Mar 162005
 

Quando si dice: “Ho ricevuto una telefonata esplosiva!”
La Nokia è stata infatti denunciata per l’esplosione di un suo cellulare, che ha causato gravissime lesioni al proprietario.
E’ successo in Thailandia, ad un uomo di 50 anni che stava lavorando su un traliccio dell’alta tensione.
In pratica: stava lavorando, gli squilla il telefonino (che teneva nel taschino della camicia) e boom… il telefono gli esplode. Pare che i danni causati siano davvero seri (gli è stata amputata una gamba, ed alcune dita dell’altro piede).

Sono francamente perplesso su alcuni aspetti della questione:
1) Che cacchio c’era in quel telefonino? Nitroglicerina? Era un cellulare usato, ed il precedente proprietario era Unabomber???
2) Come cazzarola ha fatto, esplodendo nella tasca della camicia, a causare danni così seri da far amputare UNA GAMBA (avrei capito un braccio, sicuramente più vicino alla tasca della camicia) e le dita dell’altro piede???

Va da se che, in ogni caso, è un episodio grave, e NON è la prima volta che Nokia viene coinvolta in incidenti che vedono l’esplosione di un suo cellulare.
Finora però si è sempre trattato dell’esplosione di batterie non originali, e Nokia se l’è cavata dicendo che lei raccomanda sempre di usare batterie originali Nokia, ma… a quanto pare… questa volta ha preferito non commentare l’incidente…

Mmmm…. ora che ci penso… il mio cellulare (un LG 8110) ha una batteria mostruosa (come dimensione).
Se dovesse esplodere, rischio di porre fine alla mia vita (o distruggere mezzo ufficio, dato che quando sono al lavoro il cellulare è nel cassetto della mia scrivania). 😀

Ragion per cui… occhio, amici miei… se il telefono diventa caldo, o inizia a lampeggiare e sul display appare un conto alla rovescia… 😛

Mar 152005
 

“La morte! La morte! La morte che arriva!
La morte schifosa, la morte cattiva,
la morte che vola, la morte normale,
che cela del mondo pietosa ogni male,
la morte che vive, la morte che muore,
la morte, la morte, la morte e l’amore
che aspettano insieme il grande giudizio
e non hanno mai fine, non hanno mai inizio.”

(da “La ballata della morte” di Tiziano Sclavi)

Salvatore aveva 28 anni, ed era di San Severo (FG), una città a 6 KM dalla mia, e dove ho studiato per tanti anni.
E’ stato un incidente.
A Nassiriya.
Un abbraccio di cuore a tutta la famiglia dell’ennesimo militare italiano morto in Iraq…
Quanti ancora…

Mar 152005
 

Leggevo oggi questo interessante articolo di Punto Informatico su una nuova figura professionale che si sta formando in Inghilterra: il tecnico addetto alla manutenzione dei sistemi domotici.
I sistemi domotici (per chi ne fosse totalmente all’oscuro) sono quei sistemi integrati che permettono di gestire un’abitazione in tutti i suoi aspetti da dei pannelli di controllo integrati; in estrema sintesi:
– gestire il riscaldamento (o l’aria condizionata) in base alla temperatura esterna
– comandare l’apertura e la chiusura automatica delle finestre ad una data ora
– gestire apparati di sicurezza (rilevatori di gas/fumo/allagamento) avvertendo i proprietari o personale addetto
– gestire sistemi anti intrusione
– connettività estesa su tutta la casa, con l’utilizzo di elettrodomestici “intelligenti”, comandabili anche a distanza via Internet ecc.
Per farvi un’idea, uno dei sistemi italiani più “quotati” al momento è il sistema My Home di BTicino, che permette di gestire praticamente tutto in casa, anche da remoto.

Tornando all’argomento principale, in Inghilterra è stato avviato un corso di Home Technology Integration, rivolto a formare tecnici capaci di gestire tutti i complessi (e molteplici) aspetti che questo tipo di tecnologia comporta.
Non solo quindi “elettricisti” capaci di installare un pannello di controllo, ma anche “sistemisti” capaci di configurare una rete cablata o wireless, riparare un DVD o “toglierti dai guai” se casa tua non vuole più farti entrare… 😀

Dal mio punto di vista è sicuramente interessante, e sarebbe auspicabile anche in Italia un corso di formazione del genere, perchè… diciamocelo francamente… di elettricisti (o installatori di impianti antifurto, o riparatori di TV) ce ne sono tanti, ma di figure professionalmente preparate ad affrontare le nuove tecnologie (e configurarle come si deve) c’è ancora penuria.

Ergo… se siete interessati, fateci un pensierino… posso promettervi già da ora di assumervi per quando sarà ora di “preparare” casa mia, perchè sono stra-sicuro che la mia modesta futura dimora sarà sicuramente un concentrato di tutte queste tecnologie (beh, già la mia attuale abitazione non scherza)… 😉

Mar 142005
 

Buongiorno a tutti, e buon inizio settimana.
Non sarà purtroppo un buongiorno per la povera bambina di sei anni ferita dall’ultimo attentato di Unabomber.
E’ accaduto ieri, infatti, nel duomo di Motta di Livenza, durante la messa delle 11; la bimba si è avvicinata ad un portacandele votivo, nella quale si inseriscono della candele di plastica con una lampadina sulla sommintà, ed ha cercato di accenderne una. Non riuscendoci, una signora ha provato ad aiutarla, e proprio in quel momento l’ordigno è esploso, ed a farne le spese in modo grave è stata la bambina…

Il 2 marzo, in questo blog, parlavo dell’abolizione della pena di morte, accendendo un interessante dibattito fra persone pro e contro.
Beh, in questo caso non sono favorevole alla pena di morte diretta per questo figlio di NN, ma…
… prenderei uno dei suoi ordigni, glielo inserirei dove non batte il sole e proverei un gusto incredibile nel farlo saltare in aria!
Ma dico io… che cazzo hai in testa??? Cosa può passare nel tuo misero cervello malato???

A tutto ciò si aggiunge il fatto che SEMBRA abbia tratto ispirazione per quest’ultimo attentato da un’episodio di RIS – Delitti imperfetti, nel quale il “protagonista” (proprio Unabomber) realizza lo stesso attentato in chiesa.
… ed ora vai con la polemica! Tutti a dare addosso alla produzione della serie TV, al regista, chissà se arriveranno a colpevolizzare anche gli attori…
E’ risaputo che RIS abbia “pescato” a piene mani da C.S.I. per alcune scelte “stilistiche” (montaggio, ritmo incalzante, tecnologie utilizzate ecc) senza peraltro riuscire in alcun modo ad avvicinarsi al prodotto originale.

L’ispirazione…
Mi fa venire in mente le persone che dicono: “La musica rock avvicina i giovani a Satana”, oppure: “I film dell’orrore fanno diventare assassini”, o anche: “I videogiochi violenti rendono i bambini violenti”.

Ehi dude… no matter!
Non ci provate… non sono i giochi, o la televisione, o la musica…
Se una persona è MALATA si farà influenzare anche dai pupazzetti sulle scatole dei cereali per la colazione!!!
Io è una vita che vedo film dell’orrore (ne sono appassionato), è una vita che ascolto musica rock (anzi, rock SATANICO.. brrrr….) e quando avevo tempo mi piaceva investire bambini e vecchiette in Carmageddon (gioco per Playstation), ma… cacchio… nella “real life” non ho mai ucciso nessuno con una motosega, non ho mai picchiato una persona e non ho mai investito neanche un gatto (evitati anche a costo di distruggere la macchina).

Che ne pensate? Su tutto, intendo…
Unabomber… RIS come fonte di ispirazione… L’ispirazione (e l’influenza) dei media nella vita, e quanto una persona “più o meno normale” si possa far influenzare da queste cose…

Mar 122005
 

HP Pavilion dv1168EA E’ sabato… ultimo giorno della settimana e giorno tradizionalmente riservato a tutti i peggiori incasinamenti (chissà come mai, ma gli utenti il sabato diventano ingestibile… sarà il malcontento di essere costretti a lavorare in un giorno normalmente riservato al riposo… mah).
In ogni caso, stamattina ho deciso di scrivere una piccola recensione NON tecnica del mio HP Pavilion dv1168EA, comprato qualche settimana fa perchè in parecchi mi hanno scritto in mail (o nei commenti) chiedendomi un parere dall’uso di questo portatile.
Ragion per cui metterò da parte i benchmark, i grafici, le schede tecniche e tutte ste cosine che farebbero la gioia dei geek, e vi darò le mie impressioni “da utente”, paragonandole ad altri portatili che mi sono passi per le mani.
Per parlarne, però, è meglio riassumere un attimo almeno le caratteristiche tecniche:

HP Pavilion dv1168EA (la brochure in pdf la trovate qui).
– Microsoft® Windows® XP Home Edition
– Tecnologia Mobile Intel® Centrino™, Processore Intel® Pentium® M 735 Tecnologia avanzata Intel® SpeedStep®
– 1024 MB DDR PC2700 a 333MHz (2×512 MB)
– 80 GB Disco fisso EIDE, ATA 100 4200 rpm
– Monitor TFT WXGA BrightView Widescreen da 14,0”
– Intel® Extreme Graphics 2
– Fino 64 MB di memoria video condivisa
– Interfaccia IEEE 1394
– DVD Writer dual format (+/-R +/-RW)
– Connessione di rete wireless Bluetooth®
– Lettore di supporti digitali (6 in 1) (xD, SD, Smart Media, Memory Stick, Memory Stick Pro, Multimedia Card)
– LAN wireless integrata Intel® Pro/Wireless 2200 802.11b/g
– HP Mobile Remote Control

Recensione:
Le dimensioni ed il peso: è un portatile piccolo, salta subito all’occhio. Con il suo peso di 2.4 KG e le dimensioni di 334 x 235 x 30 mm (38,6 mm sul lato posteriore) è possibile infilarlo agevolmente in qualunque borsa per notebook e portarselo dietro senza rischiare di slogarsi una spalla, ed io sono riuscito a metterlo agevolmente in una borsa nella quale il mio Acer Travelmate 292 non sarebbe entrato neanche a pensarlo. E’ molto più “corto” di un normale portatile, merito anche del display in formato “wide”.
Finiture e design: ottime finiture, ben rifinito nei particolari ed assemblato in modo impeccabile. Da una sensazione di solidità notevole, ed il sistema di blocco del display utilizza due gancetti in acciaio, che sicuramente non si romperanno così presto…
Aprendolo ci troviamo di fronte ad una tastiera standard, che ho trovato un po’ “cedevole” alla pressione. Sul lato superiore ci sono i tasti del sistema QuickPlay e quelli per la gestione di audio/video, nonchè il pulsante per l’attivazione dei sistemi wireless.
Tutti i tasti funzione superiori hanno una “retroilluminazione” blu scuro molto bella, che al buio da un bel tocco di fascino a questo portatile.
Il touchpad è molto particolare: ha una superficie ruvida, molto piacevole da utilizzare e capace di dare un feedback migliore di un classico touchpad liscio. E’ inoltre presente un pulsante per attivarlo/disattivarlo, immediatamente sopra lo stesso.
Il display: è stupendo! In formato WXGA da 14.0″, utilizza la tecnologia BrightView (simile alla TrueBright di Sony) ed ha una risoluzione nativa di 1280×768. Non ho trovato (per fortuna) neanche un pixel bruciato, ed è davvero un display superiore alla norma. Molto luminoso, rivestito da un pannello nero lucido (che non crea comunque fastidiosi riflessi).
Connettività “fisica”: tre porte USB 2.0 (disposte sui due lati “corti” del notebook), una FireWire, modem ed Ethernet sul lato sinistro (scelta inconsueta, di solito sono sul lato posteriore), VGA ed S-Video per collegarla ad un televisore.
Connettività wireless: WI-FI 802.11g (a 54 MBit teorici) e BlueTooth classe II. La “portata” del wireless (così come la sua velocità) dipende molto anche dall’infrastruttura alla quale si appoggia, ma l’ho trovata molto “performante”, e mi ha permesso di utilizzarlo tranquillamente da ogni stanza di casa (e casa mia è grande…). Il BlueTooth ha la solita portata di classe II, ovvero 10 metri, e non ho avuto modo di testarlo a distanze maggiori (anche perchè forse non ne ho avuto bisogno). Da notare che per usare il Bluetooth è necessario installare il software apposito (il classico pannello di controllo Widcomm) dal software setup del notebook.
Memorizzazione dati Il disco rigido da 80GB gira a 4200 RPM (non velocissimo, quindi, ma capace di fornire prestazioni accettabili), ed è presente un multilettore 6in1 di schede di memoria. Per avere un sistema più performante bisognerebbe sostituirlo con un disco a 7200RPM, ma di taglio inferiore.
Il masterizzatore DVD dual standard presente è molto veloce (per essere quello di un portatile) e mi ha permesso di scrivere benissimo un supporto Verbatim certificato 8x alla massima velocità. NON è Double Layer, ma… alla fine… io nonostante abbia un masterizzatore Double Layer da moltissimo tempo sul mio computer fisso, non ne ho masterizzato mai neanche uno (perchè costano molto e sono difficili da reperire).
Prestazioni CPU e durata batterie: la CPU (un Pentium M735, con 2 MB di cache) è in linea con le normali performance di un processore Dothan, anche se ad essere sincero non mi è parsa particolarmente “scattante”. Mi ha fatto il SuperPI (calcolo del Pi Greco) da 1 MB in 50 secondi. Il mio portatile precedente (un Dothan 1.5 GHz) me l’ha fatto nello stesso tempo. Mah…
Durante l’utilizzo il portatile scalda in maniera accettabile, ma vi sconsiglio di tenerlo sulle gambe scoperte…
La durata delle batterie… mmm… forse è questo l’unico punto dolente di questo portatile…
Con il wireless attivato (WI-FI e Bluetooth, che si attivano INSIEME premendo l’apposito tasto), la CPU in modalità risparmio energetico (che gira quindi a 600 MHz) ed il disco rigido sempre attivo, si riescono a fare sulle due ore e mezzo, tre al massimo. Spegnendo il wireless qualcosa si guadagna, ma neanche tanto…
Come termine di paragone ho il mio Centrino precedente, un Dothan a 1.5 GHz, che tirava anche 4 ore con il wireless attivo, e ben 5 ore senza connettività wi-fi. Forse la batteria non particolarmente “capiente”, forse il processore che “ciuccia” un po’, forse il fatto di dover tenere tutte e due le interfaccie wireless accese insieme (cosa perfettamente inutile, per me)… sta di fatto che la durata NON è eccezionale.
Nessun problema per la rumorosità: le ventole si attivano di rado, e comunque sono molto silenziose.
Prestazioni audio e video: la scheda video (integrata, una Intel Extreme Graphics 2) ha delle buone performance per le applicazioni da ufficio, ma nonostante sia una scheda con funzioni 3D probabilmente non riuscirebbe a darvi un buon feedback nei giochi di ultima generazione. Considerate inoltre che NON ha memoria dedicata, ma ne ruba 64 MB al sistema (che comunque con i suoi 1024 MB di serie non ne soffre in alcun modo). La scheda audio è integrata ed è di buon livello. Superlativo è invece l’audio che viene fuori dai due speaker Harman/Kardon di serie, con un suono davvero di alto livello (per un portatile, ovviamente).
Dotazione software: di buon livello, con molte applicazioni utili all’uso quotidiano (ed anche qualcuna inutile per me, tipo Microsoft Works Suite).
Il sistema QuickPlay: qui vorrei spendere qualche riga. Il sistema QuickPlay (proprietario HP) vi permette in pratica di utilizzare il portatile come un sistema audio-video senza doverlo accendere (e caricare quindi il sistema operativo).
Una serie di pulsanti dedicati vi permette di avviare il QuickPlay e di gestirlo senza nessun problema, tenendo il sistema operativo “lontano” dai vostri DVD o dalla vostra musica.
Una interfaccia semplice da usare, molto chiara e razionale, vi permetterà di disporre di un “media center” senza dovervi piegare ad utilizzare quello di Microsoft (e che comunque vi sconsiglio).
Inoltre il Pavilion dispone di un telecomando (in dotazione di serie, ed alloggiabile nello slot PCMCIA) che vi permette di gestire totalmente il sistema QuickPlay, e di interagire con i software di riproduzione audio/video che girano sotto Windows.

Considerazioni finali: un gran bel prodotto, sotto tutti i punti di vista. Se vi serve un portatile leggero per lavorare, con un ottimo display e che vi permetta di godervi anche un bel film in DVD all’occorrenza, è il portatile giusto per voi.
Se prevedete di utilizzarlo parecchio “in giro”, ricordatevi di portare con voi l’alimentatore.
Se volete giocarci… forse vi conviene prendere un’altro portatile, o un computer fisso. 😀

Mar 112005
 

Sono deluso… molto deluso… 🙁
Come saprete (o almeno, dovreste sapere, leggendomi), abbiamo “in casa” (in azienda, ovviamente) un server IBM che ci ha dato un piccolo problema (dico la verità… più di un problema…).
Ultimamente ci sta dando problemi con l’unità nastro, e per fare qualche backup estemporaneo (o anche per inviare grossi database ad una società che ci assiste per alcuni applicativi) abbiamo comprato un masterizzatore DVD esterno Sony, ultimissimo modello.
Oggi lo vado a ritirare, lo disinballo, lo attacco ad una porta USB posteriore del server e… mi dice che è collegato ad una porta USB a bassa velocità.
Ma va… non ci credo… non può essere una USB 1.1…
Comunque viene rilevato senza problemi, ed è immediatamente disponibile per l’utilizzo.
Ok, ho qualche “piccolo” backup di SQL Server da masterizzare… testiamolo subito…
Inserisco il DVD-R (un Verbatim certificato 8X), imposto la velocità di scrittura ad 8x (dubbioso, a dir la verità) per un DVD-UDF (sono due file da 2.1 GB ed uno da 300 MB), lancio la masterizzazione e… cazz*, mi va in burn-proof in continuazione (ovviamente, se la porta è USB 1.1 non riesce a sostenere gli 11 MB/sec necessari)!!!
Per masterizzare quindi 4.5 GB di dati ci vorrà qualcosa come un’ora… probabilmente…

Complimenti IBM, bella cazzata mettere due porte USB di prima generazione su un server da 14.000 €.