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Apr 192006
 

Dopo l’articolo su Microsoft Word 2007 Beta 1, eccomi qui di nuovo per farvi dare uno sguardo alla nuova versione di un altro software del pacchetto Microsoft Office 2007: Microsoft Excel 2007.

Microsoft Excel è da sempre (come Word lo è per il word processing) il foglio di calcolo più usato nel mondo.
Anche in Microsoft Excel 2007, quindi, troveremo molte delle novità che abbiamo trovato in Word, sia a livello di interfaccia grafica che di funzionalità.
Cominciamo quindi il nostro tour dalla prima “modalità” del ribbon di Excel, denominata “Sheet” (quella che in Word 2007 era chiamata “Write”).
Il ribbon, in questa modalità, ospita le già viste gallery per la formattazione del testo, più tre gallery specifiche per la formattazione, lo styling e l’editing delle tabelle.
Tutto è diventato molto più accessibile e semplice da utilizzare, ed anche applicare una “formattazione condizionale” adesso è un gioco da ragazzi, che si riesce a implementare senza dover sbattere la testa con campi da compilare, formule ecc.

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Microsoft Excel 2007

Microsoft Excel 2007 Beta 1 01

In modalità “Insert” (simile a quella di Word) si hanno a disposizione diverse gallery per l’inserimento di tabelle, grafici, immagini e testo “creativo” (come il WordArt visto nell’articolo su Word).
Se lavorate spesso con grafici a torta, a barre, a colonne o grafici complessi… beh, il vostro lavoro sarà facilitato di molto.

Microsoft Excel 2007

Microsoft Excel 2007 Beta 1 02

La modalità “Page Layout” è del tutto simile a quella di Word, e vi permette di selezionare un tema per il vostro foglio di calcolo, o impostare nei minimi particolari la pagina.

Microsoft Excel 2007

Microsoft Excel 2007 Beta 1 03

La modalità “Formulas” è (a parer mio) la più innovativa tra i ribbon disponibili in Excel.
Diamo un’occhiata alle gallery disponibili; la prima è chiamata “Function Wizard” e non è altro che un bottone che lancia una procedura guidata per la creazione delle funzioni.
La seconda gallery è chiamata “Function Library” e come potete vedere dalla schermata non è altro che una ricca libreria di funzioni suddivise logicamente, come funzioni finanziarie, logiche, matematiche e trigonometriche ecc.
Ogni pulsante di questa gallery permette l’accesso alle funzioni di una categoria, tramite un menù a discesa.
La gallery successiva è chiamata “Named cells” e permette di assegnare un nome ad una cella/gruppo di celle, per poi usarlo nelle formule.
Non sarà più necessario scrivere formule come “=SUM(C20:C30)” ma assegnando un nome al range di celle C20:C30 sarà possibile scrivere la formula come “=SUM(NomeCelle)”. Chiaramente non dovrete ricordare tutti i nomi assegnati alle celle, ma è presente un “Name Manager” per aiutarvi nella gestione.
La gallery “Formula Auditing” vi permette di verificare, correggere e migliorare le vostre formule, mentre in “Calculation” potete definire delle opzioni di calcolo.

Microsoft Excel 2007

Microsoft Excel 2007 Beta 1 04

La modalità “Data” permette la gestione dei collegamenti a diversi datasource (Access, Web, Testo, SQL Server, ODBC ecc.) con una serie di tool utili per controllare e validare i dati.

Microsoft Excel 2007

Microsoft Excel 2007 Beta 1 05

Il modo “Review” è molto simile a quello di Word, e vi permette di controllare e rivedere il foglio di lavoro, rendendo possibile inoltre la protezione e la condivisione del foglio (così come rende possibile l’editing di un dato range di celle a secondo dell’utente che ha il permesso di lavorarci su).

Microsoft Excel 2007

Microsoft Excel 2007 Beta 1 06

L’ultima modalità “View” serve per cambiare le modalità di visualizzazione del foglio, e pur essendo essenzialmente simile a quella di Word, ha delle feature appositamente studiate per la visualizzazione dei fogli di calcolo (come la “Page Break View”).

Microsoft Excel 2007

Microsoft Excel 2007 Beta 1 07

Considerazioni finali su Microsoft Excel 2007 Beta 1: beh, è chiaro che anche qui, come per Word, sono stati fatti dei notevoli passi avanti per facilitare il lavoro dell’utente (e la fruizione anche di quelle funzioni che normalmente sarebbero nascoste e poco utilizzate).
I diversi ribbon svolgono al meglio il loro lavoro, e la libreria delle funzioni a portata di mouse rende ancora più semplice creare formule complesse (non vi preoccupate se commettete qualche errore, la “Formula Auditing” è lì apposta per aiutarvi).
Più ci si addentra in questa nuova versione di Office e più ci si rende conto che il gap con spreadsheet come OpenOffice Calc inizi a diventare notevole (mentre la differenza non è così visibile fra Office 2000/XP/2003 ed OpenOffice Calc 2.0, ad esempio).

Apr 122006
 

Oggi ho deciso (dopo i post "poco tecnici" di questi giorni) di scrivere qualcosa di un po’ più "interessante", per tutti i miei lettori "geek" e non, dato che voglio parlarvi di un prodotto che tutti avete utilizzato (o state utilizzando) in qualche versione precedente e che probabilmente vi troverete ad utilizzare fra qualche mese/anno in questa versione: Microsoft Office 2007.

Naturalmente NON è ancora disponibile una versione definitiva di Office 2007, ed il mio articolo farà riferimento alla BETA 1, identificata da Microsoft come "Office 12 Beta 1" (anche se è già noto che il nome definitivo sarà appunto Office 2007).

Con questa versione di Office, Microsoft non si è limitata ad "aggiungere qualche nuova funzione", o a migliorare l’usabilità delle funzioni precedenti.
Ci troviamo di fronte ad uno stravolgimento radicale dell’interfaccia utente finora conosciuta, e che potrebbe disorientare l’utente a prima vista.

In realtà questo "restyling" è stato pensato per rendere più immediato l’utilizzo, senza dover cercare la funzione necessaria fra i diversi menù.
Cominciamo quindi con le prime immagini di questa nuova versione di Office, che vi commenterò singolarmente.

Ho deciso inoltre, considerando la vastità dell’argomento (le applicazioni sono molteplici, e le novità ancora di più) di suddividere la recensione "per singola applicazione".
In questo primo articolo parlerò di Microsoft Word 2007.

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Microsoft Word 2007 BETA 1

Microsoft Word è da sempre l’applicazione di word processing più utilizzata nel mondo, ed è anche il punto di partenza di questo giro nel nuovo Office 2007.
Tecnicamente, Microsoft Word 2007 ha visto il passaggio ad un nuovo tipo di formato di salvataggio (identificabile dall’estensione .docx) basato su XML.
In realtà i nuovi file di Office 2007 sono tutti dei file zip standard (per ridurne le dimensioni e creare dei "contenitori"; basta rinominarli in .zip e potrete aprirli in Esplora Risorse e vederne il contenuto XML.
Torniamo comunque all’interfaccia grafica.
Come potete vedere ingrandendo l’immagine, l’interfaccia grafica è stata stravolta in modo radicale.
Niente più menù superiori (File, Modifica, Visualizza ecc), ma una grande barra chiamata RIBBON (nastro), che rende immediatamente accessibili le caratteristiche maggiormente utilizzate, e che cambia a seconda del contesto in cui ci si trova.
Ogni ribbon è suddiviso in varie "gallery", che possiamo pensare come dei "contenitori" di funzioni.
In modalità "Write" (Scrittura) sono visualizzate le gallery di formattazione di testo e paragrafo, quella per gestione degli appunt e della ricerca e quella aper l’applicazione degli stili.
E’ proprio questa una delle nuove ed innumerevoli caratteristiche di Word 2007: la possibilità di applicare stili predefiniti (e personalizzabili) e vedere in tempo reale l’effetto sul testo (una nuova feature chiamata "Live Preview"). Nello screenshot sottostante potete vedere l’applicazione di uno stile al testo, e la Live Preview.

Microsoft Word 2007

Microsoft Word 2007 Beta 1 02

Passando in modalità "Insert" il ribbon cambia totalmente, evidenziando le gallery per l’inserimento di pagine, tabelle, immagini, link, testi grafici (WordArt) e simboli.
L’inserimento di tutti questi elementi è facilissimo, ed altrettanto facile ne è la gestione.

Microsoft Word 2007

Microsoft Word 2007 Beta 1 03

Una nota particolare è per gli elementi WordArt, che adesso possono essere manipolati in modo molto più potente, e beneficiano anch’essi della funzione "Live Preview" e delle nuove funzionalità del "ribbon" (che cambia ancora, mostrando le gallery dedicate agli elementi WordArt).

Microsoft Word 2007

Microsoft Word 2007 Beta 1 04

Passando alla modalità "Page Layout", il ribbon cambia nuovamente, mostrando le gallery per la scelta dei temi (feature nuova, è possibile definire temi omogenei da applicare ai propri documenti), dell’impostazione della pagina (margini, orientamento, formato ecc), dello sfondo, dei paragrafi e del testo.
Simpatica è la possibilità di cambiare facilmente il colore della pagina, così come impostare delle texture come sfondo.

Microsoft Word 2007

Microsoft Word 2007 Beta 1 05

In modalità "References" è possibile gestire facilmente la TOC del documento (Table of Contents), così come note, citazioni e bibliografie, referenze e indici.
Per gestire questi elementi, con le vecchie versioni di Word, era necessario trovare le funzioni fra diversi menù, e capirne bene il funzionamento (chiunque abbia scritto una tesi con Word sa bene a cosa mi riferisco). 🙂

Microsoft Word 2007

Microsoft Word 2007 Beta 1 06

La modalità "Mailings" serve a gestire quella che nelle vecchie versioni di Word era conosciuta come "Stampa unione".
I datasource per gli indirizzi sono molteplici (Excel, Access, SQL Server ed ogni connessione ODBC), e la creazione di una stampa unione non è più una procedura riservata ai guru di Office.

Microsoft Word 2007

Microsoft Word 2007 Beta 1 07

La modalità "Review" gestisce in maniera veloce ed intuitiva tutte quelle operazioni di controllo e revisione che si possono applicare ad un documento.
Utilizzando l’apposito ribbon si ha a disposizione una gallery per controllo ortografico/grammaticale/traduzione del documento, una per la gestione dei commenti e delle revisioni, una per comparare i documenti ed un pulsante per proteggere il documento in questione.

Microsoft Word 2007

Microsoft Word 2007 Beta 1 08

Veniamo infine all’ultima modalità disponibile, quella "View".
In questo caso il ribbon da accesso rapido a tutte le modalità di visualizzazione del documento (sono cinque diverse, compresa una "full screen").
Le opzioni di visualizzazione nella modalità a schermo intero sono molteplici, e coprono tutte le opzioni di utilizzo.

Microsoft Word 2007

Microsoft Word 2007 Beta 1 09

L’ultimo sceenshot (per questo primo articolo sul nuovo Microsoft Office 2007) è per farvi vedere una funzione che trovo eccezionalmente comoda: la barra mobile MiniBar. Selezionando un testo nella pagina (in qualunque modalità di lavoro ci si trovi) appare una barra mobile semitrasparente e fluttuante che vi permetterà di compiere veloci operazioni di formattazione del testo, senza dover ritornare alla modalità "Write".

Microsoft Word 2007

Microsoft Word 2007 Beta 1 10

Considerazioni finali su Microsoft Word 2007 Beta 1: come avete visto in questa veloce cavalcata attraverso le principali funzioni disponibili in questo nuovo Word 2007, non ci troviamo di fronte all’ennesimo aggiornamento, ma ad un’applicazione totalmente nuova, profondamente ridisegnata e riprogettata per la massima produttività e fruibilità.
Il primo impatto (proveniendo da vecchie versioni di Word) è sicuramente "drammatico" e lascia spaesati ("Dove cavolo è andata a finire quella funzione che usavo sempre?"), ma ci si abitua subito e poi non se ne può più fare a meno… 🙂

Io lo sto testando da un paio di settimane, e vi devo dire che ne sono molto soddisfatto.
Certo… è Microsoft, NON è open (anche se il nuovo formato di Word è un grosso passo avanti verso l’open, in quanto aderente in alcune parti alle specifiche Open Document) e costerà sicuramente molto ma… ehi, queste sono considerazioni commerciali che lascio a voi… 😉

Jan 062006
 

Microsoft ha rilasciato in anticipo (rispetto alle previsioni, e rompendo la consuetudine di rilasciare le patch il martedì) la patch che fissa la grave vulnerabilità sui file .wmf che affligge tutti i sistemi operativi Windows.

Trovate i dettagli ed i link per i download della patch (nelle differenti versioni adatte ad ogni specifico sistema operativo) sul Microsoft Security Bullettin MS06-001 (come vedete dalla sigla è il primo bollettino dell’anno, e forse il più atteso in assoluto da molto tempo a questa parte, vista la gravità della falla che questa patch va a chiudere).

May 252005
 

Microsoft sta testando da alcuni mesi la Windows Genuine Advantage, una verifica dell’autenticità del software Microsoft installato sul proprio computer. Quando la WGA andrà a regime, potrebbe essere impossibile scaricare alcuni software o aggiornamenti di Microsoft senza “validare” la propria copia di Windows, rendendo quindi potenzialmente inutili le copie pirata. Ho evidenziato a posta le parole “potrebbe” e “potenzialmente” perchè, a quanto pare, il condizionale è d’obbligo, in questo caso: alcuni cracker hanno trovato infatti il modo di bypassare la WGA per “validare” diverse macchine (con copie pirata di Windows), permettendo quindi l’accesso ai download anche a sistemi che non dovrebbero averlo (secondo Microsoft).
Va da se che combattere contro i pirati è una battaglia persa in partenza, e Microsoft dovrebbe esserne cosciente, considerato che i suoi sistemi di protezione software hanno sempre offerto una protezione blanda se non addirittura inesistente dalla copia e dalla distribuzione non autorizzata (compresa la tanto discussa WPA, Windows Product Activation).
Ulteriori informazioni sulla WGA crackata sono disponibili in questo articolo di ComputerAct!ve ed in questo di Punto Informatico.

Se ne parla anche su Voice over IT.

Sep 092004
 

E’ una notizia di oggi quella che viene da casa Microsoft: pare infatti che sia possibile rimandare l’installazione del famigerato Service Pack 2 per Windows XP fino al 12 aprile 2005.

In pratica, utilizzando questo tool potrete bloccare l’installazione tramite Windows Update del Service Pack 2, che sarà distribuito in Italia tramite questo servizio da metà settembre.
Ovviamente, è sempre possibile scaricare la versione integrale e procedere all’aggiornamento manuale qualora lo riteniate opportuno.

Personalmente nutro dei forti dubbi su questo aggiornamento, e mentre per l’SP1 mi affrettai subito ad installarlo (ed in seguito a consigliare ed installare direttamente WinXP SP1 sulle macchine nuove) per l’SP2 ci andrò molto cauto.
Sono troppe (ed alcune decisamente fastidiose) le incompatibilità con alcuni software e configurazioni hardware (Pentium 4 Prescott e Athlon 64 in alcuni casi).
Per avere un quadro riassuntivo dei problemi che potreste incontrare, vi consiglio di puntare il vostro browser qui.

A titolo di cronaca, io ho disabilitato il servizio Windows Update quando ho installato il sistema operativo, quindi il tool non mi servirà affatto. 😉

Nov 042009
 

Alcuni anni fa (eh, come passa veloce il tempo) scrissi un veloce howto su come implementare un help desk in azienda, utilizzando una soluzione Open Source ma “poggiandola” su tecnologia Microsoft (IIS + SQL Server).

Oggi invece vi presento un’ottima soluzione Open Source che vi permetterà di implementare facilmente un helpdesk web based  “avanzato” in azienda, con funzioni di asset management, knowledge base e gestione amministrativa. E tutto su tecnologia WAMP (Windows, Apache, MySQL, Php) o LAMP (Linux, Apache, MySQL, Php).

Chiaramente la scelta della base su cui installare l’help desk dipende dalle vostre conoscenze tecnologiche:

  • Windows: ottime soluzioni WAMP sono WampserverXAMPP, che richiedono poca conoscenza sistemistica e vi permettono in pochi minuti di avere tutto funzionante
  • Linux: a seconda della distribuzione utilizzata, potreste già avere tutto integrato (es: installando Ubuntu Server è possibile scegliere di includere il pacchetto LAMP o installarlo a posteriori da apt) o doverlo installare a mano da repository o pacchetti precompilati. Ad ogni modo, XAMPP è disponibile anche per Linux.

Scelte ed installata la soluzione più adatta, potrete scaricare glpi, (Open Source, attualmente alla versione 0.72.3) che vi permetterà di avere in pochi minuti il vostro helpdesk.

Installazione

Semplicissima: dopo aver scaricato il pacchetto compresso, lo decomprimete e lo copiate nella directory del vostro webserver (che sia la root o una sottodirectory è ininfluente). Digitate nel browser web l’indirizzo del server/cartella dove è presente glpi ed il processo di installazione guidata partirà automaticamente. Verrà effettuato un controllo dei requisiti del server web e vi verranno chiesti i dati di login al database MySQL; se non avete ancora creato un database, verrà creato automaticamente  e dopo pochi secondi potrete loggarvi (user: glpi, password: glpi – ricordatevi di cambiarla) nella vostra installazione perfettamente funzionante.

Configurazione di base

La configurazione di base è semplice ma… a seconda delle vostre necessità, potrebbe richiedere un tempo abbastanza lungo per adattarla alla vostra realtà aziendale; glpi è una soluzione molto versatile che integra, insieme all’helpdesk, una soluzione di asset management con cui potrete gestire l’inventario hardware/software sia dal lato tecnico che amministrativo; proprio per questo potreste dover passare del tempo ad inserire le configurazioni delle vostre macchine, dei software utilizzati ecc.

Se avete un parco macchine particolarmente consistente e volete evitare di inserire tutto a mano, glpi si integra in modo nativo con OCS Inventory, soluzione Open Source  dedicata all’asset inventory and management.

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inventory

Per la gestione degli utenti  glpi offre la possibilità di interfacciarsi con server LDAP/Active Directory (oltre che usare un proprio database interno, utile solo quando si ha a che fare con pochi utenti); personalmente l’ho configurato per accedere all’Active Directory aziendale (su Windows Server 2008) e sincronizzare in pochi secondi gli utenti, seguendo le istruzioni presenti sul Wiki di glpi; in seguito sarà possibile definire quelli che saranno gli utilizzatori (abilitati ad aprire ticket) ed i tecnici (abilitati a gestirli, smistarli e sopratutto lavorarli) 😉

Ricordatevi inoltre di definire anche uno o più ulteriori utenti “super-admin”, capaci di gestire e configurare glpi (non sarete mica sempre presenti voi in azienda, no?).

Inutile dirvi che svolge egregiamente le funzioni di helpdesk (perchè, in caso contrario, non ve l’avrei presentato), complete di possibilità di aggiungere commenti ai ticket via email, gestione agenda e prenotazione degli interventi, rubrica interna, gestione documenti e contratti…  insomma, tutto quello che potrebbe essere utile… e che mi obbligherà a dedicare a glpi diverse ore di lavoro nelle prossime settimane, spostandola su una macchina Linux e mettendola in produzione a livello aziendale 🙂

tracking

Utili anche le funzioni di reportistica integrate anche se, ad onor del vero, un po’ scarne e limitate ad aspetti che non tutti potrebbero trovare utili e/o interessanti.

Giudizio di Giovy: glpi è una soluzione stabile ed affidabile (e finalmente totalmente compatibile con Active Directory, in passato ho avuto diversi problemi a farla dialogare con server Windows 2003 o Windows 2008). Semplice da installare e gestire, richiede un po’ di tempo per la configurazione iniziale relativa alla propria realtà aziendale (che però viene fatta una tantum).

Jun 012009
 

C’è un simpatico (per modo di dire) virus identificato come AutoRun-ADI (identificato da Sophos grazie al sottoscritto, che gliene ha mandato un campione) che mi sta dando un po’ di problemi in azienda; tutti i computer qui in sede sono protetti da un antivirus ed ho disabilitato l’esecuzione dei file autorun.inf ma… abbiamo tante sedi periferiche, non collegate alla rete e ad internet, su cui ci sono macchine senza antivirus o con antivirus non aggiornato. Il vettore principale di questo virus sono le unità rimovibili (pen drive usb, CD Rom) e tramite queste si propaga tra i computer.

Fino a sabato 30 aprile non ha creato particolari problemi, se non quello di diffondersi come sopra. Ma… il codice malevolo porta una sgradevole sorpresa: una volta atttivato (e si è attivato fra il 29 ed il 30 maggio) cancella dai computer tre importanti file situati nella root dell’hard disk:

  • boot.ini
  • ntdetect.com
  • ntldr

Il risultato di questa operazione è il tragico messaggio NTLDR mancante: premere un tasto per continuare (potete premere tutti i tasti che volete, ma il computer non partirà mai; maledire mentalmente Microsoft vi farà star meglio, nel frattempo). 😛

Questo messaggio, normalmente, può essere sinonimo di dischi rigidi danneggiati e/o compromessi in qualche modo; in questo caso, fortunatamente, il problema è dovuto solo alla scomparsa dei tre file in questione.

Come intervenire e far tornare in vita un sistema che presenta questo messaggio? Vi illustro la tecnica che ho usato con successo su un paio di dozzine di sistemi compromessi.

Creazione di un boot cd con tool di gestione

Grazie a Bart’s PE Builder ho creato un cd bootabile che contiene una serie di tool utili per intervenire in tutti quei casi in cui il computer non vuole saperne di partire; oltre al programma (scaricabile gratuitamente) avrete bisogno di un cd funzionante di Windows (XP o Windows Server 2003) da cui far prendere a PE Builder i file per creare il Preinstalled Environment su CD.
Installate il software, dategli in pasto la sorgente con i file di Windows e fategli creare l’immagine ISO (in alternativa si può masterizzare direttamente il cd, io ho preferito creare l’immagine ISO per poterla conservare e rimasterizzare in caso di bisogno).
In questa fase è possibile dire a PE Builder di incorporare presenti in una cartella sul vostro computer: io gli ho detto di includere una cartella contenente i tre file mancanti sopra indicati (presi da un computer funzionante). Volendo è possibile personalizzare ulteriormente i tool inseriti nel CD, ma quelli contenuti di default sono sufficienti allo scopo che vogliamo raggiungere.

Ottenuto il vostro CD bootabile, inseritelo nel lettore CD e fate partire da questo il computer (eventualmente modificando le opzioni di avvio nel bios, impostando l’unità CD come prima sorgente da cui fare il boot).

Una volta caricato l’ambiente operativo, lanciate Programs\A43 File Management Utility; questo software non è altro che un semplice file manager, con cui andremo a cancellare i file infetti:

  • C:\usbdrv.exe
  • C:\acroread.exe
  • C:\Windows\acroread.exe

Se avete incorporato anche i file mancanti (boot.ini, ntldr, ntdetect.com), copiate questi file dalla root dell’unità BartPE (X:) alla root del vostro disco (C:) con un normale copia/incolla; se non avete incorporato questi file su CD, potete copiarli tramite un pen drive (pulito, eh!) da un computer funzionante. Se non avete un computer funzionante… usate i miei: http://www.megaupload.com/?d=MTT7KI7Y.

Riavviate il sistema e… magia, partirà senza problemi… 🙂

Ma non abbiamo finito, un attimo di pazienza! Entrati in Windows, andate in Start\Esegui… e digitate regedit; si aprirà l’editor del registro di configurazione. Andate in HKEY_CURRENT_USER\Software\Microsoft\Windows\CurrentVersion\Run ed eliminate la chiave chiamata Acrobat Reader che punta a C:\Windows\acroread.exe (il file eliminato in precedenza). Dato che siete nel registro, date un’occhiata anche in HKEY_LOCAL_MACHINE\Software\Microsoft\Windows\CurrentVersion\Run (ed eliminate eventuali chiavi sospette, magari facendo una ricerca su Google in caso di dubbio).

Se volete fare una scansione di sicurezza senza dover installare alcun antivirus, fate in questo modo:

1) Scaricate SYSCLEAN dal sito di Trend Micro: http://www.trendmicro.com/ftp/products/tsc/sysclean.com
2) Scaricate l’ultimo pattern antivirus disponibile da qui: http://www.trendmicro.com/download/viruspattern.asp (il file lptxxx.zip) e decomprimetelo nella stessa cartella dove avete salvato il file sysclean.com
3) (opzionale) Scaricate l’ultimo pattern antispyware da qui: http://www.trendmicro.com/download/spywarepattern.asp (il file ssapiptnxxx.zip) e decomprimetelo nella stessa cartella dove avete salvato il file sysclean.com
4) Lanciate sysclean.com e fategli fare piazza pulita di quello che trova 🙂

Opzionalmente (ma io vi consiglio di farlo) potete disabilitare l’esecuzione dei file autorun.inf seguendo le istruzioni che ho lasciato qui.

Ovviamente è fortemente consigliato installare subito un antivirus e tenerlo aggiornato, onde evitare reinfezioni successive.

P.S. Molto probabilmente anche il vostro pen-drive sarà infetto: inseritelo nel computer tenendo premuto il pulsante SHIFT (eviterete che parta automaticamente) ed eliminate dalla radice i file autorun.inf ed usbdrv.exe (sono nascosti e/o con attributo “di sistema”, quindi dovrete impostare Windows per visualizzare i file nascosti/di sistema).

In bocca al lupo… 😉