Sep 062006
 

Parental AdvisoryQuando leggo certe cose, mi ribolle il sangue, specie se penso ai “soggetti” in questione.
La notizia a cui mi riferisco è questa, su Anti-Phishing Italia (ne quoto qualche passaggio significativo, per contestualizzare quanto dirò in seguito).

Come riferisce un articolo apparso sull’inserto regionale del quotidiano “Repubblica” (di oggi 3 sttembre 2006, cronaca di Bari, pag. VI), a firma del corrispondente Paolo Russo «Mentre i bambini cantavano “Viva la Gente” e un brano popolare bielorusso, nel locale si è affacciato un estraneo, che poi si è presentato come Dottor Disanto, il titolare dell’ufficio SIAE di Martina Franca, perché nessuno dei bambini bielorussi aveva chiesto l’autorizzazione a esibirsi alla Società italiana degli autori e editori».
Secondo quanto riporta il cronista, ai bambini bielorussi sarebbe stato contestato un reato previsto dall’art. 171 della legge n. 633/1941, per aver eseguito un’«opera dell’ingegno senza preventiva autorizzazione dell’autore. Bielorusso».

Ora voi ditemi: può mai una persona sana di mente concepire una cosa del genere? O bisogna essere totalmente deficienti (con tutto il rispetto per chi, suo malgrado, ha deficienze vere)?
Contestare un reato a dei bambini, oltretutto BIELORUSSI e scampati a Chernobyl (immaginate come abbiano potuto comprendere quello che stava succedendo) per delle canzoni BIELORUSSE, difendendo un fantomatico autore BIELORUSSO!!!

Siamo proprio ai confini della realtà!!!

La S.I.A.E., poi… vogliamo parlarne? In teoria dovrebbe essere una “Società Italiana degli Autori ed Editori”.
In realtà non è altro che una lobby di personaggi (discografici, imprenditori e via dicendo) che tutela POCO O NULLA gli autori e gli editori, e MOLTO i propri interessi ECONOMICI.

Gli autori, quelli veri, MAI e poi MAI avrebbero permesso una cazzata del genere, perchè per creare musica o una qualunque opera dell’intelletto è necessario un requisito fondamentale: avere un intelletto.

Del resto, se in Italia c’è così tanta pirateria la colpa è in parte anche della S.I.A.E. e delle assurde tasse che impone (immaginate che impongono una tassa anche sui supporti vergini, qualunque uso vogliate farne) e fanno lievitare il prezzo di CD/DVD a dismisura.
Una copia pirata, chiariamoci, è sempre e comunque illegale e da evitare, ma… MORALMENTE… vi sentireste di condannare un ragazzo che compra il cd pirata per strada dato che non può comprarlo a 22-25 euro in negozio?

Forza… intavoliamo una discussione e parliamone, sono curioso di sentire “il polso della gente” e cosa ne pensa sia sull’idiozia perpetrata dal Dott. Disanto nei confronti dei bambini bielorussi che della politica applicata dalla lobby S.I.A.E.

  19 Responses to “S.I.A.E… ma pensate alle cose serie!”

  1. Articolo Espresso
    Se è vera così come è scritta, è veramente sconcertante. Io l’avrei buttato fuori a calci.

    Sulla SIAE hai già detto tutto tu.

    Il ragazzo che compra la copia pirata è dalla parte del torto e contribuisce come il venditore al prezzo esorbitante degli originali. Meglio rifiutarsi di comprare copie pirata E rifiutarsi di comprare CD a prezzi eccessivi.
    Personalmente compro originali solo su internet e uso iTunes per album che ritengo poco importanti. Tutte le copie che avevo in casa fatte anni fa le ho buttate nella spazzatura senza pietà, ricomprando originali quelle che mi servivano ancora.

  2. Che schifo! Se andiamo a giro a raccontare cosa combinano qui ci prendono per il culo e a ragione, ma la cosa non è affatto da ridere: siamo messi male per davvero! 🙁
    Mi rifiuto di spendere 25 euro per un CD originale: io compro solo originali da Internet dove i prezzi sono accettabili. Paradossalmente spendi meno se compri qualcosa e te lo fai spedire dall’altra parte del Mondo, piuttosto che se vai nel negozio sotto casa e tutto questo, come dici te, perché c’e’ qualcuno che vuole mangiarci sopra.
    Ma ti dico di più … L’anno scorso avevamo approntato un pc capace di riprodurre video, vedere la tv (se collegato ad una antenna), etc. e volevamo fare una dimostrazione ad un gruppo di persone in un locale in cui non c’era la possibilità di mostrare la televisione, quindi avevamo preso dei video rigorosamente nostri per far vedere come funzionava. Avremmo dovuto pagare la S.I.A.E. comunque, perché quello era lo stesso un dispositivo multimediale. E che cazzo c’entra? 🙁
    E’ vero: RUBARE è un reato e proprio per questo io sono contro le copie pirata, ma anche contro questa lobby perché anche loro sono ladri.
    S.I.A.E. Società Italiana degli Autori ed Editori??? No no, per come vanno le cose mi sembra più appropriato Società Italiana degli Aguzzini ed Estorsori!

  3. la S.I.A.E. dovrebbe essere dichiarata illegale.
    è a tutti gli effetti una associazione a delinquere.

    avevo saputo di ‘sta storia, ma speravo fosse una bufala… che schifo.
    io avrei preso a randellate sui denti gli ispettori S.I.A.E.

  4. Pazzesco!!!

    Su wikipedia c’è un articolo sulle web radio che riporta un conteggio per calcolare i costi di apertura e mantenimento. 200€ annuale per radio senza fini di lucro e circa 3.300€ se la radio è a fini commerciali.

    Anch’io compro le singole canzoni su itunes o simili ed i cd su play.com (13 euro senza spese di spedizione).

  5. Vuoi che ti dica io quanto pago alla SIAE????
    va bene comprare CD originali e tutto…ma… ma dai…con tutti i soldi che prende la SIAE gli autori dovrebbero essere ricchissimi… 😛

  6. Che quel tale sia un idiota a trazione integrale è fuori di dubbio, però prendi questa situazione:

    – Un tizio scrive canzoni e un altro tizio gli scrive i testi.
    – I due tizi depositano le canzoni alla SIAE.
    – Tutti i locali che fanno musica dal vivo, compreso il karaoke, le stazioni radio e perfino le televisioni, devono compilare un modulo con l’elenco delle canzoni eseguite nei vari programmi/serate.
    – In base alla raccolta di questi elenchi, la quota riscossa dalla SIAE viene redistribuita (almeno in parte) ai tizi di cui sopra, gli autori appunto.
    – Se anche i tizi litigano, poiché le canzoni sono depositate a nome di entrambi, la SIAE verserà le cifre ai due, indipendentemente dall’evolversi del loro rapporto personale: ad esmepio nessuno dei due potrà a posteriori dire che quel tal brano è solo suo.

    Ora, il deposito di un brano per attribuirne la paternità si potrebbe anche fare con strutture alternative alla SIAE [tipo i notai (argh!)], ma come gestire la distribuzione dei proventi?

    Non voglio difendere la SIAE, sia chiaro, la tassa sui supporti vergini la ritengo una vergogna, tanto per dirne una, ma quello che sostengo è che la sua esistenza non è completamente priva di senso…

  7. Beh probabilmente il Dott. Disanto si è sentito un’attimo leso nei SUOI interessi.
    Non vorrei sbagliarmi ma le delegazioni locali della SIAE sono un po come dei negozi in franchising (o se vuoi un’agenzia di assicurazioni) che vive su delle provvigioni.
    Potrei dire delle baggianate ma mi pare che funzioni così.
    Fatto sta che la protezione dell’opera dell’ingegno da parte della SIAE è una scusa bella e buona per giustificare una vera corporazione. Ci sono Paesi in cui la SIAE non esiste e non mi pare che gli autori lì facciano la fame…

  8. Per fortuna che le Agenzie SIAE (così come le ASL) dovevano sparire per quello che erano, sarebbero dovute diventare emanazioni del Ministero delle Finanze e non poter più gestire direttamente, a loro comodo, tutta la situazione degli autori.
    E noi siamo anche andatai a votare un Referendum (qualche anno fà pure anche per le ASL) per questo…
    Tanto valeva lasciare tutto come era prima, tanto così è rimasto, anzi peggio.
    Alcuni personaggi nelle Agenzie SIAE con cui ho avuto a che fare hanno proprio dimostrato che se non sei un minimo preparato e conoscitore delle informazioni ti fregano come e quando vogliono per loro interesse.

  9. MA CHE COSA NE SAPETE VOI DI REGOLAMENTI SIAE PER GIUDICARE?
    L’AGENTE SIA DI MARTINA FRANCA, DOVEVA CHIUDERE TUTTE E DUE GLI OCCHI IN QUELLA OCCASIONE PER DUE MOTIVI:
    PRIMO NON E’ VERO CHE I BAMBINI DOVEVANO AVERE L’AUTORIZZAZIONE DELL’AUTORE PER CANTARE LA CANZONE E SECONDO DOVEVA CAPIRE LA SITUAZIONE MORALE IN CUI SI ESIVìBIVANO QUESTI BAMBINI.
    PER QUANTO RIGUARDA LE ALTRE COSE CHE AVETE DETTO:
    UN AUTORE VIVE DEI PROVENTI DELLE SUE CANZONI E SE QUESTI PROVENTI NON VENGONO PAGATI COSA DEVE FARE L’AUTORE?
    VENIRE A MANGIARE A CASA VOSTRA.
    VOI SCARUCATE ILLEGALMENTE?
    CREDO DI SI.
    METTIAMO QUESTA SITUAZIONE:
    VOI AVETE UN NEGOZIO E IO ENTRO E METTO NEL CARRELLO QUELLO CHE MI SERVE, POI ESCO SENZA PAGARE, PERCHE’ DEVO PAGARE SE TANTO I NEGOZIANTI SONO TUTTI RICCHI COME L’AUTORE?
    PROVATE VOI AD ANDARE IN UN NEGOZIO E NON PAGARE LA MERCE, VI ARRESTANO SUBITO, RUBATE LA MUSICA DI QUALCUNO CHE HA PAGATO PER PRODURLA, NON VI FANNO NIENTE.
    RAGINATE UN PO’ E DITEMI QUALCOSA.
    CIAO
     

    • caro st purtoppo non e' sempre cosi'-faccio musica da venti anni e compilo regolarmente i "bordero' '"(autorizzazioni x suonare) spesso ho parlato con amici autori ma loro piu' delle volte non hanno ricevuto nessun compenso anche se avevo scritto il loro nome appunto sui bordero'. C'e' qualcosa che non quadra ?A chi sono andanti quei "proventi ?Forse a quelli dell'agenzia?MMAH! Misteri Italiani CIAO dj blond

  10. @ ST.ST.ST.: Primo: scrivere tutto in maiuscolo equivale ad urlare, ed è molto maleducato farlo senza motivo.
    Secondo: chi sei tu per sapere cosa faccio io o meno? Che ne sai che scarico illegalmente? Occhio che potrei denunciarti per diffamazione, quindi prima di fare affermazioni di questo tipo, vedi di poter provare quanto affermi.
    Terzo: tu puoi decidere di rubare o non rubare, così come può farlo chiunque altro; qui si stava parlando di un fatto di cronaca riportato dai quotidiani. Cerca di limitare le tue valutazioni a tale fatto, senza uscire dal seminato con elucubrazioni mentali.
    Quarto: a parole sono buoni tutti…

  11. sul sito: http://www.anti-phishing.it/news/articoli/news.11092006.php.
    Ho letto la smentita della SIAE, e solo ora mi rendo conto che tutta la notizia è stata strumentalizzata al solo fine di evadere il diritto di autore, che altro sono dei diritti di “sventurati” lavoratori, che nella vita hanno scelto di fare gli autori, ma poiché altri lavori sono tangibili il diritto di autore, che non è una tassa, è un lavoro intellettuale, che purtroppo è facilmente eludibile.

    Tale diritto rappresenta il salario di un lavoratore, che come me vive solamente dei propri diritti, in cui tutte le leggi civili al mondo lo prevedono.
    Considerato che stiamo parlando di corrispettivi che sono dovuti a privati, perchè mi chiedo il sig. Michele Massafra, non attacca anche l’ENEL, chiedendo l’esonero del pagamento dell’energia elettrica consumata … forse ha paura che se facesse questo l’ENEL taglierebbe sicuramente la fornitura elettrica? … e perchè invece a noi autori gli si deve permettere di utilizzare la nostra musica, senza corrispondere i nostri diritti solo perché si organizza una festa in beneficenza!

    La malafede espressa è talmente evidente meschina ed ipocrita, in quanto si vuole nascondersi su poveri bambini, in quanto è l’organizzatore che doveva chiedere preventivamente il consenso agli autori e corrispondere agli stessi, tramite la SIAE i diritti.
    I poveri ragazzi non c’entrano nulla!
    La SIAE non mi è simpatica, ma ritengo che sia uno dei pochi enti pubblici, che in Italia funzionano e i propri rappresentanti locali, sono dei pubblici ufficiali che hanno l’obbligo di fare rispettare oltre la legge, anche di garantire il principio che tutti i lavoratori che creano opere dell’ingegno, gli venga riconosciuto il diritto al proprio lavoro.
    Esprimo la mia solidarietà agli attacchi al dott. Francesco Disanto, e alla SIAE che quest’ultima è sottoposta al controllo dello Stato, sulla ripartizione di chi vanno attribuiti i diritti di autore, e come me piccolo autore, mi si permette di vivere e fare in modo che le mie opere possono costituire il repertorio italiano della nostra cultura, devo dire grazie a persone che la notte lavorano solo per tutelare me e tutti gli autori, mi auguro che la SIAE, provveda a denunciare le diffamanti strumentalizzazioni a danno dei creatori di opere dell’ingegno.

  12. ricordiamoci che gli agenti siae oltre ad avere un fisso di stipendio, sono pagati a percentuale,e come dice beppe grillo il discorso e’ chiusp .chi vuol capire capisce.

  13. Vorrei portare l’attenzione anche di chi è e che cosa incassa la SIAE.

    Anni fa è stata commissariata (come Alitalia) perchè spendeva di più di quello che tornava!

    Facciamo il punto su quanto valgono i diritti “degli” autori in Italia.
    Valgono 650 MILIONI di EURO.

    La SIAE con i suoi 1400 dipendenti (nemici di Brunetta)
    riesce a spendere per se stessa, quasi 300 MILIONI !!!!

    Ma ciò non basta. Pur essendo una società pubblica (dello stato)
    versa le tasse (contributi, IRPEF etc.)
    facendo perdere agli artisti, circa il 75% dei loro diritti.

    Vi invito a leggere i bilanci, così da indignarvi.

    Quando fate la spesa, pensate che su 50€, dieci vanno allo stato di tassa sul valore aggiunto,
    20 di altre tasse, e voi andate a casa, con un sacchetto vuoto, con roba che vale meno di venti euro,
    ma belli mazziati dallo stato!

    E’ ora di finirla con questa casta di fannulloni!

    La crescita è a zero, ma non hanno ancora capito, che ci siamo rotti le scatole di lavorare per loro.

    Se li suoni Assumma i dischi o da qualche suo dipendente SIAE,
    che io mi faccio gestire dalla SGAE!

  14. Basterebbe assoldare un pull di avvocati cazzuti e fargli delle cause miglionarie sino a che si abolisca completamente e arrestare i dirigenti per associazione a delinquere e estorsione.
    Mi fanno schifo!
    EVADETE LA SIAE NON ISCRIVETEVI USATE COPYZERO E I BOLLINI SONO ILLEGALI QUINDI NON METTETELI NEI VOSTRI CD!

  15. * Archivio storico

    Corriere della Sera
    karaoke libero: per il tribunale ci si puo' divertire senza licenza

    http://archiviostorico.corriere.it/1994/ottobre/0

  16. 1) ciò che penso io e che le persone dovrebbero essere almeno libere di scegliere se affidarsi o no alla siae.
    io suono da una cifra di tempo e ho fatto uscire tanto materiale, sia in cd che in vinile. se a me non importa che la mia musica sia tutelata, e non mi interessa che la mia musica giri in internet, o scrivo all'interno di una copertina "ARTE LIBERA", mi spiegate perchè non posso mandare in stampa professionale cd e vinili in italia senza la liberatoria SIAE?
    mi spiegate perchè io che ho i miei gruppi e faccio uscire il mio materiale e ho la mia distro che porto in giro personalmente devo dare soldi a persone che per me non fanno praticamente nulla?
    vi racconterò una cosa: (post successivo)

  17. 2) amici miei sono andati a ritirare un migliaio di cd in stamperia, dunque avevano comunque fatto la liberatoria siae con tanto di bollini. ora, per non avere il bollino nell'apertura del cd (che non so se avete presente ma è molto scomodo) si sono fatti dare il rotolo in mano per poi appiccicarli manualmente a casa. dei finanzieri li hanno fermati, gli hanno aperto la macchina, hanno visto cd DEL LORO GRUPPO senza bollini siae e gli hanno fatto una multa che dopo anni e anni ancora devono finirla di pagare… TUTTO QUESTO PER CD CHE LORO AVEVANO SCRITTO, COMPOSTO, REGISTRATO E RITIRATO POCHI MINUTI PRIMA.
    ora, visto che devono accadere cose del genere, e che comunque vada ci sarà sempre qualche testa di cazzo che farà funzionare le cose per scopi personali, tanto vale che associazioni come la SIAE scompaiano PER SEMPRE!!!!

  18. @ TUTTI :Per caso uno di Voi signori lavora alla SIAE? Ma che si deve sentire! Non sapete un benemerito ca**o di normative, trattate l'argomento con una superficialità unica e ancora state li a parlare, ma andate a studiare e informatevi prima di infamare le persone.
    PS invito Tutti quelli del calcio nei denti all'Ispettore SIAE a farlo quando se ne presenti l'occasione, poi mi fate sapere le conseguenze.
    Consiglierei inoltre L'amministratore di questo Blog a
    nell' evitare di ospitare simili personaggi che inneggiano alla violenza ed all'illegalità.

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