Feb 272009
 

Alcune volte si ha “quasi” da subito l’impressione che un servizio con grosse potenzialità sarà destinato al fallimento.
E’ il caso di HP Upline, servizio di storage/backup/sharing  online lanciato in pompa magna quasi un anno fa, poi vergognosamente castrato dell’utenza estera (e lì mi era sorto il dubbio che, in realtà, il servizio fosse “nato morto” per concezione) ed infine…

HP continually evaluates product lines and has decided to discontinue the HP Upline service on March 31, 2009.

HP will no longer be backing up your files to the HP Upline servers as of Feb 26, 2009 at 8 am Pacific time. HP will keep the file restore feature of the Upline service operational through March 31, 2009 Pacific time in order for you to download any files you have backed up to Upline.

Questo è il tono della mail che ho ricevuto ieri (nonostante non sia più cliente HP Upline da quasi un anno). Così come scrissero “scusate, ci siamo sbagliati, non potete usare il nostro servizio dall’Italia” ieri hanno scritto: “Scusate, riprendetevi i vostri files che stiamo chiudendo la baracca”.

Simpatico, no? Dalla serie: “Vatti a fidare di un big dell’informatica come HP“.

P.S. Chiaramente i competitor di questo settore si sono buttati a pesce sugli utenti orfani: Backblaze offre il 20% di sconto ai desaparecidos di Upline, utilizzando il codice sconto “upline2backblaze” 😉

Feb 252009
 

Solo un mese fa vi presentavo Livedrive, una soluzione di storage online illimitato molto interessante, che integrandosi direttamente con il sistema operativo del PC, creava un disco locale che in realtà corrispondeva al vostro storage online. Quando scrivevo il servizio era in beta ed era gratuito, ma si sapeva già che sarebbe diventato a pagamento appena uscito dalla beta. Beh, alcuni giorni fa il servizio è stato rilasciato al pubblico e contemporaneamente ha perso la sua gratuità. Scrivevo allora: “sarà interessante vedere il modello di pricing”. Beh… il modello di pricing di Livedrive si è rivelato (purtroppo per loro) troppo rigido e costoso per far presa sul grande pubblico:  due piani (Standard e Pro), due prezzi (55.95$ e 129.95$ per anno); il piano Standard potrebbe anche essere interessante MA ha l’immenso limite di essere limitato ad un solo client installato, rendendolo inutile per tutte quelle persone (come il sottoscritto) che usavano Livedrive per evitare di spostare file da un computer all’altro (ufficio e lavoro). Peccato… una grossa occasione persa.
… ma come si suol dire, non tutto il male viene per nuocere… 🙂

Dopo aver tolto i miei files da Livedrive, spostandoli su iDisk (la soluzione di storage online inclusa in MobileMe di Apple), oggi ho scoperto un servizio alternativo a Livedrive e per alcuni versi più interessante.

zumodrive_logoZumoDrive, a differenza di Livedrive, NON offre una soluzione con storage illimitato MA ha tre grandi pregi che l’altra soluzione non offre:
1. un piano “starter” gratuito da 1 GB
2. diverse soluzioni di pricing, a partire da 2.99$ al mese per 10GB
3. la possibilità di installare il client su diversi pc anche usando il piano gratuito

Questo significa che posso iniziare ad usare (ed ho già iniziato ad usare!) ZumoDrive senza spendere nulla, per poi eventualmente pagare POCO per uno storage effettivamente utile (su Livedrive avevo poco più di 1.2GB di dati) e che posso usare allo stesso modo su tutti i miei computer. Installando infatti il client ZumoDrive (disponibile per PC e Mac) verrà creata un’unità removibile mappata sul vostro storage online (come accadeva con Livedrive). Se siete in giro, invece, potrete accedere ai vostri files dall’interfaccia web, semplice ed efficace, realizzata in Flash. I vostri files, inoltre, possono essere condivisi facilmente con il mondo. Se poi utilizzate iTunes, potete importare facilmente ed automaticamente in ZumoDrive la vostra libreria, liberandola dal limite fisico del vostro PC/Mac.

Inoltre, ZumoDrive rende disponibili i vostri files online anche su iPhone (feature questa che per me vale da solo l’utilizzo del servizio) tramite un’apposita applicazione chiamata SuperSize Me (che potete scaricare ORA gratuitamente, in futuro sarà a pagamento). E’ prevista una versione per Android, attualmente in sviluppo.

ZumoDrive salva i vostri files in maniera criptata (ovviamente) utilizzando Amazon S3 come storage (altamente affidabile e veloce, quindi); ha una privacy policy chiara, un blog e delle FAQ.

Giudizio di Giovy: ZumoDrive è un’ottima soluzione per chi ha necessità di avere uno storage online di piccole dimensioni, facilmente accessibile da ogni computer. Per i possessori di iPhone, poi, il vantaggio è duplice perchè è possibile accedere ai vostri files anche da lì. Va da se che NON è la soluzione ideale per chi ha bisogno di tanto spazio, perchè in tal caso Livedrive diventa più conveniente.

Jan 102009
 

In passato ho parlato diffusamente di storage/backup online, testando vari servizi (alcuni ottimi, altri davvero pessimi).
Sto provando da ieri un nuovo servizio che, sulla carta, sembra appartenere alla categoria “ottimi”, fermo restando eventuali modifiche in corso d’opera (anche HP Upline era partito come un ottimo servizio, per poi diventare pessimo con la modifica dei termini di utilizzo).

livedrive-logo-betaLivedrive è un servizio (in beta, ovviamente) di storage online illimitato che presenta una serie di interessanti caratteristiche (riassunte in un’apposita pagina).

Fra quelle più interessanti è da notare l’integrazione “trasparente” di Livedrive con il sistema operativo, che rende disponibile (dopo l’installazione del client, disponibile per il momento solo per i sistemi Windows) lo storage online di Livedrive come un disco fisso locale del vostro computer. Dopo l’installazione del software, infatti, vedrete comparire un nuovo drive con la lettera L: (che potete anche cambiare, ovviamente) che si comporterà esattamente come se fosse un drive locale… essendo online, invece.

Potete decidere, inoltre, se avere una cache locale dei files più piccoli presente sul vostro Livedrive, in modo da velocizzarne l’accesso. Livedrive, installato su più computer (in numero illimitato, per il momento) vi permette quindi di avere dei files sincronizzati fra differenti postazioni di lavoro.

Se Livedrive fosse “solo” un’unità di rete mappata online, però, sarebbe limitatamente utile…
… ed invece è di più! 🙂
Potete utilizzare il vostro Livedrive (avendo un sottodominio del tipo “utente.livedrive.com”) anche via web, caricando file, creando cartelle, rinominandole ecc. L’interfaccia del servizio web è del tutto identica ad una finestra di un qualunque file manager.

Infine (ma non meno importante) è la possibilità di condividere i vostri files con uno o più utenti (identificati dal loro indirizzo di posta) o con il mondo intero (rendendoli pubblici); la condivisione potete attivarla direttamente dal vostro drive (solo Windows, per il momento) selezionando i files da condividere, o via web.
Potete inoltre ricevere eventuali condivisioni da altri utenti Livedrive, che appariranno nel vostro pannello di controllo online.

Quanto costa tutto questo? Per il momento nulla, essendo in beta… ma è molto probabile che fuori dalla beta il servizio diventi a pagamento (ed in tal caso sarà interessante vedere il modello di pricing).

Giudizio di Giovy: con le caratteristiche attuali (metto le mani avanti, non si sa mai!) il servizio di Livedrive è ottimo, dal momento che vi permette di avere uno storage online illimitato e sharabile con altri utenti. La velocità di download/upload è più che buona, merito anche dei pochi account Beta attivati. Se il servizio restasse così funzionale e con un pricing aggressivo (massimo 50 dollari l’anno per un account illimitato) potrebbe essere una killer app. Vedremo come evolve la cosa… ed ovviamente sarà mia cura tenervi informati… 😉