Jun 072008
 

twitter.pngTwitter is dying?

L’interrogativo non è mio (anche se lo condivido in pieno), ma è quello che si stanno chiedendo diversi autorevoli personaggi del web.
Ho parlato di Twitter e dell’inaffidabilità del suo servizio solo due settimane fa (o poco più), ma da allora alcune cose sono cambiate, è innegabile.

Più di una volta mi sono trovato a chiedere in Twitter: "Ehi, ma che fine avete fatto tutti?". Altri hanno chiesto la stessa cosa, trovandosi in diversi momenti a vedere due twit a distanza di 10 minuti l’uno dall’altro, cosa che "in tempi normali" sarebbe inconcepibile.
Nel frattempo, è entrato in campo Plurk, e sono sicuro di non sbagliare affatto se dico che nell’ultima settimana è stato MOLTO più utilizzato di Twitter (se qualcuno ha voglia di smentirmi, si faccia avanti).

Duncan Riley (ex Techcrunch) ha scritto ieri sul suo nuovo The Inquisitr: "Twitter has jumped the shark". Ne cito un passaggio interessante:

I soon realized that Twitter users were a dedicated, loyal bunch who would stick with the service no matter what. But even this dedicated loyalty had a limit, and suddenly it seems that at long last people have had enough and are either abandoning Twitter or like me, spending less time on it

Mmm… quindi non sono l’unico ad aver notato che è in corso un certo abbandono da parte della "fedele user base" di Twitter. Ma andiamo avanti…
Dave Winer (Scripting News… il padre dei blog, chi non lo conosce?) ha scritto ieri: "Plan B". Cito:

Now we’re going the other way. When I log onto Twitter these days, it’s empty, quiet, a ghost town.
People wondered what would replace it. It’s becoming clear the answer to that is the worst possible one — nothing. The energy of Twitter is evaporating. Which is terrible, because it replaced decentralized systems built around our blogs, which are now quiet, they sleep with Twitter. It was a bad deal.

Mmm al quadrato… definire Twitter "a ghost town" è abbastanza significativo…
E per finire, c’è anche chi ci va giù duro, come Rafe Needleman (Webware), che ha scritto: "A proposal for Twitter: Shut it down". Cito anche qui:

I believe Twitter is bleeding users. Every time Twitter users go to Twitter.com or to their Twitter app and they see the "Fail Whale," an error message, or just a non-responsive site, they’re that much less likely to come back the next time. Instead, they’re going to FriendFeed, Jaiku, Pownce, or even the whacked-out Plurk.
Until the Twitter team can get the service working again for good, here’s what they should strongly consider: Close the site. Take it offline. Put plywood over the doors and windows, as it were, with a big "We’re remodeling!" sign on the front. Ask users if they want to be e-mailed when the site reopens for business and don’t send that e-mail until the thing is fixed. Really fixed. Then have a grand reopening party.

Mmm al cubo… chiudere Twitter per lavori?
Non condivido, in questo caso, l’idea di Rafe… per il semplice motivo che chiudere Twitter "adesso" significherebbe condannarlo a morte.
Che moltissimi utenti lo stiano usando meno è un dato di fatto… così come è un dato di fatto che altrettanti utenti stiano iniziando ad utilizzare servizi alternativi (in tre giorni ho raggiunto 238 utenti che seguo su Plurk, contro i 312 di Twitter, che uso dall’inizio… tirate voi le somme). Se chiudessero per manutenzione (anche solo una settimana), al ritorno troverebbero certamente ancora utenti pronti ad utilizzarli, ma sarebbero enormemente in meno.

Sicuramente io continuerò ad utilizzare Twitter e personalmente lo preferisco ancora a Plurk (troppo dispersivo per i miei gusti), anche se devo ammettere che ci provo "meno gusto di prima" a farlo, semplicemente perchè… NON FUNZIONA!
Aprire l’interfaccia web e trovare la balena in volo con gli uccellini… o il messaggio di "Over Capacity", o Twhirl che non si aggiorna a causa dei limiti imposti alle API… E’ frustrante, e quando si perde il divertimento, il gioco viene presto a noia. Di contro, Plurk sta facendo divertire TANTO gli utenti, e ci sono persone che stanno inviando molti più aggiornamenti su Plurk che su Twitter (su, siate sinceri… non si può parlare più di "febbre da lancio").
E personalmente SONO SICURO che se Plurk tirasse fuori delle API pubbliche e si realizzasse un client in Adobe AIR che rendesse l’utilizzo di Plurk più "efficace", Twitter se la passerebbe DAVVERO male… più di come se la sta passando adesso…

In definitiva: Twitter sta morendo? Cosa ne pensate?

Jun 042008
 

plurkfa9.pngPlurk… non mi ci dovevo far tirare dentro… lo sapevo! 😛

La colpa è di Maxime, che approfittando di uno dei tanti down di Twitter, ci ha introdotti a quella che è diventata una vera e propria mania. Come un fiume in piena, Plurk è dilagato fra i miei contatti di Twitter, ed al momento ne conto già oltre 120… 😛

Ma cos’è Plurk?
Maxime stesso lo definisce "Twitter all’ennesima potenza". Ed è vero. E’ una specie di Twitter anabolizzato, dove su una timeline inversa (che scorre da destra verso sinistra) vengono postati i vostri "plurk" (massimo 140 caratteri, come Twitter) che però sono dei veri e propri thread che possono ricevere risposte, in cui si possono inglobare video e foto ecc… Se volete una tabella comparativa, invece, Catepol ne ha pubblicata una.

Lo scopo di questo post NON è darvi una spiegazione tecnica del servizio (dato che in tanti ne hanno parlato), quanto spingervi a NON iscrivervi, perchè Plurk è talmente "divertente" da essere dannoso per la vostra produttività. Il modo in cui viene aggiornata la timeline, le continue risposte ed i nuovi plurk… sigh… rischiate di perderci davvero la giornata… 😀

Personalmente lo apro SOLO quando ho davvero un po’ di tempo libero e vi invito a fare altrettanto. Se poi volete essere così "pazzi" da seguirmi in questo delirio di massa… buon divertimento ed in bocca a Plurk!! 🙂