Nov 242005
 

Un po’ alla volta, stanno cedendo tutti…

Dopo la resa di edonkey (il noto software P2P di MetaMachine) che verrà presto trasformato in un distributore di contenuti online “chiuso”, anche BitTorrent cede alla pressione delle major cinematografiche.
E’ notizia di oggi, infatti, l’accordo fra Bram Cohen (developer di BitTorrent) e Dan Glickman (boss di MPAA, lobby degli studios americani) per la modifica del motore di ricerca di BitTorrent, in modo che non indicizzi più contenuti illegali.
In realtà penso si tratti sopratutto di un’operazione “di facciata”, perchè è facilmente immaginabile che una modifica marginale come questa non potrà in alcun modo arginare il download di materiale protetto da copyright.
Porre un limite al “search” di BitTorrent NON impedisce infatti che decine di altri siti pubblichino link a torrent illegali, nè tantomeno è possibile da parte di BitTorrent bloccare questi contenuti senza imporre modifiche sostanziali al protocollo stesso del programma (modifiche che sono ben lungi dall’essere implementate).

In ogni caso (e come sempre succede in queste situazioni) “morto un papa, se ne fa un altro”.
Qualora BitTorrent dovesse cominciare “seriamente” a rendere la vita difficile ai propri utilizzatori, si assisterebbe alla solita migrazione verso nuove piattaforme P2P (così come è stato con il passaggio di moltissimi utenti del defunto WinMX a software come eMule o lo stesso BitTorrent).

Chiaramente, tutto quello sopra NON è da intendersi come un incitamento alla pirateria audio/video, perchè è sempre bene ricordare che in Italia il download di materiale protetto da copyright è REATO PENALE e come tale punito con la reclusione fino a 4 anni (salvo che non costituisca più grave reato).

[fonte della news: Punto Informatico]

Articolo pubblicato anche su Voice Over IT.

  6 Responses to “L’inizio della fine di BitTorrent?”

  1. Ma qualcuno ha mai usato la ricerca in bitTorrent? :mrgreen:

    PS: e toglilo sto bordaccio dalle emotion 😆

  2. Il torrente continuerà ad essere pieno di pescioloni, chi sapeva i posti migliori per pescare prima, non avrà nessun problema ad utilizzarli ancora. :mrgreen:

  3. Bram Cohen era consapevole di questo, almeno credo, sapeva di non recare disagi particolari agli utenti facendo ciò. Non capisco però se Dan Glickman crede di aver fatto qualcsoa di buono, perchè non ha risolto assolutamente nulla, mah… 😐

  4. Uso Emule e mi trovo bene anche se ultimamente i download sono limitati a 2 o 3 ( prima
    non era così ma non so da cosa dipenda) … dicono che l’uno sia meglio per determinate
    ricerche l’altro per altre… non ho ancora capito quali?! Mah ❓

  5. Chiudere BitTorrent non è materialmente possibile. Infatti il progrmma in questione è usato da molte fondazioni senza scopo di lucro per distribuire, in modo più veloce e senza aggravio di banda sui loro “poveri server”, le loro applicazioni e/o manualistiche.
    Unb esempio su tutti: la quasi totalità delle distro linux viene scariucata per la maggior pèarte via BitTorrent. Se poi vogliamo andare oltre possiamo anche dire che la quasi totalità delle università americane (ma non solo) usufruiscono del protocollo Torrent per redistribuire i loro contenuti a tutti coloro che vogl,iono farne uso.
    Quindi (e non è solo il mio parere personale: http://punto-informatico.it/p.asp?i=56427&r=PI) cito:

    Sebbene i sistemi di search di BitTorrent.com saranno presto “ripuliti” dallo staff della società, è ovvio per tutti che questo non fermerà l’uso illegale della piattaforma di condivisione. Non solo gli strumenti per cercare file.torrent per scaricare contenuti di ogni genere sono molti e sono tutti facilmente accessibili online, ma lo stesso Cohen non potrà verificare ogni singola “new entry” del proprio search. In questo senso il programmatore ha messo le mani avanti spiegando che l’intesa con MPAA prevede che BitTorrent.com cancelli una voce dei propri indici soltanto dietro specifica indicazione della società che ritiene che certi file violino il proprio diritto d’autore. Oppure, per dirla con l’ANSA, “la BitTorrent, che appartiene all’architetto software Bram Cohen, 30 anni, si è impegnata a non più segnalare sul proprio sito i collegamenti ipertesto che portano a siti con riproduzioni di pellicole ospitate illegalmente e scaricabili”.

    Alla faccia delle major! 👿

  6. sistemiamo bene Kademlia….

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