Nov 162009
 

Solo qualche giorno fa vi ho parlato di alcune soluzioni di storage e backup, omettendo deliberatamente quella di cui vi parlerò oggi: Amazon S3 (dove “S3” sta per Simple Storage Service).

Il termine “simple”, però, potrebbe trarre in inganno; Amazon S3 NON è una classica soluzione di storage online come quelle che vi ho presentato e proprio per questo motivo non l’ho inclusa in quella comparativa.

Quali sono quindi le peculiarità che rendono Amazon S3 così “diverso”?

Iniziamo dal pricing model: con Amazon S3 pagate solo quello che consumate (e “come” lo consumate, e “dove” lo consumate”). I vostri files possono risiedere (a vostra scelta) su server negli USA o in Europa. Se decidete di dargli residenza europea, pagate di più (0.150$ per GB negli USA, 0.180$ per GB in Europa).

Si paga anche tutto il data transfer (0.100$ per GB in upload, 0.170 per GB in download).

Inoltre, pagate le richieste di accesso ai vostri file: 0.001$ ogni 1000 PUT, COPY, POST o LIST e 0.01$ ogni 10000 GET; lo so, suona strano… ma proprio perchè Amazon S3 è orientato all’utilizzo integrato a servizi web.

Infine, potete creare ACLs sui vostri file o sui vostri bucket, permettendo l’accesso selettivo.

In parole estremamente povere: create un servizio web e non volete sovraccaricare i vostri server con immagini o media? Usate S3 come deposito di questi file e sarà la vostra applicazione web ad interagire con S3 tramite le interfacce REST o SOAP (standard dei web services).  Ecco perchè si pagano anche tutte le richieste (più spazio/traffico/richieste genera la vostra applicazione, più pagate).

E’ però possibile utilizzare Amazon S3 “anche” come storage personale, a patto di aver compreso bene il meccanismo di pricing di cui sopra onde evitare spiacevoli conseguenze economiche; per farlo esistono dei client appositi (ne cito alcuni, probabilmente ce ne saranno anche altri che non conosco o non ho testato):

  • S3 Browser: disponibile per Windows, esiste una versione Free ed una PRO a pagamento (29.95$) con feature aggiuntive riguardanti la gestione delle ACLs. Interfaccia chiara e lineare, vi permette di utilizzare tutte le funzionalità di S3 in modo semplice, come se fosse un “normale” storage online.

s3_browser_main_window

  • CloudBerry S3 Explorer: disponibile per Windows, esiste una versione Free ed una PRO a pagamento (39.99$) con feature aggiuntive.  Una feature interessante della versione PRO di CloudBerry Explorer è la possibilità di criptare i files (che però poi dovranno essere scaricati/gestiti solo via CloudBerry Explorer PRO).

cloudberry_explorer_1

Se la vostra esigenza fosse quella di fare backup su Amazon S3, potete utilizzare:

  • CloudBerry Backup: disponibile per Windows esclusivamente a pagamento (29.99$), offre tutte le funzioni di backup/restore automatiche che un buon client dedicato dovrebbe avere, compreso versioning ed encryption dei file.
  • JungleDisk: disponibile per Windows, Mac e Linux esclusivamente a pagamento (2$ al mese), affianca al backup/restore automatico dei files (anche qui con supporto per versioning ed encryption) la possibilità di mappare il proprio spazio S3 come drive virtuale di rete.

jungledisk

Ma… come fare se si è in giro e non è possibile usare il client installato sul proprio computer? Utilizzando S3fm (gratuito) è possibile accedere al proprio account Amazon S3 da interfaccia web (Ajax-based), compiendo tutte le operazioni effettuabili da client (compresa la gestione delle ACLs).

E se ho solo con me il mio iPhone? Niente paura: con iS3Manager (è possibile accedere ai vostri bucket su S3 in lettura (scaricando e riproducendo audio e video, nei formati supportati dall’iPhone), creare bucket e gestirne le ACLs, inviare link ai file immagazzinati e… caricare direttamente dall’iPhone immagini e video (per i possessori di iPhone 3Gs).

ATTENZIONE: considerate che i client illustrati finora rendono solo “immediato” l’utilizzo di Amazon S3 ma restano validi i pricing illustrati finora. Se (per esempio) lanciate il vostro client e questo vi fa vedere una lista dei file contenuti nel vostro bucket, avrete effettuato una richiesta LIST. Se cambiate bucket e ne visualizzate il contenuto, effettuerete un’altra richiesta LIST. Se scaricate un file effettuerete una richiesta GET  e così via.

Quindi… se caricate 1000 files da uno dei client illustrati sopra, pagherete:

  • lo spazio occupato dai 1000 files
  • la banda occupata per caricare questi 1000 files
  • le 1000 richieste PUT
  • le eventuali richieste LIST

Tenetelo presente.

Considerazioni di Giovy: Amazon S3 è un’ottimo servizio dalle avanzate funzionalità; NON è destinato principalmente all’utente “casalingo” (che dovrebbe invece dare un’occhiata ai software illustrati qui o utilizzare JungleDisk, se proprio vuole avere i propri files su S3) ma se avete bisogno di caratteristiche avanzate (ed ANCHE di storage personale o di backup) è una soluzione da prendere in seria considerazione.

Ah, qualora ve lo chiedeste: SI, io utilizzo anche S3 come storage… e nell’articolo precedente, il pdf con la tabella comparativa è ospitato proprio su S3: http://blog.giovannibarbieri.s3.amazonaws.com/comparativa_storage_backup_online.pdf

  23 Responses to “Amazon Simple Storage Service (S3)”

  1. Utile. Anche se stare li a pensare che ogni operazione che fai la paghi non è il massimo..
    Mi sembra esagerato far pagare anche solo per il LIST.. Posso capire lo spazio e la banda.
    Ma quindi più persone scaricano il tuo pdf più paghi tu?

    • Esatto, più persone scaricano il mio pdf più io pago (ma tieni presente che si tratta di cifre davvero irrisorie, nell'ordine di pochi centesimi di dollaro). E come ho detto, Amazon S3 NON è pensato per un uso "storage personale", quanto sopratutto per l'integrazione con servizi web. Quindi… ok, l'articolo è per fornire una visione completa, ma per storage e backup sono da considerare principalmente le soluzioni presentate nell'altro post 🙂

  2. Mmm… Non mi piace non aver la piena visione di quanto spendo: anche se per storage massivi di web application come twitter potrebbe avere il suo perché. Dover fare i conti non è il massimo. Esiste da qualche parte un "conteggio spese" in tempo reale?

    • Si, nel tuo account Amazon AWS hai l'esatta descrizione (comprensiva di spese) dei movimenti del tuo account S3. Ma a meno di non caricare centinaia di GB e passare la giornata a muovere file, si tratta di cifre davvero irrisorie, Francesco. Per dire, io spendo in media 0.17 dollari al mese.

    • Il conteggio spese avviene in tempo "quasi reale", le spese PUT, COPY, POST, o LIST vengono fatturare ogni 1000 richieste, il GET e le altre richieste ogni 10000. Lo sto testando adesso come storage foto per un servizio web gratuito, a breve vi aggiorno e vi dico se a livello di pricing è la scelta corretta.

      L' unica preoccupazione è data dalle richieste, per esempio già il bot di Google fa molto traffico, quanto spende Twitter che lo utilizza per ogni refresh di pagina via Web e per ogni volta che viene cambiato avatar o sfondo dell' utente?

      • Beh, penso che Twitter possa permetterselo senza problemi (ed oltretutto avranno accordi commerciali diversi da quelli di un utente normale, penso) 🙂

  3. Social comments and analytics for this post…

    This post was mentioned on Twitter by gioxx_greader: Amazon Simple Storage Service (S3): Solo qualche giorno fa vi ho parlato di alcune soluzioni di storage e backu.. http://tinyurl.com/yjgwgpv

  4. […] This post was mentioned on Twitter by Vincenzo Di Biaggio and Nadya, Gioxx's Shared. Gioxx's Shared said: Amazon Simple Storage Service (S3): Solo qualche giorno fa vi ho parlato di alcune soluzioni di storage e backu.. http://tinyurl.com/yjgwgpv […]

  5. Thanks so much for mentioning CloudBerry Lab products in your blog!

    Regards
    Andy, CloudBerry Lab

  6. […] con cadenza a vostra scelta (giornaliera o settimanale) e lo storage viene effettuato su Amazon S3 (di cui vi ho parlato poco tempo fa). Molto interessante è la possibilità di utilizzare un proprio account Amazon S3, cosa che vi […]

  7. Salve, ho trovato gli articoli su amazon e i servizi di storage online e di backup online molto, molto interessanti e completi.
    Esattamente quello che stavo cercando.

    Ho solo un piccolo dubbio, o meglio una indecisione e vorrei un parere, se possibile.
    Sono indeciso fra l'utilizzo dei servizi di Amazon S3 e di Dropbox.
    Posseggo un piccolo sito web personale che vorrei arricchire di contenuti video (filmati in formato ogg/theora che voglio gestire io senza dovermi appoggiare a piattaforme come youtube). Inoltre vorrei poter fare delle copie di backup di alcune mie cartelle.
    Vorrei coniugare le due cose in un unico "servizio".
    Amazon S3 mi sembra la scelta migliore per quanto concerne la distribuzione di "contenuti"(di vario genere) sul web ma per il backup forse non è il massimo dell'eleganza.
    Allo stesso tempo penso che Dropbox con il suo servizio di backup possa soddisfare in pieno le mie esigenze ma per quanto concerne la condivisione di un file video per esempio(potrebbe essere altro)?

    Grazie ancora e complimenti per gli articoli.

    • Ciao Mario, grazie per i complimenti.
      Allora: Amazon S3 e Dropbox sono servizi diversi, con target diversi. Parti dal presupposto che Dropbox usa, come data storage, proprio S3… 🙂
      Quindi, per pubblicare i contenuti video del tuo blog, la scelta migliore è sicuramente S3, capace (eventualmente) di distribuire i file via Cloudfront e permetterne un veloce accesso da tutto il mondo.
      Dropbox invece potrebbe andare benissimo per le tue esigenze di backup, specie se hai necessità di avere i file sincronizzati fra vari PC (anche con sistemi operativi diversi).

      Riassumendo: Amazon S3 per i contenuti del tuo blog, Dropbox per il backup dei file (anche se potresti metterli tranquillamente in un apposito bucket di S3 e fare a meno di Dropbox, se non devi sincronizzarli). 🙂

      • No, nessuna sincronizzazione per ora (ma ci sto meditando visto il servizio). La documentazione di Dropbox e quello che si può fare con S.O. basati su Linux e questo servizio mi hanno lasciato una bellissima impressione.

        Il mio è un piccolo sito web e ancora non ho interesse (più che altro il tempo) di distribuire contenuti a livello mondiale.
        Scegliere i servizi di Amazon mi sembra quasi di essere un cacciatore che per prendere un passerottino utilizza un bazuka.
        Inoltre faccio ancora fatica a capire quanto traffico potrei generare e se il gioco vale la candela (sono un privato, se fossi una azienda non avrei alcun dubbio: Amazon).
        Ho un po' paura di uscire dal mio budget con Amazon S3, mentre con Dropbox avrei dei costi fissi.

        Ho capito che con Amazon S3 non ho la possibilità di distribuire contenuti in "modo veloce" a seconda di dove viene effettuata la richiesta. La cosa viene risolta con Cloudfront come mi hai suggerito.
        Dropbox da parte sua è veramente molto, molto semplice da usare. La condivisione dei file è possibile ma temo che il download di questi sia ritardato (cosa, che se non ho capito male, con Amazon S3 e Cloudfront non avviene).

        Ok, credo mi muoverò così: proverò Dropbox per il backup dei miei dati (è semplice da usare con dell'ottima documentazione) e ne ho una necessità immediata (magari provo il servizio "base" per un po' per vedere come va). Nel frattempo vedo di capire il traffico che potrei avere con i contenuti che voglio inserire nel mio sito (magari provando ad appoggiarmi momentaneamente a Dropbox) e poi fare una migrazione ad Amazon S3 e a seconda dei "numeri" che ne traggo anche Cloudfront.

        Stupido come ragionamento?

        Grazie ancora

        • In realtà S3 va benissimo anche se non hai "grossi numeri", anzi… puoi star certo di rientrare senza problemi nel budget.
          Inoltre Cloudfront NON è affatto necessario, se si tratta solo di caricare immagini e video, può bastare senza problemi S3 (Cloudfront è consigliabile per servizi web di tutt'altro calibro) 🙂
          Quindi ok per Dropbox come backup, prova poggiando i tuoi file su Dropbox e vedi come ti trovi con i numeri … poi valuta se migrare su S3 (lascia perdere Cloudfront, per il momento)

          • Ok, calcolando un po' di cose utilizzando la calcolatrice di amazon:
            http://calculator.s3.amazonaws.com/calc5.html
            Quello che mi fa variare di più i costi è proprio il traffico che si può generare.
            Non credo di arrivare a 50GB di backup per cui Dropbox non farebbe più al caso mio (se superassi i 50GB allora sarebbe un altro paio di maniche).
            Penso dunque di provare Amazon S3. Potrei montare il mio bucket di backup in locate usando s3fs e poi con rsync fare le copie di backup (cercando di limitare il traffico il più possibile). Un altro bucket lo potrei creare per pubblicare contenuti sul mio sito web.
            Spero di mantenere i costi sotto i 4€ al mese(massimo).

            E' una cosa fattibile?

            L'ultima cosa a cui sto pensando è la sicurezza: i dati come farli passare in maniera cifrata nella rete fino ai server di Amazon (s3fs supporta https), pensavo comunque di implementare un qualche cosa che mi criptasse i dati ancor prima di inviarli…idee in proposito?

          • Secondo me ci stai pienamente dentro (ma tanto tanto, eh!).
            Io ho diversi GB di dati su S3, e non arrivo neanche a 2 dollari al mese, compreso traffico e tutto.
            Quindi tranquillo… 😉
            Per la sicurezza dei dati, ti conviene criptarli con qualcosa "a monte", dipende da quali esigenze di sicurezza hai… uno carino e gratuito è il Sophos Encryption Tool, che uso anch'io: http://www.sophos.it/microsite/data-protection/en

          • Grazie infinite per la disponibilità, volevo criptare i miei dati utilizzando uno strumento da shell, in particolare pensavo a gnupg, comunque grazie per la segnalazione e le risposte 🙂

    • Essays like this are so important to brandeoing people’s horizons.

  8. Csaba said: "Amazon S3 is a good idea however I think its a bit expensive for those with small budget."

    I have to disagree. Take a look at some streaming video hosting companies out there to get a feel for real pricing. The norm is that you would spend $80 to $500 a month. And if any serious promotion was made to, say, a 60 minute free webinar, and you had like 30 or 40 people watching the video "at the same time" you would incur even more fees for concurrent viewers.

    Those issues are what prevented video from becoming popular online for so long. But, Amazon S3 has changed all of that now. I could have 1,000 people watch the same video at the same time and there would be no limitation and I wouldn't even come close to a $100 a month fee. And, even if I did, who cares? I mean if 1,000 people were watching my recorded webinar at the same time, I would be making a heck of a lot more than $100.

  9. […] due supportati: Amazon S3 e Rackspace Cloud Files. Io sono un utente Amazon S3 da quasi due anni (e ne ho parlato diffusamente in questo post) e non conosco nello specifico la soluzione di Rackspace, ma vedendo le caratteristiche mi sembrano […]

  10. Gosh, I wish I would have had that inmarfotion earlier!

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