Dec 212007
 

rtm_gmail

Cosa notate di diverso in questa screenshot di una casella Gmail? Bravi… un nuovo riquadro chiamato "Tasks". 😛
No, il team di Gmail non ha ancora introdotto una delle feature più richieste, ma come si suol dire… "Se la montagna non va da Maometto…" 😀

Questa nuova, fantastica feature (via Ajaxian) è dovuto al team di Remember The Milk, noto servizio Web 2.0 di task management, che sfruttando le nuove API sperimentali Gmail/Greasemonkey, ha creato questo interessantissimo (e molto, molto funzionale) mashup fra Gmail e Remember The Milk (al quale dovete essere iscritti per sfuttare questa nuova possibilità).
Grazie ad un’apposita estensione per Mozilla Firefox, infatti, sarà possibile visualizzare in Gmail le attività inserite in Remember The Milk, ma non solo: potrete facilmente inserire nuove attività utilizzando la comodissima interfaccia AJAX-powered e… meraviglia… inserire attività direttamente (e automaticamente) dalle vostre email!

rtm_starlabel

In pratica: è possibile fare in modo che applicando una stella (o una particolare etichetta a vostra scelta) ad una email, questa crei automaticamente una nuova attività; tale possibilità è configurabile (e disattivabile) nelle opzioni di Gmail, che si arricchiscono di una nuova sezione chiamata appunto "Tasks".

rtm_settings

Ovviamente, è anche possibile creare nuove attività da una nuova mail senza doverle applicare una stella o una label.
Il menù delle azioni di Gmail, infatti, si arricchisce di una nuova voce "Create task" che vi permetterà rapidamente di creare un’attività dalla email selezionata.

Per scoprire tutte le nuove, fantastiche feature che Remember The Milk ha introdotto in Gmail tramite questa nuova estensione per Firefox, potete leggere il post sul loro blog o guardare un ottimo screencast illustrativo.
Inutile dirvi che se il task management è una delle vostre attività quotidiane, averla integrata (ed interattiva) in Gmail è un must irrinunciabile! 🙂

Oct 132007
 

gmail_logo La Big G deve essersi resa conto che i competitor diretti del suo servizio di posta elettronica (Microsoft con Hotmail e Yahoo con Yahoo Mail) forniscono da un po’ di tempo più spazio di quanto non faccia lei… ed ha deciso di correre ai ripari. 🙂

Pare infatti che a partire dai prossimi giorni lo spazio di Gmail comincerà ad aumentare, arrivando a:

  • 4321 MB il 23 ottobre
  • 6283 MB il 4 gennaio

dal 4 di gennaio la velocità di crescità diminuirà, attestandosi sui 3.3 MB al giorno (10 volte più veloce del ritmo di crescita attuale).

La crescita è stata stimata dal codice Javascript di Gmail (vedi questo post di Googlified) ed è stata confermata da Google con un post sul blog ufficiale di Gmail.
Allo stesso modo, anche tutte le società che usano Google Apps avranno lo stesso aumento di spazio… ed anche chi usa la versione Premier di Google Apps (quella a pagamento) passerà da 10 GB a 25 GB per lo stesso prezzo.

Personalmente non ho un bisogno impellente di spazio, ma avendo usato il 40% dello spazio….argh… beh, ho avuto la conferma in tempo reale che quello che ho appena scritto STA SUCCEDENDO… ho iniziato a scrivere il post avendo 2912 MB di spazio, ed in questo momento ho già raggiunto 3044 MB… 😛

Thanks Google… 😉

May 312007
 

google_gears_sm.pngLa novità di questa mattina portata da Google è di quelle "grosse"e destinate a lasciare il segno, credetemi!
Google ha infatti lanciato un suo nuovo prodotto, chiamato Google Gears, che punta a creare una "base" per il porting offline delle web application.

In realtà Google Gears è da un lato (quello per gli sviluppatori) un framework su cui basarsi per permettere alle applicazioni web create di essere usate anche in modalità offline, dall’altro lato (quello degli utenti finali) un plugin per Firefox (o un add-on per Internet Explorer) che permette la "magia" di usare le proprie web-application preferite anche in mancanza di una connessione Internet (se le applicazioni sono compatibili e sviluppate per integrarsi con Google Gears, ovviamente).

La prima applicazione a beneficiare di questa nuovissima possibilità introdotta da Google è Google Reader, il feedreader online della Big G. Da questa mattina, infatti, è possibile (dopo aver installato Google Gears) mettere Google Reader in modalità offline; così facendo si "memorizzerà" in un database locale presente sul proprio computer (un database SQLite, per i tecnici) i primi 2000 post non letti del proprio account Google Reader. In mancanza di una connessione al web, sarà comunque possibile leggere i propri feed preferiti e taggarli; tali modifiche verranno sincronizzati con i server di Google appena sarà disponibile una connessione ad Internet.
Così facendo Google Reader diventa molto simile ad un vero feedreader stand-alone

Ok… magari tutto questo applicato a Google Reader potrebbe non sembrarvi tanto interessante, specie se non lo utilizzate ma… riflettete un attimo sulla possibilità di avere:

  • la propria posta su Gmail sempre disponibile…
  • i propri documenti su Google Docs sempre disponibili…
  • il proprio calendario su Google Calendar sempre disponibile…

Sul versante sicurezza non c’è da preoccuparsi per la possibilità interazione di siti "estranei" con i vostri dati memorizzati nella cache di Google Gears; visitando un sito "GGears-enabled" che cerca di utilizzare questo framework, verrà visualizzato un avviso di sicurezza e potrete decidere se permettere o meno l’interazione di questo sito con Google Gears.

Quanto volete scommettere che presto Google Gears verrà implementato su tutte le applicazioni create dai programmatori di Mountain View? 😉

May 292007
 

Mentre sottobanco Google sta definendo gli accordi con FeedBurner per la sua acquisizione, all’astronomica cifra di 100 milioni di dollari, alla luce del sole definisce l’acquisizione della società chiamata GreenBorder.

GB_logo.gifGreenBorder è la software house produttrice di un software chiamato GreenBorder Pro che si prefigge di mantenere il proprio computer al riparo da virus, trojan e malware di ogni tipo mentre si naviga in Internet.
NO, GreenBorder NON è l’ennesimo antivirus ma è un software che crea una sandbox (una sorta di "zona franca", isolata dal resto del mondo) intorno alla vostra navigazione web; tutto quello che succede nella sandbox viene distrutto appena si chiude la sessione di navigazione protetta (evidenziata da un "bordo verde" intorno alla finestra, da cui il nome GreenBorder).

green_border.jpg 

In pratica: con un normale browser navigate su Internet e vi prendete un worm; questo worm infetta automaticamente il sistema operativo, si propaga e comincia ad infettare altri computer. Con GreenBorder, invece, se navigate su Internet in una sessione protetta da questo software e vi prendete un worm, il simpatico vermicello NON avrà alcun modo di infettare il sistema operativo e propagarsi, perchè "vive" in una scatola chiusa, isolata da tutto.

GreenBorder era in origine solo per Internet Explorer, ma adesso è disponibile anche per Mozilla Firefox e se volete potete scaricarne una versione trial da Download.com.
E’ lecito comunque immaginare che presto Google rilasci la sua versione gratuita di questo utile software, probabilmente integrandola anche nel Google Pack. [via Google Operating System]

Apr 182007
 

Ultimamente Google si sta dando parecchio da fare sul versante "online office", di cui è esponente con il suo Google Docs.
Proprio ieri, infatti, Google ha annunciato l’acquisizione di Tonic Systems, società creatrice di un’applicazione in Java per produrre presentazioni.
In tal modo, a Google Docs si affiancherà presto una nuova applicazione web che andrà ad arricchire la suite office di Google.

Nel frattempo gli ingegneri di Mountain View non stanno certamente con le mani in mano, ed in modo abbastanza "silenzioso" (dato che non hanno ancora dato un annuncio ufficiale, nè la pagina delle nuove feature è ancora stata aggiornata) hanno introdotto la possibilità di creare grafici in Google Spreadsheets.
Questa era una delle feature più attese e richieste dagli utenti… ed ora è live! 🙂

Clicca sull’immagine per ingrandirla

gspread_chart.jpg

Sono diverse le tipologie di grafici che possono essere creati (a torta, a barre, a colonne, a linee ecc.) ed ogni grafico può avere un sottotipo.
La selezione delle celle da includere è del tutto simile a quella che fate normalmente in Excel/Openoffice Calc, grazie all’uso di AJAX.

Personalmente uso poco i fogli di calcolo, ma vedo avvicinarsi sempre di più il momento in cui la soluzione online di office made in Google soppianterà le applicazioni stand-alone più usate (Excel in primis, appunto). E se aggiungiamo anche il software per le presentazioni… 😉

Mar 282007
 

Sicuramente avrete sentito parlare del Google Pack (ne parlai anch’io, oltre un anno fa), il "megapacco" (in tutti i sensi) di Google che racchiude un po’ di software, fra utilità ed inutilità varie.
Uno dei componenti più nuovi inseriti nel Pack è il Google Screensaver.

Cos’è e come funziona il Google Screensaver?
Beh… inutile che vi spieghi cos’è uno screensaver, no? 😀
Google Screensaver non fa altro che mostrarvi una serie di immagini, quando il vostro computer attiva lo screensaver. Ma…
… la particolarità di questo screensaver è che può mostrarvi immagini prese da diverse fonti:

  • una cartella del vostro computer (beh, ce ne sono un’infinità di screensaver che lo fanno)
  • Picasa Web Albums (e questa è una peculiarità unica di Google Screensaver)
  • feed RSS da altri siti di photo-sharing (Flickr, Zooomr e via dicendo).

Le immagini vengono prelevate in realtime da Internet e mostrate a video in altra risoluzione, applicando una serie di transizioni molto piacevoli per il passaggio da un’immagine all’altra (e comunque è sempre possibile sfogliare manualmente le diverse foto).
Il risultato è davvero bello da vedere, come dimostra l’immagine sotto… 🙂

Clicca sull’immagine per ingrandirla

 

Google Screensaver

Come vi ho detto, il Google Screensaver fa parte del Google Pack ma… se non volete scaricare tutto il paccone, avete due possibilità:

  1. scaricare solo screensaver da quest’url diretto: http://gpdl.google.com/installers/ci_ss/en/2.2007.0323.1359/gpscrsav.msi (che però potrebbe "morire" appena Google se ne accorge… 😀 )
  2. scaricare lo stesso screensaver dal mio DivShare, cliccando su quest’url: http://www.divshare.com/download/297533-d61 (il file è zippato per motivi di sicurezza, dato che DivShare non permette l’upload di file eseguibili, ma almeno sarà sempre disponibile).

Buon download e buona "visione"! 😉

Mar 172007
 

Oh, finalmente una novità dal mondo Google… 😀

Pare infatti che il gigante di Mountain View abbia acquisito Trendalyzer, un software di data visualization creato da un’organizzazione non-profit chiamata Gapminder.
Trendalyzer è un software che permette di visualizzare (in maniera grafica, immediatamente comprensibile) una serie di dati, correlandoli fra di loro nel tempo, grazie ad un’interfaccia utente realizzata in Flash,

Google ha subito "messo all’opera" il software di GapMinder, realizzando "The Gapminder World 2006".

Clicca sull’immagine per ingrandirla

Google Gapminder World 01

Come potete vedere, l’interfaccia è intuitiva e mostra tutte (o quasi) le nazioni del mondo, con un "pallino" grande a seconda della popolazione (per default, ma il parametro può essere cambiato con uno qualsiasi dei tanti indicatori presenti).
Selezionando per l’asse X un indicatore (in questo caso il reddito pro capite in dollari internazionali) e per quello Y un altro (il numero di utenti internet per 1000 abitanti), si ha un colpo d’occhio immediato sui "numeri" di cui si sta parlando.
Giocando un po’ con i parametri e con le varie opzioni, poi… si riescono a vedere cose del genere:

Google Gapminder 02

In questo caso ho raffrontato la popolazione italiana dal 1990 al 2004 con il numero di utenti internet, e quello che salta all’occhio è che sostanzialmente l’Italia è un paese a crescita demografica zero, mentre il numero di utenti con accesso ad internet è cresciuto da 0.18 per mille del 1990 a 501 del 2004.
E’ inoltre possibile "animare" i risultati, premendo il pulsante "Play" in basso a sinistra, visualizzando l’evoluzione dei dati in esame nel corso degli anni.

Allo stesso modo potete "mixare" i dati per tutte le nazioni del mondo (Il numero di anni per ogni indicatore varia a seconda dei dati in possesso di Google), tirando fuori delle considerazioni molto interessanti, dal momento che sono presenti indicatori come:

  • mortalità infantile per 1000 abitanti
  • crescita economica
  • aspettativa di vita
  • budget militare
  • percentuale di donne che lavorano in rapporto al totale dei lavoratori
  • tempo

A voi il compito di produrre i confronti più interessanti. 🙂