Feb 192007
 

Buongiorno a tutti, e buon inizio settimana.
Sono "reduce" da una mattinata passata in giro per rinnovare la patente; due ore il tempo impiegato, ma avrebbero potuto essere anche 30 minuti se non avessi dovuto fare un’ora di coda in Posta per pagare i maledetti conti correnti… 😀
Vabbè, dovevo farlo… meglio prima che poi.

Stamattina voglio parlarvi di un nuovo servizio Web 2.0 molto utile ma… totalmente inutile (allo stato delle cose)
Si, potrebbe sembrare un controsenso, ma… continuate a leggere, e vedrete che ho ragione… 😛

Tutti i blogger, scrivendo, producono dei contenuti.
Alcuni detengono tutti i diritti su quanto scrivono (se volete citare un loro "pezzo" dovete contattarli e farvi autorizzare preventivamente, qualora decidano di farlo, ovviamente), altri (come il sottoscritto) scelgono di pubblicare i propri articoli sotto una licenza Creative Commons.
ATTENZIONE: pubblicare sotto una licenza Creative Commons NON significa che chiunque può fare quello che gli pare dei vostri testi!!!
Io, ad esempio, ho scelto una licenza Creative Commons che by-nc-nd, che regola i contenuti pubblicati su questo blog in questo modo:

  1. Attribuzione. Devi attribuire la paternità dell’opera nei modi indicati dall’autore o da chi ti ha dato l’opera in licenza.
  2. Non commerciale. Non puoi usare quest’opera per fini commerciali.
  3. Non opere derivate. Non puoi alterare o trasformare quest’opera, ne’ usarla per crearne un’altra.

Penso sia abbastanza chiaro, no? Potete riutilizzare i contenuti prodotti a patto di non modificarli, non usarli in opere commerciali (quindi vanno bene le citazioni in altri blog personali) e citare sempre la fonte.
E’ questa una delle "piaghe" del web/blog in genere: persone che prendono quanto scrivete attribuendosene la paternità.
Eh no… questa è una cosa che proprio non mi piace… ma… come fare a scoprire "i furti"?
Beh… se il post "rubato" ha qualche link ed il "ladro" fa un semplice copia e incolla, potete star pur certi che prima o poi verrete a saperlo (tramite referrer, Technorati, trackback, pingback.
Se invece il "ladro" ripulisce il post… beh, rintracciare chi ha utilizzato in modo fraudolenti i contenuti da voi prodotti diventa abbastanza difficile. Tranne se… si usa Sentinel! 😛

sentinel_logo.gifSentinel è una nuova applicazione Web 2.0 (che definire in BETA è farle un complimento) che "sulla carta" si propone di aiutare tutti i produttori di contenuti ad individuare eventuali usi non autorizzati degli stessi.

Come funziona "Sentinel"?
Semplice: vi registrate sul sito, fornendo l’url dei feed del vostro blog e… aspettate che Sentinel faccia la scansione del vostro blog, indicizzandone i contenuti.
Allo stesso modo gli spider di Sentinel scansioneranno il web (o si appoggeranno ad altri motori di ricerca, questo dettaglio non mi è noto) e vi avviseranno se troveranno dei vostri contenuti riprodotti in altri siti (siano essi "veri" blog che splog, ovvero blog che rubano automaticamente contenuti per spamming).
E’ possibile definire una whitelist di siti che saranno autorizzati a prelevare i vostri contenuti senza "allarmare" Sentinel; potete trovare altre informazioni sulla soluzione Sentinel (il servizio base è gratuito) qui.

Tutto bello, un servizio molto utile per chi produce contenuti e vuole essere sempre informato di eventuali "usi" da parte di terzi ma… peccato che NON funzioni nulla!
Il sito "riservato" (a cui si accede con user e password dopo essersi registrati) è TOTALMENTE non funzionante.
E’ come se fosse una bella vetrina (che lascia vedere l’interfaccia dell’applicazione) ma ogni link non porta a nulla.

Al che mi chiedo: che senso ha lanciare un’applicazione potenzialmente molto interessante ad una conferenza come Demo ’07, aprire le registrazioni e l’utilizzo della beta al pubblico e… lasciarla non funzionante?
Mi sono registrato a Sentinel oltre due settimane fa, sperando di potervene parlare in qualche giorno, dati alla mano.
Beh… a distanza di due settimane nulla è cambiato, sul loro blog leggo cose come "Crawling Takes Time" ed intanto mi sento preso in giro.

Purtroppo per loro, a me piace sempre dire le cose come stanno, Lino Banfi direbbe "papele papele", quindi…  miei cari ragazzi di Sentinel… io ho parlato di voi ma sarebbe stato meglio (per voi) se non l’avessi fatto, dato che non c’avete fatto una bella figura.