Aug 062007
 

ROTFL! No, non preoccupatevi… non ho affatto intenzione di promuovere/creare un nuovo BarCamp "Giovycentrico" 😀

Il titolo è volutamente scherzoso (ed altrettanto volutamente autopromozionale) perchè non potevo fare a meno di farvi vedere il video di Nicola Mattina sul PubCamp che, bontà di Nicola, lascia al sottoscritto molto (troppo?) spazio, registrando i miei sproloqui su digital divide prima e su aNobii dopo (devo ricordarmi di propormi come Italian Evangelist di aNobii) 😀

Oh… ne approfitto in questi giorni di "vuoto", con tutti voi che sarete in spiaggia a rosolarvi al sole (anche se da queste parti è freschino ed il tempo non è proprio da spiaggia) lontani dall’ufficio (ed avete la mia invidia per questo).
Ah… ne approfitto anche per ringraziare Nicola, eh! 😀

Jul 192007
 

Nuovo BarCamp all’orizzonte, l’ultimo "veramente estivo" prima della grande ondata dei BarCamp di settembre (che vede in programma un camp ogni fine settimana).

wavecamp.jpgIl WaveCamp è il primo BarCamp legato a doppio filo ad un evento "mainstream" come l’Italia Wave Love Festival, che quest’anno ha preso il posto di Arezzo Wave e spostato la location da Arezzo a Firenze, appunto. Organizzato su tre giorni, da venerdì 20 a domenica 22, si terrà a Sesto Fiorentino (qui la mappa). Il giorno centrale sarà il sabato, con gli interventi proposti da WaveCampers presenti che potranno contare su una struttura ad hoc attrezzata di tutto punto (compresa la copertura WIFI, assicurata da FON).

I partecipanti intanto si stanno organizzando in massa, ed a giudicare da quello che posso vedere su Dopplr, la Toscana sarà letteralmente presa d’assalto… 😛
Anche gli interventi in programma propongono interessanti spunti di discussione, aggregando tecnologia e musica (non scordiamoci la manifestazione musicale in programma!). Un’occasione ghiotta per gli appassionati di tecnologia che hanno preso d’assalto in questi giorni anche Last.fm, noto social network dedicato alla musica.

Per chi si ferma in zona sono previsti alberghi convenzionati e, per i più avventurosi, anche un campeggio. Io avrei dovuto andarci per stare un paio di giorni, ma circostanze contingenti mi hanno costretto ad anticipare la mia partenza per la montagna (prevista per domani mattina, appunto). Peccato, mi sarebbe piaciuto molto passare a dare un’occhiata. Ciò non toglie che voi possiate farlo, o se non potrete essere fisicamente lì ci sarà anche la diretta in streaming di Robin Good sulla sua web-tv. Buon divertimento! 🙂

Jun 272007
 

Una premessa: so che molti stanno aspettando questo post, quindi… eccovelo, avvisandovi del fortissimo rischio che diventi un post chilometrico 😉

Un antefatto: ho seguito in maniera "attiva" e molto partecipata la preparazione di entrambi i Camp; magari non sarò stato il primo, ma sicuramente uno dei primi a cui Maxime ha raccontato la sua idea di "PubCamp". Ha avuto il mio appoggio incondizionato perchè mi piaceva molto come aveva pensato di organizzare la cosa (in maniera diversa da un tradizionale BarCamp, sia come location che come evento in se). Con Stefano, invece, ci siamo sentiti diverse volte durante le fasi organizzative del BeachCamp e… l’idea di passare da un pub alla spiaggia è stata semplicemente fantastica (e vincente, IMHO).

pubcamp_logonew.jpgIl PubCamp
Grazie all’ospitalità di mia sorella (studentessa in quel di Pescara) ho avuto modo di vivere questo week-end in maniera più "rilassata", sapendo che non avrei albergato per tre giorni in qualche hotel di Chieti o Pescara. In virtù di questa rilassatezza, me la sono presa comoda e sono partito (in compagnia di Mia) venerdì pomeriggio, giusto in tempo per arrivare ad ora di cena e gustare ottimi piatti in compagnia di Maxime e sua moglie, Mia e mia sorella, i Googlisti Silvia e Pietro e la Koolinus family, Nicola e Chiara.
Il mattino dopo è stata la volta del… PubCamp! 🙂

Arriviamo allo Stammtisch alle 10.00 in punto (pensavo di arrivare prima di tutti per dare una mano a Maxime ad allestire tutto) ma trovo che qualcuno ci ha preceduti: Gwendalyne! Veniamo accolti dal mitico The Boss, patron dello Stammtisch, mio caro amico da una vita. Entriamo, e Maxime è già alle prese con la preparazione dei badge, delle buste con magliette e pubblicazioni turistiche e… già mezzo sclerato! 😀
Un po’ alla volta iniziano ad arrivare i partecipanti, ed il locale inizia ad affollarsi. Rivedo con piacere Ilallallero e Insane Soul (conosciuti entrambi un paio di anni fa in un raduno blogger a Pescara, quando i BarCamp in Italia erano ancora un miraggio), conosco Pino, Dina e maury, inizio a tirar fuori la macchina fotografica che per tutto il giorno non avrà pace per più di 5 minuti (totalizzando 289 scatti, di cui potete vederne 151 nell’apposito fotoset su Flickr). Terrorizzate dalla mia macchina sono proprio Ilallallero e ninna_r, che nel frattempo è arrivata direttamente da Roma; sempre da Roma (improvvisando un CarCamp) arrivano Nicola, Alessio e Gianluca. Rivedere Nicola è sempre un piacere, così come conoscere Alessio e farci due chiacchiere sulla deriva e sul futuro dei blog aziendali (anche se Alessio l’ho incontrato in più di una occasione, ci voleva il PubCamp per far partire la discussione). Mentre il cazzeggio regnava sovrano, altre due macchine si muovevano in direzione Chieti: una da Senigallia con Tommaso e Adriano, l’altra da Ravenna con Gioxx e Luca (che in seguito è andato a recuperare anche Feba, arrivata in treno). Con molta calma (i signori fanno sempre le cose con comodo) arriva anche la doppia coppia Pietro-Silvia e Koolinus-Chiara; un consiglio: se vi danno un orario, NON vi fidate!!! 😀
Cavoli quante persone conosco… ma cavoli, quante non ne conosco! 🙂 E’ un piacere infatti girare per i tavoli e flashare tutti, dato che per il momento i talk sono ancora distanti. Arriva l’ora di pranzo discutendo con Marco, Nicola, M0r94n e Sergio di cellulari (il Nokia N95 era l’oggetto del desiderio, un po’ tutti volevano sapere come andava), FON, gestori mobile e cose del genere. Ci mettiamo a tavola e ne approfitto per conoscere anche la ragazza di M0r94n, la bravissima Sara (creatrice del logo del PubCamp) e Ausilia. Il risotto che ci è stato portato era "perfettibile", causa grossa quantità da preparare… peccato. In compenso il buffet di prodotti San Lorenzo allestito dopo ha riscosso un notevole successo! 🙂 Altro incontro molto piacevole è stato quello con Arsenio Bravuomo (conosciuto in mail durante l’organizzazione del LitCamp) e Strelnik, arrivati direttamente da Torino. Ore 15.00, dovrebbe iniziare il primo talk ma… causa microfono defunto ed attesa di un microfono nuovo, i talk cominceranno solo alle 16.00, con la presentazione di Adriano sull’Open Source e poi via via con quella di Luca e la "Divulgazione 2.0" di Maxime, Sergio, il sottoscritto che spiega "come fare la birra" seguita da "come spillare la birra" a cura del Boss e di Andrea, Giovanni con il suo "talk-non talk".
Nel mare magnum delle persone presenti (alla fine sono riuscito anche a beccare Diego, conosciuto sempre al MarCamp), sicuramente qualcuna mi è sfuggita (ho visto e fotografato Helena Red, ma non c’ho parlato). Beh… ci sarà occasione di rifarsi al prossimo camp… 😛

Considerazioni finali sul PubCamp: qualcuno forse si aspettava un camp "più tradizionale", anche se era stato chiaramente indicato che NON lo era. Ho conosciuto un sacco di persone (più che allo ZenaCamp, sicuramente) e rivisto vecchi amici. Si è scherzato, parlato di un sacco di sciocchezze ma sono nati anche interessanti spunti di discussione. Per sfortuna (ma siamo sicuri che alla fine sia stata davvero una sfortuna?) gli interventi sono iniziati molto tardi, ma… who cares, quando si ha davanti un bel boccale di birra e tante persone in gamba con cui parlare?
Peccato per i tanti "gatti" morti che non sono potuti intervenire, si sono persi una bella cosa!

BeachCamp_logo_small.pngIl BeachCamp
Dopo una nottata davvero breve (siamo andati a letto alle 4.00), ci siamo svegliati con in mente una sola cosa: la spiaggia di Francavilla al mare ed il BeachCamp! 🙂
Ci mettiamo in macchina verso le 10, per arrivare dopo pochi minuti a Francavilla al mare. Recuperiamo Maxime, e ci mettiamo a girare per un parcheggio… sigh, una cosa frustrante e che alla fine mi obbliga a lasciare la macchina in divieto di sosta (ma era un divieto "buono", la macchina non dava alcun intralcio, tant’è vero che non ho trovato nessuna multa ad attendermi). Raggiungiamo in pochi minuti il Lido Venus (scelto come sede dell’evento) e veniamo subito accolti dal "banner" all’ingresso… 😛 Sulla sinistra c’è l’area in cui si svolgerà il BeachCamp, con due grandi ombrelloni di paglia, un grosso TV LCD su cui verranno mostrate eventuali slide, il banco per la registrazione con Stefano e… un fantastico frigorifero che dispenserà gratuitamente per tutta la giornata acqua fredda e birra in quantità! Presidiano il tavolo multimediale i team "Ravenna" e "Senigallia", già alle prese con i loro Mac.
Interrogativo: ma è mai possibile che ai BarCamp ci siano tutti questi Mac? Personalmente ho usato quello di Gioxx per 15 minuti e mi stavo esaurendo a trovare le combinazioni di tasti per sostituire quelli Windows (mettere un bel secondo pulsante per il click destro no, eh?). Il mio plauso a Feba che era presente con un portatile Windows-dotato! Grande Feba!
Torniamo al BeachCamp. Messomi in libertà (tolto pantaloni e scarpe, indossato bermuda e Dema-crocs), imbraccio la mia fida EOS 350D e mi accingo a riversare la solita pioggia di scatti sui presenti… 😀
Verso le 11.00 si parte con la prima presentazione, su hacker e co nella società, tenuta da Francesco; mi è piaciuto molto il suo modo divertente ed ironico di presentare l’argomento, e la discussione che ne è nata è stata veramente di alto livello, uscendo anche da quello che era il tema principale, grazie agli interventi di Luca e Antonino Attanasio (a cui vanno i miei complimenti per l’enorme competenza sull’informatica giuridica). Tempo di finire la discussione, ed è già ora di pranzo. Anche qui l’immancabile buffet San Lorenzo dà il meglio di si, accompagnato da un buon risotto ai funghi.
Dopo pranzo, quale metodo migliore per smaltire le calorie se non un bel mini-torneo a calcio balilla? Ecco quindi che il sottoscritto, Feba, Mia, Tommy e Pietro si fiondano su un biliardino libero e… incrociano le stecche! 😀
Un consiglio gratuito: NON giocate mai a biliardino contro Feba! Anni di pratica allo studentato universitario ne hanno fatto una macchina da guerra invincibile. Uomo avvisato… 😛
Nel pomeriggio spazio per altre presentazioni, con quella di maury su crittografia e firma digitale con GnuPG e quella di Koolinus sui software per Mac OS X… ma anche spazio per una mezz’oretta sulla sdraio, a prendere il sole… o per un altro piccolo torneo di biliardino (senza Feba, per fortuna).
Arriva così l’ora in cui tutti cominciano a smobilitare e… io comincio a pensare alla grigliata in programma per la sera. Si inizia ad accendere la griglia, si prepara il tavolo che ospiterà il buffet e… si mangia! Mi dispiace per chi non c’era, ma la salsiccia alla griglia, gli affettati, i formaggi e dulcis in fundo i fantastici arrosticini che uscivano dalla griglia a ritmo continuo (a proposito: se qualcuno dovesse farvi vedere un piatto con una quarantina di spiedini, attribuendolo a me, non credetegli… io ne avrò mangiati solo una ventina!), il vino e la birra ghiacchiata spillata al momento da Stefano… insomma, una cosa spettacolare! Finita la grigliata, si è rimasti ancora per lungo tempo a chiacchierare, tutti insieme, come vecchi amici…
Abbiamo abbandonato a malincuore la spiaggia ed il BeachCamp, con tutti i nuovi contatti che ne sono nati…. sperando in un futuro BeachCamp (vero che ne organizzerai un altro l’anno prossimo, Stefano?)

Considerazioni finali sul BeachCamp: come il PubCamp, anche il BeachCamp è stato un evento ricco di divertimento, ma dove non sono mancate presentazioni ma sopratutto DISCUSSIONI che sicuramente i partecipanti ricorderanno (e porteranno con se, arricchendo il proprio bagaglio di conoscenze). Anche qui erano previste molte più persone, che alla fine hanno preferito restare a casa o andare al mare da qualche altra parte. Beh, peggio per voi… al BeachCamp avreste avuto mare e divulgazione! Un ringraziamento va ai gestori del Lido Venus, per averci fatto sentire davvero a casa, e non averci fatto mancare niente. Grazie!

Risorse:

Considerazioni sparse e note a margine: paradossalmente (e vi prego di credermi) ho seguito più presentazioni in ogni singolo camp del passato fine settimana che nei precedenti BarCamp "generalisti" organizzati. Sarà stato perchè non c’erano conferenze multiple e non si doveva scegliere? Forse. Sarà stato perchè c’erano meno persone e quindi meno possibilità di socializzare? No, sicuramente no.
In ogni caso, i due eventi sono stati organizzati "senza pretesa di eccellenza", ed invece hanno dato tanto. Ci vuole "coraggio" per organizzare dei camp in un pub o in spiaggia; Massimo e Stefano l’hanno avuto, e sono stati ripagati dalla soddisfazione di un evento "con il cuore", dove tutti si sono divertiti ed hanno partecipato.
Ho notato, leggendo post che parlavano del PubCamp presi in BlogBabel, che sono stato tirato in ballo da due blogger in due post: Tommaso Tessarolo e Smeerch, entrambi parlavano del VlogCamp che si è tenuto a Roma ed a cui avevano partecipato. Tommaso lo definisce "il camp che non era un camp", evento sicuramente bello ed interessante ma che NON era un BarCamp. Smerch lo definisce "un’occasione mancata", a causa della mancanza dell’elemento fondamentale in questo genere di cose, ovvero il dialogo e la discussione. Creare una "trasmissione televisiva" con tanto di scaletta, e ficcare tra il pubblico dei blogger, non fa automaticamente un BarCamp.
A Tommaso, che voleva sapere da me se il PubCamp è stato un camp autentico, rispondo "SI, sicuramente!", e lo è stato anche se idealmente non voleva esserlo. C’è stato cazzeggio, c’è stato divertimento e socialità ma… ci sono state presentazioni con accese discussioni. Lo stesso dicasi per il BeachCamp, dove il livello è stato ancora più alto anche grazie alla competenza delle persone intervenute. E vedere Mia (una persona non tecnica) prendere il microfono ed intervenire in una discussione, penso possa essere il miglior sigillo esistente su due eventi nati per coinvolgere TUTTI, e non solo gli addetti ai lavori.

Jun 112007
 

barcamp-original.pngDisclaimer: questo post potrebbe risultare "indigesto" agli organizzatori di qualche BarCamp italiano che ho tirato in ballo; mi dispiace, ma è quello che penso realmente.

Il mio primo BarCamp è stato il RomeCamp 2007. Fino a quel momento ne avevo solo sentito parlare, e mai mi sarei immaginato quello che avrei vissuto in quelle ore, chiuso nel Linux Club. Portare una presentazione mi rendeva tremendamente nervoso, specie perchè era una presentazione "non convenzionale" e non sapevo come sarebbe stata accolta. Beh, le persone sono state contente, ed ancor più contente sono state quelle che hanno avuto modo di vedere "Vino 2.0" al MarCamp, il mio secondo BarCamp. Anche ad Ancona è stato fantastico, ho conosciuto persone eccezionali e mi sono divertito moltissimo. Prima di Ancona, però, preso dall’entusiasmo per il mondo dei BarCamp ho dato il via a quello che si sta rivelando, giorno dopo giorno, un progetto davvero interessante: BarCamp Italia. Un blog dove tutti gli organizzatori di BarCamp italiani hanno la possibilità di scrivere in piena libertà, sui BarCamp che stanno organizzando ma non solo; 21 autori (escludendo il sottoscritto) esponenti del fenomeno BarCamp in Italia, hanno fatto conoscere e continuano a far conoscere i BarCamp che organizzano nel Belpaese.

Sembrerebbe una cosa fantastica (e forse lo è) ma… da un po’ di tempo un senso di inquietudine mi pervade quando vedo, ormai settimanalmente, l’annuncio di un nuovo BarCamp.

Diamo i numeri: in questo momento sono in programma, fino a giugno 2008, 16 BarCamp. E ne sono stati effettuati 17.
Di questi 17 BarCamp, solo 6 sono stati i BarCamp "generalisti" mentre gli altri 11 sono stati BarCamp tematici, che hanno trattato i temi più diversi.
Ma… se alcuni BarCamp hanno avuto un’eco fortissima nella blogosfera (con centinaia di posta al riguardo e migliaia di foto su Flickr), alcuni di questi sono passati assolutamente inosservati. Sapevate che in Italia si è tenuto un PoeCamp dedicato alla poesia, o un inCamp in Toscana? No? Beh… come biasimarvi, se considerate che all’inCamp erano presenti 5 o 6 persone, mentre del PoeCamp non si è mai saputo niente (oltre al fatto che c’erano 10 iscritti sul wiki dedicato).

Dove voglio andare a parare con questi due esempio? Semplice: sugli ImprovvisaCamp.
Cos’è un ImprovvisaCamp (il copyright è mio, non vi azzardate a creare un BarCamp che si chiama così! :P)? E’ un BarCamp organizzato generalmente un paio di settimane prima (ma si può arrivare anche ad una settimana, come per l’inCamp) dove qualche volenteroso si inventa un tema e… si butta allo sbaraglio! A che pro? Boh…
Considerate questo: per lo ZenaCamp sono stati necessari diversi mesi di organizzazione, il PubCamp è stato annunciato sei mesi prima della sua data, il PiùBlogCamp che si terrà a Roma in dicembre è stato annunciato ben nove mesi prima, il RoyalCamp che forse si terrà a settembre è in organizzazione già da diversi mesi. Organizzare per tempo un BarCamp significa renderlo un evento "riuscito", sia sotto il profilo logistico che "sociale"; chi lo organizza potrà trovare sponsor, un luogo adatto al numero di persone che parteciperanno, provvedere al catering. Chi parteciperà, di contro, potrà organizzarsi per tempo con i mezzi di trasporto ed eventuali strutture ricettive dove alloggiare, potrà preparare la sua presentazione, potrà parlarne sul proprio blog e contribuire a far crescere l’evento a cui si prenderà parte.
Annunciare un BarCamp che si terrà dopo una o due settimane significa poco rispetto, a parer mio, della comunità che partecipa ai BarCamp.

Ma… se alla fine un ImprovvisaCamp è innocuo (male che vada è un’occasione buona per incontrarsi ed andare a mangiare una pizza), diverso è il discorso per il fratello "subdolo" dei BarCamp, ovvero il TornacontoCamp. Normalmente un BarCamp ha come fine quello di creare un’occasione per parlare, creare spunti di discussione, imparare, conoscersi, socializzare e divertirsi! Gli organizzatori (persone "normali" come gli stessi partecipanti, e che a loro volta avranno partecipato ad altri BarCamp) investono tempo ed energie (e soldi, tirati fuori di tasca propria, perchè non sempre gli sponsor riescono a coprire tutto) per la comunità, con il fine ultimo di "creare" un evento utile alla comunità stessa. Non sempre, però, il fine è questo. Se non seguite BarCamp Italia o non eravate presenti allo ZenaCamp, potreste esservi persi le discussioni che sono nate in seguito all’annuncio del GreenCampIt, un BarCamp sulla politica organizzato da un gruppo politico. Mmmm…. è un po’ come se Mc Donalds organizzasse un FoodCamp o Antinori un WineCamp… o TheBlogTV (una S.R.L di natura commerciale che usa i vlog per guadagnare creando campagne pubblicitarie) un VlogCamp. Ops… pare che un VlogCamp sia davvero in programma, organizzato davvero da TheBlogTV. E chissenefrega se lo stesso giorno è in programma un altro BarCamp da sei mesi… non si può mica perdere l’occasione di farsi un po’ di pubblicità a se stessi su una TV satellitare, per incrementare la propria base utenti, inventandosi un BarCamp in due settimane! Ah… addirittura un ImprovvisaTornacontoCamp… il massimo! E qual’è stata la spiegazione per questa sovrapposizione (quando TUTTI gli organizzatori di BarCamp non solo cercano di non sovrapporsi, ma anche di far passare una o due settimane fra un camp e l’altro)? Che: "Per il passaggio sul satellite era disponibile solo quella data". Eh già… la comunità non conta, quando ci sono interessi "superiori", no? Come, ad esempio, annunciare la non partecipazione ad un BarCamp causa "voglia di prendersi una pausa" (più che giusto, ci mancherebbe! Dopo essersi fatti diversi camp in diretta, offrendo un servizio eccezionale) e poi mettersi in lista per fare la diretta di un altro BarCamp lo stesso giorno. Differenza fra i due camp? Beh… il primo (organizzato in un pub) non portava sufficiente ritorno di immagine, il secondo (organizzato nella sede di un canale satellitare) permetteva di lanciarsi in Eurovisione…. molto meglio, no?

Beh, miei cari amici che mi leggete… personalmente penso che i BarCamp in Italia si stiano inflazionando.
Troppi eventi di questo tipo, alcuni di questi creati solo per "cavalcare l’onda del fenomeno BarCamp" (c’è davvero bisogno di un twittercamp?) e senza aver neanche idea del perchè o del come farlo (oh, SEDICI BarCamp… non due o tre!), senza portare niente di nuovo ed in alcuni casi con fini "dubbi" (quando non palesemente autopromozionali). Forse sarebbe il caso di fermarsi un attimo e riflettere sul perchè in Italia (un paese con 57 milioni di persone ed una penetrazione della Rete e della banda larga ancora di secondo piano) ci siano più BarCamp attivi che in tutti gli Stati Uniti.

May 262007
 

femcamp_bologna.pngAltro importante BarCamp, oggi… 🙂
E’ la volta del FemCamp, il primo BarCamp organizzato DALLE donne PER le donne (dove però sarà presente anche una folta rappresentanza maschile) 🙂
Organizzato da TechnéDonne, si terrà presso il Laboratorio TechnéDonne a Bologna, in via San Felice 22/3, con l’intento di parlare di donne nelle tecnologie e tecnologie delle donne.

E’ infatti innegabile (e purtroppo lo si è potuto notare in tutti i BarCamp tenuti sinora) che le donne "tecnologiche" siano in netta minoranza rispetto agli uomini. Ma… perchè? Sicuramente non per mancanza di capacità (ho delle amiche che sono anche ottime programmatrici o aspiranti ingegneri informatici). Fortunatamente qualcosa si sta muovendo, e già dal CitizenCamp si sono potute seguire diverse presentazioni tenute da donne.

Questo FemCamp ha destato un forte interesse nella blogosfera, come dimostrano gli oltre 180 iscritti e le molte interessanti presentazioni in programma.
Per chi non potesse essere presente a Bologna come il sottoscritto, ci sarà l’inossidabile (e infaticabile) Robin Good a seguire tutto in diretta via streaming sulla sua Robin Good TV. In questo momento la diretta è già cominciata ed io sono già in chat, quindi… forza, collegatevi e… buon FemCamp a chi lo seguirà dal vivo o in streaming! 🙂

AGGIORNAMENTO: attivata la chat Skype ufficiale.

FemCamp Official Chat hosted by giovy78.

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May 102007
 

… e questo fine settimana è di nuovo BarCamp time! 🙂
In programma ben DUE BarCamp in contemporanea: il BarCamp Matera ed il LitCamp.

barcamp_matera.jpgIl BarCamp Matera si terrà (inutile dirlo) a Matera e sarà dedicato alle nuove tecnologie, al web e alle loro applicazioni, con tema: "Nuovi media e nuovi modelli di business come alternativa per lo sviluppo in zone disagiate". Effettivamente la zona di Matera (come grossa parte del sud Italia) non si può dire che goda di un grosso sviluppo, e sono sicuramente da ammirare le realtà che riescono a farsi strada con modelli di business che in Italia sono ampiamente utilizzati ma che "da queste parti" sono ancora un miraggio.
Solo per questo, quindi, varrebbe la pena partecipare! Aggiungeteci poi il fatto che si tenga nella stupenda città di Matera, nota per i famosi "sassi". La location del BarCamp Matera sarà la sede di Datacontact, nel "sasso barisano". Vi consiglio di leggere attentamente le istruzioni per arrivare a Matera e parcheggiare, onde non trovarvi poi bloccati senza sapere dove andare. 😛 I partecipanti sono numerosi (beh, non si parla certamente del numero di Genova, ma è comunque un numero importante per una location così particolare. Oltre a Datacontact, ci sono sponsor come La Compagnia del Cavatappi (nuova realtà enogastronomica lucana e "nuovo modello di business" in zona disagiata per eccellenza), Google o Exent.
Nota dolente di tutto ciò: dopo aver aspettato per mesi questo giorno (sia per il BarCamp, che per poter visitare Matera) un paio di settimane fa mi si è piazzato un impegno inderogabile a Roma proprio sabato mattina, e quindi… niente BarCamp, niente diretta, niente chat… niente di niente… 🙁

litcamp_original.pngIl LitCamp è invece il primo BarCamp letterario in Italia, che si terrà in occasione della Fiera Internazionale del Libro di Torino. In questo BarCamp si incontreranno presso il Circolo dei Lettori  in via Bogino 9 scrittori, lettori, editori, giornalisti e giornalai per dire la loro sull’utilizzo della rete come mezzo di confronto fra tutte queste figure. Anche qui i partecipanti sono numerosi e sono in programma tutta una serie di eventi collaterali successivi al BarCamp (tra i quali una cena con reading letterario ed un dopocena altrettanto interessante). Diversi amici saranno presenti a Torino e sicuramente ci sarà modo di leggere "molto" in seguito (oh, molti sono scrittori… e se non scrivono loro…) ed inoltre sarà presente il prode Robin Good che trasmetterà in diretta sulla sua RobinGoodTV. Il LitCamp, inoltre, sarà in collegamento audio/video/testo con il BarCamp Matera, grazie agli sforzi profusi da Giovanni per mettere su una piattaforma di comunicazione comune ai due camp.

Non posso che augurare un grosso "in bocca al lupo" sia agli organizzatori di entrambi i BarCamp che ai tanti partecipanti che, come sempre, avranno modo di vivere un’esperienza interessante e divertente. 

May 022007
 

ZenaCampLo ZenaCamp è stato il mio terzo BarCamp e, non volendo assolutamente sminuire i precedenti BarCamp, è stato il migliore. 🙂

Ma… prima di cominciare a raccontarvi della mia esperienza, devo assolutamente ringraziare un amico e  blogger a cui devo la mia partecipazione "in tempo utile" allo ZenaCamp: Stefano "Keper" Turinetti.

Cominciamo dal viaggio: agghiacciante! Partito con 38 minuti di ritardo, il treno arriva a Bologna verso le 6 di mattina con solo 8 minuti di ritardo. Fantastico, le Ferrovie dello Stato fanno cagare, ma almeno i ferrovieri sono capaci di recuperare mezz’ora di ritardo. Partiamo da Bologna, il treno percorre un paio di chilometri e… si ferma. Per 40 minuti. Ripartiamo con me incazzato come una biscia, che aggiorno via Twitter lo stato del viaggio, lamentandomi per l’estremo ritardo accumulato (48 minuti). Fortuna che… c’è Keper che, letto su Twitter del ritardo, mi telefona e si offre gentilmente di deviare verso Voghera per passare a prendermi. Mi aspetta in stazione per quasi un’ora, leggendosi un Dylan Dog ed una volta arrivato e verificato che effettivamente causa ritardo causato da Merdovie dello Stato sarei potuto arrivare a Genova solo alle 13.00, partiamo in direzione Genova. Arrivati a Genova e fatto un giro nella metro più breve e lenta in cui sia mai stato, arriviamo a Palazzo Ducale. Una gentilissima ragazza (poi scoperto trattarsi di Marina) ci riempie di gadget (il fantastico pacco-regalo con trofie e pesto genovese di San Lorenzo, la borsa di Yoo+ con la spettacolare maglietta dello ZenaCamp, spillette, adesivi e via dicendo). Ci affacciamo in sala e… cavoli, quanti amici! I padroni di casa Andrea e Marco corrono di qua e di là, mentre Jtheo fa gli onori di casa stringendo mani e dando pacche sulle spalle… 😛 Incontro Sergio (e mi ricordo di aver lasciato a casa il suo libro che volevo portare con me, mentre quel disgraziato di Eio se n’è ricordato e se l’è fatto firmare). Vedo decine di macchine fotografiche in giro, ma quella di PseudoTecnico è quella con l’obiettivo più grande). Anche Dely va in giro a fotografare e filmare, ma con il Nokia. Nel frattempo, seduto ad un tavolo, Tommy smanettava su un computer, e non avendo un blog non riesco proprio a capire cosa stesse facendo… 😀
Casualmente do un’occhiata al tabellone delle presentazioni (preso dal salutare e conoscere molti dei presenti, mi era passato di mente che ci trovavamo ad un BarCamp, con tanto di interventi in programma nelle tre sale). Mi accorgo di essermi perso (causa coda in autostrada) la presentazione di palmasco (grrrrr…. e si che ci tenevo tanto a sentirla!), così come la presentazione di Yoo+,una nuova startup sponsor dello ZenaCamp (peccato, ma avrò modo di testarla e parlarne in futuro). Prendo la macchina fotografica ed inizio a fare qualche foto, mentre Stefano ed Elena ne approfittano per fotografare me…

Più figo del papà... :-) Giovy, Luca ed Elena Mescaline Robin

Nel frattempo conosco realmente blogger che erano solo virtuali fino a qualche minuto prima come Tambu, Axell, Federico, Giovanni, Riccardo, Natascia, Alberto, Ludo ed Enrica mentre vecchie conoscenza come Gaspar, Antonio, Giorgio & Giorgio, Davide, Fabio, Alessandro, Maurizio, Lele con il suo bellissimo bimbo sono piacevoli re-incontri. Moltissimi blogger che leggo (e che erano presenti) mi sono "sfuggiti", purtroppo (tipo gattostanco, Suzukimaruti, Dotcoma o Placida Signora). Ridendo e scherzando arriva l’ora di pranzo, ed io non ancora ho seguito neanche una presentazione (che vergogna!). Si scende giù e, molto ordinatamente, si sfila intorno ad uno strepitoso buffet mentre una ragazza prepara delle fumanti trenetté al pesto, leit motif di questo ZenaCamp. Al tavolo con me palmasco, Delymyth, Eio, Keper e Marco. Dopo il pranzo ed il caffè, è ora di tornare alle presentazioni… e questa volta DEVO seguirne qualcuna… 😛
La prima in programma è proprio una di quelle che mi interessava seguire, quella di Luca intitolata "Informatici vs. Rompiscatole". Come informatico sono direttamente coinvolto (così come molti dei presenti in sala) ed anche la discussione seguente è molto partecipata ed interessante. Nel frattempo anche la presentazione di Maurizio era cominciata, su come funzionano i template di WordPress. Il tempo di fare qualche altra foto e si avvicina il momento di un’altra presentazione molto attesa, quella di Ludo sui "numeri" di Blogbabel, la famosa classifica dei blog italiani che sta perdendo sempre di più l’aspetto di mera classifica per elevarsi a qualcosa di più utile all’intera blogosfera; special guest della presentazione Paolo. Prima di Ludo, però, tocca a Nicola parlarci della sua Democrazia 2.0, presentazione che ha sviluppato un acceso dibattito che ha coinvolto diversi blogger, partendo da Gaspar. Dopo Nicola e Ludo, si avvicenda nella sala Stefano, che presenta il progetto BlogLab; anche in questa presentazione mi sento molto "partecipe", essendo uno dei fellow del progetto, così come sono editor di BlogBabel… 😉
Comincia ad avvicinarsi la conclusione di questo camp, ma non prima di avere la possibilità di godere di un personale "bis" della presentazione di palmasco (che diventa, insieme a Keper, il mio eroe della giornata) sul perchè debba essere abolito il formato jpg dalle macchine fotografiche digitali, a favore del RAW. Beh… ha ragione da vendere, cavoli, e da oggi comincerò a scattare anch’io in RAW (in accoppiata al jpg, all’inizio, anche se spero di poter poi abbandonare questo formato). Alle 18 circa Andrea comincia a girare per le diverse sale annunciando che lo ZenaCamp volge al termine, e quindi mentre si smantella e cominciano i saluti, c’è ancora tempo per conoscere Intempestiva e Surreale, e fare due chiacchiere con Gaspar sui blog e sulla "socialità" dei blog e degli eventi collegati (come i BarCamp). Ci trasferiamo per due chiacchiere nel cortile di Palazzo Ducale, e dopo un po’ un nutrito gruppo si ferma a prendere un aperitivo, dandosi poi appuntamento per la cena successiva. A malincuore sono costretto ad abbandonare una così piacevole compagnia per prendere nuovamente la mini-metropolitana con destinazione stazione Genova Porta Principe, dove mi aspetta il treno per Voghera e poi l’espresso per Foggia. (con una toccata e fuga a Bari, in mattinata).

Andrea alle prese con le trenette Elisa Un'interessante tavola rotonda Onino, Folletto e Jtheo


Concludendo:
quasi 2000 KM macinati in 36 ore, partecipazione ad uno dei BarCamp meglio organizzati ed interessanti che abbia visto, conosciuto moltissime persone (sicuramente ne avrò scordato qualcuna, mea culpa… se vi va, segnalatemi le dimenticanze nei commenti) e ri-visti altrettanti amici. Unica cosa che mi ha lasciato "insoddisfatto" (per modo di dire): il non aver presentato nulla… ma sarà per il prossimo PubCamp, dato che purtroppo non potrà essere presente nè al LitCamp nè al BarCamp Matera (causa impegno improvviso a Roma il 12 maggio).

L’intero fotoset realizzato dal sottoscritto allo ZenaCamp è qui su Flickr

Infine, una nota per Twitter: NON venitemi a dire che è solo l’ennesima applicazione stupida per farsi i cavoli degli altri, perchè al sottoscritto Twitter ha permesso di "salvare" la partecipazione allo ZenaCamp.