Nov 142006
 

Finalmente (dopo un po’ di tempo, dovuto a numerosi impegni di lavoro e non) sono riuscito a "dare alle stampe" (si fa per dire, dato che parliamo sempre di editoria online) un nuovo articolo per Apogeonline.
Stavolta la mia attenzione si è focalizzata su una delle migliori suite di collaboration aziendale esistenti, ovvero Zimbra.
Di seguito un estratto dell”articolo, che potete leggere per intero su Apogeonline.

Zimbra si definisce «the leader in open source messaging and collaboration», e non a torto. Fornisce infatti una delle soluzione più complete per la collaborazione aziendale, riuscendo a competere (e in alcuni casi a primeggiare) con diverse soluzioni closed source realizzate da grossi calibri dell’IT mondiale, come IBM (con Domino) o Novell (con Groupwise). Proviamo allora a conoscere meglio Zimbra sia sotto l’aspetto tecnico sia sotto l’aspetto funzionale. La suite è disponibile in tre versioni:
   1. Open Source Edition: rivolta agli sviluppatori e alle organizzazioni che cercano una soluzione di collaboration, ma non hanno bisogno di supporto o caratteristiche di amministrazione avanzata;
   2. Network Standard Edition: indirizzata a organizzazioni ed enti che hanno bisogno di una soluzione di collaboration enterprise-level e di tutti i servizi di supporto avanzati, volti a garantire continuità operativa e gestione avanzata;
   3. Network Professional Edition: versione sostanzialmente identica alla precedente, con la possibilità aggiuntiva di sincronizzarsi con Microsoft Outlook o Apple iSync.

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Perché preferire Zimbra Open Source a soluzioni proprietarie? Non esiste una sola risposta a una domanda in apparenza semplice. Una prima nota a favore di Zimbra è certamente l’essere una soluzione open source: in una soluzione proprietaria c’è solo la software house che si occupa del bug fixing, dello sviluppo di nuove funzioni e del supporto (spesso offerto opzionalmente e a caro prezzo); in una soluzione open source come Zimbra c’è una community che ci lavora (oltre al team di sviluppo, ovviamente) e che fornisce supporto tramite forum, mailing list e magari chat in realtime. I bug vengono scoperti prima, così come prima vengono forniti dei workaround capaci di limitare i problemi in attesa che si sviluppi una patch. Impegare una soluzione open source permette di valorizzare eventuali professionalità aziendali che altrimenti non potrebbero intervenire direttamente e che all’occasione sono in grado di approtare piccole modifiche e personalizzazione.

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