Jul 182008
 

Quando nacqua Gmail, non a torto venne definita “la miglior webmail esistente” (e forse lo è tutt’ora).
Ma… Gmail si è “fossilizzata” su quella che era l’interfaccia di oltre due anni fa, aggiungendo qualche altra piccola funzione… smussando qualche angolo ma non introducendo nulla di essenzialmente nuovo.

Zenbe, invece, è una webmail di nuova concezione che racchiude il concetto di interfaccia utente che vorrei tanto fosse implementato in Gmail… ma… vediamo insieme cosa offre di così innovativo ed interessante.

Innanzitutto, l’interfaccia di Zenbe è realizzata interamente in AJAX, con dei colori piacevoli ed una “pulizia” esemplare. Ricorda molto l’interfaccia di Gmail, ma la Inbox MANCA di una cosa importante (secondo me): i messaggi raggruppati in conversazioni; è questa una delle poche feature che vorrei fossero implementate in Zenbe e… sono sicuro che tale richiesta verrà accolta in futuro… 😉

Zenbe si candida ad essere il “collettore” di tutta la vostra posta, perchè è possibile configurare Zenbe per scaricare la posta di tutti i vostri altri account via POP3 (come fa Gmail). Inoltre, vi permette di importare le rubriche di diverse webmail, come Gmail, Hotmail/Live, Yahoo ecc).

Clicca sulle immagini per ingrandirle

Sulla sinistra in alto possiamo vedere i soliti pulsanti per accedere alle varie “cartelle” principali della webmail (inbox, sent, draft, starred ecc), mentre sotto sono presenti i tag che possiamo assegnare alle mail (come le “label” di Gmail, ad ogni mail è possibile assegnare vari tag).
Ok… fin qui niente di nuovo… è una normale webmail, con tutto quello che è possibile trovare in altre soluzioni del genere…
Le novità, però… stanno per arrivare. 🙂

Sulla destra, in alto, è possibile trovare una serie di bottoni che permettono l’apertura di vari pannelli, con diverse funzioni molto interessanti per una webmail…

Agenda: un’agenda, per tenere sott’occhio i propri impegni e che ovviamente si integra con il calendario presente in Zenbe (vedi in seguito).

Task Lists: potete definire una o più liste di attività o impegni… o anche la lista della spesa, se vi serve… 😛

Facebook: tenete sott’occhio gli update dei vostri contatti in Facebook direttamente da Zenbe. Potete inoltre aggiornare il vostro status e vedere le friend request in attesa di risposta.

Twitter: questa è una feature che sono sicuro MOLTI vorrebbero avere in Gmail… la possibilità di aggiornare Twitter e vedere i twit dei propri followers…
Ah… ovviamente, quando ho fatto le screenshot, Twitter era down e non è stato possibile scaricare i twit… 😛

Google Talk: ok, questa non è una novità perchè è presente in Gmail, ma… utilizzando il gadget di Google Talk, avete la possibilità di chattare via GTalk anche da Zenbe Mail… 🙂

ZenPages: questa invece è una feature eccezionale: potete creare delle “pagine” attive in cui andrete ad aggiungere vari moduli (fra i tanti disponibili) e che vi serviranno per “tenere il punto” di un’attività, di seguire un progetto, i vostri video preferiti ecc.
I moduli disponibili per la creazione di ZenPages sono:

  • Discussioni
  • Agenda
  • Task Lists
  • Attività della pagina
  • Posta condivisa (per tag)
  • File condivisi (per tag o caricati direttamente)
  • Links (anche da del.icio.us)
  • Google Maps
  • Google Talk Chat
  • Foto di Flickr
  • Foto di Picasa
  • Video di YouTube
  • Feed RSS

Potete creare (ad esempio) una pagina che vi legga i vostri feed preferiti direttamente in Zenbe, oppure una area collaborativa dove lavorare con i vostri colleghi. Infatti le ZenPages possono essere condivise con chi volete, dando inoltre la possibilità di editare tali pagine (e facendole diventare Zenbe una vera suite collaborativa). Inoltre, ogni ZenPage dispone di un proprio feed RSS.

Calendario: la comodità di un calendario (che si integra con il modulo “Agenda”) direttamente nella vostra mail… Chi non ha desiderato questa feature integrata in Gmail? 🙂

Files: un file repository per avere sempre a disposizione i file che vi servono. In questa pagina vengono mostrati direttamente tutti i files che ricevete come allegati alle mail, ma potete anche caricare file direttamente dal vostro computer. I file ricevuti in allegato possono ovviamente essere scaricati sul vostro computer, taggati (e condivisi poi in una ZenPage per tag), inoltrati, cercati…
Anche questa è una feature utilissima.

Giudizio di Giovy: vorrei che Gmail avesse tutte le feature di Zenbe. Semplice.
E’ la webmail più avanzata disponibile al momento, che può diventare senza problemi il vostro “desktop” per tutte quelle che sono le vostre attività quotidiane. Potendo scaricare la posta dei diversi vostri account, utilizzare Zenbe come “aggregatore” di tutta la posta elettronica.
Due feature vorrei fossero integrate: i threaded message e la possibilità di inviare posta come “altro mittente” (la posta che inviate viene spedita da un account @zenbe.com, mentre mi piacerebbe fosse configurabile come in Gmail).
Se venissero implementate queste due funzionalità, non avrei alcun dubbio a forwardare tutta la mia posta verso Zenbe (come sto già facendo da un po’, del resto).

AGGIORNAMENTO: Monick mi fa notare che è già possibile inviare la posta come “altro mittente”, basta aggiungere il proprio indirizzo come se si dovesse far scaricare la posta via POP3, ma scegliere l’altra opzione “Sends email only”. 🙂
E nel forum di Zenbe ho potuto leggere che stanno già lavorando ai threaded message… 🙂

Jun 072008
 

twitter.pngTwitter is dying?

L’interrogativo non è mio (anche se lo condivido in pieno), ma è quello che si stanno chiedendo diversi autorevoli personaggi del web.
Ho parlato di Twitter e dell’inaffidabilità del suo servizio solo due settimane fa (o poco più), ma da allora alcune cose sono cambiate, è innegabile.

Più di una volta mi sono trovato a chiedere in Twitter: "Ehi, ma che fine avete fatto tutti?". Altri hanno chiesto la stessa cosa, trovandosi in diversi momenti a vedere due twit a distanza di 10 minuti l’uno dall’altro, cosa che "in tempi normali" sarebbe inconcepibile.
Nel frattempo, è entrato in campo Plurk, e sono sicuro di non sbagliare affatto se dico che nell’ultima settimana è stato MOLTO più utilizzato di Twitter (se qualcuno ha voglia di smentirmi, si faccia avanti).

Duncan Riley (ex Techcrunch) ha scritto ieri sul suo nuovo The Inquisitr: "Twitter has jumped the shark". Ne cito un passaggio interessante:

I soon realized that Twitter users were a dedicated, loyal bunch who would stick with the service no matter what. But even this dedicated loyalty had a limit, and suddenly it seems that at long last people have had enough and are either abandoning Twitter or like me, spending less time on it

Mmm… quindi non sono l’unico ad aver notato che è in corso un certo abbandono da parte della "fedele user base" di Twitter. Ma andiamo avanti…
Dave Winer (Scripting News… il padre dei blog, chi non lo conosce?) ha scritto ieri: "Plan B". Cito:

Now we’re going the other way. When I log onto Twitter these days, it’s empty, quiet, a ghost town.
People wondered what would replace it. It’s becoming clear the answer to that is the worst possible one — nothing. The energy of Twitter is evaporating. Which is terrible, because it replaced decentralized systems built around our blogs, which are now quiet, they sleep with Twitter. It was a bad deal.

Mmm al quadrato… definire Twitter "a ghost town" è abbastanza significativo…
E per finire, c’è anche chi ci va giù duro, come Rafe Needleman (Webware), che ha scritto: "A proposal for Twitter: Shut it down". Cito anche qui:

I believe Twitter is bleeding users. Every time Twitter users go to Twitter.com or to their Twitter app and they see the "Fail Whale," an error message, or just a non-responsive site, they’re that much less likely to come back the next time. Instead, they’re going to FriendFeed, Jaiku, Pownce, or even the whacked-out Plurk.
Until the Twitter team can get the service working again for good, here’s what they should strongly consider: Close the site. Take it offline. Put plywood over the doors and windows, as it were, with a big "We’re remodeling!" sign on the front. Ask users if they want to be e-mailed when the site reopens for business and don’t send that e-mail until the thing is fixed. Really fixed. Then have a grand reopening party.

Mmm al cubo… chiudere Twitter per lavori?
Non condivido, in questo caso, l’idea di Rafe… per il semplice motivo che chiudere Twitter "adesso" significherebbe condannarlo a morte.
Che moltissimi utenti lo stiano usando meno è un dato di fatto… così come è un dato di fatto che altrettanti utenti stiano iniziando ad utilizzare servizi alternativi (in tre giorni ho raggiunto 238 utenti che seguo su Plurk, contro i 312 di Twitter, che uso dall’inizio… tirate voi le somme). Se chiudessero per manutenzione (anche solo una settimana), al ritorno troverebbero certamente ancora utenti pronti ad utilizzarli, ma sarebbero enormemente in meno.

Sicuramente io continuerò ad utilizzare Twitter e personalmente lo preferisco ancora a Plurk (troppo dispersivo per i miei gusti), anche se devo ammettere che ci provo "meno gusto di prima" a farlo, semplicemente perchè… NON FUNZIONA!
Aprire l’interfaccia web e trovare la balena in volo con gli uccellini… o il messaggio di "Over Capacity", o Twhirl che non si aggiorna a causa dei limiti imposti alle API… E’ frustrante, e quando si perde il divertimento, il gioco viene presto a noia. Di contro, Plurk sta facendo divertire TANTO gli utenti, e ci sono persone che stanno inviando molti più aggiornamenti su Plurk che su Twitter (su, siate sinceri… non si può parlare più di "febbre da lancio").
E personalmente SONO SICURO che se Plurk tirasse fuori delle API pubbliche e si realizzasse un client in Adobe AIR che rendesse l’utilizzo di Plurk più "efficace", Twitter se la passerebbe DAVVERO male… più di come se la sta passando adesso…

In definitiva: Twitter sta morendo? Cosa ne pensate?

Jun 042008
 

plurkfa9.pngPlurk… non mi ci dovevo far tirare dentro… lo sapevo! 😛

La colpa è di Maxime, che approfittando di uno dei tanti down di Twitter, ci ha introdotti a quella che è diventata una vera e propria mania. Come un fiume in piena, Plurk è dilagato fra i miei contatti di Twitter, ed al momento ne conto già oltre 120… 😛

Ma cos’è Plurk?
Maxime stesso lo definisce "Twitter all’ennesima potenza". Ed è vero. E’ una specie di Twitter anabolizzato, dove su una timeline inversa (che scorre da destra verso sinistra) vengono postati i vostri "plurk" (massimo 140 caratteri, come Twitter) che però sono dei veri e propri thread che possono ricevere risposte, in cui si possono inglobare video e foto ecc… Se volete una tabella comparativa, invece, Catepol ne ha pubblicata una.

Lo scopo di questo post NON è darvi una spiegazione tecnica del servizio (dato che in tanti ne hanno parlato), quanto spingervi a NON iscrivervi, perchè Plurk è talmente "divertente" da essere dannoso per la vostra produttività. Il modo in cui viene aggiornata la timeline, le continue risposte ed i nuovi plurk… sigh… rischiate di perderci davvero la giornata… 😀

Personalmente lo apro SOLO quando ho davvero un po’ di tempo libero e vi invito a fare altrettanto. Se poi volete essere così "pazzi" da seguirmi in questo delirio di massa… buon divertimento ed in bocca a Plurk!! 🙂

May 222008
 

twitter.pngE’ frustrante. E se è frustrante per me che ne sono un semplice utente, figuriamoci quanto potrebbe esserlo per chi, quei sistemi, deve cercare di farli funzionare come si deve. O meglio: "come si dovrebbe", perchè che Twitter abbia più di un problema è palese sotto gli occhi di tutti… e

Partiamo dai numeri:

  • durante il 2007, Twitter è stato irragiungibile per 5 giorni e 23 ore. 143 ore di "buco", durante i quali gli utenti non hanno visto altro che l’uccellino azzurro e capovolto di Twitter che gli diceva "Something is technically wrong". Beh… grazie di avercelo fatto sapere… ce ne saremmo accorti comunque, eh!
  • da gennaio ad aprile 2007, Twitter ha vinto la gara del "social network più inaffidabile" con 37 ore e 16 minuti di downtime. Di contro, Facebook (che ha molti più utenti di Twitter ed è tecnicamente molto più "pesante" da gestire come servizio, vista la sua complessità intrinseca), è stato down per 2h29min e MySpace per 1h5min).

Normalmente, quando un servizio web scende sotto il 99.9% di uptime, non è considerato un servizio affidabile. Twitter, in questi quattro mesi, è stato raggiungibile per il 98.72% del tempo. Se invece di un social network popolare e gratuito fosse stato un e-commerce (o un sito di viaggi, che pare siano particolarmente sensibili ai downtime), avrebbe perso decine di milioni di dollari.

twitterdowntime.png

Ci si scherza su, dicendo che alla fine "ogni downtime è buono perchè fa parlare le persone di quanto Twitter sia un servizio fondamentale" e che in definitiva è tutta pubblicità.
Beh… lo staff di Twitter non la pensa in questo modo ed ammettono che i downtime non sono una cosa positiva ("Nel bene o nel male, l’importante è che se ne parli") per il loro servizio, anche se ne fanno parlare.
E se amici si interrogano su quali servizi utilizzare in alternativa a Twitter quando questo è down… beh, la cosa dovrebbe essere presa seriamente…

twitterstats.png 

Sembra un brutto elettrocardiogramma, vero? Beh… lo è… perchè rappresenta i problemi di Twitter e… il battito è decisamente irregolare (se non ci fossero problemi, la linea dovrebbe essere piatta a tendente allo zero).

La cosa che mi lascia perplesso (e che lascia perplesso anche lo staff di Twitter) è il fatto che:

We’ve gone through our various databases, caches, web servers, daemons, and despite some increased traffic activity across the board, all systems are running nominally. The truth is we’re not sure what’s happening. It seems to be occurring in-between these parts.

Il grassetto è mio, ed è per sottolineare la cosa che mi lascia perplesso. Hanno dei problemi di tutti i tipi… e non sanno cosa sta succedendo. Secondo loro il problema è "tra le pieghe" dei vari servizi, che presi signolarmente funzionano bene. Mah…

Gli utenti di Twitter sono "abbastanza fedeli" e difficilmente (secondo me) abbandonerebbero il servizio a causa dei down (al punto da mandare allo staff di Twitter delle pizze, per rifocillarli mentre questi erano impegnati a risolvere i problemi), ma… se la corda si tira troppo, prima o poi potrebbe rompersi…
Quindi… Andrea… per favore… puoi farti una passeggiata ed andare a risolvere questo problema? 😛 Te ne saremmo tutti estremamente grati. 😉

E voi? Continuerete ad usare Twitter anche se questi problemi dovessero continuare?

Apr 172008
 

twhirl_logo.gifEheheh… la cosa è divertente (ed a tratti paradossale), ma ve la racconto ugualmente: circa mezz’ora fa mi trovavo a commentare questo post di Alberto in cui si parla del fatto che Alert Thingy (l’applicazione realizzata utilizzando il framework Adobe AIR e che porta FriendFeed sui desktop) avesse introdotto il supporto per Twitter, permettendo di inviare twit direttamente da Alert Thingy, appunto. Passa una decina di minuti, e spunta fuori un post su Techcrunch dove si annuncia che…

Twhirl aggiunge il supporto a FriendFeed! 😀

Dalla versione 0.7.9 infatti (non ancora pubblicizzata nè inviata tramite autoaggiornamento, ma disponibile per il download qui) Twhirl permette di ricevere anche gli aggiornamenti di FriendFeed in un’apposita finestra "staccata", con opzioni configurabili a parte.

twhirl_friendfeed.jpg 

Gran bella mossa, che cerca di stroncare sul nascere il tentativo di Alert Thingy di fare concorrenza in questo campo… 😛
Personalmente suggerirò a Marco (lo sviluppatore di Twhirl) di dare la possibilità all’utente di scegliere se avere una finestra separata per FriendFeed o fare un mashup con la propria twitlist…

Che ne pensate?

Bonus: Loic Le Meur, fondatore di Seesmic, compagnia che ha da poco acquisito Twhirl) vi parla della nuova versione di Twhirl in questo video…

Apr 172008
 

… passata qualche settimana dall’ultimo BarCamp in programma, i blogger (e non solo, ovviamente) tornano a riunirsi per il…

twittercamp_logo.jpgTwittercamp, il meeting italiano dei Twitters nonchè Veneto BarCamp 2008 (non chiedetemi perchè non è stato chiamato direttamente così, Gigi me l’aveva anche spiegato ma ora non ricordo) 😀

Ad ogni modo, i twitter addicted si ritroveranno sabato 19 aprile presso il il Parco Scientifico e Tecnologico Vega di Venezia, in località Marghera (qui trovate la piantina con tutte le info del caso). Arrivare alla sede del camp non dovrebbe essere difficile, essendo ben collegata via auto/treno/bus.

Al momento i partecipanti iscritto sono oltre un centinaio (con tantissimi amici… e del resto non poteva essere diverso) con diversi interventi interessanti in programma (focalizzati principalmente al versante "Social Network"). Se andate da quelle parti con un po’ d’anticipo, potreste approfittarne per fare un giro anche al Veneto Expo 2008. Purtroppo, vista la lontananza ma sopratutto visti i numerosi viaggi in programma a partire da fine mese, non potrò essere presente ma… conto sullo streaming predisposto per l’occasione da Virtualmeeting.

Buon divertimento a chi parteciperà e… al prossimo BarCamp… 😉

Apr 152008
 

Mmmm…. quando ho letto questa cosa su Techcrunch sono rimasto abbastanza perplesso. Pare infatti che Twitter stia testando (durante uno dei tanti down di manutenzione) la possibilità di inserire pubblicità nel flusso dei twit, così come accade per gli account free di Pownce.
Al momento sembra che alcuni di questi spazi pubblicitari siano apparsi nell’interfaccia web di Twitter (non visualizzati quindi nei client che usano Twitter via API, come Twhirl) di alcuni utenti.

Se Twitter dovesse introdurre la pubblicità nella Twitlist, sareste eventualmente disposti a pagare per un account premium senza pubblicità? O accettereste la pubblicità fra i twit, pur di non pagare nulla?