Aug 022007
 

Alcuni giorni fa mi lamentavo su Twitter del fatto che ultimamente Akismet stia facendo passare troppo spam sul mio blog, ricevendo conferme da altri amici Twitters che il problema era generalizzato. Non volendo ricorrere a tutti i mezzi indicati in questo post, mi limitavo a cancellare manualmente qualche decina di spam comment che comunque riusciva a passare… fino a che non ho visto, implementato sul blog di Nicola, un sistema di cui avevo sentito parlare ma non avevo ancora approfondito…

recaptcha_logo2_new.gifreCAPTCHA è un sistema di protezione dallo spam come ne esistono diversi in giro, basati su un "captcha" (ovvero un piccolo box con delle parole da digitare per permettere l’invio del commento) come Trencaspammers.
Ma…. reCAPTCHA ha dalla sua due parte due motivi che mi hanno spinto ad implementarlo (spero temporaneamente) su questo blog:
1. per WordPress è disponibile un plugin di implementazione immediata, senza dover fare tutte le modifiche obbligatorie per implementare Trencaspammers
2. usando reCAPTCHA si svolge una funzione "sociale".

Chiarisco meglio i due punti.

1. reCAPTCHA è un sistema antispam disponibile per svariate piattaforme grazie al contributo di numerosi volontari, è distribuito anche sotto forma di codice per diversi linguaggi di programmazione ed ha delle API accessibili e ben documentate. Per WordPress è disponibile un apposito plugin che richiede semplicemente di essere installato come tutti i plugin di WordPress, attivato e personalizzato inserendo le proprie API Key ottenute registrandosi sul sito di reCAPTCHA. Non richiede modifiche al template nè altro che non sia la semplice attivazione.
Implementandolo sul proprio blog, apparirà il box che vedete quando andrete a commentare qualche post; per "far passare" il vostro commento, non dovete far altro che digitare le due parole che leggere e poi inviare il commento normalmente.

2. reCAPTCHA svolge una funzione sociale perchè usandolo aiutarete a digitalizzare dei testi presenti in libri cartacei e che i sistemi OCR (Optical Character Recognition) non sono riusciti ad interpretare. Così facendo, libri e libri verranno digitalizzati mentre i visitatori del vostro blog commentano quello che scrivete… 🙂

Giudizio di Giovy: a malincuore sono stato costretto dalle circostanze ad implementare una soluzione "forte" che mi impedisca di passare troppo tempo a cancellare manualmente commenti spam. Dovendolo fare, però, sono stato contento di utilizzare un sistema che sia utile sia a me che alla comunità. Capisco che è una scocciatura, dover inserire le due parole per inviare un commento ma… è a fin di bene. Il mio consiglio però è di implementarlo su un blog SOLO se lo spam che riesce a passare dai normali filtri come Akismet raggiunge livelli intollerabili.

Sep 092006
 

CellTitolo: Cell
Autore: Stephen King
Casa editrice: Sperling & Kupfer
Anno: 2006
ISBN: 8820040646
Pagine: 544

Disponibile online su BOL a 18.00 €.

E’ un po’ di tempo che non leggevo un libro di Stephen King (uno dei miei autori preferiti, penso di aver letto quasi tutti i suoi libri e visto tutti i film tratti da sue opere), e trovandolo fra i libri disponibili in un negozio a Montecampione, ho deciso di approfittarne per acquistarlo.

La trama, in estrema sintesi (tranquilli, non vi svelo niente di interessante, potete leggere senza paura di eventuali spoiler) è questa: un bel giorno, tutte le persone che si trovano a parlare al cellulare, ricevono un “impulso” che le trasforma improvvisamente in individuo pazzi ed assetati di sangue, senza nessuna coscienza. Salvo poi sviluppare una coscienza collettiva che li guiderà ad evolversi e combattere quei pochi che si sono salvati dall’Impulso.

Le “creature” create dall’Impulso sono molto simili agli zombie che tutti avrete visto in decine di film, partendo da “La terra dei morti viventi” di Romero e finendo ai vari “Zombie” (il primo sempre di Romero, il secondo del compianto e mitico Lucio Fulci), cambia il metodo di “zombificazione” (dalle radiazioni e sostanze chimiche ad un impulso irradiato via cellulare, molto più “adatto” ai giorni nostri).

Cell di Stephen King disegna un futuro torvo, dove il cellulare (ormai di uso comune) rischia di diventare causa di estinzione della specie umana… altro che meteore o glaciazioni!

Il giudizio di Giovy: se dovessi dirvi che non mi è piaciuto, direi una bugia. Ma se dovessi dirvi che mi è piaciuto, mentirei ugualmente.
Mi ha lasciato interdetto, abituato a lavori di ben altro spessore (e qui mi viene in mente opere come “IT”, “Cose Preziose” o “Misery”.
Il libro si fa leggere, è molto scorrevole e non è necessario nessun impegno mentale per seguirlo (provate a leggere IT senza concentrarvi, invece!).
Forse per questo ci sono rimasto “male”, mi aspettavo qualcosa di più… sembra quasi il classico “libro estivo” (e come tale l’ho divorato, in due o tre giorni, nonostante le oltre 500 pagine).
Se dovessi consigliarvelo, mi sentirei in colpa per avervi fatto spendere più euro di quello che vale. Se lo trovate fra qualche mese in edizione economica… beh, prendetelo e leggetelo.