Nov 302005
 

Buongiorno a tutti.
Stamattina ho da scrivere qualcosa di “particolare”, e che non viene direttamente da me.
Il mio compito (per preciso volere dell’autore) è quello di divulgare la sua storia, in modo che “il mondo” sappia cosa succede in paesi come la Serbia.
Lascerò il testo della sua (lunga, sappiatelo…) mail quasi invariato; per sua richiesta, eviterò di menzionare il suo nome completo, quello degli altri protagonisti della vicenda ed alcuni particolari di cui sono a conoscenza, perchè lui è ancora in Serbia, ed ha paura di eventuali ritorsioni.

Il testo è scritto in prima persona perchè indirizzato a me, ed eventuali mie modifiche/note/aggiunte saranno indicate in corsivo.


Ciao a tutti, questa mail è per raccontare una storia allucinante. E’ principalmente diretta a Giovanni, affinchè possa raccontare con il suo blog e tramite il mondo libero della rete diffondere un messaggio. (segue testo personale rimosso per privacy)

All’inizio di novembre come forse sapete già sono partito da Roma per venire qui a Belgrado a trovare la mia donna. Ho comprato un biglietto della (compagnia aerea) per un volo con scalo a (paese estero). Essendo già stato in Montenegro (che è lo stesso stato) con la carta d’identità non mi sono fatto molti problemi. Tuttavia c’è da dire che sono stato anche in Questura a (città dell’autore) a chiedere informazioni ed una persona molto competente mi ha detto che per Serbia e Montenegro non avevo bisogno del passaporto. Inoltre arrivato a Roma Fiumicino ho chiesto giusto per un’ulteriore sicurezza ad una hostess molto competente della (compagnia aerea) se c’era bisogno del passaporto. Ed ovviamente mi ha risposto che non ce n’era bisogno. Quindi sono partito alla volta di (scalo intermedio), dove uno steward della (compagnia aerea) mi ha controllato i documenti (carta d’identità valida per l’espatrio) non trovando nulla da eccepire, e mi ha fatto passare. Alle 12.15 mi sono quindi imbarcato per Belgrado dove sono arrivato alle 14.00 circa. Sbarcato dal velivolo mi sono recato al controllo documenti dove sono cominciati i miei problemi. Qui infatti la polizia di frontiera mi ha detto che non potevo passare con la carta d’identità e che quindi dovevo tornare indietro. Io ho ovviamente detto che ero già stato nel loro paese con la carta d’identità e che quindi una cosa del genere era impossibile. Per tutta risposta mi sono sentito rispondere che in Montenegro la polizia non rispetta la legge e che quindi l’errore era stato causato dalla mia disinformazione (per fare un esempio è come se in Italia entri dalla Val d’Aosta e ti chiedono la carta d’identità, mentre entrando dalla Sicilia ti chiedono il passaporto). Comunque nonostante il disappunto per il biglietto perso, ho chiesto di poter comprare un biglietto per ritornare a casa. Ed a questo punto mi sono reso conto di che cosa significhi essere in un paese dove la legge la fanno i babbuini: il bellimbusto della frontiera infatti mi ha risposto che non potevo ritornare con un aereo diverso da quello con cui ero arrivato. E qui ho iniziato a sudare un po’ perche ho capito di essere nei guai. Ho chiesto allora molto gentilmente un modo per poter risolvere la cosa in maniera veloce e indolore. Ho dato loro il nome e cognome della mia ragazza e gli ho detto che mi stava aspettando oltre la “barricata”, sperando che lei potesse in qualche maniera aiutarmi a risolvere la questione. Anche qui ho sentito un leggero malessere poichè, dopo averla chiamata e averle detto come stavano le cose (tutto ciò senza tuttavia poterla vedere), ho realizzato che nonostante tutto non c’era nessun modo per lei di aiutarmi a uscire dall’impiccio. A questo punto parlare di malessere vorrebbe dire non esprimere a dovere la sensazione. Una giusta espressione sarebbe aver realizzato di essere nella merda fino al collo. Tuttavia, avendo dei genitori a cui voglio un bene dell’anima ed essendo mio padre cardiopatico non ho voluto chiamare casa per non farli spaventare. Ho quindi preferito far risolvere il problema a V. (questo è il nome della mia ragazza) tramite il suo avvocato e le sue conoscenze. Tuttavia dopo un paio di ore avevo gia iniziato a perdere le speranze. Per tutta risposta mi hanno condotto in un area dell’aereoporto dove portano le persone con problemi simili al mio (per intenderci una cella per i rifugiati dell’Onu che loro chiamano molto simpaticamente “Transit Area”) e mi hanno chiuso in questa cella senza darmi una spiegazione. Quando mi hanno rinchiuso ho provato una sensazione che spero di non riprovare mai: essere privato della liberta per non aver commesso alcun reato.
In quel momento mi sentivo come il personaggio de Il processo di Kafka. Ho iniziato allora una raffica serrata di telefonate con V. per vedere a che punto era la situazione e per spiegarle dove mi trovavo. Tra i suoi pianti e i miei sudori freddi abbiamo cercato di contattare l’ambasciata per vedere se con il loro aiuto era possibile uscire da questa spiacevole situazione. Purtroppo l’ambasciata era già chiusa e non sono riuscito a contattare il numero di emergenza (non ho tuttavia intenzione di criticare queste persone poichè il loro appoggio nel giorno successivo è stato importante e perchè dopo quello che mi è successo, apprezzo lo stato in cui sono nato nonostante tutti i disservizi e le magagne, poichè in confronto a questo governo (quello serbo) è oro colato). Quindi mi sono messo l’anima in pace e mi sono preparato ad affrontare la notte consapevole che non c’era nessuno in grado a quell’ora (le 18.00 circa) di risolvere la situazione. Ho chiamato mio padre per fargli sapere che ero arrivato e che stavo bene, nonostante una serie di piccoli problemi burocratici mi avesse impedito di superare la frontiera. La verità è che non volevo farli preoccupare, quindi ho mentito dicendo che mi tenevano in una stanza all’interno dell’aereoporto dotata di tutti i comfort (e ovviamente di cibo e di acqua). Perchè la cosa piu bella (per modo di dire) è stata che queste grandissime teste di cazzo mi hanno tenuto chiuso là dentro non dandomi da bere per oltre 10 ore e non dandomi da mangiare per quasi 20 ore nonostante io li implorassi per avere dell’acqua. Il loro spasso più grande deve essere stato rispondermi ogni mezz’ora di aver già chiamato il catering, già in viaggio per portarmi tutto il necessario. Per tutta la notte l’unica persona che mi ha tenuto compagnia mandandomi dei messaggi, evitando di farmi impazzire è stata V. che non mi ha mai lasciato.
Al risveglio (se tale si può chiamare dopo una notte insonne) la mattina ho sentito che c’era un volo Alitalia per Roma e ho implorato il mio carceriere di farmi comprare il biglietto ma non c’è stato verso. A questo punto non ce l’ho fatta più e ho ceduto chiamando mio padre e spiegandogli tutta la situazione. Nel frattempo però V. ha chiamato l’ambasciata e io ho richiamato mio padre per rassicurarlo sulle mie condizioni e per non farlo preoccupare. Da quel momento infatti ho stabilito un filo diretto con gli uomini del consolato, i quali sono stati disponibilissimi e gentilissimi, portandomi da mangiare e da bere e facendomi vedere V. per dieci minuti. Mi hanno rassicurato dicendomi che sarei ripartito alle 14.00 per l’Italia con lo stesso aereo dell’andata. E qui finisce la mia disavventura.
La cosa piu triste che ho capito in questa storia è che non conta se il governo sia di destra o di sinistra quanto il fatto che continuando a fare queste cosiddette “missioni di pace”, buttando bombe su paesi che non ci hanno fatto nulla di male e uccidendo uomini donne e bambini come se fosse un videogioco, non fa nient’altro che aumentare la lista dei nostri nemici, alimentando sempre piu l’odio fra i popoli. Perchè in effetti non esistono missioni di pace quando i
nostri militari sono armati con armamenti d’assalto, elicotteri, carri armati e portaerei. Questa si chiama guerra e non esiste una guerra di pace. Dovremmo essere degli uomini d’onore e combattere solo per la difesa delle nostre famiglie e delle nostre case. L’unica guerra giusta è quella che noi facciamo per difendere le persone che ci vogliono bene. Io nonostante tutto sono riuscito a comprendere il loro comportamento anche se non l’ho condiviso e l’ho ritenuto ingiusto. Ma voi pensate che sia possibile per loro perdonare ciò che abbiamo fatto? Io non credo sia umanamente possibile.
Comunque sono felice sapendo che ci sono delle persone che mi vogliono bene. E’ tutto ciò di cui ho bisogno.
Vi ringrazio del vostro appoggio. Ci sentiamo presto.


Termina qui la mail di F., che adesso è ancora in Serbia (ci resterà fino a fine dicembre), con la donna che ama.
Il mio “compito” era di farvi sapere e termina qui, quindi lascio a voi la parola per eventuali commenti.

  48 Responses to “Viaggio in Serbia: una storia allucinante”

  1. Nel titolo…c’è già scritto tutto! allucinante 💡

    • Guardate che basta andare sulla pagina web della serbia per vedere scritto che la carta d'identità non serve invece di andare a chiedere all'amico dell'amico del cugggggino del nipote.
      E' una storia brutta nata dalla disinformazione e dall'ignoranza.
      Io quando mi reco all'estero non chiedo a parenti e amici, mi informo direttamente.

  2. La storia è terribilmente allucinante. Ma vorrei sentire anche l’altra campana; cioè mi piacerebbe conoscere il racconto della polizia serba. Essendo questo impossibile è inutile commentare.
    Il tuo amico adesso ha il passaporto? E soprattutto: cosa sappiamo adesso in proposito? E’ necessario oppure no? L’ambasciata italiana gli ha detto se il passaporto era necessario?

  3. @ Samuele: hai ragione a voler sentire l’altra campana, ma… a che pro?
    Ovvero: secondo te che senso avrebbe mentire (e farmi scrivere di conseguenza) inventando una storia come questa? E’ ovvio che F. avrebbe voluto solo arrivare a casa della sua donna senza problemi, ed è altrettanto ovvio che adesso è lì dotato di passaporto.
    In realtà (e se rileggi bene la sua mail, è chiaro) la situazione è confusa, nel senso che “in teoria” NON dovrebbe essere necessario, ma in pratica… ognuno fa quello che vuole, e tranquillamente ti potrebbe capitare di passare solo con la carta d’identità (come ha fatto già quest’estate) così come di venire arrestato perchè hai SOLO la carta d’identità. 😕

  4. Anche a me e’ sembrato un racconto allucinante e non dubito assolutamente della sua veridicita’ (a me e’ capitato qualcosa di simile sempre in Serbia per un “semplice” eccesso di velocita’ del mio autista…). A tal proposito ho pero’ qualche osservazione da fare:

    – se hai una *minima* esperienza di viaggi, sai benissimo che partire con la sola carta di identita’ verso paesi dell’est europa e’ quantomeno da sprovveduti. Inghilterra e Germania (per fare un esempio) sono ok con la carta d’identita’, mentre non mi e’ neanche lontanamente passato per la testa di lasciare il passaporto a casa quando sono dovuto partire per la Serbia. Prevenire e’ meglio che curare, soprattutto in posti dove – e’ risaputo – la corruzione e’ a livelli strepitosi e capita di prendere una multa solo per vedersela convertita in una “mancia” al solerte poliziotto. Inoltre, un passaporto non occupa molto spazio… [ironico]

    – cosa c’entra la chiusura sulla guerra? Ho riletto tre volte ma continua a sembrarmi fuori luogo. Queste cose succedevano anche 20 anni fa quando il muro era ancora in piedi… secondo te un funzionario di frontiera cosi’ spietato e criminale avrebbe fatto differenza fra un italiano ed uno spagnolo/tedesco/australiano? Per loro siamo solo polli da spennare, non c’entra la nazionalita’ o la partecipazione alle missioni di “pace”. Te lo dice uno che nel 1988 e’ stato sbattuto fuori da Berlino Est dai Vopos armati di mitra senza un motivo preciso (o meglio, non ho fatto in tempo a chiederlo, i cani lupo abbaiavano troppo e sembravano abbastanza affamati….).

    In conclusione, sono felice perche’ tutto si sia risolto, ma la prossima volta sarebbe meglio fare un pelino di attenzione (ad esempio, in questi paesi e’ consigliato portarsi sempre dietro una quantita’ minima di dollari/euro per pagare *subito* eventuali “mance”…).

    E’ triste ma purtroppo e’ cosi’…..

    Fra

  5. ciao a tutti,
    io in serbia ci sono nata ed è da 25 anni che vado e vengo col passaporto e non mi è mai passato per l’anticamera del cervello di lasciarlo a casa, prima di tutto perchè una volta non si poteva andare da nessuna parte senza e ora perchè se è vero che si può girare per l’unione europea con la sola carta d’identità è altrettanto vero che la serbia non ne fa parte e mi sembra normale che richieda il passaporto in frontiera!!
    non so perchè in montenegro non lo abbiano richiesto ma sappiate che è stato un loro errore, forse dettato dalla voglia di sentirsi più “europei”.
    per quanto riguarda la guerra sappiate che la serbia non ha nulla contro l’italia, anzi per i serbi l’italia è una specie di terra dei sogni e gli italiani sono considerati amici dei serbi, a differenza di quello che sento troppo spesso sui serbi qua in italia…
    il grosso problema che ha causato la guerra è stato il totale stato di anarchia e delusione e povertà totale in cui è stato buttato il paese per aver cercato di difendere la propria terra da chi la rivendicava per se’ dopo averne letteralmente sbattuto fuori i legittimi abitanti.
    forse sarò un po’ di parte ma è mia zia che è dovuto fuggire di notte dalla casa in cui è nata per non venire ammazzata insieme al figlio che è mio cugino…
    sono io che non potrò mai più tornare a trovare i miei nonni nel cimitero in cui sono sepolti perchè non so nemmeno se ci sono ancora le loro tombe!!!
    ok scusate lo sfogo ma mi sembrava doveroso nei confronti delle persone che amo.
    viv

  6. Ciao Vivien,
    sono il protagonista della storia allucinante e volevo rispondere al tuo commento. Per prima cosa ti posso dire di aver chiesto in questura la storia riguardante il passaporto in Montenegro. E qui mi hanno risposto che il passaporto non era necessario. Quindi io entrando nel paese la prima volta con la carta d’identità non mi sono proprio fatto lo scrupolo la seconda volta di chiedere se fosse necessario il passaporto per entrare nello stesso paese. Perchè il paese è chiamato Repubblica di Serbia e Montenegro(anche se probabilmente non lo sarà ancora per molto visto che ad Aprile ci sarà il referendum per la separazione). Tuttavia anche ammettendo lo sbaglio che c’è stato da parte mia, mi potresti spiegare per quale motivo, visto che i serbi amano gli italiani, quando sono stato in cella non mi è stato dato nè da bere, nè da mangiare? Non credi che questo sia un comportamento leggermente ostile, visto e considerato il fatto che io non mi sono comportato in maniera maleducata e non ho offeso nessuno? Scusami se mi sfogo anch’io, ma non credo che in Italia vengano trattate così le persone che hanno dei disguidi con la legge. Non credo sinceramente che ci siano queste palesi violazioni dei diritti umani. E spero che un giorno sia lo stesso anche in Serbia.
    Francesco

    • ciao francesco io sono serba e ti posso solo dire che sono indignata per quello che ti e sucesso.si in serbia si entra col passaporto ma quello che ti hanno fatto era un abbuso di potere,se io fossi in te li denuncerei,e comunqe ritornaci in serbia col passaporto pero vedrai non siamo poi tanto male

  7. ao sei de marmo! fin dalla fine della guerra serbia e montenegro sono due stati con leggi distinte e non fanno parte dell’unione europea. son stato varie volte a belgrado e ci vuole il passaporto. e basta! lo sanno tutti quelli che vanno speso da quelle parti! cacchio c’entra la guerra e quel campionario di frasi fatte che hai detto… per andare che ne so in cina ci vuole il passaporto o no? ci vuole anche in serbia!!!!

  8. Ciao Francesco,

    scusa, ma sai cos’è allucinante in questa storia? non il fatto come ti abbiano trattato in aeroporto, ma il fatto che tu sei andato in un paese che non fa parte della Comunità Europea senza il passaporto?!
    puntiamo di più sulla causa dei tuoi guai che sulle conseguenze e sulla “violazione dei diritti umani”.
    sinceramente, non approvo le “buone maniere” dei tuoi carcerieri, ma nessuna scusa neanche per te di non aver ragionato prima di partire. sarà possibile che qualcuno in questura ti abbia dato una disinformazione del genere?! boh?
    in fine, propongo a giovy di cambiare il titolo di questa storia o almeno di aggiungere “viaggio in serbia una storia allucianante di un italiano male informato”.
    saluti a tutti.

  9. Credo che il tuo sbaglio non sia stato quello di non portarti il passaporto ma quello di mettere piede in Serbia quelli sono dei carnefici come indole, tutti sappiamo quello che hanno fatto ……… il lasciarti senza bere e mangiare era il minimo sei stato fortunato. Per le prossime volte ti conviene far venire la tua donna in Italia.

    • cosa hanno fatto scusa?? dai dimmelo tu che pare che sia bene informato… o mi sbaglio??? allora è una carnefice anche la sua ragazza, è serba! oppure lei no… e perchè lei no? chiarisciti le idee e smettila di dar retta a quello che vogliono farti credere i TG

    • io sono serba e non ho mai massacrato nessuno,e tu non sei nessuno per poter sentenzionare e amonire un popolo cosi.a nessuno piace la guerra non sai di cosa parli credimi

    • Beh, non credo che sei informato sulla questione dei balcani se dici cosi!!! Quindi prima di fare certe figurace sui forum, dovresti informarti!!!! Io sono Italiano, ho prestato servizio militre in Bosnia e Kossovo e ho conosciuto tanti serbi e ti posso garantire che hanno patito tanto come popolo!!! Quindi come ti ho detto informati prima di pralare male!!!

  10. Ciao a tutti,
    io sn stato in montenegro quest’anno ma stando alle notizie locali(comune di residenza…con scritta gigante!), per montenegro e serbia è sufficiente la carta d’identità… fatto sta che una volta in montenegro mi sn fidanzato kon 1 ragazza serba e sn venuto a conoscenza del fatto che in serbia serve il passaporto… in montenegro no! è 1 cosa strana in effetti ma è proprio così…
    cirka la corruzione della polizia locale ne ho viste di cotte e di crude… e con mio grande dispiacere ho visto anche del vero e proprio razzismo nei confronti di italiani ma anche altri stranieri, ma non facciamo di tutta 1 erba 1 fascio… c’è gente e gente… probabilmente hai trovato dei carnefici di uomini (ma c’è anche brava gente!)… e capisko benissimo la situazione perchè qui le autorità locali dichiarano che il passaporto nn serve anche in serbia ma nn è così (precisano però la permanenza massima di 30gg nello stato a scopo di vacanza)… prossimamente dovrei andare a belgrado… e state sikuri ke mi porterò il passaporto… 😐

  11. ah francesco visto che hai la ragazza serba, puoi dirmi 1 cosa?la mia ragazza verrà il mese prossimo in italia… ma mi ha chiesto una specie di “lettera di garanzia” dice che la polizia serba chiede questo documento che io dovrei scrivere in serbo(come farò nn lo so…), dove dichiaro che per un certo periodo vivrà da me e in caso di morte o incidenti faranno capo a me per qualsiasi informazione… la cosa xò mi ha lasciato 1 po perplesso, è possibile che serva solo per il rilascio del passaporto? o serve 1 documento che attesta la motivazione del viaggio? perchè mi sembra 1 cosa davvero strana… se ne sai qualkosa a riguardo illuminami perfavore…

  12. La prima risposta è per anvediquesto ignorante e la indirizzo all’autore del post tutti in serbia che è altrettanto ignorante. Prima di tutto desidero comunicarvi, visto che non avete la capacità di leggere, da poveri analfabeti quali siete, che prima di partire ho chiesto alla questura i documenti necessari e mi hanno risposto( per il montenegro si intende) che c’era bisogno solo della carta d’identità. Ora visto che andare in un paese chiamato Repubblica di Serbia e Montenegro è, dal punto di vista formale, come andare negli Stati Uniti d’America, ho ritenuto ovvio che i documenti validi in uno degli stati della federazione fossero validi nell’altro(o forse voi per entrare in uno dei diversi stati degli USA avete bisogno ogni volta del visto?). Il mio unico errore è stato chiedere ad un poliziotto ignorante guarda caso lavorava nell’ufficio passaporti.
    Detto questo mi sento anche obbligato a dirvi che si va all’estero con la carta d’identità nei paesi firmatari dell’accordo di Schengen firmato a Schengen, nel Lussemburgo, il 14 giugno 1985. Tra questi paesi ci sono(vi do questo aggiornamento poveri pivelli!!) paesi come Norvegia e Islanda che non fanno parte dell’Unione Europea, e meraviglia delle meraviglie, non vi aderisce l’Irlanda che pure fa parte della Comunità Europea. Quindi io al posto vostro prima di parlare di ignoranza altrui mi documenterei!!!

    • Francesco, ma la Serbia e il Montenegro non hanno aderito agli accordi Schengen!!! Sei tu il povero pivello!!!! Se ti sei informato per il Montenegro non dovevi considerare scontato che per la Serbia fosse la stessa cosa. Essendo uno stato confederato e NON una federazione, nei due paesi è normale che si possa rispondere a leggi differenti!!! Gli USA, che tu invece hai citato, sono una federazione… è una cosa ben diversa!!!

  13. Ciao Fabrizio,
    rispondo subito alle tue domande. Dato che in alcuni paesi i cittadini non sono liberi di andare dove vogliono con il passaporto, è necessario per queste persone una lettera di invito per poter viaggiare. I serbi infatti per poter ottenere un visto di uscita devono avere un documento che attesta il motivo per cui vengono in Italia e chi li ospiterà e garantirà per loro. Il documento è bilaterale e serve anche alle nostre forze dell’ordine per permettergli di entrare. In qualche modo tu garantisci per questa persona, garantendo che non verrà in Italia violando le leggi sull’immigrazione o altre leggi dello stato ospitante. Insomma ne sei responsabile. Sfortunatamente non so darti informazioni più precise, perchè la mia ragazza ha il passaporto australiano(oltre a quello serbo) e quindi non ha bisogno di nessun permesso per venire in Italia. Tuttavia quello che ti consiglio è di andare in questura e chiedere come fare per scrivere questo documento, poichè penso che sia necessario anche per le autorità italiane.
    Saluti

  14. Ciao a tutti, sono Mario e ho 17 anni. Questa estate ho avuto il piacere di andare in Serbia con gli scout per andare in un orfanotrofio ad “animare” un pò la situazione, va beh, prima di tutto F. dovrebbe sapere che per tutti i paesi che non fanno parte dell’unione europea ci vuole sempre il passaporto, poi io condivido quello che hai detto sul fatto della guerra ecc. e hai anche ragione a dire che il trattamento che ti hanno fatto non è quello che ogni turista si aspetta, però lì è un pò così. A parte tutto la Serbia mi è piaciuta molto,ed è un bellissimo paese, spero di rifare questa bella esperienza, facci una risata sopra, si vive meglio 😀 ciao ciao.

  15. le informazioni sull’ingresso nei Paesi vengono ottenute telefonando alle ambasciate, non dalle hostess. la polizia montenegrina non rispettava le leggi federali, facendo entrare con la c.i. (è successo anche a me). prima di fare i turisti bisogna rivolgersi alle autorità diplomatiche, altrimenti si viene presi e trattati come babbuini.

  16. Volevo andare in Repubblica ceca e altri paesi dell´est: si potrebbero sapere informazioni di questo tipo anche per altri paesi? Intendo la corruzione della polizia.

  17. 1) Nella (ormai ex) repubblica di Serbia e Montenegro è SEMPRE stato necessario il passaporto.

    2) Che i poliziotti montenegrini in via non ufficiale consentissero di passare con la sola carta d’identità non è ragione valida per non ortarsi il passaporto

    3) L’impiegato della Questura dimostra quanto sia approssimativa la professionalità di certi italiani, anche e soprattutto di quelli della Pubblica Amministrazione. Spesso gli ignoranti definiscono “JUgoslavia” anche gli Stati dell’ex Confederazione, quali la Croazia e la Slovenia, per i quali è effettivamente sufficente la carta d’Identità.

    4) Al solito, anzichè comprendere ed ammettere il proprio errore, si scarica la colpa sui “serbi brutti e cattivi”, con considerazioni (la guerra) che non hanno alcuna attinenza.

    5) Gli italiani che vanno in giro a fare i caciaroni e credono di poter comperare l’amore delle donne di questi “sottosviluppati” non sono ben visti. Mi sono spesso dovuto vergognare del comportamento dei miei connazionali.

    6) Io ho sempre trovato squisita ospitalità in Serbia.

    7) La lettera di garanzia non è un problema richeisto dal governo serbo, ma dalla legge italiana, dato che la Serbia non fa parte della UE nè dell’area Schengen. Quindi serve un visto e non è facile da ottenersi.

    7) Non preoccuparti per V. sicuramente quella sera avrà trovato chi l’ha consolata. Come d’altronde farà sempre quando tu sei lontano. Occhio non vede … 😈

    8) I poliziotti serbi non ti han dato da mangiare e bere? E che ti credevi di essere al ristorante e di poter ordinare loro cappuccino e cornetto? Per loro eri un clandestino. Non un clandestino disgraziato, ma un benestante viziato, ignorante e meravigliato dell’ovvio (non si entra senza passaporto?) italiano che si è messo a frignare con la sua ragazza.

    9) Una cosa te la concedo, i serbi sono gelosi delle loro donne e ne hanno ben donde. Ti hanno voluto dimostrare che a volte il danaro, un bel paio di scarpe ed un cellulare non bastano. Inutile dire che sono corrotti. Se lo fossero stati gli avresti allungato 100 euro e ti avrebbero mollato. Hai provato a farlo, senza avere l’aria di dare loro la mancetta?

    10) Pizdek i tvrdoglav! Chiedi alla tua ljubav di tradurtelo 8)

  18. Incredibile….

    Solo una cosa è incredibile in tutta la faccenda. LA TU PRESUNZIONE.

    Caro mio,

    Serbia e Montenegro sono due stati indipendenti e diversi. Nel momento in cui tu ti sei recato a Belgrado dovevi sapere che Belgrado è la capitale della Serbia e non del Montenegro, la quale capitale è Podgorica. Questo vuol dire che le leggi che ci sono in Serbia non sono uguali alle leggi che ci sono in Montenegro. Questo significa che se ci vuole solo la carta d’identità per entrare in Montenegro, non significa che lo stesso vale anche per la Serbia. Quindi, mi fa ridere la battuta che hai fatto sulla Sicila e Val D’Aosta. Che poi ci sia una unione tra la Serbia e Montenegro simile a quella dell’Unione Europea è una cosa completamente diversa.

    La colpa non è ne di questore, ne di nessuno tranne TUA. Ci sono migliaia e migliaia di siti internet sia italiani che serbi dove è CHIARAMENTE specificato che gli italiani che si vogliono recare in Serbia necessitano di un passaporto valido. Quindi, tu hai tentato di entrano nella Serbia clandestinamente ed i poliziotti serbi non hanno fatto altro che il loro lavoro, a prescindere che si tratta di un italiano. Che differenza c’è tra un italiano ed un albanese che entra illegalmente in Serbia?….nessuna…Anzi, secondo me ti hanno trattato molto bene, perché se si fosse trattato di un serbo che voleva entrare in Italia solo con la carta d’identità, l’avrebbero arrestato, portandolo in carcere per una grave violazione delle leggi sull’immigrazione.

    A te ti hanno lasciato in “transit area” del aeroporto, dando ti la possibilità di tornare a casa, anche se hai violato le leggi sull’immigrazione. A mio avviso hanno sbagliato perché non ti hanno arrestato e perché non ti hanno mandato a casa insieme agli altri clandestini.

    Dovresti ringraziare lo stato serbo per un trattamento cosi umanitario nei tuo confronti.
    Ti ricordo inoltre che i cittadini serbi, per entrare in Italia necessitano di un visto (oltre che di un semplice valido passaporto) che non è cosi facile ottenere. Occorrono decine di documenti, garanzie e certificati, oltre che supportare la burocrazia disastrosa che c’è nelle ambasciate italiane compreso il comportamento vergognoso degli italiani che ci lavorano dentro. (ho la ragazza serba e ho sentito sulla propria pelle questo comportamento).

    Quindi io non vedo niente di male nel comportamento delle autorità serbe, anzi….sono stati molto corretti. Inoltre, il fatto che ti hanno spedito a casa, non lasciandoti entrare clandestinamente, vuol dire che il loro apparato ( a differenze dal nostro) NON E’ per niente corrotto,perché se lo fosse t’avrebbero mollato per poche centinaia di euro. (cosi si ottiene un visto italiano nelle NOSTRE ambasciate….lo si vende a prezzo di 200-300 euro)…

    Pensaci…

  19. anche io vado spesso in serbia(ho sposato un uomo serbo) per fortuna non tutti sono così(il fatto che il tuo amore sia una ragazza serba lo dimostra) comunque ogni volta che passavamo la frontiera(viviamo in italia)c’erano problemi…ad esempio la carta verde che la nostra compagnia d’assicurazione assicurava la validità anche per quel paese alla frontiera per loro non lo era e così dovevamo stipulare una poliza apposta(con costi assurdi)…
    la polizia ricordo ci fece una multa perchè l’adesivo raffigurante la I di Italia da attaccare sull’auto era al centro delle stelline (simbolo della comunità europea)con l’adesivo ovviamente di colore azzurro…e loro ci multarono perchè andava affisso quello classico bianco con la I nera!
    alla fine per non raddoppiare la sanzione l’ho fatta io su un foglio di carta!!!
    nonostante tutto amo la serbia e il popolo serbo,(non condivido in pieno alcune mentalità ma vedo che negli ultimi anni sono molto cambiati)la tua ragazza sarà di belgrado mio marito invece è di una piccola città di nome Ruma.
    ogni tanto mi vergogno di essere italiana… ma all’estero mi rendo conto che è il paese più bello del mondo!

  20. Ciao nell’agosto 2006 in pulman sono andata a Montenegro passando dalla Serbia e in frontiera mi hanno chiesto il passaporto, comunque se chiami l’ambasciata ti dicono che non ci vuole ma io per precauzione l’ho portato con la marca da bollo, lì ogni scusa è buona per “usmi para” come in tutti i posti quando capiscono che sei straniero cercano di fregarti. 😛

  21. ho appena finito di leggere la tua storia , perchè a breve partirò per la Serbia, dove parteciperò ad un campo di lavoro volontario.
    Mi hanno già avvisato che dovrò portarmi dietro il passaporto, quindi penso che non incorrer nella tua brutta disavventura.
    L’ho controllato enon è ancora scaduto!1
    perc iò dovrei essere in regola…
    la mia domanda pero’ ora è la seguente. vediamo se mi puoi essere d’aiutoL:
    ci devo mettere o no la marca da bollo sopra??
    il viaggio lo farò in treno, quindi non so se me lo chiederanno al confine , visto che da Trieste passerò per la -Croazia.
    che dici?? mi posso fidare a viaggiare senza??

  22. la marca da bollo e’ una cosa tutta italiana… infatti nella maggior parte degli stati il passaporto e’ gratuito. Puoi passare in Slovenia con la carta d’identita’ e usare il passaporto per entrare in Serbia. A loro non gliene frega niente se non hai pagato le “tasse” per il passaporto all’ italia

    ho letto anche tutti gli altri commenti… e devo proprio dire che l’ignoranza e’ tanta !!!

    Schengen serve per poter entrare liberamente senza dover mostrare i documenti (seppure sei obbligato ad averli) e non per poter entrare con la sola carta d’identita’. Per fare un esempio dal 1. gennaio 2008 si potra’ entrare in Slovenia senza passare il valico di confine.

    Il fatto che ti abbiano detto che per entrare in Serbia basti la CI non mi sorprende affatto… gli italiani in geografia sono dei veri genii… 😛 😛
    Do un esempio …: una mia amica (cittadina italiana) nata a Lubiana (che dal 1991 e’ la capitale della Slovenia) due anni fa, ha rinnovato dei documenti e… le hanno scritto che era nata in Serbia – Montenegro !!! ovvio… quando era nata lo stato era Yugoslavia, poi quello che ne e’ rimasto e’ diventato Serbia … ma dico io… vivo a Trieste e il coglione !!! di turno allo sportello non conosce la capitale dello stato a 12 Km ???

    meditate e non criticate tanto

    un anno fa sono tornato dall’argentina (tutti cittadini italiani) e ci hannno fatto aspettare 8 ore (senza bere ne mangiare!!! e il neanche in una stanza apposta, ma davanti allo sportello della dogana) come se fossimo dei clandestini o dei delinquenti, poi passate 8 ore ci hanno perquisito da cima a fondo… per poi scoprire che eravamo a posto

    italiani brava gente?

  23. Lo sapete quale è la grave pecca degli italiani?Che parlano senza sapere…pensano di sapere tutto ed invece purtroppo non sanno un cacchio, comprese le questure. Considerate che prima di andare in Serbia dovevo rinnovare il mio passaporto e c’è chi mi ha detto che non potevo e dovevo farlo ex novo. Che massa di coxxxoni. la mia ragazza è serba, sono stato a Belgradoparecchie volte ma non mi posso lamentare assolutamente. un consiglio spassionato “prima di fare qualsiasi cosa documentatevi e chiedete il più possibile in quanto la disinformazione che c’è è paurosa”. Ho letto qui di un ragazzo che voleva fare la lettera di invito in serbo per la polizia….mi piacerebbe proprio sapere dove ha letto sta caxxxxa o chi l’ha detta.
    Cerchiamo di non fare sempre i tipici italiani….almeno nel possibile.

  24. Sono capitato per caso in questa blog e in questa “vecchia” (2005) discussione a seguito di altrettanto vecchio incidente.
    Non mi meraviglio delle risposte del tipo perchè tanto la solidarietà e la società attuale non usa comprendere più i disagi di chi per distrazione, o per ignoranza (non è un peccato criminale ignorare, anche se può essere ingenuo e causare problemi). O.K., dovevi portare, a prescindere, il passaporto. Le garanzie della ragazza in Serbia non sono valide in paesi toccati dalle guerre attuali, dai disagi e dalle considerazioni di scarsa “considerazione”, appunto che vengono loro riservate. Inoltre, non mi sembre che fosse richiesto un parere o un giudizio sulla morale o serietà della ragazza serba. E il fatto che loro considerino gli italiani come “predatori” delle loro donne mi fa pensare che chi ha scritto ciò abbioa come minimo tentato di concupire la donna del poliziotto di frontiera e di esse stato punito per ciò in modo ….per lo meno imbarazzante.
    Tutto questo per offrire un supporto, non consolatorio, ma di solidarietà verso chi magari comportatosi un po leggero (ripeto, non si esce dalla patria, fuori UE senza passaporto) ha vissuto un’esperienza per lo meno esagerata per l’accaduto.. Vero è, che Tu venivi considerato un “clandestino” , non riconoscendoti il documento.
    La reazione giusta sarebbe tuttavia stata quella di farti rimanere in un ambiente non esterno all’aeroporto, e permetterti di contattare il consolato, addebitando, in seguito, le spese per il tuo trattamento “UMANO” al consolato stesso. Ma non si può pretendere una comprensione da personaggi (il poliziotti di tutti i Paesi) che vengono messi come carne da cannone ai controlli, ai servizi di vigilanza, ai servizi anticrimine ecc. senza istruirli anche a comportarsi con esseri umani come se FOSSERO ESSERI UMANI.
    Il tutto, essendo con te d’accordo con la parte Bombardamenti, massacri ecc.
    La prossima volta, ricordati i documenti di identificazione diretti. Ma, per favore, non denuncviare la cosa come se fossi stato seviziato e violentato. Molti di noi hanno trascorso esperienze peggiori con la legge Francese, Tedesca, Austriaca o…USA, avendo fatto cose decisamente meno “gravi” del dimenticare un passaporto.
    Un saluto.
    Roberto.

  25. beh la tua storia è terribile!!!!!!!!!!! , ma tu sei proprio stupido!!!!!! come fai ad andare in un paese extraeuropeo senza passaPORTO?OVVIO CHE TI ARRESTANO ….ANZI SE FOSSI ANDATO IN AMERICA TI AVREBBERO RINCHIUSO A GUANTANAMO COME TERRORISTA!!!!

    • Bravo Andrea, hai proprio ragione!!! Parliamo di Serbia, prova a pensare se fossi andato cosi in Usa, Canada, Russia, China…. cosa ti sarebbe capitato???? ovviamente galera!!! Cmq su un punto hai ragione, quello della guerra… cosa ci fanno i nostri militari nel loro paese??? e poi ci chiediamo xke sono incazzati con noi???? come avremmo reagito noi ad un esercito straniero nelle nostre citta e vicino ai nostri bambini????

  26. ciao, mi sono imbattuto per caso in questo articolo e vorrei portare la mia testimonianza (fortunatamente diversa da quella raccontata).

    io sono gia stato 3 volte in serbia: l’ultima volta è stata proprio fino a ieri pomeriggio alle 15:40 a belgrado…

    devo dire che mi sono sempre trovato benissimo da qualunque lato io ci sia entrato. La prima volta andai da Bari-Bar e poi belgrado e sombor…
    La seconda volta andai da budapest e poi subotica sombor..

    Infine 10 giorni addietro sono andato da venezia a belgrado con un diretto..e poi sombor…

    in nessuno di questi tre casi mi è mai successo nulla di spiacevole…anche perchè prima di salire in treno (o addirittura in agenzia viaggi) mi ricordavano sempre che serve il passaporto ed è bene avere la tessera sanitaria…

    mi è stato anche detto che molto spesso possono chiedere di vedere quanti soldi hai, e/o il biglietto di ritorno….

    ps. al ritorno dal mio secondo viaggio mi fu chiesto dove avessi vissuto quelle 2 settimane…ed io esibii un fogliettino firmato da un amministratore di sombor in cui la mia amica informava la polizia serba della mia permanenza in casa sua… (questa è una cosa che è sempre bene fare se si è ospiti da amici)

    ciao ciao

  27. Ciao!Anch’io sono stata un paio di volte in Serbia a trovare la mia migliore amica che abita a Novi Sad,e MAI e poi MAI mi è passato per l’anticamera del cervello di non portarmi il passaporto!
    Purtroppo è un paese Extraeuropeo e non possiamo entrarci liberamente come facciamo quando andiamo in Francia o in Spagna,ecc…
    Addirittura quando la mia amica viene a trovarmi in Italia ha sempre bisogno di un visto d’ingresso,e così ogni volta deve prendere l’appuntamento in Ambasciata oppure comprarlo in un’agenzia di viaggi ma costa di più lì!
    Fino a qualche anno fa dovevamo avere il Visto anche noi Italiani se volevamo andare in Serbia,poi fortunatamente le cose sono migliorate!
    Spero davvero che un giorno le cose cambieranno perchè mi rendo conto che non poter viaggiare liberamente quando desideri farlo non dev’essere una cosa semplice!!

  28. sei stato un inconsente. Come si dice……. non pianga chi è causa del proprio male. ti sei fidato troppo. ….ma non ti neppure passato di testa che essendo un paese extracomunitario serva per forza il passaporto? che ti serva di lezione!!!! meglio non giudicare i governi esteri visto che ci sono parecchi problemi in primis in italia!!!!!
    Nata serba …. cresciuta da italiana.

  29. Ma in tutto questo una cosa non è chiara, come mai la tua ragazza non era a conoscenza di nulla? Penso sia logico immaginare che se a lei serve il visto per venire in Italia a parti invertite ci vorrà almeno il passaporto, no? Beh il fatto che non ti abbiano trattato come avresti voluto forse non è da imputare alla maleducazione del personale dell’aeroporto, ma forse a problemi loro che forse tu non sai, ad esempio potrebbero essere sottonumero e quindi essere impegnati in cose più importanti. Oppure altri motivi, non si può sempre giudicare senza sapere… Concordo con quel blogger che dice che se era un serbo in Italia senza visto era molto peggio, quindi in definitiva penso che non sei stato trattato da bestia, ma solo trascurato. Consiglio: i pubblici funzionari che lavorano sempre in ufficio possono a volte essere non competenti, meglio rivolgersi ad ambasciate… Il fatto era che nel 2006 lo stato era sì uno, ma di fatto diviso in due repubbliche con proprie leggi e propri governi, persino in serbia c’era come moneta il dinaro e in Montenegro l’euro, questo poteva far pensare che le situazioni potessero essere diverse… La prossima volta se si ha dubbi lo si porta comunque, o lo si fa nel caso non ce l’hai, se non serve amen

  30. Sono stato in Serbia nel maggio 2005, quindi molto prima della “disavventura allucinante” capitata al nostro amico. Prima di partire mi sono informato alla questura della città dove risiedo (Pavia) e mi hanno detto chiaramente che, pur essendo Serbia e Montenegro dal punto di vista del diritto internazionale uno stato unico, per il Montenegro era sufficiente la carta d’ identità, mentre per la Serbia era necessario il passaporto. Bastava perciò informarsi meglio. Oltretutto sono stato in automobile, e senza l’adesivo con la I, perché la I è ben visibile sulla targa, ragion per cui non è necessario avere nessun adesivo. Questo per rispondere a quella persona che ha affermato di aver avuto anche questa disavventura. In quel paese sono stato trattato benissimo, non ho riscontrato i comportamenti da trogloditi che qualcuno in questa discussione ha descritto. Peccato che non ci sia più ritornato, spero di farlo presto. Ed informatevi bene prima di partire! Per vedere cosa succede “in paesi come la Serbia”, basta andarci, e non diffondere cazzate sul “mondo libero della rete”.

    P.S. ho viaggiato in mezzo paese, compresa Belgrado, e non ho visto un poliziotto, no so neanche che divisa abbiano, mentre Milano sembra una città in stato d’assedio.

  31. Come è già stato detto, il protagonista di questa cronaca ha la muffa in testa… probabilmente il massimo della sua visione internazionalistica è data dalla romania come fonte di lavoro a basso costo per la fabbrichetta del papi, e dell’est europa in genere come carnaio placa-ormoni e bacino di utenza per salamini made in nord-est…
    Che tristezza. Ah, a proposito, non ci credo neanche un po’ che il funzionario di polizia e il personale di bordo gli hanno detto che il passaporto non era necessario. Diciamo che lui non si è preso la briga di informarsi, e ha voluto costruirsi un alibi, peraltro inefficace, per la sua ingiustificabile colpa.

    Un saluto ai serbi, che sono amici degli italiani!

    Davide

  32. Cari Signori mia moglie è serba…cosa devo dirvi?E’ vero che lì non sono teneri ma per favore…pensate solo che in Serbia mi hanno fatto una multa per eccesso di velocità, senza neanche chiedermi la patente!!ehehehe!!!…Se dovete andare in Serbia state tranquilli…sono persone come noi….anzi sicuramente in alcune occazioni anche più civili!
    ciao ciao!

  33. io vivo in serbia dal 2002 , e serviva il passaporto gia’ da allora . le informazioni che a ricevuto non erano fondate . la prossima volta le deve chiedere alle autorita’ competenti

  34. il passaporto serve…! la prossima volta informati meglio… ed e' vero che il montenegro nonostante la legge dica che il passaporto serva fa un po' come vuole….ma in fondo… hanno come moneta l'euro nonostante non siano in europa…e il loro primo mimistro e' il piu' grande trafficante di sigarette dell'europa…beh… ciao

  35. Qui in italia ti avrebbero rinchiuso prima in carcere e poi in un campo profughi!!!!!!

  36. serbia e un paese con cuore e anima,……voi ….non potete avere mai piu anima in pace,dopo bombardamento con uranio……mai

  37. non e' vero che i serbi sono delle persone cattive,anzi vi posso asicurare che avendo vissuto la loro guerra dal '91 al '93 nelle zone di vukovar..oswiek..ernestinovo..vinograd..ecc..ho ed abbiamo avuto una caldissima collaborazioine da parte di tutti,civili e militari.hannoi dato il cuore e la loro disponibiità più assoluta.provate a conoscerli.

  38. mi dispiace per quello che ti è successo per consolarti volevo dirti una cosa
    prima di andare in un posto bisogna conoscere le leggi se no ti trovi in guai come questo, io sono stato in serbia nel 2009 ed essendo a circa 30 km dal kossovo non ho trovato nessun problema ed era un posto tranquillissimo con donne normalissime che uscivano da sole alle 2 di notte,e anche io senza nessun problema (perchè non provi a farlo a milano?) penso l'unico problema sia la conoscenza della lingua che a volte può essere un serio problema visto che al di fuori di belgrado la lingua inglese la conoscono in pochi, inoltre dove ero io di giorno si vedevano tanti zingari ma uscivano normalmente senza mendicare e non cera gente ubriaca che faceva casino o altro.
    una cosa che ho notato tantissima polizia che sorveglia.(che è anche una buona cosa che garantiscono la sicurezza)
    spero che questa disavventura non ti crei pregiudizi da non voler più tornare in serbia, che è un bel paese.
    effettivamente se in un paese le leggi vengono rispettate nessuno si mette a fare il cretino perchè le condizioni carcerarie non devono essere leggere come in italia che ce chi guida ubriaco,provoca incidenti mortali e in 3 giorni sono subito liberi(lasciamo perdere, magari perchè manca 1 firma)
    se ritorni in serbia attento a 2 cose, a non guidare in stato di ubbriachezza, e a non superare i limiti di velocità(se no quello che ti è successo sarà niente) che sono piuttosto severi, io prima di andare avevo letto questo blog e mi ero un pò spaventato ma alla fine sono persone normalissime e non vogliono fregare il turista come si crede.
    spero che ci ritorni e non farti pregiudizi, prendetela con una risata se no ti fai il sangue acido
    un saluto

    • Caro Andrea, mi chiamo Irene e leggo che di recente sei stato nella Serbia del sud. Poichè è mia intenzione recarmici presto, volevo sapere quanto ti sei trattenuto e se davvero non hai avuto nessun problema riguardante la tua sicurezza. Leggevo infatti su viaggiaresicuri che si sconsigliano viaggi in questa zona.
      Ti ringrazio in anticipo, Irene

  39. ciao sono davide .mi dispiace che ti sei preso una buona dose di insulti.ma te li sei cercato.un po per incompetenza del poliziotto un po per ignoranza tua tutti noi che viaggiamo per il mondo ci capita di tutto .ma fa parte del bagaglio di esperienze che cada uno di noi fà. l"unica cosa che sicuramente siamo tutti dAccordo e che quando rientriamo in italia tiriamo un sospiro di solievo .pero viaggiare e una delle cose piu belle che una persona possa fare. saluti

  40. A me e’ capitato ieri essendo in vacanza a sofia …ho pensato perche’ non fare un giro avendo la macchina a noleggio…frontiera bulgara-serba…ho capito subito alla frontiera che l’odio era immensamente sopra ogni cosa..mi hanno tenuto 2 ore hanno controllato perfino dentro il motore..quindi tutto scombussolato sono andato verso pirot ma il mio pensiero era uscire da li’ …sono tornato indietro dopo un’oretta ero di nuovo alla dogana..mille domande ..capivo dal viso che mi offendevano..meno male che parlavo inglese…mi hanno portato in uno stanzino togliendomi tutto..il passaporto lo facevano andare da una parte all’altra..padsandoselo tra di loro..poi pensavo soprattutto ai miei cari e a chi me lo aveva fatto fare…non auguro a nessuno di provare una devastazione incredibile che non saprei spiegare..poi mi hanno lasciato andare dopo un’oretta…mille domande continuavano a farmi..pensavo a cosa poteva succedermi se mi avessero portato chissa’ dove…poi arrivatoalla frontiera bulgara…anche loro rendondosi conto rassicurandomi

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