Apr 122005
 

Motorola V635 Ho cambiato cellulare.
Ok… molti di voi si chiederanno: “E dov’è la novità?”.
Avete ragione… 😀
In realtà, ultimamente sono passato da un Panasonic X60 (regalo di Vodafone One) all’LG U8110 di Tre (ottimo telefono), ma mi sono reso conto che nella mia vita mancava qualcosa… un cellulare BlueTooth!
Essendo stato costretto, in passato, a bloggare dal palmare collegato via infrarossi al cellulare, avendo trovato la cosa alquanto scomoda e possedendo un palmare ed un portatile Bluetooth enabled, ho deciso di compiere il “grande passo”, ed ho speso un po’ di soldini per comprare il telefono che vedete nell’immagine.

Il Motorola V635 (un cellulare quad-band, EDGE enabled) è stata la mia scelta, per diversi motivi: oltre ad avere tutte le cazzatine che hanno i cellulari “cool” di adesso (display a millemila colori, suonerie polifoniche ad effetto orchestra, MMS multidimensionali con salto indietro nel tempo), ha un sacco di cose che ritengo molto utili, ovvero:
– BlueTooth (motivo principale per il quale l’ho acquistato)
– rubrica capiente (mille nominativi)
– applicazioni Java (c’è sempre qualche programma utile da installare)
– scheda di memoria esterna (formato TransFlash, proprio ieri ho comprato una scheda da 256 MB in sostituzione di quella da 32 MB in dotazione)
– fotocamera da 1.3 MPixel (che mi evita di girare con la digitale sempre in tasca… e dato che non è proprio piccola…)
– ottimo software di gestione da PC (il Motorola mobile PhoneTools).
Proprio quest’ultimo è uno dei punti di forza della sinergia cellulare-notebook.
Oltre a permettere la gestione del cellulare (via Bluetooth, niente cavi in giro), mi permette di sincronizzare rubrica e agenda con Outlook (che uso in maniera intensiva), avendo così le rubriche e agende di palmare-cellulare-notebook sincronizzate.

Veniamo alle impressioni d’uso: le dimensioni NON sono microscopiche (non c’è rischio di perderlo in tasca) ed i particolari in metallo mi danno una bella sensazione di robustezza. Il display è molto chiaro e nitido, l’audio è davvero di qualità superiore (direi quasi “stereofonico”, molto pulito e con un bel tono naturale), i menù sono razionali (niente di eccezionale, ma migliori di quelli delle vecchie generazioni Motorola).
La gestione della rubrica mi ha lasciato un po’ perplesso (nei cellulari precedenti ero abituato ad avere un solo nominativo in rubrica, con diversi numeri e dati. Qui invece c’è una voce di rubrica per ogni numero), ma devo solo abituarmici.
Molto utile e funzionale il sistema di scrittura “predittiva” iTap (una specie di T9 avanzato, che predice quello che stai scrivendo e ti consente di ridurre la digitazione anche in maniera considerevole).
E’ in arrivo da Mr. Price anche l’auricolare BlueTooth ed il caricabatterie da auto (che spero di non dover utilizzare).

Insomma… un bel cellulare, ad un prezzo “accettabile” (sui 350 €), e con tutte le funzioni business-oriented che mi servivano (ed anche quelle fun-oriented che NON mi servivano) 😀 😉

Apr 112005
 

Logo Wind Buongiorno e buon inizio settimana, miei cari amici. Spero abbiate passato un buon week-end, di riposo e divertimento.

Questa mattina, dopo i saluti, voglio però rivolgere una domanda agli utenti del gestore di telefonia Wind: conoscete l’egiziano?
Eggià… perchè pare proprio che il vertice dell’Enel ha scelto di cedere la società telefonica Wind alla cordata guidata dall’imprenditore egiziano Naguib Sawiris (fonte: Corriere della Sera).
E del resto, Wind ben si adatta a questa sua nuova identità… direi che storicamente ce l’ha scritta nel DNA… 😀
Guardate infatti la prima immagine:
E’ un “qualcosa” egiziano (non so se un suddito, un sacerdote o altro).
Bene… ora guardate la mia sovrapposizione (la seconda immagine):

Egiziano Wind Egiziana

Sorprendente, eh? Come se gli egiziani avessero da sempre nel sangue la “winditudine”, o come se Wind avesse già scritto, nel logo, il suo futuro egiziano… 😀

Ah… cari utenti Wind… speriamo solo che non vi spostino il call-center a Il Cairo, perchè già non si può dire che brilli per efficienza, ma cercare di capire una spiegazione tecnica in egiziano non deve essere un’impresa facile… 😀

Apr 092005
 

Conto ArancioDa alcuni giorni sto navigando sul sito di Conto Arancio, ho letto tutte le brochure, i dettagli, le condizioni ma…. non riesco a decidermi!
Sarei fortemente tentato di aprire il mio Conto Arancio, per riuscire a tirare qualche spicciolo in più dai pochi soldi che ho da parte, ma…. Conto Arancio è un prodotto che non conosco, ed essendoci in ballo i miei pochi soldi, non vorrei prendere fregature.
A prima vista mi sembra una “cosa” solida, ed Ing Direct sembra una garanzia, ma…
Ma cacchio… ci sono troppi “ma…” in questa cosa che vorrei fare, e proprio per questo sono perplesso.
Di solito sono abituato a valutare “bene” le cose, prima di comprarle; se è un oggetto hi-tech (di quelli che mi piace tanto acquistare) leggo diecimila recensioni, ventimila schede e trentamila pareri prima di procedere all’acquisto.
In questo caso, però, non conosco nessuno che ce l’abbia, e quindi confidando sui lettori di questo blog chiedo a voi: avete un Conto Arancio? Ne vale la pena? E’ “sicuro” da gestire?
Ogni input è ben accetto… 😉
Grazie.

Apr 082005
 

Come tutti saprete, oggi c’è il funerale del Santo Padre.
SE non avete modo di andare a Roma, e se non avete modo di vederlo in TV (perchè magari siete in ufficio, come il sottoscritto, e nonostante sia stato predisposto uno schermo in sala riunioni, mi è difficile allontanarmi dal computer) ma avete un collegamento ad Internet (ovviamente in banda larga!) potete seguire la diretta dei funerali del Papa aprendo Windows Media Player (o un qualunque altro player che supporti lo streaming Windows Media), andare su “APRI URL…” ed inserire il seguente indirizzo: http://media.kataweb.it/mibgetpointer.aspx?LIVE=5. Come per magia (e se non ci sono troppi utenti collegati) avrete modo di seguire via web i funerali del Santo Padre.
P.S. Se usate Internet Explorer su un sistema Windows, cliccando sul link dovrebbe aprirsi automaticamente Win Media Player e “sintonizzarsi” automaticamente sull’url in questione.

Aggiornamento ore 09.50: per vedere invece la diretta RAI, puntate il vostro player su http://rntsmil.rai.it/ram/liveram/20050408/wm/20050408liv99wwdiretta_wm_176x132.asx

I funerali del Papa via web

Apr 072005
 

Eccomi qui, di ritorno dalla mio “pellegrinaggio” a Roma, per rendere il mio ultimo saluto a Sua Santità Giovanni Paolo II.
Quello che segue è il mio racconto di una delle giornate che sicuramente non scorderò mai, in tutta la mia vita.
Non so se riuscirò a trasmettervi tutte le sensazioni, i sentimenti, le emozioni e la sofferenza provata in questa visita, perciò scusatemi ed accontentatevi.

Siamo partiti da Foggia in 5 (Alfredo, Ciro, Saverio, Lorenzo ed io), alle 23.00, e siamo arrivati a Roma alle 2.30 circa.
Abbiamo scelto (anche dietro consiglio di un casellante) come area di parcheggio quella di Ponte Mammolo, confidando nel fatto di trovare dei bus navetta per S. Pietro.
Purtroppo non è stato così, niente navette ed ovviamente la metro chiusa, a quell’ora.
Abbiamo quindi ripreso la macchina, e ci siamo diretti verso la stazione Termini, dove abbiamo trovato agevolmente un parcheggio e con un bus abbiamo raggiunto San Pietro.
Ci siamo “accodati” alle persone alle 3.15, ed abbiamo iniziato quella che si preannunciava una lunga attesa (pensavamo già ad almeno 5-6 ore).
Non saprei spiegarvi cosa si prova ad essere in un fiume di persone… decine di migliaia di persone…. che pregano e cantano (sopratutto i giovani).
Si respirava un’atmosfera unica, davvero.
La notte è stata molto fredda, ma la vicinanza delle persone (e le coperte distribuite dalla Protezione Civile) hanno contribuito a renderla meno dura.
Il percorso si snodava per strade “esterne” a San Pietro, e lungo diversi chilometri.
L’affluenza di persone venute a rendere omaggio al Papa è stata oltre ogni aspettativa, sia mia che della Protezione Civile.
Nessuno pensava che sarebbero arrivate MILIONI di persone, ed invece….
Le prima 6-7 ore sono state le più “lunghe”, perchè non vedevamo altro se non persone.
Il fiume umano si muoveva lentissimo, con lunghe soste e avanzamenti di pochi metri alla volta.
Solo verso le 11.30, quando siamo riusciti ad arrivare su Viale della Conciliazione, l’attesa ha cominciato a pesare di meno, perchè vedevamo San Pietro (e il nostro Papa) lì, a “portata di mano”.
In realtà, per raggiungere la Basilica e poter portare il nostro saluto, sono passate ancora alcune ore, sotto un sole rovente.
Siamo riusciti ad entrare nella Basilica alle 14, dopo “sole 11 ore di coda”, quindi, e portare il nostro omaggio al Papa (e fermarci qualche minuto per dedicare una preghiera ad una persona “unica”).
Io ho portato con me anche i saluti delle tante persone che, non potendo venire a Roma, mi hanno chiesto di dedicare un pensiero da parte loro al Papa.
Usciti dalla Basilica, non siamo riusciti a fare neanche due passi in centro, perchè fisicamente è stato impossibile farlo. Le undici ore in piedi hanno fatto sentire il loro effetto, e tornare a casa è stato un sollievo (per il corpo).

Alcune note: l’organizzazione della Protezione Civile, ed il supporto dato, è stata impeccabile.
Gentilissimi e disponibili, erano presenti in tutto il percorso a distribuire gratuitamente migliaia di bottigliette d’acqua, e ad assistere i pellegrini in difficoltà.
Altrettanto impeccabile è stato il comportamente delle persone in coda; pochissimi “furbi” che cercavano di passare avanti, mentre la quasi totalità delle persone aspettava con pazienza, ed ordinatamente, che la coda si muovesse.
Ultima nota per le Forze dell’Ordine: un dispiegamento eccezionale di Polizia, Carabinieri, Guarda di Finanza, Polizia Municipale, ha vigilato in maniera costante.

I miei pensieri:
è stata un’esperienza stupenda, e che non dimenticherò mai.
MAI (e sottolineo mai) avrei pensato di fare una cosa del genere.
Come sapete, non sono religioso, anzi…
Ma nella mia “non religiosità” ho sentito qualcosa di “forte”, una presenza che mi ha accompagnato nell’attesa e che mi ha dato la forza di andare avanti.
E’ stata dura, un vero “pellegrinaggio” con tutte le sofferenze che ciò comporta. Più di una volta ho pensato di non riuscire a farcela, di uscire dalla fila e rinunciarci ma… “qualcosa” mi ha spinto ad andare avanti.
L’avere degli amici con il quale condividere quest’esperienza, così come sentire l’affetto delle persone per il Papa, mi ha dato la forza di farlo.
TUTTE (indistintamente) le persone che hanno passato così tanto tempo per poi avere modo di vedere il Papa solo per alcuni secondi, sono state mosse da qualcosa di “immenso” per una persona “importante”, che tanto ha dato e continuerà a dare anche dopo la sua morte, altrimenti nessuno (probabilmente) si sarebbe sobbarcato lo stare 12 (o 15, o 18) ore in piedi, al freddo prima ed all’afa poi.

Molte persone che mi conoscono avrebbero voluto esserci, e vedendo questa mattina le foto che vedrete fra poco anche voi, si sono commosse (ve lo giuro).
NON è una cosa che accade tutti i giorni. Ed io, in 27 anni, NON l’avevo mai vista.


Clicca sulle immagini per ingrandirle

Visita al Papa - 01
Sono le 4.00, e siamo in coda da poco più di mezz’ora, in Borgo Pio

Visita al Papa - 02
Sono le 6.30, e siamo in via dei Corridori, in quella che è stata la parte più “dura” del percorso

Visita al Papa - 03 Visita al Papa - 04 Visita al Papa - 05 Visita al Papa - 06 Visita al Papa - 07
Siamo in via della Conciliazione, è mattino inoltrato e qui la coda procede più velocemente.
Il solo vedere San Pietro, lì in fondo, ci da la forza di proseguire ed andare avanti.
I maxi-schermi trasmettono immagini e documentari sulla vita del Papa, mentre l’impianto audio diffonde canti e preghiere

Visita al Papa - 08 Visita al Papa - 09
Le finestre degli appartamenti papali, da dove si è affacciato migliaia di volte, e dove purtroppo le persone l’hanno visto l’ultima volta, prima di morire

Visita al Papa - 10 Visita al Papa - 11 Visita al Papa - 22
Siamo finalmente in Piazza San Pietro, nella parte finale della coda. In un’ora circa dovremmo riuscire ad entrare. Il sole picchia fortissimo, e potete vedere sulle transenne le coperte usate da chi ha trascorso la notte lì, al freddo, pur di poter portare il proprio saluto al Papa

Visita al Papa - 13 Visita al Papa - 14 Visita al Papa - 15 Visita al Papa - 16
Siamo nella Basilica di San Pietro. Potete vedere le due colonne di persone in attesa di passare davanti al Santo Padre, ed una sua foto. Quella che non potrete vedere mai, invece, era l’atmosfera che regnava nella Cattedrale. Nè io potrò mai spiegarvela, purtroppo.

Visita al Papa - 17
Siamo usciti da San Pietro. Questa è l’ultima foto del mio pellegrinaggio. Dietro di me lascio decine di migliaia di persone desiderose di salutare il “loro” Santo Padre, il Padre Spirituale di tutta l’umanità.

Apr 052005
 

Ultimamente pare vada di moda utilizzare quest’espressione, ragion per cui perdonatemi se la uso anch’io, ma mi sembra consona alla circostanza: domani non sarò in sede (niente blog/email/commenti) dato che stasera parto con alcuni amici per recarmi a Roma e rendere il mio ultimo omaggio al Papa.

Chi mi conosce bene si meraviglierà di questa mia scelta (la mia ragazza pensava scherzassi, quando gli ho annunciato questo mio desiderio), dato che sono l’ultima persona al mondo (beh, diciamo la penultima…) a potersi definire “religiosa”, o “cattolica praticante”.

Ma… non saprei come spiegarvelo…
Dal giorno della morte del Santo Padre, ho avuto solo un pensiero in mente: DEVO andare a Roma per dargli l’ultimo saluto. DEVO farlo, e non me ne frega niente di dover passare sicuramente un mare di ore in piedi in attesa di poterlo vedere solo per alcuni secondi.
Questo Papa se lo merita.
Sono giovane, non ho avuto modo di vederne altri e quindi lo sento particolarmente “vicino”.
Se Dio vuole, avrò modo di vederne almeno un’altro paio avvicendarsi al Soglio Papale, ma Giovanni Paolo II è stato il Papa che ha accompagnato la prima parte della mia vita, ed un po’ come il primo amore, “non si scorda mai”.

Apr 052005
 

RiassuntoAlcuni giorni fa vi ho parlato dei feed RSS e di quanto siano utili per reperire velocemente informazioni da una moltitudine di fonti diverse.
Ovviamente, per avere a disposizione queste informazioni bisogna:
1) trovare i siti di informazioni (o i blog) d’interesse
2) trovare sugli stessi siti i feed RSS
3) aggregarli utilizzando un aggregatore online o un feed reader stand alone
4) leggersi le notizie

Oggi vorrei presentarvi un sito che vi permette, in larga parte, di saltare almeno i primi tre passaggi, raccogliendo (o meglio: aggregando) una moltitudine di fonti di informazioni, utilizzando appunto i feed RSS. Questo sito è Riassunto – Il raccoglitore di notizie dalla rete!
Centinaia di fonti online, consultabili velocemente da un’interfaccia web pulita ed essenziale, con link di rimando ai siti (o blog) stessi per la lettura dell’articolo completo.
Partendo dalle news d’attualità, passando per informatica, motori, sport, tempo libero e ogni ramo possibile e immaginabile dell’informazione (qui un elenco delle fonti), potete essere aggiornati in tempo reale su tutto quello che succede nel mondo (e nella blogosfera).
Se non volete prendervi la briga di spulciarvi e catalogarvi personalmente tutti i siti (ed i feed) esistenti, potete partire proprio da Riassunto (o dai suoi feed in ogni formato esistente, ovviamente!) 😉

P.S.: fra le fonti della sezione “blog” ci sono anch’io, in compagnia di molti illustri colleghi (sicuramente ben più famosi del sottoscritto, dato che io non lo sono affatto)… 😀