficile sia sentire la suoneria del telefono (anche al massimo volume) che il vivavoce (assolutamente inutilizzabile, rinunciateci); per me che ero abituato alle suonerie "monster" del mio Nokia, che sentivo da una parte all’altra di casa… è dura da digerire…
  • il rendering delle pagine web, sia con Internet Explorer che con Opera, NON è assolutamente paragonabile a quello che si ottiene dai browser presenti sui cellulari Nokia di ultima generazione; se siete abituati a vedere "bene" le pagine su un Nokia, resterete fortemente delusi da come le vedrete su browser diversi
  • a volte i pulsanti "a sfioramento" rendono troppo semplice chiudere per errore applicazioni, finestre o altro
  • manca un software che faccia da blocco note!
  • non sono presenti Pocket Word, Pocket Excel e Pocket PowerPoint, ma solo dei visualizzatori per tutti i documenti
  • manca un client SyncML, ne ho dovuto scaricare uno esterno per sincronizzarlo con ZYB ed ottenere in pochi secondi la stessa rubrica che avevo sul mio Nokia

Giudizio di Giovy: se vi dicessi che sono assolutamente soddisfatto di questo cellulare, vi direi una bugia.
Non mi piace il fatto che manchi il WI-FI (ormai non riesco a rinunciarvi), non mi piace che non si sentano le suonerie e non mi piace usare Internet Explorer (ma anche Opera, eh!).
Probabilmente NON sarà il mio "cellulare definito" (chissà se ne troverò mai uno, del resto) e se mi dovessi scocciare tornerò quasi sicuramente al mio fido Nokia E60 (uno dei migliori cellulari che abbia mai avuto).
Uno dei vantaggi è la disponibilità di software aggiuntivo, sia gratuito che a pagamento, in moltissimi siti dedicati a questo genere di dispositivi mobile ma… vale la pena investire soldi in software da installare su un dispositivo che so’ già "non durera"? No… sicuramente no… 😛

Oct 242007
 

Faceva freddo, lunedì, a Roma… un freddo di quelli pungenti, al punto di "gelare le blogosfere" [cit.] a chi ha deciso di venire al Ferro e Fuoco in moto (ed erano in tre o quattro pazzi) 😀
Ma… il freddo di cui sono stato tacciato essere portatore (solo perchè ero a Roma… disgraziati! 😛 ) non è stato sufficiente a fermare un manipolo di blogger affamati di bistecche e voglia di incontrarsi per fare due chiacchiere con persone che "si conosce per nick piuttosto che per nome proprio" [cit.]

Parto dall’albergo per le 18.30, e dopo qualche fermata di bus ed una 18 fermate di metro B (in pratica da una parte all’altra di Roma) giungo a destinazione dove il prode Giovanni aka Senzastile (infaticabile organizzatore della serata di cui io sono stato solo promotore, quindi i complimenti per il posto vanno tutti a lui) in compagnia di Signor Maiale, mi sta aspettando.
Arriviamo al Ferro e Fuoco praticamente in contemporanea con Francesco e gentil signora (unica donna presente, le blogger sono state latitanti… si saranno spaventate a sentir parlare di carne?) e Stefano (arrivato in moto… brrr….).

All’interno, a riscaldarsi al calduccio delle braci, Alex2000 e Numero 6 stanno già facendo due chiacchiere…
In pochi minuti (si fa per dire, sarà necessaria una buona oretta per far arrivare tutti dai quattro angoli della capitale, e non solo… ) si raduna l’intera comitiva che, a dispetto delle defezioni annunciate durante la giornata per vari motivi, arriva a toccare quota 20… 😉
E’ un piacere conoscere Shor (ha pienamente ragione chi l’ha definito "un armadio a due ante", anch’io avrei paura a mettermi contro di lui) e Pizzicone, conoscere Marco (che passa il tempo libero in giro per ristoranti ed è magro come un chiodo, beato lui) e rivedere tanti vecchi amici come Stefigno, Chiccodisale, Robie, Alessio, Stefano (in compagnia del sig. Toradol 😀 ), Antonio ed Eugenio. Fra gli "stranieri" come me spiccava anche la presenza del vulcanico Gigi, che ha dotato la cena di una diretta in streaming su Ustream.

Inutile dire che la "carne" (sotto forma di immense tagliate, bistecche e grigliate miste, accompagnate da un ottimo Nero D’Avola siciliano) ha regnato sovrana… ma insieme alla carne la cosa più bella sono state le tantissime chiacchiere, le risate, le discussioni serie e facete su tutto. Immaginavo che sarebbe stata una serata divertente ma… personalmente lo è stata molto di più.
E’ stato bello vedere la trasformazione da "cena" in "delirio", appena Stefigno ha tirato fuori la macchina fotografica… seguito a ruota da Robie, Chiccodisale e tanti altri, che hanno approfittato per affiancare ai trespoli di pietra ollare che tenevano in caldo la carne diversi Mac (sempre loro… sono una piaga!) per twittare live ogni momento della serata.
Anche la gara a chi ce l’aveva più lungo (…il telefonino, maliziosi che non siete altro!), vinta a man bassa dal sottoscritto e dal suo Samsung SGH i620v, aveva la sua goliardica ragione di essere… 😛
Se volete vedere un po’ di foto della serata, non dovete far altro che puntare il vostro browser su Flickr… e non farvi impressionare da quello che vedrete.

Un grazie immenso a tutti quelli che hanno partecipato ed hanno contribuito con la loro presenza ad una serata splendida.. grazie davvero… ed alla prossima cena (dicembre?) 😉

Oct 202007
 

Mi sono astenuto fino ad ora dal parlare (o meglio: sparlare, come hanno fatto in molti) sul disegno di legge Levi che riforma l’editoria e che tanto sta facendo parlare tutta la blogosfera, ma è giunta l’ora che dica la mia cercando di far capire che NON è più il caso di preoccuparsi, lanciare petizioni ed aprire diversi gruppi su Facebook contro questo disegno di legge.

Innanzitutto stiamo parlando proprio di un disegno di legge, NON un decreto legge, NON una legge.
Come tale, un disegno di legge è suscettibile di modifiche in fase di esame da parte delle Camere, e benchè la preoccupazione di molti poteva essere sicuramente giustificata (dal momento che il testo del Ddl è effettivamente "pericoloso" così come è posto, proprio perchè potrebbe essere interpretato a danno dei blogger di tutta Italia), alla luce delle dichiarazioni dello stesso Levi in prima battuta (ben riassunte in questo post di Elena che a sua volta cita Gianni Cuperlo) che chiaramente dice che NON è nello spirito del legislatore colpire i blogger equiparandoli in alcun modo agli editori (ok, non era nelle intenzioni, ma il testo è così mal posto che li colpirebbe ugualmente) si poteva essere già ragionavolmente rassicurati.

Beh… non ci vuole un genio per capire che un blogger è lontano anni luce da un editore elettronico e che oltretutto non ha alcun interesse nel registrarsi al ROC (Registro degli Operatori della Comunicazione) per usufruire dei contributi per l’editoria.
Per cercare di chiarire ulteriormente i dubbi (legittimi) sollevati dai tanti blogger, deputati e ministri preoccupati è intevenuto proprio il ministro delle Comunicazioni Gentiloni che ha ammesso l’errore dicendo chiaramente che il Ddl è sbagliato per come è posto perchè ammetterebbe gravi errori di interpretazione, e che sarà sicuramente modificato in fase di esame da parte della Camere, onde evitare di colpire appunto i blogger e chiunque non sia realmente un editore online.

Ergo… penso che ora si possa smetterla di diffondere il panico ma comunque è bene tenere una "vigile attenzione" per far si che non si dimentichino di modificare un Ddl che è una vera idiozia per come è stato scritto.

Oct 192007
 

Un po’ di tempo fa vi parlai per la prima volta di Second Life (da poco ri-scoperta dal sottoscritto) e qualche giorno fa del lancio della prima offerta di telefonia "convergente" proprio con Second Life, realizzata da Vodafone. Oggi ho un po’ di notizie interessanti riguardo questo mondo, che negli ultimi tempi sta vivendo una "seconda giovinezza", dopo un periodo di crisi dove qualcuno paventava anche una sua chiusura.
Stanno partendo infatti una serie di iniziative che riguardano Second Life, in barba a chi (in chat) mi ha detto che "Second Life è un gioco come The Sims", segno ovviamente di ignoranza su quello che "può essere" anche un gioco, ma allo stesso modo può essere molto, molto di più (e che comunque non ha nulla a che vedere con The Sims, per quanto riguarda le dinamiche che lo riguardano).

unacademy La prima notizia è quella della creazione di unAcademy, l’Accademia Non Convenzionale della Cultura Digitale.
Nata ad opera di Giuseppe Granieri (mio "mentore" in Second Life, che mi ha assistito nei primi passi in questo mondo) con la partnership della Facoltà di Sociologia dell’Università di Urbino "Carlo Bo" e di Genesi, vede in prima fila un comitato scientifico di alto livello (qualche nome: Giovanni Boccia Artieri, Sergio Maistello, Antonio Sofi, Andrea Rossetti).

Cos’è "unAcademy" lo si può comprendere meglio leggendo le FAQ, ma ne cito un pezzo per darvi un’idea immediata del progetto che c’è alla base di questa Accademia Non Convenzionale:

unAcademy, o Accademia Non Convenzionale della Cultura Digitale, è un lugo metaforico ma anche un luogo fisico, un loft postindustriale nella fisica del mondo di Second Life, attrezzato con aule, sala conferenze e spazi allestiti per esperimenti di didattica e di riflessione. E’ un blog, aperto, su cui far confluire temi e percorsi di ricerca.  E’ un sito che interfaccia funzioni di organizzazione (calendario degli eventi, iscrizioni) con questo blog e con Second Life.

Se avete già un account su Second Life e volete visitare l’Accademia, potete cliccare su questo link per essere immediatamente teleportati sul luogo all’interno di SL.

cappella-sistina-second-life_5 Da ICTBlog vengo invece a sapere della creazione della riproduzione della Cappella Sistina all’interno di Second Life.
Realizzata dal Vassar College (che una nostra amica dovrebbe conoscere molto bene), si fa ammirare per la perfezione fotorealistica della riproduzione, frutto di un collage di migliaia di "pezzi" e di tantissime ore di lavoro.
Il Vassar College è uno dei primi college ad aver pensato di sfruttare Second Life a fini didattici, così come è possibile leggere nel post di presentazione di questo progetto di riproduzione.

Vassar is among the earliest colleges to explore the educational potential of Second Life, with art history, computer science, and cognitive science professors already employing the technology in their courses. Applications for many other disciplines are also being considered, including foreign language learning, since, as Taylor points out, "There are Second Life participants from all over the world interested in conversing.
In fact, some of Taylor’s earlier work with a historian of the Italian Renaissance moved him to pursue the creation of a Sistine Chapel in Second Life. Already several art historians who have visited the virtual chapel have e-mailed to say that they expect to use the site in their courses in the coming year.

Ancora una volta, quindi, Second Life punta al valore formativo e/o didattico, piuttosto che al mero "gioco".
Se volete visitare la riproduzione della Cappella Sistina in Second Life, potete cliccare su questo link per essere teleportati a dare un’occhiata a questa meraviglia.

SLcampWebFI Dall’ "esclusivamente virtuale" mondo di Second Life, torno sulla terra ma resto in tema per segnalare il primo BarCamp italiano dedicato a Second Life; il SecondLifeCampItaly si terrà infatti a Firenze sabato 27 ottobre dalle 14.30, presso la Fortezza da Basso, Palazzina Lorenese, stanze I ed L.

Organizzato da Fabrizio Pivari, ha una scaletta di interventi in programma molto interessante, con nomi noti di questo metaverso come David Orban, lo stesso Fabrizio Pivari o Natascia Edera, già organizzatrice del TrainersCamp di Vicenza. Qui sotto i talk in programma al momento:

  1. Fabrizio Pivari RL marketing, Internet marketing, SL marketing
  2. David Orban L’evoluzione degli oggetti
  3. Antonio Bonanno Metaverse Republic: un sistema legale per Second Life
  4. Natascia Edera Second Life: Scatole Cinesi
  5. Andrea T SL per l’Università, il caso UNITO
  6. J.Simone Riccardi From RL-Architecture to SL-Architecture
  7. Davide Borra Ho bisogno di bellezza! Fotorealismo in SL
  8. Michele Carannante un network di web tv in SL

Si prevede di "collegare" il SecondLifeCampItaly con un evento parallelo e "virtuale" in Second Life, dando così la possibilità di partecipare alle discussioni anche a chi non potrà essere fisicamente presente a Firenze. Potete trovare ulteriori informazioni sia sul wiki del camp che sul blog dedicato all’evento.

Considerazioni di Giovy: è da un po’ di tempo che mi sto muovendo in questo mondo, e più passa il tempo e più ho modo di apprezzarne le molteplici possibilità in campo didattico, sociale e commerciale. Pensare a Second Life come ad un semplice gioco è riduttivo, se si considera che quotidianamente vengono movimentate ingenti somme di denaro "vero" per la creazione ed il mantenimento di questo mondo virtuale.
Progetti di tutti i tipo nascono in continuazione, sempre più aziende scelgono di lanciare i loro prodotti attraverso campagne in Second Life e quello che sembrava un mondo in declino sta tornando ad essere punto focale di interessanti sviluppi sociali.
Se non avete ancora provato a dare un’occhiata a Second Life… registratevi… ed aggiungete Giovy Springvale come amico; sarà un piacere invitarvi a casa mia (in Second Life) per fare due chiacchiere ed offrirvi un "caffè virtuale". 😉