Jan 252008
 

Non entro nel merito "politico" di quello che è successo ieri al Senato… era immaginabile, per come stavano andando le cose.
Voglio entrare però nel merito "civile" degli episodi a cui ho assistito… e voglio chiedervi scusa.
Lo so… probabilmente non dovrei essere io a farlo… ma per un perverso gioco mentale, mi sento in colpa… e mi vergogno da morire per quello che il mondo ha potuto vedere ieri.

Un senatore della Repubblica italiana che viene aggredito, riceve sputi addosso (da un’altro senatore, eh… non da un lama tibetano) e sviene.
Un senatore della Repubblica italiana che stappa una bottiglia di spumante per festeggiare uno dei momenti più tristi della storia politica italiana.

Stamattina, parlando con i colleghi, l’espressione che ho sentito di più è stata: "Che vergogna".

Già… come italiano mi vergogno di quello che è successo… ed avendo votato (non i personaggi in questione, ma non è quello il punto) ho la consapevolezza di aver contribuito a questo degrado… a questo squallore…
Non ho il coraggio di vedere i titoli dei giornali esteri, perchè se quelli italiani dicono solo "E’ caduto il governo", ho paura che le testate internazionali punteranno l’indice sullo spettacolo indegno che si è consumato ieri in Senato.

Scusatemi… ma mi vergogno troppo… e vi prometto che se le cose non cambiano (lo so… è pura utopia… ma si spera sempre per il meglio, no?), MAI PIU’ contribuirò (in modo diretto o indiretto) a mettere queste persone in condizione di dire: "Io ti (vi) rappresento".

NO, io NON voglio essere rappresentato da voi. E voi NON MI RAPPRESENTATE e non mi rappresenterete più.

  32 Responses to “Scusatemi, ma mi vergogno troppo…”

  1. Quel che mi chiedo è? Come si fa a non contribuire alla presenza di certe persone? Non votando?
    Ecco, se sulla premessa sono tanto d’accordo, perchè anche io, che amo la politica, soffro da morire nel vedere certe scene, non posso concordare con queste conclusioni, se sono queste le tue conclusioni.
    Anzi, per assurdo, questa roba dovrebbe spingerci sempre più a partecipare e a cercare di incidere nella scelta di persone serie e, magari, giovani!

  2. Elena, hai ragione.
    Ma io ho chiaramente detto: “Se le cose non cambiano...”
    Ed io, per quanto giovane, non sono disposto in alcun modo a far si che buffoni del genere tornino al potere sfruttando un meccanismo di voto che non mi dà assolutamente la possibilità di incidere sulla scelta di persone serie!
    Se le cose restano così (ed è una premessa fondamentale, in quello che ho scritto) io me ne tiro fuori.
    Se le cose cambiano (e cambia il sistema elettorale, ed io avrò la possibilità REALE di contribuire, mettendo al governo persone serie, giovani e con un cervello che funziona) sarò il primo davanti al seggio a spingere tali persone. Ma solo in quel caso.

  3. Oltretutto, chicca finale, dopo aver stappato la bottiglia di champagne (manco spumante), l’ottimo senatore ha tirato il tappo contro i banchi del governo…

    Comunque è giusto così, mentre ieri un ministro inglese si dimetteva per dei contributi non dichiarati (due lire), da noi mastella viene indagato con tutta la famiglia e il partito e torna subito alla casa madre…

  4. Giovy, siccome non è così e non ci diventerà mai se noi restiamo a guardare (che se ci basiamo su questi…). che facciamo?
    Ci giriamo i pollici?

  5. @ Gatto Nero: sperare in un cambiamento della legge elettorale non mi pare una cosa assurda.
    Ma… supponendo che non cambi nulla, ti giro la domanda: “Che facciamo? In che modo possiamo intervenire per cambiare le cose?”.

  6. Di questo passo me ne andrò all’estero. Ora però abbiamo l’occasione di mandarli TUTTI a casa. Come ho scritto sul mio blog “….la Blogosfera ha l’opportunità di informare il corpo elettorale sulle burle che i nostri politici ci diranno nel corso della campagna elettorale. Sarà difficile stargli dietro! Non votiamo Berlusconi, Prodi, Veltroni e Bossi. Evitiamo di farci prendere in giro da questi signori. Cambiamo veramente prima che sarà troppo tardi”.
    Altra cosa importante, il PM De Magistris si è dimesso dall’Associazione Nazionale dei Magistrati con una lettera micidiale. Mi vengono i brividi, sembriamo governati dalla Mafia a tutti i livelli.

  7. La foto di Cusumano che si sente male riportata sui siti di diversi giornali internazionali (come il NYT) è emblematica. Insultato come un criminale della peggior specie da quelli che 10 secondi prima erano amici e colleghi di partito. Da che pulpito…

    Io non amo la politica, soprattutto la politica fine a sé stessa, cioè l’unica politica che sanno fare. L’Italia ha bisogno di tecnici veri, seri, con un’esperienza professionale d’eccellenza alle spalle compatibile e contigua agli incarichi istituzionali che andranno a coprire. Ed invece siamo in un paese dove i semianalfabeti fanno carriera, e dove il primo pinco pallino che passa diventa ministro della giustizia.

  8. Bisognerebbe ricominciare daccapo. Come in quei classici romanzi dove un pazzo vuole sterminare l’umanità per ricominciare.. In fin dei conti non sarebbero tanto pazzi.. La colpa dell’instabilità politica è la frammentazione che risale all’Italia dei Comuni.. L’Inghilterra è un popolo ed un paese da mille anni e la differenza si vede.. La Francia Idem..

  9. nulla da aggiungere. lo shifo ha raggiunto il massimo e non ho altre parole

  10. […] Si può solo riderci su. Sono schifato. […]

  11. Sele leggi elettorali ( inadeguate e vecchie ) non cambiano Nessuno di noi potrà mai cambiare le cose. E la casta resta , gli sprechi, lo schifo.A nessuno frega nulla, il politico che ha insultato e detto parolaccie non si è scusato con nessuno…
    La “passione” per la politica in Italia è inapplicabile e mi dispiace per lelena che la politica la fà…ma in Italia è solo una presa in giro…e a me sinceramente frega poco,un pò di sano egoismo e via…
    perdona la mia blanda disquisizione, ma mi sono cadute davvero le braccia.

  12. Bah, io sono sempre a favore di una manifestazione di piazza, spontanea e non guidata da nessun capopopolo grilliano. Pomodori ai politici (tutti).
    Sperare nella legge elettorale è utopia.

  13. sperare in un cambiamento della legge elettorale non mi pare una cosa assurda.

    Io invece non ci spero tanto. Una persona di grande spessore e cultura (peraltro dipendente della PA) mi ha fatto riflettere su una cosa importante: le cose posso cambiare dall’alto, oppure dal basso.
    Dall’alto significa che le persone che sono li a fare le leggi dovrebbero farle in modo tale da eliminarsi dalla casta (improbabile). Dal basso ….quella si chiama rivoluzione.

  14. E’ una conclusione cui sono già arrivato Giovy… E so di fare un grave torto in senso civile. Ma come potrei prendermi la responsabilità etica di permettere a questi pagliacci di governarci? Quando si arriva a dirmi che “è necessario votare il meno peggio”, allora comprendo che non abbiamo toccato il fondo: lo stiamo raschiando. Per questo sono stato accusato di essere qualunquista. Beh, se rispondere ai miei valori etici vuol dire essere qualunquista, lo sono.
    Ciò non toglie che se ora andasse al voto, la situazione non sia sarebbe diversa da quella di due anni fa.

  15. Io non voto… Come posso votare per gente che non sento minimamente rappresentarmi? Parlano una lingua che non conosco, prendono uno stipendio talmente superiore al mio che non possono sapere che significa vivere con una paga normale, hanno un tenore di vita che non permette minimamente loro di capire quali siano i miei problemi. Incomincerò a votare il giorno in cui l’intera classe dirigente attuale verrà sradicata, gli stipendi dei parlamentari verranno ridotti a quelli di un operaio e la mia scelta potrà ricadere su un giovane di cui possa condividere le idee. La situazione attuale non solo è schifosa… è inaccettabile, eppure giorno dopo giorno stiamo a guardare sti co****ni che fanno finta di lavorare PER NOI.

  16. Anche io sono deluso e ti capisco. Ma è nel momento più buio che bisogna darsi più da fare ! Forza !!

  17. Ti quoto in toto giovy, si sono visti momenti di bassezza inaudita, anche se tristemente ricordo che non è la prima volta. Non so se è già stato ricordato, ma oltre alla bottiglia di champagne gli splendidi senatori della repubblica italiana, di cui sopra, mangiavano fette di mortadella (chiaro il riferimento all’ex premier). Il peggio del peggio insomma. Se qualcuno si è perso le foto le può trovare sul sito del corriere, ecco qualche esempio

    http://www.corriere.it/gallery/Politica/2008/01_Gennaio/festa/1/003Eidon.jpg
    http://www.corriere.it/gallery/Politica/2008/01_Gennaio/festa/1/009_Eidon.jpg
    http://www.corriere.it/gallery/Politica/2008/01_Gennaio/festa/1/009Eidon.jpg

    p.s. se ti danno fastidio elimina i link

  18. io non andrò + a votare… credo ke l’astensionismo non sia una cattiva cosa… credo che un quorum del 20% di votanti faccia riflettere… io non mi sento assolutamente rappresentata da nessuno dei politici attualmente in piazza, nè a dx, nè a sx… e sono stufa di tutta questa situazione… ma nello stesso tempo non saprei davvero cosa fare per migliorarla… le cose, forse, dovrebbero iniziare a cambiare all’interno dei partiti, nelle segreterie cittadine e provinciali per dare un nuovo corso alla politica… così non si può andare avanti: gente che passa da 1 parte all’altra, ideologie che non esistono +… le ideologie, i valori, ecco cosa manca… ecco cosa dava valore ai partiti… BASTA, E’ ORA DI FINIRLA… SIAMO DIVENTATI LO ZIMBELLO DI TUTTO IL MONDO…

  19. Diamo un segnale alle prossime elezioni non andando a votare ;-).

    Per tutti consiglio:

    http://www.openpolis.it/

    Per consocere i candidati prima di votarli.

  20. come sostiene il Professor Pasquino, quel 10% di pregiudicati che siede in Parlamento, ben rappresentano una parte della società (in)civile italiana

  21. in questi casi mi vergogno veramente tanto di essere italiano…

  22. Come in tutte le cose, i 3 asini che fanno casino oscurano gli altri più seri che si impegnano..

    Credo che la rinuncia al voto sia una rinuncia all’talia. Credo che bisognerebbe ELIMINARE dal parlamento chi non è in grado di rapresentare almeno il 5% degli italiani. Un partito con il 2% non potrà mai pensare al bene del Paese, ma solo al bene di quei 1000 cittadini che gli garantirebbero uno 0,1% in più; mettendo in secondo piano il bene di tutti gli altri.

    Un Governo cade per le beghe famigliari di un ministro, o forse per la paura di quel ministro di essere spazzato via da una nuova e seria legge elettorale?

  23. No, io non mi vergogno affatto, e credo proprio che neanche tu dovresti. Sei sicuro che, se tu non avessi votato, ti sentiresti meglio? Personalmente sono indignata, scandalizzata, preoccupata per l’avvenire, semmai. Mi è sembrato che le sceneggiate più indegne siano state appannaggio dei cosiddetti “moderati”. A questo punto spero soltanto che si trovi il modo di riformare la legge elettorale (alla tedesca? alla francese? chi ci capisce è bravo…) prima di tornare alle urne, così, quando sarà il momento, il governo di turno potrà operare per il bene del Paese (utopia?!) senza dover accettare compromessi da tutte le parti.

  24. e oltrwtutto questa gente non viene sbattuta fuori da nessuno…vergongnosi

  25. Ciao Giovy!
    Concordo pienamente con quanto affermi nel tuo post.
    Ti ho anche linkato nel mio post:

    http://aly2006.blogspot.com/2008/01/il-ny-times-boccia-il-nostro-paese.html

    Sono anche io, come molti tuoi commentatori, profondamente delusa ed amareggiata dalla nostra politica.

    Per come sono messe le cose ci vorrebbe solo un gran miracolo! 😉

    Speriamo, a questo punto, solo nel buon Dio!

    Aly 🙂

  26. […] 25, 2008 di Iliana Anch’io, come Giovy, mi vergogno di essere rappresentata dalle persone che ieri hanno dato spettacolo a Roma, mi […]

  27. Io mi vergogno per la figura pietosa fatta dal nostro paese, ma, di me stessa, in questo ambito, non penso di avere cose di cui vergognarmi.
    Quando ho potuto scegliere i candidati a cui dare la preferenza, non ho mai scelto dei cialtroni. Mi torna ancora su dallo stomaco il fatto di aver dovuto votare, non per scelta mia, due elezioni fa, il senatore Fabris (Udeur) che era stato paracadutato dall’Ulivo nella nostra circoscrizione, ma qui – ribadisco – non ero io a dovermi vergognare, ma quelli che avevano organizzato la spartizione dei seggi sicuri.
    E così si dovrebbero stravergognare quelli che hanno confezionato ‘sta legge elettorale, con la quale nessuno di noi elettori sceglie, ma si è obbligati a mangiare la minestra precotta dai partiti.
    Ciò detto, mi associo ad Elena. Se tutti quelli a cui “questo” modo di fare politca non va bene non andassero a votare, voterebbero solo gli altri, che già sono troppi per i miei gusti.

  28. […] BluBlog, Giovy, Senza Aggettivi, Sasaki, Kurai, Piovono Rane, Luca Sartoni, Caffè Blog, Rbnet, Web e conoscenza. […]

  29. non è tanto lo champagne quanto la mortadella che lascia di stucco

  30. Giovanni io ho passato tutta la settimana della vergogna all’estero. Ho anche fotografato le edicole.
    Parlando, proprio ieri con alcuni colleghi danesi, mi dicevano che l’impressione è quella che in Italia, si possa venire, orinare sui muri e andarsene tanto non abbiamo ne regole ne dignità!

  31. Condivido in pieno il senso di schifo, come ho già scritto sul blog del Partito Democratico di Ravenna.
    Io facevo parte di un’associazione cuturale, poi mi hanno chiesto di partecipare come esperto in una commissione comunale ed, infine, di candidarmi alle elezioni provinciali.
    Adesso che, senza capire neanch’io bene come e perché, mi sono trovato dentro il mondo della politica spesso mi chiedo cosa sto facendo? E’ giusto che partecipi ad un meccanismo che spesso non condivido?
    Non so quanto terrò duro e non so nemmeno se riuscirò a ricoprire degnamente il ruolo che adesso ho.
    Ma so che l’alternativa all’impegno è il disinteresse e che il disinteresse è il miglior alleato della politica maneggiona e di casta.
    Per non essere complici la risposta non è non andare a votare ma informarsi, partecipare, svolgere un ruolo attivo. Sempre, non solo ogni quattro o cinque anni al seggio elettorale.
    Non abbiamo una nuova ed onesta classe dirigente bella, impacchettata e pronta ad uscire dal cilindro. Se non sono i cittadini ad esprimerla nessuno lo farà per noi.

  32. […] vita, e nonostante non mi piaccia affatto, capita sempre di averci a che fare (purtroppo). Rispetto al post in cui mi vergognavo della politica italiana non è cambiato nulla… la vergogna […]

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