Apr 292009
 

La notizia è di qualche giorno fa, ma gli incentivi per l’acquisto di ciclomotori (Euro 2 elettrico o termico, con obbligo di rottamazione di un ciclomotore Euro 0 o Euro 1, fino a 180 euro) e biciclette (anche a pedalata assistita, 30% del prezzo di listino fino ad un massimo di 700 euro) sono disponibili “al pubblico” da lunedì 27/04,

Avevo già in mente di comprare una bici nuova qualche settimana fa… ma a causa del maltempo, ho sempre rimandato… e per una volta, ho fatto bene… 😀

Ieri pomeriggio, quindi ,mi sono recato presso un rivenditore autorizzato (la lista è disponibile sul sito appositamente realizzato) per scegliere una mountain bike nuova (quella che avevo già vecchia di tanti anni, ormai aveva una serie di problemi fastidiosi che non ne rendevano raccomandabile l’uso).

Come sempre, quando ci sono di mezzo incentivi e promozioni, c’è da assolvere ad un mare di burocrazia (interamente a carico del rivenditore), con un modulo da compilare online, la fattura da scrivere in un certo modo, la fotocopia di un documento di riconoscimento e del codice fiscale… insomma, ci vuole quasi mezz’ora per fare tutto…

… ma alla fine si esce contenti di aver risparmiato il 30% (quasi un terzo del prezzo) su un mezzo ecologico che fa bene alla salute (ed all’ambiente). Sono stati stanziati 8.750.000 euro… quindi tante persone potranno sfruttare quest’opportunità: approfittatene! 🙂

Apr 272009
 

FacebookSu Facebook ho tanti “amici”. Molti sono amici che incontro quasi quotidianamente, moltissimi altri sono persone che ho conosciuto in giro per l’Italia, tanti altri sono amici incontrati in altri social network, pochissimi sono quelli che non conosco del tutto. Discrimino con attenzione le richieste di contatto (al momento ne ho 19 in attesa, che prima o poi accetterò o rifiuterò a seconda dei casi), ma ricordo più o meno tutti i miei contatti.

Stamattina ricevo la richiesta di “add” da parte di un’amica che ero sicuro aver già aggiunto in passato; vado a verificare se compare fra i miei amici e no, non c’è. Ok, avrà creato un nuovo account per qualche motivo (oltretutto invertendo nome e cognome, complimenti!). Accetto questa richiesta e le mando un messaggio, chiedendo cosa era successo da richiedere la creazione di una nuova identità digitale (e dicendole di correggere nome e cognome, che si fa una figura migliore).

Risposta: “Mi serve questo account solo per sponsorizzare eventi e mi serve una lista enorme di persone da invitare, anche se non le conosco, dato che sto facendo PR”.
Mmm… vuoi vedere che…
Provo a cercarla su Facebook e vedo che il vecchio account è sempre presente, ma io non sono più fra gli amici.

In pratica: una “PR” (nella sua concezione la PR è quella persona che rompe le balle agli altri con inviti per questa o quella serata in un localino della zona) prima smette di considerami come amico e poi mi vuole come “amico” per rompermi le balle con improbabili inviti ad eventi a cui non parteciperò mai.

La mia riflessione, quindi, non è sull’essere “amici” o meno su Facebook, quanto nell’errata scelta comunicativa di questa persona. Se tu, cara la mia “PR”, vuoi che io prenda in considerazione i tuoi inviti, non avresti fatto meglio a mandarmeli dal tuo account personale, che già seguivo? Vuoi tenere separati “vita privata” e “lavoro”? Fai bene… ma dal momento che ormai (per tua scelta) faccio già parte della vita privata (perchè, oltretutto, ti conosco di persona da almeno un paio d’anni), non pensi che darmi l’impressione di essere solo “uno da spammare” possa produrre l’effetto opposto a quello che ti sei prefissata?

Questo è quello che succede quando ci si improvvisa “PR” sui social network, senza conoscerne le dinamiche sociali.

In tal caso, ovviamente, la cosa da fare è una sola: “Remove from friends”. Amen.

Apr 202009
 

Amo la fotografia, non è un mistero.
Sono un ritrattista per passione (e chi mi conosce lo sa), e nonostante sul mio Flickr ci siano alcune migliaia di foto, solo una piccola parte di queste sono “scatti fortunati”, come amo definirli. 🙂
Ho cercato (invano) di dare una diversa dignità a questi scatti, grazie ad un account Flickr ad hoc… ma il risultato ottenuto non mi ha soddisfatto appieno (ed infatti, alla scadenza di questo account, lo chiuderò).

Ma… se qualcosa “muore”, qualcos’altro però prende il suo posto… e grazie ad un ottimo servizio online, finalmente i miei “scatti fortunati” hanno una collocazione appropriata, che mi permetta di farli vedere come IO vorrei vederli… 🙂

Se avete qualche minuto da perdere, dategli un’occhiata: http://giovannibarbieri.viewbook.com/ 🙂

Qualche nota su Viewbook: è un servizio dedicato a chi vuole realizzare dei porfolio professionali e molto personalizzabili. Non è gratuito (benchè sia possibile provarlo per 30 giorni gratuitamente) ed il prezzo molto probabilmente terrà alla larga la maggior parte delle persone…
I portfolio creati possono essere inoltre incorporati/condivisi su blog e social network. 🙂

Apr 092009
 

Sono passati alcuni giorni dal terribile, drammatico terremoto che ha colpito l’Abruzzo.
Non ne ho scritto prima per “pudore”, conscio del fatto che tanti, tantissimi, l’avrebbero fatto…
Non ho parole per esprimere quanto mi abbia colpito “dentro” tutto quello che è successo, una devastazione così grande, pagata con così tante vite umane.

Ho vissuto, in passato, diversi terremoti… alcuni di questi molto forti (ricordate il terremoto di San Giuliano, no? Beh… è a 25 KM da dove vivo io). Ricordo benissimo (e mai potrò dimenticarlo, del resto) le notti passate con la televisione accesa, pur di non dover sentire il rombo delle scosse di assestamento… uno dei rumori più brutti che mente umana possa immaginare. Capisco bene quello che stanno vivendo amici come Maxime e famiglia… e li abbraccio virtualmente, sperando di poterlo fare presto dal vivo.

… ma, in tutto questo, cosa c’entra la mail citata nel titolo? E’ semplice: da alcuni giorni leggo questo forum, e in quello che ormai è diventato un thread lunghissimo sul terremoto de L’Aquila, c’è questo post scritto poco prima della scossa devastante ma dopo settimane di scosse appartenenti allo stesso sciame sismico. L’utente fraxx, per sdrammatizzare la tensione di quei momenti, scrive:

sempre se a fine sciame l’aquila esistera ancora… 🙂 scherzo!

Non poteva mai immaginare che da lì a poche ore, la sua battuta avrebbe assunto un significato incredibilmente reale… e drammatico…

Dal momento della scossa, tutti i ragazzi de L’Aquila che popolavano il forum hanno smesso di rispondere e sono spariti… inghiottiti da un inferno di macerie.

Ad ogni scossa di terremoto che avviene dalle mie parti e che potrei aver sentito ricevo via mail la segnalazione per compilare il Questionario Macrosismico dell’INGV, facendo parte dei corrispondenti fissi…
Quella maledetta notte ho ricevuto due email, corrispondenti alle due scosse più forti… mentre ero sveglio, a seguire su FriendFeed prima ed in TV poi, quello che era successo.

Ho la sfortuna di vivere in una zona ad ALTO  rischio sismico, e dove l’intensità macrosismica osservata è del massimo livello possibile (>10); proprio per questo, da tempo, segnalo ogni terremoto rilevato.

Ma… come i ragazzi de L’Aquila, spariti dal forum… la mia paura più grande è proprio di non poter rispondere, un giorno, alla mail che mi inviterà a compilare il questionario macrosismico per un terremoto rilevato in provincia di Foggia…

Apr 062009
 

ubuntulogo_smallHo da poco (beh, in realtà con Linux ci gioco da parecchio tempo) installato l’ultima versione disponibile di Ubuntu (la 8.10 “Intrepid Ibex”) ed ho pensato di appuntarmi qui alcune problematiche (e relative soluzioni) a cui sono andato incontro, in modo da facilitare me in una successiva installazione (e tutti quelli che hanno incontrato lo stesso problema).

1. Installare Flash Player 10
Semplice: basta scaricare questo pacchetto ed installarlo con un normale doppio click, come se fosse un’applicazione Windows.

2. Assegnazione IP statico ad un’interfaccia di rete
Questa è stata un po’ più dura: ho provato ad assegnare un IP statico alla scheda di rete tramite Network Manager, ma al riavvio la configurazione era tornata su Automatico (DHCP). Cercando in rete ho scoperto che è un bug riconosciuto del Network Manager, e quindi dopo aver provato ad assegnare un IP statico ad una nuova connessione (con lo stesso MAC Address della vecchia, workaround comunque funzionante), per evitare ulteriori problemi ho disinstallato Network Manager:

sudo apt-get remove network-manager network-manager-gnome

Ho riavviato la macchina, e successivamente ho configurato manualmente l’interfaccia di rete:

sudo gedit /etc/networks/interfaces

auto eth0
iface eth0 inet static
address xxx.xxx.xxx.xxx
netmask xxx.xxx.xxx.xxx
gateway xxx.xxx.xxx.xxx

Quindi ho modificato il file di configurazione dei DNS:

sudo gedit /etc/resolv.conf

nameserver xxx.xxx.xxx.xxx

Riavviato il networking per rendere effettive le modifica:

sudo /etc/init.d/networking restart

… e come per magia, tutto ha iniziato a funzionare come volevo io… 😉

3. Abilitare driver proprietari per la scheda video
Semplice: il sistema rileverà se esistono driver proprietari per la scheda video in uso, e vi chiederà se avete problemi “etici” nell’usarli (magari siete maniaci dell’Open Source e tutto quello che è proprietario vi fa schifo); io personalmente li ho attivati subito… 😛

4. Aggiornare OpenOffice da 2.4 a 3.0
La versione di OpenOffice installata di default con Ubuntu 8.10 è la 2.4, mentre è disponibile la 3.0. Per installarla facilmente, sovrascrivendo la versione precedente, fate così:

Aggiornate il file sources.list aggiungendo i repository di Launchpad:

sudo gedit /etc/apt/sources.list ed inserite dove volete queste due righe:

deb http://ppa.launchpad.net/openoffice-pkgs/ubuntu intrepid main
deb-src http://ppa.launchpad.net/openoffice-pkgs/ubuntu intrepid main

aggiornate la lista dei pacchetti disponibili con

sudo apt-get update
sudo apt-get upgrade

andate in Synaptic e marcate per l’aggiornamento OpenOffice. Fatto! 😉

5. Installare codec Divx/XviD
Semplice: cercate di aprire un file video codificato in DivX o XviD: Totem (player predefinito) cercherà i codec adatti (Gstreamer plugin) e vi chiederà di installarli. Fatelo… e potrete godervi i vostri video in Ubuntu.

6. Mostrare sul desktop le icone Cestino, Home, Computer e Rete
Vecchio retaggio del mondo Windows, quelle icone sono le uniche che voglio avere sul desktop (beh, sul desktop Windows ho anche le icone per l’accesso RDP ai vari server).
Aprite una finestra di terminale e digitate:

gconf-editor

Nell’editor di configurazione, navigate l’albero fino a raggiungere la posizione apps\nautilus\desktop e spuntate le voci che volete visualizzare sul desktop (computer_icon_visible, home_icon_visible, network_icon_visible, trash_icon_visible).

7. Installare Skype
Ci sono due strade disponibili per installare Skype: la prima è scaricare il pacchetto apposito dal sito di Skype (e che probabilmente richiederà il download di diverse altre librerie), la seconda è di aggiugnere il repository dove c’è Skype ed installarlo da riga di comando. Ho scelto questa seconda strada… 😛

Aggiungete il repository di Skype:

sudo gedit /etc/apt/sources.list ed inserite dove volete questa riga:

deb http://download.skype.com/linux/repos/debian/ stable non-free

Diamo una rinfrescata:

sudo apt-get update

ed infine installiamo Skype:

sudo apt-get install skype

Done! 😉

8. Installare Gnome Network Manager
Ubuntu 8.10 non installa di default l’applet di gestione network (in cui potete modificare graficamente l’hostname, il gruppo di lavoro, gli indirizzi IP ecc).
Per installarla, digitare da terminale:

sudo apt-get install gnome-network-admin

9. Elevare i privilegi di un utente
Dopo aver “penato” un po’ per riuscire a far joinare la mia macchina Ubuntu ad un dominio Active Directory (niente di trascendentale, per carità… ma sarà oggetto di un post separato) mi si è presentato il problema che l’utente in questione NON poteva utilizzare sudo o gestire alcunchè. Fatto le dovute ricerche in rete, mi è bastato aggiungere l’utente in questione al gruppo ADMIN (loggandomi come utente locale e non di dominio), con:

sudo adduser utente@dominio admin

L’utente del dominio Active Directory è immediatamente diventato capace di usare sudo e lanciare operazioni amministrative.