Dec 202006
 

Il Web 2.0 (quando vedo profilarsi all’orizzonte già un Web 3.0) oltre agli onori della copertina del Time (ne hanno parlato praticamente tutti) ha dato all’utente la possibilità di usare strumenti avanzati per gestire quasi tutte le attività che prima avrebbero richiesto applicativi stand-alone dedicati.
Ogni tanto appare qualcosa di "nuovo", ma ormai siamo vicini alla saturazione. 😛

Per il mio nuovo articolo su Apogeonline, pubblicato oggi, ho puntato l’indice su alcune applicazioni Web 2.0 con le quali organizzare e gestire eventi online.
Di seguito un estratto dell’articolo, che potete leggere per intero su Apogeonline.

Internet mette a disposizione di chi vuole organizzare un evento una serie di strumenti di nuova generazione: wiki aggiornabili collettivamente con tutte le informazioni necessarie, ma anche applicazioni create con lo scopo di aiutare gli organizzatori a pianificare tutti i dettagli. Event Wax, per esempio ,è un’applicazione creata per fornire un valido aiuto a chi dovrà organizzare o gestire un evento, a partire dalla scelta del luogo fino alla prenotazione dei singoli posti, con l’eventuale pagamento online della quota di partecipazione individuale.

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Se l’evento è di una singola giornata, la maggior parte del lavoro è fatta (sarà sufficiente predisporre il programma dell’incontro). Ma se l’evento dura diversi giorni, con un calendario articolato nell’arco dell’intera giornata? In tal caso dovremo ricorrere a un secondo tool online, Google Calendar, il servizio che ha rivoluzionato il calendaring online grazie alla sua interfaccia intuitiva e dinamica, realizzata in Ajax. Anche con Google Calendar non è necessaria una laurea in informatica per distribuire in modo facile e veloce informazioni sugli appuntamenti in programma.

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Organizzare un evento, però, richiede all’organizzatore di compiere una lunga serie di azioni: prendere contatti per eventuali relatori, contattare il catering, decidere scalette e via dicendo. Ricordarle tutte non è facile e Internet viene incontro con Remember The Milk, un task scheduler che consente di creare e gestire liste di impegni e cose da fare, ricevendo un reminder via email, instant messenger o Sms (quest’ultimo per utenti Vodafone).

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Nov 142006
 

Finalmente (dopo un po’ di tempo, dovuto a numerosi impegni di lavoro e non) sono riuscito a "dare alle stampe" (si fa per dire, dato che parliamo sempre di editoria online) un nuovo articolo per Apogeonline.
Stavolta la mia attenzione si è focalizzata su una delle migliori suite di collaboration aziendale esistenti, ovvero Zimbra.
Di seguito un estratto dell”articolo, che potete leggere per intero su Apogeonline.

Zimbra si definisce «the leader in open source messaging and collaboration», e non a torto. Fornisce infatti una delle soluzione più complete per la collaborazione aziendale, riuscendo a competere (e in alcuni casi a primeggiare) con diverse soluzioni closed source realizzate da grossi calibri dell’IT mondiale, come IBM (con Domino) o Novell (con Groupwise). Proviamo allora a conoscere meglio Zimbra sia sotto l’aspetto tecnico sia sotto l’aspetto funzionale. La suite è disponibile in tre versioni:
   1. Open Source Edition: rivolta agli sviluppatori e alle organizzazioni che cercano una soluzione di collaboration, ma non hanno bisogno di supporto o caratteristiche di amministrazione avanzata;
   2. Network Standard Edition: indirizzata a organizzazioni ed enti che hanno bisogno di una soluzione di collaboration enterprise-level e di tutti i servizi di supporto avanzati, volti a garantire continuità operativa e gestione avanzata;
   3. Network Professional Edition: versione sostanzialmente identica alla precedente, con la possibilità aggiuntiva di sincronizzarsi con Microsoft Outlook o Apple iSync.

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Perché preferire Zimbra Open Source a soluzioni proprietarie? Non esiste una sola risposta a una domanda in apparenza semplice. Una prima nota a favore di Zimbra è certamente l’essere una soluzione open source: in una soluzione proprietaria c’è solo la software house che si occupa del bug fixing, dello sviluppo di nuove funzioni e del supporto (spesso offerto opzionalmente e a caro prezzo); in una soluzione open source come Zimbra c’è una community che ci lavora (oltre al team di sviluppo, ovviamente) e che fornisce supporto tramite forum, mailing list e magari chat in realtime. I bug vengono scoperti prima, così come prima vengono forniti dei workaround capaci di limitare i problemi in attesa che si sviluppi una patch. Impegare una soluzione open source permette di valorizzare eventuali professionalità aziendali che altrimenti non potrebbero intervenire direttamente e che all’occasione sono in grado di approtare piccole modifiche e personalizzazione.

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Sep 182006
 

Secondo articolo realizzato per Apogeonline, mentre l’idea per il terzo è già stata "approvata". 🙂
Questa volta mi sono occupato di Newsalloy, feedreader online in AJAX che vi presentai su questo blog un po’ di tempo fa.

Ma… presentarlo nuovamente sarebbe stato inutile, e quindi sono andato oltre: ho scritto una piccola "guida pratica" al suo utilizzo, con una prima parte rivolta a tutti (specie a chi non lo conosce affatto) ed una seconda parte adatta ai "power users", che potranno conoscere e sfruttare alcune caratteristiche avanzate di questa fantastica applicazione Web 2.0.

Di seguito un piccolo abstract, con l’articolo completo disponibile su Apogeonline.

Newsalloy è un feedreader di ultima generazione, totalmente realizzato in Ajax e gratuito, che vi permette una facile lettura e gestione dei feed (siano essi Rss oppure Atom). Dotato di un’interfaccia molto ricca e che potrebbe disorientare a un primo approccio, nasconde delle potenti funzioni di gestione ed è altamente configurabile, come vedremo in seguito. Lo scopo di questa presentazione è dare la possibilità a chi non lo conosce di avvicinarsi a questo feed reader online e utilizzarlo al meglio, potendo contare sui propri feed da ogni computer del mondo connesso a Internet ed eliminando la necessità di dover sincronizzare diversi feed reader stand-alone, se si utilizza più di un Pc.
[…]
Per un uso normale di Newsalloy, gli step che vi ho indicato sono più che sufficienti; alcuni power users, però, potrebbero voler sfruttare le caratteristiche avanzate di Newsalloy. Ecco, allora, qualche dritta anche per loro. Se vi siete stancati di leggere tutti i post di una singola fonte, o volete scoprire qualche altro articolo circa un argomento che vi interessa, potete dare un’occhiata alla finestra chiamata Tag (n. 5). Cliccando sul primo bottone da destra verranno visualizzati i tag applicati a tutti gli articoli che Newsalloy ha immagazzinato (compresi gli articoli provenienti da feed che non avete sottoscritto). La visualizzazione di questa finestra è in stile tag cloud, con i tag più utilizzati evidenziati da un carattere della dimensione
sempre più grande. Unico inconveniente: il filtro sui tag (accessibile dall’apposito bottone che appare nella finestra aperta) non funziona come dovrebbe e mostra anche tag che potrebbero non interessare (come quelli cinesi/giapponesi).

… continua a leggere l’articolo su Apogeonline.

Sep 112006
 

Con l’articolo dal titolo "Giocare in salsa Web 2.0" comincio la mia collaborazione con la webzine Apogeonline, emanazione web della casa editrice Apogeo.
Per i lettori di questo blog alcune applicazioni presentate non saranno nuove, mentre altre sono state presentate in anteprima per questo articolo.
Voglio ringraziare in questa sede Sergio Maistrello, coordinatore editoriale della rivista e guru della blogosfera italiana, per avermi dato la possibilità di fare quello che amo (scrivere) per una VERA rivista.

A fianco a tante applicazioni serie e utili, inizia a farsi largo l’aspetto ludico del Web 2.0, spinto dall’uso ormai dilagante di Ajax (Asynchronous JavaScript and Xml) per la creazione di interfacce dinamiche e interattive, che non richiedendo il reload della pagina per l’invio dei dati permettono una nuova e più piacevole esperienza web. Mi piacerebbe quindi cominciare queste carrellata sul nuovo gaming online pensando al primo gioco di carte che tutti avrete lanciato appena messi di fronte a un computer. Il Web 2.0 ha portato questo gioco dal desktop di un computer a Internet, con Solitaire Craving.

Prosegui la lettura dell’articolo su Apogeonline.