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Apr 092008
 

Questa non me l’aspettavo proprio, considerando che il mondo dell’online backup è ricco di competitor illustri (come Mozy, recentemente acquisita da EMC). Ed invece… ecco che scopro (via Techcrunch) che anche un gigante dell’informatica come HP si butta in questo settore con un prodotto che sembra decisamente interessante…

hpupline_logo.pngHP Upline è una soluzione di backup online via software (purtroppo al momento è disponibile solo per PC) che va oltre il normale backup automatico dei propri files. Infatti, con Upline, potrete non solo proteggere i vostri files ma anche condividerli in modo semplice con contatti selezionati, eventualmente impostando una password per l’accesso a tali files/cartelle condivise.
Lo stesso software permette anche la "data migration" fra sistemi diversi; installando Upline su un nuovo computer è possibile impostarlo per ripristinare tutti i files presenti su un altro proprio computer.

Inoltre, è possibile "pubblicare" (nel vero senso della parola, ovvero rendere pubblici) tali file, facendo in modo che venga creato automaticamente un url da cui accedervi e che potrete inviare via IM/E-Mail o pubblicare sul vostro blog.

Ma Upline NON è solo una soluzione software; potete accedere ai vostri files (così come condividerli, pubblicarli, taggarli ecc) direttamente online tramite un’apposita web application sicura, così come è possibile fare con altri servizi di questo tipo.
Oltre ai file presenti sul vostro PC, potrete caricare su Upline altri files in una sezione "di parcheggio" tramite un apposito uploader ed utilizzarlo quindi come storage online (che ovviamente potete condividere/pubblicare come i files provenienti dai vostri PC). Ovviamente i files sono compressi, criptati ed inviati tramite connessioni SSL sui server di backup, preservando sicurezza e privacy. Inoltre, il software di Upline permette di effettuare anche un backup offline (con policy e metodi personalizzabili) su CD/DVD, pen drive, hard disk esterni, unità di rete ecc.
Il software è dotato (così come la web application) di una funzione di ricerca, che vi permette di trovare ed accedere rapidamente ai vostri files salvati. Infine, è disponibile sul sito di Upline una library in cui potrete effettuare ricerche sui file resi pubblici dagli utenti.

Veniamo alla "nota dolente": il costo. HP Upline è disponibile in prova gratuita per un anno e con 1 GB di spazio a disposizione. Successivamente (o in qualunque momento vogliate farlo, ovviamente) è possibile passare ad uno dei tre piano a pagamento.

  1. HOME: spazio illimitato (si, avete letto bene… spazio illimitato), possibilità di installarlo su quante macchine si desidera ed 1 utente, al costo di 59 dollari/anno
  2. FAMILY: spazio illimitato, possibilità di installarlo su varie macchine e 3 utenti. Inoltre, si ha a disposizione un pannello per la gestione degli utenti, al costo di 149 dollari/anno
  3. PROFESSIONAL: come il Family ma con possibilità di espandero fino a 100 utenti al costo di 79 dollari/utente. Questo piano prevede inoltre un servizio di assistenza prioritaria

Il piano HOME è molto allettante ed è quello che verrà utilizzato dalla maggioranza degli utenti, perchè vi da’ la sicurezza di non perdere MAI i propri files avendo a disposizione spazio illimitato (a differenza di soluzioni concorrenti che offrono da 5 a 250 GB di spazio con costi variabili). Il pagamento del piano prescelto è possibile online via PayPal.

Giudizio di Giovy: nei miei test non ho rilevato alcun problema, sia nel software stand-alone che nella gestione online dei propri files. Tutto è semplice ed immediato, la configurazione iniziale avviene tramite wizard e rende immediatamente operativo il software. La velocità è buona (ma molto dipende anche dalla banda in upload che avete a disposizione). Se avete necessità di proteggere i vostri files (ed io ho questa necessità con le mie foto, a cui tengo in maniera spropositata), Upline è un’ottima soluzione (in virtù anche della possibilità di effettuare contemporaneamente un backup offline per maggior sicurezza) ad un costo relativamente basso per quanto viene offerto (e con il dollaro così debole, è ancora più conveniente). Speriamo in futuro venga reso disponibile anche il software di backup per Mac e Linux.

Apr 082008
 

Gran bella novità e che sono sicuro farà molto parlare, quella presentata dal colosso di Mountain View, oggi…

googleappengine_logo.gifGoogle App Engine è l’ennesimo esperimento che Google tira fuori dal calderone, dedicato questa volta agli sviluppatori Web.

Chi non ha mai sognato (fra i web developer) di poter sviluppare una web application, senza doversi preoccupare dell’infrastruttura tecnica necessaria per farla funzionare (server con risorse hardware adeguata, framework da installare e configurare ecc)?. E sopratutto: chi non ha mai sognato di poter sviluppare una web application da poter "appoggiare" sulla stessa infrastruttura che regge Gmail, Google Docs, Google Calendar ecc.?

Google App Engine (al momento in fase di test, limitato ai primi 10.000 web developer che si iscrivono) offre tutti gli strumenti necessari per sviluppare la propria web application e farla interagire con i sistemi di Google, utilizzandone ad esempio l’autenticazione, il data storage, il load balancing ecc.

Al momento le applicazioni che vorranno usare il Google App Engine dovranno essere sviluppate in Python, ma in futuro è prevista l’espansione verso altri linguaggi. Tutte le applicazioni "girano" in una sandbox (un ambiente sicuro e "limitato", dove non possono danneggiare nè l’infrastruttura esistente nè le applicazioni di altri) che permette inoltre la scalabilità sui diversi server componenti l’infrastruttura. Gli unici "limiti" per le applicazioni costruite durante questo periodo di test sono 500 MB di storage (più che sufficienti, direi…) e 5 milioni di pageviews al mese (largamente sufficienti per iniziare, no?), mentre ogni sviluppatore può registrare al massimo 3 applicazioni.
Google mette inoltre a disposizione un SDK (Software Development Kit) contenente un web server completo di tutte le API e librerie disponibili su Google App Engine, per permettere lo sviluppo ed il test delle proprie applicazioni prima di renderle pubbliche su GApp Engine.

Google App Engine è disponibile anche per gli utenti di Google Apps, che potranno usarlo per sviluppare applicazioni da distribuire all’interno delle proprie organizzazioni. Tutte le applicazioni di Google App Engine appariranno come sottodomini di appspot.com (quindi miaapplicazione.appspot.com).
Una prima applicazione utilizzante il Google App Engine è già stata creata, ed è HuddleChat (una workgroup chat con possibilità di condivisione di immagini, codice, file ecc).

Considerazioni di Giovy: Google App Engine rende possibile a tutti (con le competenze tecniche necessarie, ovviamente) creare web applications funzionanti su una delle infrastrutture tecniche più performanti ed affidabili del mondo, a costo zero. In futuro verranno resi disponibili opzioni aggiuntive e sono sicuro che una di queste sarà quella di poter usare le applicazioni create su un proprio dominio. Le implicazioni di tutto ciò immaginatele da soli… 😉

Feb 072008
 

Che sull’Asus eeePC si possa installare Windows XP senza alcun problema è un dato di fatto, dal momento che è Asus stessa a fornirne i driver sul cd incluso nella confezione; che sullo stesso eeePC si possano installare diverse distribuzioni Linux è altrettanto ovvio (ed è già stato fatto).
Ma… per non essere banale… ho pensato di provarci ad installare Windows Vista (non che sia un antesignano, eh! E’ già stato fatto da altri prima di me) e darvi qualche consiglio dettagliato (senza scrivere una guida step by step) qualora vogliate intraprendere la stessa strada. 😛

Cosa vi occorre per iniziare?

  • Il cd con i driver dell’eeePC (incluso nella confezione)
  • Un cd originale di Windows Vista (scegliete voi l’edizione da cui partire)
  • vLite (per ridurre l’installazione di Vista e riuscire a farla entrare nell’eee)
  • un lettore di cd/dvd usb esterno (benchè sia possibile installarlo anche farlo da una periferica USB appositamente preparata)

Preparativi:
La prima cosa da fare è preparare il cd/dvd di installazione. Scaricate ed installate vLite, lanciatelo e dategli in pasto il vostro DVD originale di Windows Vista, vLite vi chiederà quale versione utilizzare. Io ho scelto di installare sull’eee la versione Business di Windows Vista, considerando che le caratteristiche "Media Center" della Home Premium difficilmente le avrei utilizzate mentre possibilità di accedere ad un dominio e remote desktop sono fondamentali per me (e per chiunque voglia utilizzare professionalmente il suo eee). Scelta la versione da utilizzare, passiamo ad integrare i driver esistenti sul dvd di Asus; alla voce "Integration" in vLite si spunta ENABLE e gli si dà in input la directory DRIVERS presente sul dvd. Una cosa che mi ha stupito molto è stata vedere che sul dvd Asus sono già presenti i driver dell’eeePC per Windows Vista, cosa che tutti omettono di citare. Dalla finestra di scelta dei driver abbiate cura di selezionare quelli per Vista 32bit e quelli "globali" (dovrebbero essere 12, come riferimento), mentre potete evitare quelli per sistemi operativi diversi da Vista. In "Components" cliccate su "Compatibility" (in basso) e selezionate almeno:

  • File and printer sharing
  • Internet Explorer
  • Recommended

Questi componenti sono fondamentali per assicurare stabilità e funzionalità di base al sistema operativo. Passate poi ad eliminare (fate attenzione: se spuntate una voce la state ELIMINANDO) le opzioni che non vi servono, lasciano NON spuntate quelle marcate in rosso (che sono fondamentali). In "Drivers" potete eliminarli quasi tutti, dato che useremo quelli in dotazione e che abbiamo integrato in precedenza; lasciate solo (per sicurezza) il driver Storage controllers > Intel. In "Tweaks" potete abilitare o disabilitare alcune funzioni di partenza, mentre in "Unattended" potete far in modo che non vi vengano richiesti alcuni dati in fase di installazione perchè li andrete a compilare in questa fase (seriale, nome utente, nome computer ecc). Andate avanti e fate generare l’immagine ISO; se avete fatto le cose "per bene" dovreste avere alla fine di tutto uno ISO di circa 650 MB (potete arrivare senza problemi a 780 MB, dopo rischiate di non stare più nel disco dell’eee). Masterizzate l’immagine su un cd/dvd.

Installazione:
collegate il lettore cd/dvd ad una porta USB, inserite il cd/dvd prodotto con vLite, accendete l’eee e premete subito il pulsante ESC; in questo modo potete dire al sistema di fare il boot dal lettore esterno senza cambiare le impostazioni nel bios. Fate partire dal cd premendo un pulsante e dal pannello di gestione del disco, eliminate tutte le partizioni esistenenti (sono 4). Create una partizione, formattatela (in NTFS, obbligatorio) ed installateci Windows Vista. In mezz’ora circa verrà installato tutto (e vi verrà chiesto alcune volte di accettare dei driver non firmati… fatelo senza problemi, sono quelli che abbiamo preso dal dvd di Asus) ed il sistema sarà pronto. Inserite l’utente, scegliete una password e loggatevi. Entrate nel pannello di controllo della scheda video (quello personalizzato Intel che trovate cliccando su Avanzate), ed impostate la risoluzione a 800×480 (di default è ad 800×600, il sistema "scrolla" seguendo il mouse). NON installate niente, perchè per farlo avrete bisogno di una scheda SDHC su cui andrete a mettere tutti i programmi (nella mia installazione è rimasto circa 1 GB libero). Riavviate e verificate che nel bios sia attiva la webcam (a me era disattivata) e che la voce OS INSTALLATION sia su Finished. Fatto! 😉

UPDATE: aggiungo qualche screenshot, dal momento che le ho fatte dietro gentile richiesta:

 

 

 

Ottimizzazione:
quella non ancora l’ho fatta, ma conviene spostare il file di swap sulla scheda esterna così come le varie directory utente e documenti (il procedimento per Windows XP lo trovate nell’ottima guida su eeePC blog, dovrebbe andare bene anche per Windows Vista. Eventualmente… ne tratterò in un prossimo post.

Considerazioni finali: Windows Vista Business gira senza alcun problema sull’Asus eeePC, e con una velocità più che accettabile. Certo, non c’è l’interfaccia Aero Glass, ma è possibile tenere comunque la Aero base (quella che trovate su Vista Home Basic, per capirci) se volete un istema "bello", o disattivarla del tutto e guadagnarne in velocità. Espandendo la RAM ad un 1 GB (ma meglio ancora 2 GB, il costo per farlo si aggira intorno ai 50 euro) ed inserendo una scheda di memoria SDHC si ottiene un ottimo sistema su cui potete installare di tutto senza problemi. Volendo si può provare a spostare sulla scheda di memoria la directory Windows\winsxs secondo la guida che si trova qui, guadagnando oltre 1 GB di spazio disco.

P.S. Sono uno smanettone, e dato che più o meno tutti hanno provato ad installare vari flavour Linux sull’eee, ho fatto la stessa cosa dal versante Microsoft. Per favore: astenetevi dal commentare "Linux è meglio, hai fatto una cazzata, viva Mac…". Grazie.

Dec 102007
 

dixero-logo-786314 Un progetto ambizioso… non c’è che dire… quello che Luca ha portato alla mia attenzione ieri pomeriggio.

Dixero, nuovo servizio web 2.0 ancora in beta (e che aprirà al pubblico solo dal 15 gennaio) si prefigge uno scopo: aggregare i feed preferiti (non è un aggregatore, potete farlo sincronizzare con i vostri feed reader preferiti, anche se non è ancora chiaro quali saranno quelli "compatibili"), raggrupparli in "canali" e tramite un software di sintesi vocale convertirli in podcast audio (addirittura scegliendo la voce preferita), che potrete sottoscrivere e caricare sul vostro player mp3.

Pensate che bello… andarsene al lavoro ed ascoltarsi i post dei propri blog preferiti nella metro, in auto o mentre si passeggia per la città. Non tutti hanno il tempo per leggersi i feed ogni giorno, mentre spesso ci sono dei tempi morti ricorrenti che non si sa come impiegare: Dixero viene incontro ad entrambe le situazioni… ed io, ad esempio, potrei sentirmi un po’ di feed il mattino in autobus, invece che ascoltare musica… sarebbe davvero fantastico! 🙂

Ma… questo servizio bellissimo potrebbe incontrare diverse problematiche, dopo il suo lancio (anche se penso ci abbiano già pensato):

  • La sintesi vocale in lingue diverse dall’inglese: ho ascoltato i contenuti del canale di prova, ed in inglese la sintesi è molto buona. Ma… in italiano? Francese? Tedesco? Arabo? Personalmente leggo in prevalenza blog in italiano ed inglese, ma so’ per certo che molti amici ne leggono anche in altre lingue…
  • Le risorse hardware necessarie: Luca mi ha descritto l’infrastruttura tecnologica che c’è dietro Dixero, ed al momento è sicuramente più che sufficiente per il lancio e la prima fase di startup ma… cosa succederebbe se il servizio prendesse piede molto velocemente? A parte lo storage necessario per tutti gli mp3 (ed al momento hanno diversi terabyte di storage disponibile), le risorse in termini di cicli di cpu per l’elaborazione per la sintesi vocale e la conversione in audio compresso sono notevoli…
  • La banda necessaria: immaginate decine (o centinaia, mi auguro) di migliaia di persone che scaricano centinaia di mp3 ognuno; io seguo 300 fonti, ed anche solo scegliendone di sottoscrivere 50, sarebbero in media un centinaio di mp3 al giorno…
  • L’usabilità: conoscendo l’ottimo lavoro del team di Sketchin su interfacce e usabilità, penso sarà un servizio semplice da usare ma… sarà così per tutti? Who knows… appena il servizio verrà lanciato, sarà facile rendersene conto

Per il resto… il mio invito è di provare a sottoscrivere il feed del canale di test (su tecnologia e dintorni) per valutare la qualità della sintesi vocale e… stressare un po’ la piattaforma… 😉

Ovviamente ogni feedback o idee al riguardo sono ben accette, sia nei commenti a questo post che al post di Luca sul suo blog… 😉

Oct 132007
 

gmail_logo La Big G deve essersi resa conto che i competitor diretti del suo servizio di posta elettronica (Microsoft con Hotmail e Yahoo con Yahoo Mail) forniscono da un po’ di tempo più spazio di quanto non faccia lei… ed ha deciso di correre ai ripari. 🙂

Pare infatti che a partire dai prossimi giorni lo spazio di Gmail comincerà ad aumentare, arrivando a:

  • 4321 MB il 23 ottobre
  • 6283 MB il 4 gennaio

dal 4 di gennaio la velocità di crescità diminuirà, attestandosi sui 3.3 MB al giorno (10 volte più veloce del ritmo di crescita attuale).

La crescita è stata stimata dal codice Javascript di Gmail (vedi questo post di Googlified) ed è stata confermata da Google con un post sul blog ufficiale di Gmail.
Allo stesso modo, anche tutte le società che usano Google Apps avranno lo stesso aumento di spazio… ed anche chi usa la versione Premier di Google Apps (quella a pagamento) passerà da 10 GB a 25 GB per lo stesso prezzo.

Personalmente non ho un bisogno impellente di spazio, ma avendo usato il 40% dello spazio….argh… beh, ho avuto la conferma in tempo reale che quello che ho appena scritto STA SUCCEDENDO… ho iniziato a scrivere il post avendo 2912 MB di spazio, ed in questo momento ho già raggiunto 3044 MB… 😛

Thanks Google… 😉

Oct 082007
 

Fra i miei lettori ci sono sicuramente persone che, per lavoro o altro, si trovano quotidianamente ad amministrare reti, blog, dispositivi, server ed ogni altra "cosa" tecnologica che vi viene in mente (oltre che programmare in vari linguaggi, ovviamente).

Non tutti sono laptop-dotati, ed accade spesso di recarsi da un client per una configurazione ed aver bisogno di… cavoli, del file di configurazione del router (firewall, proxy, server, quello che volete) che si trova sul vostro computer in ufficio. Quindi… o telefonate al vostro collega, gli comunicate la password del vostro computer, gli fate prendere il file e ve lo fate spedire via mail (e nel frattempo lui si guarda le foto del "viaggio di nozze" che conservate gelosamente sul vostro pc aziendale) oppure… conservate da qualche parte questi file e li scaricate quando vi servono. Beh… CONFiles serve proprio a questo.

confiles_logoSu CONFiles potete conservare tutti i file di configurazione di cui avete bisogno (script di accesso a server, file .htaccess per il vostro blog, la configurazione del vostro Pix o del vostro router… ).
Potete caricare SOLO file di testo (altrimenti diventava un qualunque storage, no?) ed oltre a poterli scaricare in un qualunque momento, potete anche visualizzarli e modificarli online (senza scaricarli).

Una feature interessante è data dalla possibilità di decidere se rendere questi files privati o pubblici; ovviamente renderete pubblici i file di configurazione che non presentino dati sensibili e pensate possano essere utili alla collettività.

L’interfaccia di CONFiles è volutamente leggera e priva di fronzoli, volta a dare un servizio veloce ed immediato. Se avete necessità di condividere files di configurazione in modo veloce, dategli un’occhiata… 😉

Aug 102007
 

A tutti sarà capitato di dover mandare file "pesanti" via mail ad uno o più destinatari e dover fare i conti con la capacità irrisoria di alcune mailbox e con la dimensione massima possibile per singolo allegato.
Difficile venirne fuori se non si usano soluzioni alternative come l’upload su un server web o FTP, su uno dei tanti servizi di storage online o l’invio di un media (normalmente un CD) tramite corriere o posta. Fortunatamente, c’è anche chi pensa a soluzioni facili da usare per venire incontro ad esigenze del genere… 😛

send6_logo.gifSEND6 è un nuovo servizio web che offre un’unica funzione: permette di inviare files di grosse dimensioni (massimo 300 MB per singolo file) ad una serie di indirizzi mail, che riceveranno un link per scaricare il/i files; con ogni singolo invio è possibile inviare fino a 6 files (per un totale, quindi, di 1.8 GB) ad un massimo di 10 destinatari. I files saranno disponibili per due settimane, dove potranno essere scaricati massimo 3 volte da ogni destinatario, dopodichè verranno cancellati per sempre. E’ chiara quindi la funzione di SEND6 NON come storage online, ma solo come "tramite" per l’invio di file di grosse dimensioni.

L’interfaccia di SEND6 è di una semplicità disarmante: selezionate i file da inviare, selezionate i destinatari (eventualmente prendendoli dalla rubrica della vostra webmail, accessibile via API) e cliccate SEND; il destinatario riceverà una mail con il link per il download, mentre voi ne riceverete una per effettuare il tracking del vostro invio. E’ proprio questa una delle feature più interessanti di SEND6: per ogni invio avrete la possibilità di verificare se i destinatari hanno scaricato il file e quante volte, ricevendo informazioni utili al riguardo. Ovviamente potrete in qualunque momento cancellare i file, disabilitando di fatto il download. L’help online è chiaro e fornisce ogni genere di informazioni, comprese quelle sulla sicurezza dei dati presso l’infrastruttura di SEND6.

SEND6 è un servizio gratuito per tutti, ma per chi ha esigenze particolari (a livello business) è possibile acquistare soluzione dedicate, che ne permettono la personalizzazione.

Giudizio di Giovy: personalmente ho sempre usato altri servizi (come DivShare, che ormai è diventato uno dei "big" del settore dello storage online) per inviare file di grosse dimensioni, conservandone comunque una copia sui server di tali servizi.
SEND6 permette di superare il limite delle dimensioni fisiche degli allegati in mail senza dover necessariamente archiviare a tempo indeterminato i propri files e… devo ammettere…. mi ha colpito particolarmente per la sua immediatezza e funzionalità. Finisce nei "bookmark" utili… ed a voi consiglio di dargli un’occhiata se avete questo genere di esigenze.

Aggiornamento del 20/08/07: come mi fa notare Keper nei commenti, SEND6 NON permette più di utilizzare gratuitamente il suo servizio. Peccato.