Jun 292011
 

Uh… che “emozione”, Google sta lanciando il suo “nuovo” social network, chiamato Google Plus!

Sarà, ma non riesco ad emozionarmi più di tanto al riguardo, nè tantomeno riesco a pensare a Google+ come ad un “anti Facebook, dopo aver visto (e vissuto, dal momento che li ho sempre testati tutti) il fallimento di diversi altri progetti Google su questo versante (ricordate Google Wave? Ricordate Google Buzz?)

Sulla carta il progetto è ambizioso: ripensare per il web quello che di “social” succede nella vita reale, ovvero ritrovarsi con gruppi di amici (e non necessariamente TUTTI gli amici, come succede su Facebook), fare due chiacchiere in video, trovare argomenti di discussione online. Secondo i piani di Google, questo è solo l’inizio del progetto Google+. Ok… tutto bello… tutto “luccicante”, ma… sorry Google, sarà l’ennesimo fiasco.  Perchè?

Semplice: perchè Google vuole troppo, e fa troppo.

Ho dato un’occhiata all’interfaccia ed alle funzioni di Google+, e sono anti-intuitive e troppo “avanzate” per quello che le persone cercano dai social network al momento.
Perchè Twitter ha preso piede a livello mondiale? Perchè è semplice.
Perchè Facebook ha preso piede a livello mondiale? Perchè è semplice.
Perchè Google Wave lo ricordano in 100 (e l’hanno usato in 10)? Perchè era un casino.
Perchè Google Buzz è stato disattivato da tutte le Gmail delle persone che conosco? Perchè la incasinava, aggiungendo layer di complessità che di contro portavano “poco”  di social.
Perchè Orkut (altro progetto di Google) è invece utilizzatissimo in alcuni paesi come Sud America ed India? Perchè è semplice! (e se si fossero mossi per tempo, lanciandolo in grande stile anche nel resto del mondo, probabilmente Facebook avrebbe avuto di che preoccuparsi).

Google da per assunto che la sua base utenti (fatta di centinaia di milioni di persone con un Google Accounts) si butterà in massa ad usare un prodotto di Google “solo perchè è di Google”. Errore! Le “persone normali” (dove per normali intendo tutti quelli che non sono tecnici/geek/early adopter) se ne fregano dei social network di Google, e se ne fregano dei Circles, degli Sparks, degli Hangouts (se non sapete cosa sono, siete “persone normali”) 😛

Al momento Google+ è in beta per un ristretto gruppo di utenti; appena sarà possibile provarlo, ne riparleremo (valutando o meno se questa analisi preliminare, basata esclusivamente sui precedenti tentativi di Google nel mondo dei social network) sarà stata corretta o meno, tenendo presente che nelle intenzioni di Google questo progetto è qualcosa da far evolvere nel tempo e far durare nel tempo, non lanciarlo “così com’è” e vedere come viene accolto dalla massa di utenti. 🙂

UPDATE – 30.06.2011 ore 15.00: da qualche ora sto provando Google+, avendo ricevuto un invito.
Beh… è come quando è stato lanciato Google Wave: all’inizio tutti a provare, a scrivere, ad invitare… poi dopo qualche ora, smaltita l’euforia del nuovo, si pensa: “Ok, gli darò un’altra occhiata domani”. Il giorno dopo si torna, si vede cosa è successo e si chiude. Così fino al giorno in cui ci si scorda di guardare cosa è successo. Ed allora addio… 😛 Quindi… non posso che confermare la mia analisi di ieri, senza dubbio.

Fondamentalmente è più simile a FriendFeed che a Facebook, e questo (all’inizio) ne limiterà molto l’espansione. E badata bene, ho scritto “all’inizio” solo perchè chi non ha mai conosciuto FriendFeed, probabilmente non conoscerà nemmeno Google+. Facebook… dormi sereno. 🙂

Jun 162010
 

Ho visto amici smettere di parlarsi per un malinteso…
Ho visto compravendite di like, fan, blog e post per qualche euro…
Ho visto persone che credevo super partes mentre si schieravano…
Ho visto amici abbandonare i social network perchè disgustati da quello che succedeva…
… e ho visto nuove persone arrivare sui social network perchè attratti da quello che succedeva…
Ho visto blogger abbandonare i blog…
… e ho visto me stesso abbandonare il mio blog…
Ho visto litigi, risse, polemiche, urla e quanto di peggio ci possa essere in poche righe…
Ho visto PR diventare marchettari…
… e ho visto marchettari diventare PR…

Ma…

Ho visto un ragazzo disabile ringraziarmi perchè l’avevo aiutato a scendere delle scale…
Ho visto amici che non vedevo da tempo…
Ho visto una cara amica pubblicare un libro..
Ho visto e provato il piacere di aiutare gli altri senza avere nulla in cambio..
Ho visto belle giornate di sole arrivare dopo brutte giornate di pioggia…

Ho visto cose per cui vale la pena vivere di più la vita “reale” che non quella virtuale.

Per quello che ho visto (ed a volte ho fatto finta di non vedere) mi sto lentamente ma inesorabilmente separando dalla Rete, che tanto mi ha dato ed a cui un po’ ho dato anch’io, spero.

Nuovi impegni (oltre il lavoro) occupano le mie giornate da alcuni mesi… e ne sono felice, perchè posso dare qualcosa agli altri in maniera “reale” nei prossimi anni, così come ho cercato di dare agli altri qualcosa di virtuale, tramite quello che ho scritto in questo blog, negli anni passati.

Questo non significa che smetterò di scrivere o che chiuderò il blog. MAI succederà.

Significa solo: grazie, a tutte le persone che mi hanno scritto, chiedendomi il perchè delle mia assenza.

E significa anche: per voi ci sono sempre, se mi conoscete sapete come raggiungermi.

Dec 212009
 

Si, lo so… parlare di Trenitalia in questo periodo è un po’ come sparare su un cadavere… ma sinceramente, non riesco proprio ad evitare di farlo.

Leggendo le varie testate online è un pianto greco: ritardi sull’Alta Velocità ormai all’ordine del giorno (di ALTO ormai è rimasto solo il prezzo), treni fatiscenti (stamattina leggo da un’amica di un ES AV con quasi tutte le porte bloccate causa gelo), mancanza di sale d’aspetto riscaldate (anche in stazioni importanti come quella di Milano) ecc. Volete provare a fare una ricerca su FriendFeed e vedere cosa ne viene fuori? Accomodatevi… ed inorridite.

Ah… ovviamente, dal momento che credono così tanto nella “qualità” del loro servizio, hanno aumentato il ritardo minimo per chiedere il bonus da 25 minuti a 60 minuti.

Però… beh… però la “qualità” ha un costo… e quindi hanno aumentato in maniera ridicola i prezzi di tutti i treni “veloci”; fare Foggia – Milano con un ESCity oggi costa 8 euro in più di un mese fa. Per un treno che va alla stessa velocità. Ma che ora si chiama Frecciabianca (eh, beh… volete mettere che figo viaggiare su un Frecciabianca?).

Volete qualche dato “numerico” dell’idiozia di Trenitalia? Ok… mi è balzato agli occhi casualmente giusto ieri mattina.

Mettiamo che dobbiate andare da Parma a Milano verso ora di pranzo; la situazione sarebbe questa:

trenitalia

Il treno meno costoso (un regionale) impiega 1h40min e costa 8 euro. Il più costoso (un ESCity “Frecciabianca”) impiega 1h21min e costa 19.50 euro; sono 11.50 euro in più per un viaggio più breve di 19 minuti (oh, non sto parlando di una o due ore in meno, eh… 19 minuti!). Tutto questo senza considerare la quasi matematica certezza che il costoso ESCity avrà un ritardo maggiore di 19 minuti. Ok.. ma c’è una cosa che non mi torna: il regionale, impiegando 1h40 min, effettua sette fermate… l’ESCity, impiegandone 19 minuti in meno, effettua 2 fermate. Considerando almeno tre minuti minuti a fermata (fra tempo d’arrivo, sosta e ripartenza) il regionale è più lento dell’ESCity di ben cinque minuti! In pratica: i due treni vanno quasi alla stessa velocità (però ci fanno pagare 11.50 euro in più!).

Complimenti vivissimi, Trenitalia.
Ah… mi dispiace informarvi che prima potevate fregarmi un sacco  di soldi per i miei frequenti Foggia-Milano: da qualche mese faccio A/R con 100 euro in aereo, impiegando 1h30 minuti contro le 7h (e 137 euro) per un viaggio scomodo e sicuramente in ritardo con voi.

Nov 142009
 

2012_PosterCi siamo. Se ne è parlato tanto, è stato tanto atteso (anche da me, fan dei film catastrofici) e finalmente ieri è arrivato nelle sale di tutto il mondo 2012, il film di Roland Emmerich (regista anche di altre “perle” del genere come Indipendence Day e The Day After Tomorrow). Proprio per questo ieri mattina ho prenotato due biglietti (per me ed un amico) per ieri sera, armato di una sana e “catastrofica” aspettativa… 🙂
Già in mattinata metà dei posti per lo spettacolo delle 21 erano stati prenotati, mentre per quello delle 22 era praticamente al completo. Tutti impazienti di vedere quello che i Maya hanno detto succederà alla Terra? 🙂

AVVISO SPOILER

Benchè cercherò (ovviamente) di evitare di fornire anticipazioni o informazioni chiave circa la trama, va da se che per parlarne qualche riferimento dovrò farlo per forza. Se ci tenete a vederlo e non volete correre rischi, evitate di cliccare sul tasto “Continua a leggere…” ed interrompete la lettura. Ora.

Potete anche decidere saltare le mie opinioni sul film e passare direttamente a leggere quelle spicciole considerazioni sul tema “2012”, che ho lasciato alla fine. Ma non venitevi poi a lamentare di quello che potreste leggere, eh.

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Aug 032009
 

Non avevo mai partecipato ad una caccia al tesoro di questo tipo, nè tantomeno in una città come Venezia… ed invece, complici le ferie, un incontro veneziano di alcuni membri di aNobii e la mia amicizia con una di loro, mi sono trovato catapultato a Venezia in una calda serata estiva, dopo una splendida cena indiana in un bel ristorante (unico neo: SENZA aria condizionata… ARGH!), a gironzolare fra calli, campielli e sotoporteghi, a cercare indizi come un novello Indiana Jones (senza sahariana e cappello, però). 😛

Ma andiamo con ordine, anche perchè quella che segue è (anche) la recensione di un bel servizio che ho scoperto proprio in quest’occasione.

The Ruyi – Venezia è il nome del gioco appartenente al format whaiwhai, piattaforma creata dalla società LOG607.
In pratica (ed estrema sintesi) è una sorta di caccia al tesoro guidata che si svolge in diverse città (al momento è possibile giocare a Venezia, Roma, Firenze e Verona), con lo scopo unico non di trovare un “vero” premio, quanto di permettere al turista singolo (o gruppo di amici come nel nostro caso) di conoscere meglio la città in questione, divertendosi (tanto).

La logica del gioco è semplice e non richiede conoscenze tecnologiche diverse dal saper inviare (e ricevere) sms con il proprio cellulare.

Si comincia acquistando (online o in uno dei negozi autorizzati) il quaderno di gioco relativo alla città in cui si intende giocare, al costo di 27 euro (e che può essere utilizzato per tre sessioni di gioco); se si è in gruppo, la spesa viene facilmente suddivisa… 🙂

Per iniziare a giocare si manda un sms ad un numero indicato nel quaderno di gioco, indicando (opzionalmente) quante ore si intende giocare (da 2 a 9), il livello di gioco e se si gioca in modalità semplice o sfida (fra più gruppi di amici, ognuno con un quaderno di gioco). Per la nostra caccia al tesoro notturna abbiamo scelto di giocare per due ore (per fortuna, perchè in realtà le ore di gioco sono diventate quasi quattro, fra tempo necessario per gli spostamenti e pause relax); il mio consiglio è quello di non esagerare (a meno che non siate dei robusti camminatori), perchè la strada da fare anche solo scegliendo due ore di gioco è tanta (in questo caso sono previste 6 tappe).

Dato il via al gioco con il primo sms, il sistema di gioco risponderà con una “chiave di lettura” che permetterà di decifrare il quaderno; ogni pagina è infatti divisa in tre parti e non è possibile decifrarla senza il codice fornito via sms. Con tale codice si inizia a leggere la storia, che unisce ad interessanti spunti storico-geografici alcuni indizi per raggiungere la prima tappa… e mentre leggete la storia, arriverà un secondo sms con una domanda, a cui potrete rispondere solo dopo aver risolto l’enigma proposto nella storia e raggiunto il luogo in questione.

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In realtà il game play è abbastanza semplice e non è mai “bloccante” (se rispondete male al quesito per tre volte, avrete comunque la possibilità di andare avanti ugualmente), e probabilmente è molto più semplice giocarlo che spiegarlo… 🙂
Opzionalmente è possibile scegliere anche un livello “avanzato”, con quesiti più complessi (magari potete provare a giocare al livello avanzato nella seconda delle tre sessioni disponibili).

Esaurite le tre sessioni di gioco NON è necessario acquistare un nuovo quaderno di gioco ma si potrà acquistare solo un nuovo codice numerico (al costo di 12 euro) che abiliterà altre tre sessioni di gioco.

Terminato il gioco (giungendo all’ultima tappa e rispondendo all’ultimo enigma), si riceve un codice per accedere al “riassunto” della propria partita sul sito di whaiwhai (anche se il sistema deve essere perfezionato, dal momento che le indicazioni temporali sono sballate).

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Giudizio di Giovy: dopo aver passato un’intera nottata a giocare a The Ruyi, non posso che esserne entusiasta! Le storie (basate sui libri di Alberto Toso Fei, giornalista ed esperto conoscitore di Venezia) sono ben scritte ed avvincenti, la modalità di gioco via sms lo rende immediato e facilmente giocabile anche da chi non ha esperienze avanzate con la rete. E’ un ottimo modo di conoscere meglio una città (ed i suoi angoli nascosti, in cui probabilmente non saremmo mai capitati); sono stato alcuni anni fa a Venezia per quasi una settimana, l’ho girata in lungo ed in largo ma NON conoscevo i posti bellissimi che invece il gioco mi ha dato la possibilità di scoprire. Uno di questi, poi (il sotoportego di Corte Nova), mi ha lasciato davvero senza parole…. si poteva respirare davvero la storia di Venezia, unita a magia e misticismo… davvero splendido.

In definitiva: non posso che consigliarlo a tutti i turisti come alternativa al classico “vagare senza meta”, perchè vi divertirete scoprendo tanto di più di quanto le guide turistiche potranno mai dirvi (e che comunque potrete usare per integrare quanto scoperto giocando) 🙂

Jun 292009
 

Oggi pare che l’argomenti “principe” delle discussioni su FriendFeed sia la gestione dei propri contatti su Facebook. Beh, dal momento che NON frequento solo Facebook, ho pensato di stilare un piccolo “vademecum” di quelle che sono le policy che applico alla gestione dei contatti sui vari social network, dal momento che non tutti i SN sono uguali e sopratutto non tutti i SN si usano allo stesso modo.

Facebook: NON accetto tutte le richieste di amicizia che mi arrivano, anzi… sono abbastanza selettivo al riguardo. NON accetto richieste d’amicizia da brand/prodotti/persone che si identificano con un nick (a meno che non le conosca bene, ovviamente). Allo stesso modo NON accetto praticamente mai suggerimenti per diventare fan di una pagina o membro di un gruppo. Ah, inutile dire che se mi chiedete l’amicizia e non mi dite almeno chi siete o come mi conoscete, probabilmente resterete in eterno nel limbo delle richieste inevase, fino a che non arriverà “il contatto” (ed in tal caso accetterò la richiesta, sapendo con chi ho a che fare) o deciderò di ignorarla (nella speranza di non riceverne un’altra identica nei successivi cinque minuti). Personalmente chiedo l’amicizia solo a persone che conosco personalmente o che seguo su qualche altro social network/blog. Ho infine definito una serie di “liste” che raggruppano i miei contatti a seconda dell’ambito o del fatto che li conosca personalmente o meno; posso così dedicare, a seconda del tempo disponibile, maggiore attenzione a gruppi ristretti di persone con importanza differente.

Twitter: accetto tutte le richieste dei followers (tranne quelle degli spammer) ma NON ricambio mai in automatico. Su Twitter seguo pochissime persone (che devono scrivere personalmente, se postano in modo automatico vengono defollowate subito), NON seguo brand e blocco solo gli spammer. Inoltre, se una persona posta SOLO su Twitter da FriendFeed, non la seguo per principio (dal momento che potrei seguirla su FriendFeed).

FriendFeed: accetto tutte le richieste dei followers ma NON ricambio mai in automatico. Seguo SOLO le persone che partecipano alla discussione, mentre ignoro quelli che usano FriendFeed solo come “ripetitore” dei propri contenuti (se volessi leggere tutti i twit dell’utente X, lo seguirei su Twitter, no?). Seguo anche qualche brand ma solo se dietro c’è un “umano” intelligente abbastanza da poterci dialogare in maniera interattiva. Per me FriendFeed è discussione, se non volete discutere… 😉 Blocco in rarissimi casi e solo quando la persona in questione è davvero fastidiosa da leggere persino nei commenti agli altri.

LinkedIn: accetto solo le richieste di contatto da persone che conosco personalmente o seguo su qualche altro social network. NON accetto richieste di contatto da persone che hanno come unico scopo quello di accumulare contatti (tipo quelli che hanno il proprio indirizzo email nel nome, o cose tipo: “5000+ contacts”). Non partecipo ai gruppi di LinkedIn per mancanza di tempo, quindi ignoro gli inviti di questo tipo.

Flickr: accetto tutte le richieste di amicizia e di solito le ricambio quasi sempre, tranne quando provengono da profili senza foto e/o con porno, spam o cavolate. Accetto raramente gli inviti ad iscrivermi ad un gruppo, e solo dopo averlo visto e ritenuto interessante.

Dopplr: accetto le richieste di contatto solo di persone che conosco personalmente o seguo su qualche altro social network.

Brightkite: accetto le richieste di contatto solo di persone che conosco personalmente o seguo su qualche altro social network

aNobii: accetto tutte le richieste di amicizia ma aggiungo solo persone che conosco personalmente o seguo su qualche altro social network e che hanno in comune con me qualche libro. Accetto raramente gli inviti ad iscrivermi ad un gruppo, non avendo tempo per seguirli attivamente.

Altri social network: ci sono tanti altri social network a cui sono iscritto ma che non seguo attivamente. Se mi chiedete un contatto, non date per scontato che vi aggiunga ma valuterò comunque ogni singola richiesta. 🙂

Apr 292009
 

La notizia è di qualche giorno fa, ma gli incentivi per l’acquisto di ciclomotori (Euro 2 elettrico o termico, con obbligo di rottamazione di un ciclomotore Euro 0 o Euro 1, fino a 180 euro) e biciclette (anche a pedalata assistita, 30% del prezzo di listino fino ad un massimo di 700 euro) sono disponibili “al pubblico” da lunedì 27/04,

Avevo già in mente di comprare una bici nuova qualche settimana fa… ma a causa del maltempo, ho sempre rimandato… e per una volta, ho fatto bene… 😀

Ieri pomeriggio, quindi ,mi sono recato presso un rivenditore autorizzato (la lista è disponibile sul sito appositamente realizzato) per scegliere una mountain bike nuova (quella che avevo già vecchia di tanti anni, ormai aveva una serie di problemi fastidiosi che non ne rendevano raccomandabile l’uso).

Come sempre, quando ci sono di mezzo incentivi e promozioni, c’è da assolvere ad un mare di burocrazia (interamente a carico del rivenditore), con un modulo da compilare online, la fattura da scrivere in un certo modo, la fotocopia di un documento di riconoscimento e del codice fiscale… insomma, ci vuole quasi mezz’ora per fare tutto…

… ma alla fine si esce contenti di aver risparmiato il 30% (quasi un terzo del prezzo) su un mezzo ecologico che fa bene alla salute (ed all’ambiente). Sono stati stanziati 8.750.000 euro… quindi tante persone potranno sfruttare quest’opportunità: approfittatene! 🙂