Oct 202007
 

Mi sono astenuto fino ad ora dal parlare (o meglio: sparlare, come hanno fatto in molti) sul disegno di legge Levi che riforma l’editoria e che tanto sta facendo parlare tutta la blogosfera, ma è giunta l’ora che dica la mia cercando di far capire che NON è più il caso di preoccuparsi, lanciare petizioni ed aprire diversi gruppi su Facebook contro questo disegno di legge.

Innanzitutto stiamo parlando proprio di un disegno di legge, NON un decreto legge, NON una legge.
Come tale, un disegno di legge è suscettibile di modifiche in fase di esame da parte delle Camere, e benchè la preoccupazione di molti poteva essere sicuramente giustificata (dal momento che il testo del Ddl è effettivamente "pericoloso" così come è posto, proprio perchè potrebbe essere interpretato a danno dei blogger di tutta Italia), alla luce delle dichiarazioni dello stesso Levi in prima battuta (ben riassunte in questo post di Elena che a sua volta cita Gianni Cuperlo) che chiaramente dice che NON è nello spirito del legislatore colpire i blogger equiparandoli in alcun modo agli editori (ok, non era nelle intenzioni, ma il testo è così mal posto che li colpirebbe ugualmente) si poteva essere già ragionavolmente rassicurati.

Beh… non ci vuole un genio per capire che un blogger è lontano anni luce da un editore elettronico e che oltretutto non ha alcun interesse nel registrarsi al ROC (Registro degli Operatori della Comunicazione) per usufruire dei contributi per l’editoria.
Per cercare di chiarire ulteriormente i dubbi (legittimi) sollevati dai tanti blogger, deputati e ministri preoccupati è intevenuto proprio il ministro delle Comunicazioni Gentiloni che ha ammesso l’errore dicendo chiaramente che il Ddl è sbagliato per come è posto perchè ammetterebbe gravi errori di interpretazione, e che sarà sicuramente modificato in fase di esame da parte della Camere, onde evitare di colpire appunto i blogger e chiunque non sia realmente un editore online.

Ergo… penso che ora si possa smetterla di diffondere il panico ma comunque è bene tenere una "vigile attenzione" per far si che non si dimentichino di modificare un Ddl che è una vera idiozia per come è stato scritto.