Sep 232008
 

Sono un sommelier dell’A.I.S. Ho studiato per due anni, fatto tre corsi, fatto un esame e preso un attestato di abilitazione professionale. Questo non significa che io sia all’altezza di colleghi come l’amico Andrea (uno dei migliori sommelier d’Italia) quanto che, quando si parla di vino, “qualcosa” la capisca rispetto a tanti altri.

Da due giorni sto seguendo la questione relativa alle tabelle ministeriali da affiggere nei locali pubblici (pena sanzioni salate) per “incrementare i livelli di sicurezza delle circolazione”. Beh… posso essere sincero? Sono una colossale ed inutile cazzata, e vi spiego anche perchè.

Premessa: come sommelier DA SEMPRE promuovo la cultura del bere. “Bere poco, ma bere bene” è il leit-motiv che cerco di portare avanti in ogni occasione. Proprio per questo mi trovo assolutamente d’accordo (in linea di principio) con il fissare limiti stringenti per chi guida in stato d’ebbrezza, con sanzioni anche molto più severe di quelle attuali.

Detto questo, NON mi trovo d’accordo in alcun modo con la trovata di obbligare i gestori dei locali pubblici a pubblicare delle inutili tabelle che nessuno andrà a vedere. Eh già… perchè sarà proprio questa la realtà dei fatti. Quante persone perderanno anche solo 1 minuto del loro sabato sera per fermarsi a leggere una tabella che nel migliore dei casi è incomprensibile e nel peggiore dei casi è davvero ridicola per le sciocchezze che ci sono scritte?

Volete un esempio banale? Ok.

Nella tabella linkata qui è indicato, come limite teorico indicativo per raggiungere i fatidici 0.50g/l di alcool, il bere 125 cc. di vino (pari a circa mezzo bicchiere). Subito sotto è possibile leggere, invece, che per raggiungere la stessa soglia bevendo champagne/spumante sono necessari 100 cc. di liquido. Peccato che normalmente uno spumante/champagne difficilmente superi i 12° alcolici, mentre un bel rosso (pensate ad un Nero d’Avola siciliano, ad esempio) raggiunge e supera senza problemi i 14° alcolici. Ergo… indicativamente puoi bere 125 cc. di vino rosso a 14° alcolici, mentre puoi berne solo 100 di spumante ad 11° alcolici. Mah…

Altro esempio banale?

I “ready to drink” (per capici: Bacardi Breezer, Campari Mixx, Smirnoff Ice ecc) portano al limite dopo 150 cc.; peccato che NESSUNO berrà meno della metà di una bottiglia di questi drink (sono bottiglie da 330 cl.) dopo averla pagata 4 euro (anzi, ne prenderà almeno un paio).

Chiaramente questi sono limiti teorici, influenzati dal sesso (gli uomini “reggono” meglio l’alcool rispetto alle donne), dal peso corporeo o dall’assunzione di cibo insieme all’alcool (consiglio: mangiate SEMPRE qualcosa quando bevete, fossero anche solo gli stuzzichini che vi portano con la birra). Ciò non toglie che NESSUNO perderà neanche un minuto, all’uscita dal locale e prima di mettersi alla guida, per fare complicati calcoli basati su sesso/peso/cibo/quantità di liquidi bevuti.

Utilità di queste tabelle? NESSUNA.
Incremento della sicurezza stradale portato dalle misure introdotte? NESSUNO.
Scopo di questo decreto? Mettere a posto la coscienza dei politici ma NON diminuire le stragi del sabato sera.

Alternative?
Semplice: invece delle tabelle (o meglio: INSIEME alle tabelle), fate installare un etilometro subito fuori dal locale (come ha fatto il caro Arcadi nel suo locale), lo potete avere anche in comodato d’uso gratuito. Promuovere la figura dell’autista designato (indicato da un braccialetto, magari) che NON berrà affatto per riportare sani e salvi tutti a casa. Fare informazione (vera, non con stupide tabelle) sugli effetti dell’alcool e della guida sotto l’effetto di alcool e/o stupefacenti. E se “pizzicate” qualcuno che guida in stato di ebbrezza (quella vera, non 0.51 g./litro) gli ritirate la patente e gliela strappate sotto i suoi occhi. La rivuoi? Aspetta un paio d’anni, va… che magari riesci a mettere un po’ di sale in zucca.

Sep 152008
 

Sul De Mauro-Paravia, alla definizione della parola “razzismo”, possiamo leggere:

ogni atteggiamento discriminatorio variamente motivato nei confronti di persone diverse per categoria, estrazione sociale, sesso, opinioni religiose o provenienza geografica

Se già solo il razzismo è una delle cose più odiose che gli umani possano concepire (perchè è una caratteristica solo degli umani, gli animali non discriminano mai in base a sesso, estrazione sociale, religione ecc), l’episodio subito da Barbara e dal suo Alexander è raccapricciante… e vi giuro che il termine “raccapricciante” è quasi da accezione positiva.

Sul suo blog potrete leggere tutto in maniera dettagliata, ma riassumo brevemente per contestualizzare quello che aggiungerò dopo: Barbara accompagna il suo Alexander al Carrefour di Assago a vedere il tour delle auto di Cars (un film di animazione molto amato dai bambini) e vuole fargli fare una foto ricordo con una di queste auto. Il “fotografo” (e mi vergogno, in quanto “fotografo” per passione) non si rende conto (spero… spero davvero che non l’abbia fatto con cognizione di causa, perchè altrimenti le sue già grandi colpe sarebbero davvero immense) che Alexander è un bimbo speciale ed ha bisogno di maggior attenzione e pazienza rispetto altri bimbi e… lo apostrofa con frasi che, al solo pensarci, mi fanno salire il sangue alla testa.
L’assistente del fotografo rincara la dose e come se non bastasse, evidentemente non paghi del comportamento razzista, ignorante e stupido messo in atto fino a quel momento, arriva un’addetta del Carrefour che, dopo le spiegazioni di Barbara circa il problema di Alex, arriva a dire: “Ma se non è normale non lo deve portare in mezzo alla gente“.

Non so voi… ma io sono qui a scriverne quasi con le lacrime agli occhi, rivivendo la scena e pensando che, se fossi stato al posto di Barbara, probabilmente avrei avuto una reazione diversa (e molto più “forte”) dalla sua, che è rimasta allibita di fronte a un’umiliazione del genere…
Ma… in certi momenti… razionalizzare una violenza subita in questo modo non è semplice…

A Barbara non posso dire altro che sono… siamo… tutti con lei e con il suo Alex, perchè episodi del genere non si ripetano più; un abbraccio forte, Barbara…
Alla direzione del Carrefour di Assago non posso che esprimere il mio sdegno nel modo più assoluto, sperando che prendano provvedimenti circa l’episodio in questione (anche solo scusandosi ufficialmente… spero).
A tutti quelli che fanno della discriminazione e del razzismo il loro pane quotidiano non posso che dire: “Vergognatevi”.

Sep 012008
 

E’ passato più di un anno da quando parlai per l’ultima volta di “tifosi” (che poi non sono neanche tifosi, ma ANIMALI, come ho detto nel titolo di questo post).

E’ cominciato solo ieri il campionato, e già tocca leggere cose del genere:

Ritorna il campionato, e ritorna la violenza. Fazzoletti sul volto, brandendo bastoni e lanciando petardi, mille e cinquento ultrà del Napoli hanno assediato la stazione ferroviaria stamane alle 9. Hanno preso in “ostaggio” un treno e centinaia di passeggeri sono stati costretti ad abbandonare gli scompartimenti spaventati dalle loro violenze. Sotto gli occhi della polizia in assetto antisommossa.
Al rientro dalla capitale, nuovi tafferugli sono scoppiati nella stazione Termini: l’esplosione di un grosso petardo ha provocato un fuggi fuggi tra i passeggeri, mentre scontri con la polizia e il personale delle Ferrovie si sono accesi quando i supporter partenopei sono saliti sul treno senza pagare il biglietto. Un tifoso è rimasto ferito ad una mano. La Polizia ha caricato i tifosi ma la tensione in stazione si è dissolta solo pochi minuti prima delle 23 quando l’ultimo treno per Napoli, con lo scaglione finale dei tifosi partenopei, ha lasciato Termini.
Lungo il viaggio di andata, da Napoli a Roma, i tifosi hanno devastato le carrozze, strappato le tendine; tagliato i sedili; infranti i finestrini e danneggiato i bagni. Alla fine, le Ferrovie hanno contato danni per 500.000 euro su 11 delle 15 vetture occupate dagli ultrà. Il ministro all’Interno Roberto Maroni ha chiesto chiarimenti al questore di Napoli. Martedì convocato il neocomitato di analisi per la sicurezza delle manifestazioni sportive. E si riaccende il dibattito sulla sospensione delle trasferte. Il Sindacato autonomo di polizia Sap chiede una risposta dura: “Stop alle trasferte e punire le società”.

E’ solo la prima giornata, e grazie al cielo non c’è scappato ancora il morto (perchè di morti, in questi casi, ne sono scappati parecchi… ricordiamocelo!); chi ha il potere di prendere le decisioni vuole aspettare che succeda, o pensa di prenderle PRIMA che una famiglia debba piangere il proprio figlio disteso su un tavolo d’acciaio?

Perchè non vietare le trasferte di queste bestie?
Attenzione… vietare le trasferte significa semplicemente: “vietare che branchi di animali travestiti da tifosi salgano senza pagare su un treno, costringendo i passeggeri paganti a scendere e vandalizzando il treno, facendo centinaia di migliaia di euro di danni” (che poi NOI che non andiamo allo stadio, non siamo animali ma ci godiamo una domenica di riposo a casa, dovremo pagare per loro).

Se un tifoso (vero) vuole andare a vedere la sua squadra, si compra il suo bravo biglietto (prenotandosi anche il posto per fare un viaggio comodo e prepararsi alla partita), si siede tranquillamente, magari fa anche due chiacchiere con i vicini di posto ed arriva senza problemi in stazione e poi allo stadio. Perchè un vero tifoso (e NON un animale come quelli di cui sopra) è una persona normale, che come tutte le persone normali ha diritto a viaggiare e divertirsi. Gli animali… invece… magari facciamoli salire su un treno speciale che invece di portarli allo stadio li porti in un bel campo di lavoro (fateli venire qui in Puglia, a raccogliere i pomodori); vediamo se dopo una giornata con la schiena piegata sotto il sole avranno ancora voglia di devastare…

Jul 242008
 

Anche stavolta mi trovo a fare il “bastian contrario” con questo mio post su FriendFeed rispetto alle posizioni del mio buon amico Antonio, che in passato abbandonò Facebook per poi riprovarci… per poi decidere di abbandonarlo definitivamente… 😛
Non per questo, però, ieri non ho potuto fare a meno di apprezzare l’ottimo post di Sergio su perchè “non ama (ancora) FriendFeed”.

Penso sia chiaro a questo punto (ma forse lo era già dal titolo, direi) che sono un forte sostenitore di FriendFeed (come lo sono di Facebook), ed il motivo è l’esatto opposto di quanto espresso da Antonio: FriendFeed tende (essendo un aggregatore di quello che è il proprio lifestream) ad essere “totalizzante”. Se iniziate ad usare FF ed aggregarci prima i vostri contenuti e poi ad utilizzarlo come strumento per seguire i contenuti proposti dai vostri amici, tenderete a passarci sempre più tempo.

Perchè? E’ semplice:

  1. perchè su FriendFeed ci finisce Twitter e se io seguissi su FF le stesse persone che seguo su Twitter, non avrei bisogno di avere la finestra di Twitter aperta (potendo postare sia su Twitter che su FF direttamente da Twhirl). Inoltre, le risposte che prima davo su Twitter come @reply possono essere date su FriendFeed in modo più costruttivo, diventando conversazioni vere e proprie e non contribuendo ad alzare il rumore “sparso” in Twitter
  2. perchè su FriendFeed ci finiscono i post dei blog che seguo, ne ho una notifica immediata e posso leggere subito un articolo che mi interessa (specie se lo vedo commentato o votato come “buono” da altre persone che l’hanno letto); dovendo fare affidamente solo sul feedreader, probabilmente me lo perderei, perchè non sempre ho il tempo di aprire ANCHE Google Reader, mentre FF è sempre aperto
  3. perchè su FriendFeed ci finiscono le foto dei miei contatti, e dal momento che non posso girare i 617 contatti di Flickr che ho, riuscirò a vedere almeno le foto delle persone che mi interessano di più (e, con gli “imaginary friends”, posso seguire le foto dei miei amici su Flickr anche se questi non hanno un account su FriendFeed)
  4. perchè su FriendFeed ci finiscono anche gli altri social network che non seguo molto (come Plurk, identi.ca, Pownce) e non avrò bisogno di “passarci” ogni tanto, se tutti gli amici che ho su questi social network sono anche su FF
  5. perchè le conversazioni che si svolgono su FF sono molto più interessanti delle “chiacchiere sparse” su uno stesso argomento che è possibile raccogliere frammentate su altri social network

Già solo questi motivi dovrebbero bastare… 🙂
Ovviamente, se preferite avere “piccole piazze” (Antonio docet) da andare a spulciare per trovare argomenti specifici o posti di discussione di vostro interesse, è normale che servizi come FriendFeed non facciano per voi.

Fortuna che… esistono gli imaginary friends, appunto… e se il buon Antonio non fosse presente su FriendFeed con i suoi 16 servizi aggregati (‘mazza… complimenti, Antò!) l’avrei “costruito” io… 🙂
Ovviamente mi interesserebbe avere tutti quelli che conosco su FriendFeed ma probabilmente NON andrei ad aggiungere tutti su FriendFeed, perchè magari per una persona posso trovare interessanti i suoi post o le sue foto ma molto meno i suoi twit (o viceversa) ed in tal caso continuerei a seguirla solo tramite il servizio che usavo prima (che sia Twitter, Google Reader, Flickr ecc)

Quindi… iscrivetevi a FriendFeed, su.. 🙂

Jul 222008
 

Premessa: il post di oggi potrebbe avere la tendenza a generalizzare; NON è quello che intendo fare, ma… non posso fare dei distinguo per ogni situazione, quindi non me ne vogliate se vi darò l’impressione di fare d’ogni erba un fascio.

L’occasione per farmi venire in mente questo post mi è stata data ieri, dalle chiacchiere con un collega, mentre venivamo al lavoro con la mia auto perchè la sua era dal meccanico dal momento che la ventola del radiatore era perennemente accesa alla massima velocità (e non è normale che accada); conosco “bene” (purtroppo) questo meccanico, per essermene servito in passato ed aver riscontrato in diverse occasioni un trattamento “sospetto”, e dissi quindi al mio collega: “Occhio, che molto probabilmente ti farà uscire in fattura altre riparazioni/servizi che sicuramente non erano strettamente essenziali”.
Va a ritirare la macchina… ed il “conto” era così composto:

  • 60 euro per “diagnosi” (mmmm…..)
  • 20 euro per sostituzione componente danneggiato
  • 40 euro per “ricarica gas aria condizionata”

Cosa???? Perchè cavolo ti ha ricaricato il gas dell’aria condizionata se avevi un problema alla ventola del radiatore?
Il mio collega ha girato la domanda al meccanico quando è andato a pagare, e lui gli ha detto candidamente: “Sai… ho visto che ci mancava del gas e l’ho riempito”. Ehhhh????

Il mio collega ovviamente si è rifiutato di pagare quei 40 euro (ed infatti NON li ha pagati, alla fine), per alcuni semplici motivi:

  1. se ti porto la macchina per risolvere un problema, tu mi risolverai QUEL problema. Punto.
  2. se ritieni che ci sia qualcos’altro che non va e quel qualcos’altro non ha a che vedere con il problema, mi chiedi PRIMA se desideri che tu intervenga al riguardo, specie se ciò comporta una spesa aggiuntiva
  3. NON ti permetti in alcun modo di metterti a cercare altri “problemi”, specie dove non ci sono (l’aria condizionata funzionava benissimo e raffreddava senza problemi)
  4. NON ti permetti assolutamente in alcun modo di CREARE problemi ad arte dove non ci sono (perchè se poi ti scopro ti denuncio pure)

Quello che è successo con il meccanico succede quotidianamente con mille altri artigiani/liberi professionisti, in svariati campi. Qualcuno ha visto o ricorda l’inchiesta delle Iene sui tecnici delle lavatrici che riparavano guasti inesistenti? Per chi non l’avesse visto, il servizio è disponibile qui. Il “danno” creato dalle Iene era un filo staccato: due tecnici hanno individuato il problema e chiesto (giustamente) 30-45 euro per l’intervento, un altro ha chiesto prima 90 euro per sostituire la pompa (che non era necessario sostituire) per poi scendere a 60 euro per riattaccare il filo, un altro ha finto un tubo intasato con una moneta che LUI stesso aveva in tasca, un quinto “tecnico” (un vero e proprio delinquente) ha frugato nella borsa della signora per vedere se aveva dei soldi, ha poi finto un intervento inesistente ed avuto il coraggio di chiedere oltre 60 euro per quello che aveva fatto… e messo di fronte all’evidenza del suo comportamento delinquenziale, ha continuato a negare di non aver frugato nella borsa e nel portafogli… assurdo…

Ovviamente non sto dicendo che tutti gli artigiani/liberi professionisti siano disonesti ma… è fuori discussione che ce ne siano tanti (troppi?) che cercano di tirare a campare approfittando degli altri (e particolamente odiosi sono quelli che si approfittano delle persone anziane, spesso sole a casa ed in balia di questi individui senza scrupoli).

Ed a voi? E’ mai capitato qualche caso del genere? Non vi hanno mai “cambiato l’olio dell’auto (con tanto di filtro nuovo, ovviamente) perchè assolutamente necessario” quando magari l’avevate cambiato solo una settimana prima (successo personalmente), o cose del genere?

Jun 112008
 

Conosco Sergio da diverso tempo (l’occasione è stato il MarCamp di oltre un anno fa), ed è uno dei blog che seguo quotidianamente.
… ed il suo post di qualche mese fa, in cui raccontava le sue disavventure con una ditta di arredamenti (la"Il Mosaico" di Castelbellino), mi era sembrato il classico posto che chiunque scriverebbe (avendo a disposizione un blog personale, ovviamente) per raccontare le sue disavventure a beneficio di chi lo legge (come del resto si fa spesso e come ho fatto anch’io tante volte).

Nei commenti c’è chi si è schierato PRO-Mosaico (compresi alcuni dipendenti) e chi invece "contro" perchè scontenti del trattamento ricevuto (ed anche qui tutto nella normalità). Peccato che… la normalità di un post personale di informazione (oltretutto MOLTO dettagliato e scritto con dati alla mano) sia terminata nel momento in cui ha commentato il sig. Andrea Rossetti, in qualità di amministratore della Mosaico – Sistemi di Arredamento S.r.l., scrivendo quanto segue:

Scrivo la presente in qualità di amministratore della Mosaico – Sistemi di Arredamento s.r.l.
Mi preme preavvertire che ritenendo il presente blog di carattere indiscutibilmente diffamatorio, ho presentato in data 14.05.2008 – per conto della società che rappresento – sia una querela alla Procura della Repubblica di Ancona nei confronti del sig. Sarnari, creatore dello stesso blog, sia un ricorso d’urgenza finalizzato alla richiesta di risarcimento danni nei confronti dello stesso Sig. Sarnari per un importo non inferiore a 400.000,00 euro, con fissazione della prima udienza per il 18.06 p.v.
Il procedimento civile per il risarcimento dei danni nei confronti del Sig. Sarnari per il risarcimento dei danni nella misura suindicata, o in quella maggiore che la prosecuzione temporale del blog comporterà, procederà poi il suo corso.
Consiglio a coloro che hanno intenzione di inserire sul presente blog notizie non veritiere e/o diffamatorie sulla società da me rappresentata di valutare l’opportunità di tale comportamento, rappresentando che le azioni giudiziarie sin d’ora promosse nei confronti del sig. Sarnari saranno estese a quanti concorreranno a tale fattispecie criminosa e/o civilmente illecita.
Con i migliori saluti.
Rossetti Andrea

Si… avete letto bene (purtroppo).
L’amministratore di Mosaico, invece di fare pubblica ammenda per i disagi a cui hanno sottoposto un loro cliente e cercare di recuperare un rapporto di fiducia che si era incrinato per colpa loro, cosa fa? Ritiene che il post sia "indiscutibilmente diffamatorio" e querela Sergio, chiedendo 400.000 (leggasi: quattrocentomila) euro di danni!

Cioè… rendetevi bene conto dell’assurdità della cosa!!! 400mila euro di danni per un post dove di diffamatorio (contro il buon senso, ovviamente) c’è solo il commento del sig. Rossetti.
Partendo dal presupposto che sono fermamente convinto (e come me tanti altri amici con cui ho avuto modo di parlare di questa questione) che il post di Sergio NON è il alcun modo diffamatorio, in quanto narrazione oggettiva di fatti realmente accaduti (e documentati dal previdente Sergio), sono a dir poco indignato per il comportamento del sig. Rossetti, che così facendo mostra una scarsa (o nulla) conoscenda delle dinamiche della rete (e non parlo dell’aspetto giudiziario in quanto non mi compete). Come scrive Antonio in uno dei miglior post sull’argomento, è questo il modo di "dialogare in rete" (ricordiamoci il "i mercati sono conversazioni" del Clue Train Manifesto parlando del nuovo web dove gli utenti sono parte "attiva", il web 2.0 dei blog e degli UGC) di chi pensa che la rete sia come la propria bottega.

Eh no, gentile (si fa per dire) sig. Rossetti… in "rete" se si commette un’errore, lo si paga con la propria faccia. Ed ovviamente l’errore non è nello specifico l’aver offerto un pessimo servizio al sig. Sarnari, ma l’aver sporto una querela che costerà alla sua azienda molto, molto, molto di più che se avesse detto "Mi scusi, ha ragione, provvediamo subito a sistemare la cosa, scusandoci del disagio provocatole". In quel caso le sarebbe "costato" una mensola e una lettera di scuse ma avrebbe guadagnato MOLTISSIMO in termini di immagine. La querela (oltre a costarle tanto di avvocati, e già questo è un pessimo affare economico) le costerà uno sproposito in termini di immagine… perchè sono sicuro (e mi creda, io in rete ci sono da anni) che si continuerà a parlare MOLTO di questa storia

Intanto, Marco ha scritto una lettera a nome dei blogger italiani (che io ho sottoscritto insieme a tanti altri blogger) dove si chiede a Mosaico Arredamenti di ritirare la denuncia. Se fossi l’amministratore di Mosaico e mi stessi informando di quello che succede in rete sulla questione, coglierei al volo questa "ancora di salvezza", ritirando la denuncia e salvando in parte la faccia. Altrimenti… "chi è causa del suo mal, pianga se stesso".

Esprimo quindi solidarietà incondizionata a Sergio ed invito tutti a farsi sentire, scrivendo sulla questione e firmando la lettera di Marco.

May 232008
 

Il ministro Scajola ha dichiarato, durante l’assemblea di Confindustria, che "Entro questa legislatura porremo la prima pietra per la costruzione nel nostro paese di un gruppo di centrali nucleari di nuova generazione".

Mmm… interessante dichiarazione, per un tema ancora più interessante: il nucleare in Italia.
Per chi non lo ricordasse, in Italia c’è stato un referendum sul nucleare nel 1987, che portò alla chiusura delle quattro centrali aperte alcuni anni prima ed al blocco quasi totale della ricerca in questo settore. Non a caso, in Italia, di ingegneri nucleari non mi pare ce ne siano tantissimi (io ne conosco uno, ma purtroppo il suo blog è chiuso… ma spero riuscirà ad intervenire ugualmente in questa discussione).

Dicevamo: il nucleare in Italia non è mai stato ben visto. Ci sono centinaia (se non migliaia) di "comuni denuclearizzati", che non necessariamente significa siano comuni contrari al nucleare per uso civile. Il ricordo di Chernobyl è ancora vivo in moltissimi italiani (me compreso, che allora avevo solo 8 anni ma ricordo perfettamente quei giorni), ma è un ricordo legato al "vecchio nucleare", che non brillava certo per sicurezza. Il "nuovo nucleare" è indubbiamente più sicuro…
… peccato che non esista ancora… :D

Quello che viene definito "nuovo nucleare" è una tecnologia ancora in fase di studio, che non vedrà la luce prima del 2030 (e che per chiarezza chiamerò "nucleare di QUARTA generazione", dato che è proprio questo il nome con cui viene identificato).

Quindi, quando vi dicono che costruiranno centrali con il "nuovo nucleare" avviandole nei prossimi cinque anni, vi stanno prendendo in giro, perchè se succederà, sarà fatto utilizzando il nucleare di TERZA generazione, diverso da quello di Chernobyl o dalle centrali già esistenti sul territorio italiano ma non funzionanti (che erano di SECONDA generazione) solo per un’accresciuta sicurezza, ma identico come principio di funzionamento.

Centrali più piccole… sicuramente molto più sicure… ma IDENTICHE come funzionamento a quella già presenti in tutto il mondo.

Non sono un ingegnere nucleare, ma prima di scrivere questo post mi sono documentato facendo qualche ricerca: qui trovate informazioni sul nuclare di terza generazione (e che come potrete vedere, è già "vecchio" come concezione, proprio perchè attuato in tutto il mondo da almeno un decennio, dato che la prima centrale di questo tipo è stata inaugurata nel 1996 in Giappone).

Veniamo però al VERO motivo che mi fa dubitare molto sull’introduzione del nucleare in Italia (che sia nuovo o vecchio conta poco, in questo caso): gli italiani.
Gli italiani, quando gli si cerca di costruire una centrale turbogas (o un rigassificatore) a dieci chilometri di distanza da casa, saltano come molle con cartelli in mano, attuando picchetti, bloccando strade e ferrovie, incatenandosi alle ruspe ecc… Figuriamoci se gli si va a dire: "Ehi, vi stiamo costruendo una centrale nucleare sicura a CENTO chilometri da casa". Vi immaginate la scena?

Quindi… se siete in qualche modo "preoccupati" dalle dichiarazioni di Scajola… state tranquilli. In Italia NON verranno mai costruite centrali nucleari, nè di terza nè di quarta generazione… perchè gli italiani non lo permetteranno. :P
… ma ovviamente è una mia speculazione… potrei anche sbagliarmi… e magari gli italiani sono più propensi ad una centrale nucleare che ad una turbogas.

Se vi propongo un sondaggio (che trovate sotto, o potete linkare qui), vi va di partecipare e di diffonderlo? Giusto per tastare il polso… anche se probabilmente un blogger più o meno informato è tendenzialmente più favorevole rispetto alla casalinga di Voghera… 😛