Feb 152013
 

smw-milanLo so, sembra incredibile, dopo tutto questo tempo dall’ultimo post…
… eppure a volte ritornano… 🙂

La colpa (meglio dire il merito, perchè tale è) di questo ritorno è dovuta all’esser stato invitato, in qualità di membro del Media Team, alla Social Media Week che si terrà a Milano (ed in contemporanea in altre 9 città worldwide) dal 18 al 22 marzo.

Il programma è ricco di eventi interessanti (ed io ho intenzione di seguirne parecchi), sparsi tra varie location fra le quali si muoverà una sala stampa mobile, powered by Fiat 500L.

Inutile dirlo, il tema saranno i “social” in tutte le declinazioni, dal food al commerce, dal mobile alle imprese, dalla governance allo sport… ce ne sarà per tutti i gusti.

Per l’occasione anche il mio Twitter sarà insolitamente cinguettante (rispetto ai miei standard normali). A tal proposito, mi è piaciuto molto il disclaimer del mio “collega di Team” Rocco Rossitto circa il suo modo di riportare la SMW.
Beh, chi mi segue da un po’ dovrebbe conoscere bene le mie blog policy, che si applicano ovviamente a tutto quello che faccio e racconto online… quindi…

… ci vediamo a Milano. 😉

Jan 212009
 

Sono un blogger da diversi anni, mi occupo di tecnologia e mi piace molto “smanettare” e testare nuovi prodotti e servizi.
Da queste pagine ve ne ho presentati tanti, ed a diversi di questi ho avuto accesso grazie a diverse agenzie di Public Relations che, per conto di aziende, mi hanno contattato per testare qualcosa.

Di solito comincia con una mail di contatto, si parla un po’ e poi si riceve la proposta di testare questo o quel prodotto.
A TUTTI e SEMPRE ho specificato in queste mail preliminari che non ho problemi a testare prodotti di vario tipo, a patto che:

  • Sia libero di specificare che la recensione del prodotto in questione sia stata “sponsorizzata”
  • Sia libero di dire quello che penso, nel bene e nel male

Credo così tanto in questo principio da averne fatto un punto fermo nelle blog policy che scrissi diverso tempo fa.
… ma non delle mie blog policy voglio parlare, quanto dare alcuni consigli validi per chi, in futuro, decidesse di contattarmi.

Perchè, quindi, questo post? Semplice: perchè c’è la possibilità che Agenzie di PR inizino a considerare i blogger “carne da macello”, da comprare con un gadget, una crema, un profumo ecc.
Permettetemi, quindi, di dare qualche consiglio di comunicazione per evitare spiacevoli malintesi e far in modo che si instauri un rapporto di collaborazione “vero”; quello che segue vale in primis per me… ma suppongo (e spero) possa valere universalmente per tutti i blogger seri.

  1. Quando mi scrivete, scrivete “a me”: non c’è nulla di più fastidioso delle mass mail (spam?), che iniziano con “caro blogger”. Mi chiamo Giovanni (va bene anche Giovy, ovviamente), se non conoscete il mio nome è segno che non mi leggete… e se non mi leggete, non ha senso che mi chiediate di testare un prodotto/servizio su cui potrei non avere competenza
  2. Non iniziate con una bugia: se mi scrivete “abbiamo letto il tuo blog e l’abbiamo trovato interessante” io mi aspetto che l’abbiate letto realmente. Se mi accorgo (e ci metto due minuti, a fare una verifica via Twitter) che avete “trovato interessanti” altri 100/1000 blog come il mio, perderò immediatamente qualunque fiducia in chi mi scrive
  3. Non proponetemi di scrivere un post: non sopporto chi mi dice cosa fare. Se volete che testi un prodotto, bene… se il prodotto mi piace (o non mi piace) e se ne voglio parlare, lo faccio. Se pensate di iniziare una collaborazione affermando: “Ci piacerebbe scrivessi un post su…” avete sbagliato persona.
  4. Non proponetemi di scrivere un post su cose che non tratto: proprio ieri ho ricevuto in mail la proposta di un “post di promozione” sul Carnevale di una città umbra, con tanto di link al sito in questione. La mia risposta è stata (ovviamente): “NO, sul mio blog non riuscirei a scrivere di una cosa del genere” e “NO, non farei una marchetta del genere neanche se si trattasse di un prodotto tecnologico”.
  5. Siate amichevoli e cordiali: mi piace essere informale, se mi date immediatamente del “tu” non mi offendo affatto, anzi… Mentre se mi scrivete “Spett.le Direttore del Giovy’s Blog” oltre a mettere una specie di barriera fredda fra me e voi, mi fate anche capire che non sapete come mi chiamo e chi scrive nel blog (punto 1).
  6. Non vi offendete, se vi rispondo “No, grazie”: rispondo SEMPRE a tutti, anche alle proposte più incredibili (un post su un portale di poker online? Mi hanno proposto anche questo). Se dovessi rispondervi: “No, non mi interessa” non ribattete piccati, perchè in tal caso oltre a considerarvi poco seri, potrei prendervi ad esempio di come NON fare comunicazione e PR online.

Ci sono TANTE agenzie serie di Internet PR, conosco personalmente tante persone che ci lavorano/lavoravano ed alcuni li considero AMICI e non semplici conoscenti (ciao Zeno!) 😉
Ho splendidi rapporti con loro perchè sono stati intelligenti ed hanno saputo instaurare un dialogo (è il loro lavoro, no?) basato sulla correttezza.

Il mio consiglio alle aziende che volessero intraprendere un DIALOGO con i blogger senza sperare di farne “carne da marchette” è di CONOSCERE i blogger innanzitutto (avete un blog aziendale? No? Male!) e di capire che c’è differenza fra un blogger ed una prostituta (con tutto il rispetto per chi svolge il mestiere più antico del mondo).

Dec 162008
 

Sinceramente: mi sono scocciato dei social network. Non di tutti e non per tutti allo stesso modo. Ma la “socialità” che più volte ho promosso inizia a lasciarmi “freddo”.

Twitter: 1 twit al giorno (e neanche tutti i giorni), di solito per augurare il buon giorno. Più per abitudine che per altro.
Flickr: seguo la “vita” di un unico gruppo (quello che conta gli amici con cui esco a fare foto) e null’altro. Non ho tempo per vedere le foto dei miei contatti.
FriendFeed: non lo apro da settimane
Facebook: è l’unico social network che seguo con costanza, anche se potete immaginare che seguire il lifestream di 1076 persona è molto difficile.

BarCamp: non vado ad un BarCamp da tanto tempo (maggio 2008), sarei andato volentieri al RomeCamp ma il matrimonio di Rossella aveva la precedenza.
Eventi sociali “blogger”: calma piatta anche su questo versante, la PlurkBeer di giugno 2008 finora non è stata superata.

Blog: leggo (quando ci riesco) pochissimi blog, non commento praticamente mai (non è cattiveria, ma mancanza di tempo) e scrivo solo quando riesco (vedi sopra, tempo poco e lavoro tanto). Ma anche la voglia è molto diminuita.

In definitiva: ultimamente mi sento molto Asociale, in questo Web Sociale. C’è sempre un grosso piacere nel rivedere gli amici (come è successo ad Orta San Giulio), ma mi riesce sempre più difficile provare una “vera gioia” nel desiderare di partecipare a questo Camp o a quella cena. Sarà che gli ultimi eventi (come la BlogFest) o cene/incontri/aperitivi si sono portati dietro una coda di polemiche inutile e decisamente nauseante (per me, sia chiaro). Sarà che sono cambiato io? Who knows…

Ad ogni modo… Natale si avvicina, siamo tutti più buoni… e non vogliatemene se non vi sto dando tanto da leggere… arriveranno tempi migliori, spero. 🙂

Nov 142008
 

I commenti sono, dopo i post stessi, la linfa vitale di un blog.
Non ho mai apprezzato i blog con i commenti chiusi (ed infatti non ne seguo, di questo tipo) e mai considererei di avere un blog dove chiunque non avesse piena facoltà di far conoscere il suo pensiero (con i dovuti “limiti” dettati dalla legge, dal buon senso, dall’educazione e dal vivere civile).

Ma… qualcosa sta cambiando anche nel modo di commentare (ed è un cambio “tecnico”, non sociologico) sui blog, grazie ad IntenseDebate.

IntenseDebate (recentemente acquisito da Automattic) introduce (e da due giorni è aperta davvero a tutti, essendo terminato il periodo di beta ad invito) la possibilità di integrare nel proprio blog un sistema di commenti estremamente più potente e flessibile di quello standard (in questo caso parlo di quello di WordPress).

Fra le tante caratteristiche che IntenseDebate offre ci sono, ad esempio:

  • Comment threading: è possibile commentare rispondendo ad un singolo commento, rendendo immediatamente visibile a chi si sta riferendo…
  • Import/Export dei commenti: è possibile importare in IntenseDebate i commenti già presenti sul proprio blog (operazione che, per i blog WordPress, è automatica dopo l’attivazione del plugin). Allo stesso modo è possibile esportarti in file XML
  • Moderazione/blacklist: gestite facilmente le code di moderazione o la blacklist per i commentatori “indisciplinati”, integrandosi anche con lo spam-filter di Akismet per bloccare lo spam
  • Integrazione con Twitter/FriendFeed: potete opzionalmente decidere di inviare su Twitter/FriendFeed una notifica per far sapere che avete commentato nel blog X, se in questo blog è attivo IntenseDebate
  • Supporto per OpenID: un solo sistema centralizzato di accesso, senza necessità di creare ulteriori account…

… e molto altro, come potrete scoprire dall’apposita pagina con la feature list.

Come potrete vedere decidendo di commentare questo post (o anche tutti gli altri, eh!), ho attivato IntenseDebate da questa mattina (in realtà l’avevo attivato in via sperimentale qualche giorno fa, quando era ancora in beta chiusa, ma per via di un problema all’importazione dei commenti l’avevo disattivato) ed è ancora in corso l’importazione degli oltre 9000 commenti presenti.
… e dal momento che prevedo si svilupperà presto un forte interesse per IntenseDebate, vi lascio qualche FAQ veloce, in modo da dissipare eventuali dubbi pre-implementazione.

D: E’ difficile implementare IntenseDebate nel mio blog basato su WordPress?
R: Assolutamente no, non è diverso dall’installare ed attivare qualunque altro plugin. Dopo l’attivazione, dovrete solo inserire i dati di accesso ad IntenseDebate, e questi provvederà ad importare automaticamente i commenti già presenti nel blog.

D: Questo significa che i miei vecchi commenti non vanno persi?
R: Esatto, i vecchi commenti restano dove sono (ovvero nel database di WordPress del vostro blog) OLTRE che nella piattaforma IntenseDebate.

D: Ok, ma se decidessi di disattivare IntenseDebate, perderei i commenti postati dopo l’attivazione del plugin?
R: NO, perchè tutti i commenti postati tramite IntenseDebate vengono comunque sincronizzati con il vostro database. Questo significa che, nel momento in cui deciderete di disattivare IntenseDebate, avrete a disposizione i vostri vecchi, semplici commenti

D: Ehi, ma non vedo più il vecchio pannello dei commenti di WordPress!!!
R: No, viene sostituito dal pannello avanzato di IntenseDebate

D: Uh, ma che bello! Posso gestire i commenti del mio blog anche dal sito di IntenseDebate?
R: Si, avendo inoltre a disposizione grafici, storici e tante altre funzioni avanzate

D: Devo attivare per forza l’integrazione con Twitter/FriendFeed?
R: No, assolutamente. Anzi, se lo fate… abbiate buon senso… 😉

D: Dov’è la fregatura?
R: Non c’è.

D: Quanto costa tutto questa grazia?
R: Niente.

Giudizio di Giovy: IntenseDebate è eccezionale, senza mezza termini. Implementarlo su WordPress è estremamente semplice ed i benefici sono immediati. Per chi commenta non cambia nulla, anzi… avrà maggiori possibilità di espressione. E poter seguire anche le discussioni che si svolgono nei vari blog che andrete a commentare… beh… è fantastico! 🙂

Oct 022008
 

L’interrogativo mi gira in testa da un po’, ma questa mattina (stimolato dal questionario di ricerca del LaRiCa, che vi invito a compilare se avete un po’ di tempo) mi piacerebbe sapere come e quanto dei “fatti vostri” finisca online.

La molla che ha fatto scattare questa curiosità è uno “strano fenomeno” (neanche tanto strano, a dir la verità) collegato al cambio di relationship status su Facebook; da un po’ di tempo a questa parte, infatti, noto sempre più spesso che ogni volta un mio contatto cambia questo stato (ovvero: trova o molla un partner, si fidanza o rompe il fidanzamento, si sposa o si separa), una o più persone saranno portate ad esprimere la propria solidarietà o fare gli auguri per tale circostanza.

Non sempre succede qualcosa: Facebook, per motivi imperscrutabili (beh, diciamo anche: per povertà di implementazione), a volte crea cambi di status anche quando non ci sono; se siete fidanzati ma decidete di nascondere il vostro status, Facebook se ne uscirà con un laconico “is no longer listed as in a relationship“. Oh cavoli… panico fra i vostri amici, che correranno ad informarsi su cosa possa essere successo (facendo spesso figure barbine, perchè non è successo alcunchè).

Ecco quindi che la voglia di NON far sapere i “fatti propri” online ci si ritorce contro, costringendo a dover pubblicamente dare spiegazioni sul proprio status.

Altro fenomeno che ho notato e che riguarda questa volta FriendFeed: qualunque azione voi compiate su uno dei social network che confluisce in FriendFeed, questa verrà ovviamente riproposta agli amici che seguono il vostro lifestream. Aggiungete una foto su Flickr ai vostri preferiti? Bene… sappiate che nel giro di qualche minuto tutto il mondo (o almeno quella parte di mondo che vi segue) saprà che c’è una ragazza/ragazzo carina/o che avete “favorito” su Flickr… ed inizierà a commentarci su (e siate sinceri… ho letto di persone che piuttosto che favorire una foto su Flickr  se la salvano in locale sul proprio computer) 😀
E’ solo un esempio, sia chiaro… ma si può applicare ad ogni vostra “azione privata divenuta pubblica”, commentata e discussa da tutti.

Per mia scelta (ed anche perchè ormai il mio nome e cognome è conosciuto da praticamente tutti quelli che mi seguono in rete) tutto quello che faccio è visibile a chi mi conosce e mi segue; su Facebook tutti i miei amici hanno accesso ai miei “dati personali”, compreso il mio numero di cellulare o il mio indirizzo email); se dovessi cambiare il mio status su Facebook, tutti ne verrebbero immediatamente a conoscenza e sono sicuro che più di uno/a commenterebbe al riguardo.

Il mio interrogativo è, appunto, questo: “quanto (ed in che modo) vi preoccupate della vostra vita che finisce nei vari social network?

Sep 152008
 

Sul De Mauro-Paravia, alla definizione della parola “razzismo”, possiamo leggere:

ogni atteggiamento discriminatorio variamente motivato nei confronti di persone diverse per categoria, estrazione sociale, sesso, opinioni religiose o provenienza geografica

Se già solo il razzismo è una delle cose più odiose che gli umani possano concepire (perchè è una caratteristica solo degli umani, gli animali non discriminano mai in base a sesso, estrazione sociale, religione ecc), l’episodio subito da Barbara e dal suo Alexander è raccapricciante… e vi giuro che il termine “raccapricciante” è quasi da accezione positiva.

Sul suo blog potrete leggere tutto in maniera dettagliata, ma riassumo brevemente per contestualizzare quello che aggiungerò dopo: Barbara accompagna il suo Alexander al Carrefour di Assago a vedere il tour delle auto di Cars (un film di animazione molto amato dai bambini) e vuole fargli fare una foto ricordo con una di queste auto. Il “fotografo” (e mi vergogno, in quanto “fotografo” per passione) non si rende conto (spero… spero davvero che non l’abbia fatto con cognizione di causa, perchè altrimenti le sue già grandi colpe sarebbero davvero immense) che Alexander è un bimbo speciale ed ha bisogno di maggior attenzione e pazienza rispetto altri bimbi e… lo apostrofa con frasi che, al solo pensarci, mi fanno salire il sangue alla testa.
L’assistente del fotografo rincara la dose e come se non bastasse, evidentemente non paghi del comportamento razzista, ignorante e stupido messo in atto fino a quel momento, arriva un’addetta del Carrefour che, dopo le spiegazioni di Barbara circa il problema di Alex, arriva a dire: “Ma se non è normale non lo deve portare in mezzo alla gente“.

Non so voi… ma io sono qui a scriverne quasi con le lacrime agli occhi, rivivendo la scena e pensando che, se fossi stato al posto di Barbara, probabilmente avrei avuto una reazione diversa (e molto più “forte”) dalla sua, che è rimasta allibita di fronte a un’umiliazione del genere…
Ma… in certi momenti… razionalizzare una violenza subita in questo modo non è semplice…

A Barbara non posso dire altro che sono… siamo… tutti con lei e con il suo Alex, perchè episodi del genere non si ripetano più; un abbraccio forte, Barbara…
Alla direzione del Carrefour di Assago non posso che esprimere il mio sdegno nel modo più assoluto, sperando che prendano provvedimenti circa l’episodio in questione (anche solo scusandosi ufficialmente… spero).
A tutti quelli che fanno della discriminazione e del razzismo il loro pane quotidiano non posso che dire: “Vergognatevi”.

Sep 052008
 

E’ da un po’ che la domanda mi frulla in testa, e l’aver “messo mano” alla musica che ascolto (causa passaggio dal mio vecchio iPod nano all’iPhone) ha fatto si che questa curiosità malsana prendesse corpo nell’interrogativo: “Cosa c’è nel vostro iPod?
Ovviamente la domanda va letta come “Quali album completi avete nel vostro lettore mp3?“, perchè da queste parti non si è mica razzisti e si accettano tutti i lettori mp3, non solo quelli con una Mela su… 😛
Ho scelto inoltre di chiedervi solo degli album completi perchè fare una lista dei singoli mp3 sarebbe una pazzia (beh, potrebbe essere una pazzia anche la lista degli album completi se avete un iPod Classic da 160 GB) 😀

Naturalmente, come portatore sano di curiosità, vi propongo la mia personale playlist… e NON BARATE, se avete qualche album di Nino D’Angelo o Gigi d’Alessio, non fate finta di scordarvelo… che di “fighi” che si fingono fini conoscitori di musica colta su Muxtape ce n’erano già troppi… 😛

iPhone di Giovy (lista per ALBUM in ordine alfabetico):

  1. … And Justice For All – Metallica
  2. Demon Box – Motorpsycho
  3. Devils & Dust – Bruce Springsteen
  4. Disease – GGFH
  5. Divenire – Ludovico Einaudi
  6. Garage, Inc – Metallica
  7. Go, The Very Best of Moby – Moby
  8. Greatest Hits – Red Hot Chili Peppers
  9. Hotel – Moby
  10. How To Dismantle An Atomic Bomb – U2
  11. ll Volo a Colazione – AA.VV. selezionati da Fabio Volo
  12. In Time: The Best of R.E.M. – R.E.M.
  13. Individual Thought Patterns – Death
  14. Into The Wild – Eddie Vedder
  15. Jar Of Flies – Alice In Chains
  16. Load – Metallica
  17. Master of Puppets – Metallica
  18. Maxinquaye – Tricky
  19. Metallica – Metallica
  20. Mezzanine – Massive Attack
  21. Nome e Cognome – Ligabue
  22. Notte della Taranta 2003 – AA.VV.
  23. Ovunque Proteggi – Vinicio Capossela
  24. Psalm 69 – Moby
  25. Remanufacture – Fear Factory
  26. Sehnsucht – Rammstein
  27. Stars: The Best of 1992-2002 – The Cranberries
  28. Studentessi – Elio E Le Storie Tese
  29. Ten – Pearl Jam
  30. The Best of 1980-1990 & B-Sides – U2
  31. The Best of 1990-2000 – U2
  32. The Best of Deicide – Deicide
  33. The Burning World – Swans
  34. The Crow O.S.T. – AA.VV.
  35. The Ethereal Mirror – Cathedral
  36. The Fat of The Land – Prodigy
  37. The Ghost of Tom Joad – Bruce Springsteen
  38. The Key – Nocturnus
  39. The Magic Of – Enya
  40. Troublegum – Therapy?
  41. Vivere in Italia (single) – Nino Moroni
  42. Vs. – Pearl Jam
  43. Wop – Raiz

Come potete vedere è una raccolta decisamente eterogenea, con un po’ di musica italiana (Ligabue, Capossela, Einaud, iil simpatico Nino Moroni gentilmente regalato e promozionato da Zeno), un po’ di rock ed un po’ di pop estero, una spruzzata di musica elettronica ed una di thrash/death metal (amori di gioventù mai abbandonati come l’album dei Nocturnus, il primo album death metal che ascoltai in cassetta nel 1992).

Se avete voglia di perdere qualche minuto a trascrivere la lista dei vostri album (e magari far conoscere il vostro lato nascosto, così come un po’ di musica interessante), siete i benvenuti… 🙂
Inutile dire che sarei molto curioso di ascoltare le playlist di noti esperti del settore come Enrico, lo stesso Zeno, Matteo o Federico, fra i tanti… 🙂