May 072007
 

Chi mi legge da un po’ sa bene che una delle mie passioni è la fotografia.
Ho iniziato a fare foto dall’età di 12 anni, con la reflex di mio padre (una Yashica FX-D semiautomatica), sono passato al digitale con una macchina di quelle "giocattolo" che faceva foto a 640×480 su memoria interna, poi ho preso una Olympus da 1.3 MPixel, poi una Konica Minolta da 5 MPixel, poi la EOS 350D, una breve "storia" con una Ixus 700 dopo il furto della EOS, per poi ricomprare la EOS dopo qualche mese (segno che la compatta me la porto in giro quando ho bisogno di mobilità).

Ho sempre vissuto la fotografia digitale con lo stesso spirito di quella analogica, ovvero: le foto le mostri come le hai fatte. Errore, grave errore. E me ne sono accorto REALMENTE durante lo ZenaCamp, dopo aver parlato con palmasco ed aver visto come "lavora" le foto (rigorosamente scattate in RAW) con Apple Aperture.
Peccato che Aperture sia solo per Mac, ma… per fortuna… ho trovato una validissima alternativa per PC.

lightroom_logo.pngAdobe Photoshop Lightroom 1.0 è l’ultimo nato di casa Adobe, software pensato per fotografi amatoriali e professionisti, dedicato a gestire l’intero workflow digitale delle vostre foto.
Pensato per seguire l’intero ciclo di vita di una foto digitale, è organizzato in cinque moduli:

  1. Library: gestione ed organizzazione delle foto appena scaricate, con funzioni base di ritocco
  2. Develop: editing delle foto
  3. Slideshow: presentazione delle foto
  4. Print: creazione di album e foto per la stampa
  5. Web: creazione di album per il web

Come potete vedere, l’intero lifecycle di una foto digitale trova posto in Lightroom.
Dal sito di Adobe è possibile scaricare una versione trial valida per 30 giorni (quella che ho usato io per il mio test), più che sufficienti per apprezzare in pieno le enormi potenzialità di questo software.
In realtà questo post non vuole essere una recensione "full immersion" di Lightroom (lo uso da troppo poco tempo) ma un input per gli appassionati di fotografia (ed io ne conosco diversi) a considerare seriamente di "post-produrre" le proprie foto, dopo lo scatto (e scattare in RAW!!! Grazie palmasco!)

Per farvi vedere come Lightroom è capace di intervenire su una foto, con un minimo di "buon senso" e di tecnica da parte del fotografo (ovvero: NON usate la funzione di correzione automatica!), ho preso una foto scattata al recente ZenaCamp che presenta un evidente problema: è molto sovraesposta (ovvero: alcune parti della foto sono troppo chiare) a causa del muro bianco che c’era alle spalle del soggetto (la bella e simpatica Mescaline, che ringrazio per essersi prestata a fare da "cavia" per questo test).

Foto originale

Come potete vedere, tutto quello che c’è alle sue spalle è bianco e si intravede qualche dettaglio del muro. Il suo braccio destro si fonde con il muro a causa del riflesso. Insomma… una foto infelice (tecnicamente).
Per evitare di metterla online così, l’ho leggermente "elaborata" con Paint.NET, cercando di renderla meno luminosa.

Foto modificata con Paint.NET 

La foto è migliorata leggermente, la maglietta forse è diventata troppo scura e risalta di più ma… proprio questo risalto mette ancor più in evidenza la differenza di luminosità fra il soggetto e lo sfondo. Purtroppo con Paint.NET non è possibile fare di meglio (è un semplice programma di qualche MB, adatto ad un ritocco veloce delle foto).

Ho aperto la foto con Lightroom (che opera in maniera "non distruttiva", lasciando sempre la vostra foto intatta ed operando sui metadati della foto), c’ho lavorato su per qualche minuto, ed ecco il risultato.

Foto modificata con Adobe Photoshop Lightroom 

Come potete vedere, il risultato è eccezionale! La foto ha mantenuto i suoi colori (foto originale) ma a differenza di questa nel muro dietro sono apparse due finestre (che si intravedevano appena nelle foto 1 e 2) e si vede bene uno degli archi del cortile di Palazzo Ducale. Toh… il braccio destro adesso non si fonde più con il muro, ed anche le punte dei capelli sono chiaramente distinguibili (per vedere questi particolari, ingrandite la foto).

Il risultato ottenuto è più che buono, se pensate che sono partito da una foto compressa in jpg (dove, a priori, c’è sempre e comunque una perdita di informazioni a causa sia dell’elaborazione compiuta dalla macchina fotografica che della compressione). Avendo a disposizione una foto in RAW il risultato sarebbe stato probabilmente migliore.

Adobe Photoshop Lightroom permette quindi di compiere tutta una serie di elaborazioni sulle foto che non è possibile effettuare con semplici software di fotoritocco (ovviamente non sto parlando di Photoshop, Aperture o simili).
Il costo di Lightroom non è bassissimo (costa 299$, esattamente lo stesso costo di Aperture) ma è sempre molto inferiore ai 649$ necessari per Photoshop CS3 (che comunque ha un altro target e potenzialità molto maggiori).
Personalmente sto valutando l’acquisto… molto seriamente.

Risorse e ringraziamenti per questo post:

  • interessante articolo di Paolo Castagnini per Photodigit su Lightroom
  • il sito personale di Paolo, dove è possibile acquistare (io l’ho fatto) una guida in italiano ad Adobe Photoshop Lightroom, che spiega nel dettaglio l’interfaccia, i menù ecc.
  • Mescaline per "averci messo la faccia". 😉