Jun 112007
 

barcamp-original.pngDisclaimer: questo post potrebbe risultare "indigesto" agli organizzatori di qualche BarCamp italiano che ho tirato in ballo; mi dispiace, ma è quello che penso realmente.

Il mio primo BarCamp è stato il RomeCamp 2007. Fino a quel momento ne avevo solo sentito parlare, e mai mi sarei immaginato quello che avrei vissuto in quelle ore, chiuso nel Linux Club. Portare una presentazione mi rendeva tremendamente nervoso, specie perchè era una presentazione "non convenzionale" e non sapevo come sarebbe stata accolta. Beh, le persone sono state contente, ed ancor più contente sono state quelle che hanno avuto modo di vedere "Vino 2.0" al MarCamp, il mio secondo BarCamp. Anche ad Ancona è stato fantastico, ho conosciuto persone eccezionali e mi sono divertito moltissimo. Prima di Ancona, però, preso dall’entusiasmo per il mondo dei BarCamp ho dato il via a quello che si sta rivelando, giorno dopo giorno, un progetto davvero interessante: BarCamp Italia. Un blog dove tutti gli organizzatori di BarCamp italiani hanno la possibilità di scrivere in piena libertà, sui BarCamp che stanno organizzando ma non solo; 21 autori (escludendo il sottoscritto) esponenti del fenomeno BarCamp in Italia, hanno fatto conoscere e continuano a far conoscere i BarCamp che organizzano nel Belpaese.

Sembrerebbe una cosa fantastica (e forse lo è) ma… da un po’ di tempo un senso di inquietudine mi pervade quando vedo, ormai settimanalmente, l’annuncio di un nuovo BarCamp.

Diamo i numeri: in questo momento sono in programma, fino a giugno 2008, 16 BarCamp. E ne sono stati effettuati 17.
Di questi 17 BarCamp, solo 6 sono stati i BarCamp "generalisti" mentre gli altri 11 sono stati BarCamp tematici, che hanno trattato i temi più diversi.
Ma… se alcuni BarCamp hanno avuto un’eco fortissima nella blogosfera (con centinaia di posta al riguardo e migliaia di foto su Flickr), alcuni di questi sono passati assolutamente inosservati. Sapevate che in Italia si è tenuto un PoeCamp dedicato alla poesia, o un inCamp in Toscana? No? Beh… come biasimarvi, se considerate che all’inCamp erano presenti 5 o 6 persone, mentre del PoeCamp non si è mai saputo niente (oltre al fatto che c’erano 10 iscritti sul wiki dedicato).

Dove voglio andare a parare con questi due esempio? Semplice: sugli ImprovvisaCamp.
Cos’è un ImprovvisaCamp (il copyright è mio, non vi azzardate a creare un BarCamp che si chiama così! :P)? E’ un BarCamp organizzato generalmente un paio di settimane prima (ma si può arrivare anche ad una settimana, come per l’inCamp) dove qualche volenteroso si inventa un tema e… si butta allo sbaraglio! A che pro? Boh…
Considerate questo: per lo ZenaCamp sono stati necessari diversi mesi di organizzazione, il PubCamp è stato annunciato sei mesi prima della sua data, il PiùBlogCamp che si terrà a Roma in dicembre è stato annunciato ben nove mesi prima, il RoyalCamp che forse si terrà a settembre è in organizzazione già da diversi mesi. Organizzare per tempo un BarCamp significa renderlo un evento "riuscito", sia sotto il profilo logistico che "sociale"; chi lo organizza potrà trovare sponsor, un luogo adatto al numero di persone che parteciperanno, provvedere al catering. Chi parteciperà, di contro, potrà organizzarsi per tempo con i mezzi di trasporto ed eventuali strutture ricettive dove alloggiare, potrà preparare la sua presentazione, potrà parlarne sul proprio blog e contribuire a far crescere l’evento a cui si prenderà parte.
Annunciare un BarCamp che si terrà dopo una o due settimane significa poco rispetto, a parer mio, della comunità che partecipa ai BarCamp.

Ma… se alla fine un ImprovvisaCamp è innocuo (male che vada è un’occasione buona per incontrarsi ed andare a mangiare una pizza), diverso è il discorso per il fratello "subdolo" dei BarCamp, ovvero il TornacontoCamp. Normalmente un BarCamp ha come fine quello di creare un’occasione per parlare, creare spunti di discussione, imparare, conoscersi, socializzare e divertirsi! Gli organizzatori (persone "normali" come gli stessi partecipanti, e che a loro volta avranno partecipato ad altri BarCamp) investono tempo ed energie (e soldi, tirati fuori di tasca propria, perchè non sempre gli sponsor riescono a coprire tutto) per la comunità, con il fine ultimo di "creare" un evento utile alla comunità stessa. Non sempre, però, il fine è questo. Se non seguite BarCamp Italia o non eravate presenti allo ZenaCamp, potreste esservi persi le discussioni che sono nate in seguito all’annuncio del GreenCampIt, un BarCamp sulla politica organizzato da un gruppo politico. Mmmm…. è un po’ come se Mc Donalds organizzasse un FoodCamp o Antinori un WineCamp… o TheBlogTV (una S.R.L di natura commerciale che usa i vlog per guadagnare creando campagne pubblicitarie) un VlogCamp. Ops… pare che un VlogCamp sia davvero in programma, organizzato davvero da TheBlogTV. E chissenefrega se lo stesso giorno è in programma un altro BarCamp da sei mesi… non si può mica perdere l’occasione di farsi un po’ di pubblicità a se stessi su una TV satellitare, per incrementare la propria base utenti, inventandosi un BarCamp in due settimane! Ah… addirittura un ImprovvisaTornacontoCamp… il massimo! E qual’è stata la spiegazione per questa sovrapposizione (quando TUTTI gli organizzatori di BarCamp non solo cercano di non sovrapporsi, ma anche di far passare una o due settimane fra un camp e l’altro)? Che: "Per il passaggio sul satellite era disponibile solo quella data". Eh già… la comunità non conta, quando ci sono interessi "superiori", no? Come, ad esempio, annunciare la non partecipazione ad un BarCamp causa "voglia di prendersi una pausa" (più che giusto, ci mancherebbe! Dopo essersi fatti diversi camp in diretta, offrendo un servizio eccezionale) e poi mettersi in lista per fare la diretta di un altro BarCamp lo stesso giorno. Differenza fra i due camp? Beh… il primo (organizzato in un pub) non portava sufficiente ritorno di immagine, il secondo (organizzato nella sede di un canale satellitare) permetteva di lanciarsi in Eurovisione…. molto meglio, no?

Beh, miei cari amici che mi leggete… personalmente penso che i BarCamp in Italia si stiano inflazionando.
Troppi eventi di questo tipo, alcuni di questi creati solo per "cavalcare l’onda del fenomeno BarCamp" (c’è davvero bisogno di un twittercamp?) e senza aver neanche idea del perchè o del come farlo (oh, SEDICI BarCamp… non due o tre!), senza portare niente di nuovo ed in alcuni casi con fini "dubbi" (quando non palesemente autopromozionali). Forse sarebbe il caso di fermarsi un attimo e riflettere sul perchè in Italia (un paese con 57 milioni di persone ed una penetrazione della Rete e della banda larga ancora di secondo piano) ci siano più BarCamp attivi che in tutti gli Stati Uniti.

  94 Responses to “BarCamp, ImprovvisaCamp e TornacontoCamp…”

  1. che dire? a me i commenti di MFP piacciono assai ! 🙂

    esclusa la vostra discussione personale … danno modo di farsi una ottima cultura a riguardo del mondo digitale e non … e la loro lunghezza non mi disturba affatto … anzi! leggo con altrettanto piacere ! …

  2. MPF: sinceramente non riesco a spiegarmi il motivo di certe tue affermazioni gratuite che peraltro mi dipingono in un modo nel quale non mi riconosco affatto. Tra l’altro non ricordo di aver mai avuto il piacere di discutere o di consumare un pasto insieme a te…

    “il 23 è mio perchè ci sono arrivato prima io”

    Per me il discorso si potrebbe chiudere anche qui, perché se pretendi di riassumere con questa frase il problema che si è venuto a creare, allora c’è davvero qualcosa che non va. Nel tuo cervello, naturalmente. Io ho semplicemente detto che, benché non esista alcuna regola che obblighi gli organizzatori di BarCamp a scegliere delle date libere, tuttavia mi sarebbe piaciuto che la stessa attenzione, la stessa educazione e lo stesso rispetto che io ho avuto nei confronti degli altri ci fossero stati anche nei miei confronti. Punto.

    le limitazioni alla libertà di espressione le crea Maxime rifiutando di connettere i due eventi

    Ascolta, queste sono le classiche belle parole che si utilizzano quando si è dalla parte del torto per spacciare il proprio comportamento per un favore fatto all’umanità. Come chi ha messo in mezzo il concetto di “comunità” per tentare di risolvere il problema, quando il problema si sarebbe potuto benissimo non crearlo affatto! Io non mi sono rifiutato di connettere i due eventi, e se sostieni una cosa del genere devo pensare che tu sia davvero un troll come ti ha definito Giovy. E’ ovvio che quando qualche giorno fa mi hanno telefonato per avvisarmi della concomitanza, non ho fatto i salti di gioia. Avrei voluto vedere te al posto mio, dopo mesi dall’annuncio del PubCamp. Questo non vuol dire che io abbia impugnato il mitra e deciso di fare una strage, come pensi tu. TheBlogTV mi ha offerto come contentino dei collegamenti col PubCamp, e gli ho risposto che potevano fare ciò che ritenevano più opportuno ma che non avevo nulla in cambio da offrire. Nè, per coerenza, potevo mostrarmi d’amore e d’accordo con la loro decisione di fissare il VlogCamp lo stesso giorno del BarCamp, dato che avevo già polemizzato con chi stava organizzando un altro evento 7 giorni prima. Chiedi conferma ad un certo Saverio, col quale ho parlato al telefono.

    Sulla circostanza che altri, in passato, abbiano avuto lo stesso problema e l’abbiano risolto collaborando, vorrei farti notare che non c’è nessunissima similitudine tra la situazione odierna e quella a cui ti riferisci. Sia per l’atteggiamento dimostrato (di certo non da me) di dire “lo facciamo il 23 e basta, quindi regolatevi di conseguenza”. Sia perché Roma e Chieti sono vicinissime e quindi i possibili partecipanti sono costretti a fare una scelta. SE ti dicessi che sarebbe piaciuto anche a me partecipare al VlogCamp, mi crederesti?

    Che te le dico a fare ‘ste cose, fiato sprecato.

    P.S.: non ho intenzione di risponderti ulteriormente, quindi ti auguro un buon monologo.

  3. Qualcuno riesce a spegnere MPF, o quantomeno dargli il preziosissimo dono della sintesi? ❗

  4. […] tanto discutere circa la numerosità dei Camp in giro per l’Italia (anche concomitanti), finalmente, quello […]

  5. Grazie Esav! Mi rincuora sapere che il tempo speso a qualcosa è servito… io c’ho la chiacchiera facile, quindi sono un po’ dispersivo… al punto che mi si imputa addirittura di volermi spacciare per filantropo… ehm… (Maxime: io non voglio fare nessun favore all’umanità; io il favore me lo sto facendo da solo… perchè se non vi mettete a paro con quelli che stanno più avanti, tutta l’Italia affonda)

    Maxime, sono contento che sei intervenuto qui (è inutile aprire la stessa discussione altrove; ne fare il troll andando a ripetere altrove le stesse cose dette qui, con la speranza di imporsi come se questa fosse una gara a chi la dice più grossa… quel giochetto lasciatelo fare ai politici… Giovy: io sul suo blog parlavo con Aghenor rispondendo ai suoi ragionamenti, non con te!)… il 22 sarei voluto stare a Milano ad un altro evento un po’ più tecnico e meno mondano; e il 23 mi sarebbe piaciuto essere lì al PubCamp perchè sono un birraio fai-da-me da qualche anno e mi sarebbe piaciuto incontrare altri come me per discutere di queste cose. Ad esempio mi ero rotto di fare 30 litri a botta nella tanichetta su cui ho montato un gorgogliatore fatto in casa, e soprattutto spendere uno svarione per il malto, così ho rimediato una bella botte da un vecchietto che ha smesso di usarla (con la cantina a temperatura stabile e ideale per il lievito che uso io, fantastica), e comprato malto per pasticceri… 50kg… ma poi i test che ho fatto per provare il malto non mi sono piaciuti… e mi sono un po’ arenato (con 49,5Kg di malto con cui non so che fare): ma voi dove diavolo comprate il malto!?!? Sui negozi on-line lo vendono in piccole quantità e se lo fanno pagare uno sproposito! (spero di trovare risposta tra “gli atti” del PubCamp)
    Però purtroppo ho saputo degli altri eventi solo dopo essermi preso l’impegno con Robin prima e VlogCamp dopo.

    Per carità, al VlogCamp già si sono segnati una quantità impressionante di menti (da Tessarolo a Quintarelli, da Infante a Genovesi, lo stesso Bruno Pellegrini di Theblogtv mi ha impressionato quando l’ho sentito parlare al lancio del libro di Tommaso… fra l’altro tra i gadget c’è il suo libro!); il posto è stiloso, c’è San Lorenzo, quindi certamente sarà una giornata memorabile.
    Però dispiace anche a me non poter essere al PubCamp. Quindi stai reagendo in modo improprio… io ti sto dicendo che se mi aiuti a collegare i due eventi, io riesco a fruirli entrambi… e come me altri. Tu invece te la sei presa come una questione personale (parli di rispetto), invochi una qualche priorità che ti sei accreditato da solo (tra i 5 codici italiani, i regolamenti internazionali, le rfc, e la diuturnitas, c’è una regola per cui non possono esistere due barcamp contemporaneamente?), hai spento il cervello, e hai chiuso i ponti… a me proprio Saverio una volta saputo che c’era il PubCamp ha chiesto se era possibile (banda, qos, software, etc) unire virtualmente i due eventi così da potertelo proporre per tamponare il pastrocchio, e sempre lui mi ha detto che gli hai risposto picche e quindi che non me ne dovevo più preoccupare dal punto di vista tecnico.
    Io magari al posto tuo avrei fatto altrettanto. Ma questo a Roma si chiama “rosicare” o “andare in puzza” (forse a Chieti è un semplice “giramento di balle”, quello a cui accennavo qualche tonnellata di parole più sopra)… ma in genere non c’è nessuno che te lo gratta, e poi uno dopo un po’ deve andare avanti, essere un po’ pragmatico… quindi invece di continuare a farmi spendere tempo per discutere con te e Giovy (i troll), perchè non mettiamo da parte le discussioni per dedicarci entrambi a collegare i due eventi? Mi sembra più in linea con la filosofia dei nostri tempi… quella dell’abbondanza… quella cioè dove se anche io non posso andare perchè lavoro, o non posso pagare il CD perchè sono povero, posso comunque accedere alla conoscenza, all’informazione e al divertimento… poi se tu vuoi continuare a goderti la tua incazzatura, a dire a destra ed a manca che “era meglio se…” ignorando che la frittata è già in padella… beh…fai pure… ma sai chi è che se la prende in quel posto? (e insieme a te, tutti quelli che come me avrebbero piacere di essere in entrambi i posti ma purtroppo ancora non possono fare questi miracoli… nel 2012 però chissà…)
    Il buon senso (non il diritto) per cui chi vuole organizzare un barcamp deve PRIMA guardare bene se ce ne sono altri, è lo stesso buon senso che dice di risolvere il problema invece di mettersi a discutere sulla colpa (dannata morale cattolica); certamente Saverio o chi per lui sono stati superficiali nello scegliere la data, ma quello che ne ha fatto una questione, e continua a trolleggiare ad oltranza… sei tu…

    Non rinnovo più l’invito a collegarsi… ultima chiamata, prendere o lasciare; e non per fare il Pitagora della situazione, ma perchè mentre scrivevo mi hanno chiamato dei tizi che verranno e che vorrebbero streammare su una radio internet… anche loro vogliono la banda garantita, come quell’altra nettv che si è aggiunta ieri… siamo partiti 2 settimane fa che bisognava garantire la banda per Robin e la “sala virtuale” fatta con Operator11, e allora i 4mbit andavano bene… se ti sbrighi a calmare i bollenti spiriti giuro che a costo di passare nottate tra 802.11e e qdisc, la banda per te la trovo. Ma se continui a blaterare… amico mio (senza mai esserci seduti allo stesso tavolo; internet fa anche questi miracoli, amicizia asimmetrica)… c’è poco da fare. Fermo restando che io posso garantire la banda fino al router Fastweb… dopodichè posso procedere solo indirettamente giocando sugli headers IP e sperando di sortire qualche effetto; non fare che poi ti incazzi se ti metti con me a combattere e non riusciamo eh… il 23 qui a Roma interverrà anche Stefano Quintarelli per parlare proprio dei grossi problemi delle TLC italiane… per lo meno ipotizzo sia così perchè lo ha fatto dalla Bocconi al Senato… non credo che venga a parlare di altro!

    P.s.: ancora con questa storia dei troll… eheh… leggiti http://www.ietf.org/rfc/rfc1855.txt e poi ne riparliamo… perchè a me sembra che i troll siete voi due: prima rispondete passo passo, quotando solo in parte me, e poi vi lamentate della lungaggine quando io faccio altrettanto… non entrate più nel merito delle discussioni, ma applicate solo il comportamento simmetrico sulle mie frasi più fastidiose o malamente interpretate… Ma vado a memoria, l’rfc non la ricordo bene e oramai si è fatta un po’ obsoleta…

  6. eheh, tranquillo iMod… ho finito… son due giorni che sto qui a discutere… basta… tanto credo di aver detto TUTTO :mrgreen:

  7. MPF: prima che tu scrivessi il tuo ennesimo monologo, io avevo già parlato al telefono con Saverio. Mentre ponteggiavi e continuavi stupidamente a provocarmi, io avevo già chiarito tutto. Ma vedi tu se siamo arrivati al punto di dovermi giustificare per essermi (giustamente e legittimamente!) risentito della situazione che si è venuta a creare. Per il resto, puoi offrirmi pure il culo: ma con uno che ragiona come te preferisco non spartire niente. Addio.

  8. @MFP … se non sbaglio la prima volta ti ho incrociato sul blog di stefano epifani al flame che hai citato in precedenza … ora qui dici che hai finito ! una 2 giorni da leggere tutta di un fiato ! mandami una e-mail quando partecipi ad un altro flame .. mi teletrasporto all’istante ! scherzi a parte … è stato un piacere leggerti [anche se a volte dovresti avere il dono della sitesi] come dice Maxime 🙂

    un saluto a tutti !

  9. Esav, ci credi che quando scrivo faccio di tutto per sintetizzare? Lo so, non ci credi, e hai ragione. Ma non so veramente cosa farci; sono conscio di questo mio problema ma più mi sforzo di essere chiaro, meno riesco ad essere sintetico; alle volte mi dico “ma sti cavoli, taglio corto” e poi mi ritrovo con la gente che si infastidisce/incazza/offende perchè non sono riuscito a spiegarmi; è successo anche in quel thread sul blog di Epifani… credo ti riferisca a quando Luca Sartoni mi ha detto se potevo condensare in 10 righe; ed è successo anche in questo thread (guarda l’ultimo messaggio di Giovy e il penultimo di Maxime; in psicologia quelli li chiamano “comportamento simmetrico”). Non sono molto diplomatico… anzi, direi che ho proprio un modo del cazzo di discutere.

    Quando succede mi giustifico freudianamente dicendomi due cose:
    – ho baciato la Blarney Stone in un castello irlandese (la leggenda vuole che dopo averla baciata a testa in giù a 30 metri di altezza… chi l’ha baciata riceva il dono dell’eloquenza);
    – “Chi sa di essere profondo si sforza di essere chiaro. Chi vuole apparire profondo alla folla si sforza di essere oscuro.” (è Nietzsche; mi convinco cioè di aver detto qualcosa di profondo… per lo meno così passa il senso di colpa);

    Alla prossima!

  10. @ MFP: ma te, MFP, un blog non ce l’hai? voglio dire, riesci mica a scrivere sul tuo di blog? o magari scrivere un libro, o due (anche un’enciclopedia, universale, ovviamente). Poi ci scrivi pure quello che vuoi, per tutto il tempo che vuoi… magari per sempre, ma sul tuo blog, o sul tuo libro. Tranquillo che qualcuno ti legge, sai? 👿

    @ Giovy e Maxime: coraggio! 😆

  11. Riconosco nei commenti MFP una persona colta e intelligente che non risparmia citazioni su citazioni per giustificare il comportamento più che biasimevole degli organizzatori del vlogcamp… ora, mi divertirebbe molto scrivere un post intertestuale o comunque intessuto di voli pindarici per poi strizzare l’occhio al lettore deplorando un’innata incapacità a restare nel solco strettino della discussione… ma preferisco affermare ex abrupto che sinceramente non credo che la sua scrittura compiaciuta cambierà l’opinione di quanti hanno visto nell’organizzazione dell’evento a cui partecipa una piccola & fastidiosa prepotenza… quindi gentile MFP, poichè si dimostra tanto voltariano, tollererà sicuramente il fatto che chi ha seguito la lunga organizzazione del pubcamp si rifiuti di tollerare questo gesto di arroganza che si travestirà pure sotto i mille ideali plastici dell’evoluzione e della condivisione 2.0, ma che in ultimo non è che un puro e semplice tentativo di prevaricazione (non la rimando a nessuna pagina del wiki perchè sicuramente lei conoscerà il significato di tutte le parole che ho usato). Diceva Eraclito bisogna spegnere la prepotenza più che un incendio…
    Saluti a tutti e un abbraccio a Maxime, il mio vigile del fuoco preferito… 😀

  12. Scusate, ho fatto qualche errorino complice il sonno… tollerateli, please 🙂
    (la prossima volta scrivo di giorno…)

  13. @ Sara: i miei personali applausi, non mi sarei potuto esprimere meglio (e, come detto su, non l’avrei fatto). Grande! 🙂

  14. Vabbè, io non avevo commentato per un semplice motivo: il barcamp più raggiungibile mi costringere a prendere tre giorni di ferie.

    I barcamp inflazionati? Venite in Sicilia e vedrete quanto invece sono cosa, non rara, praticamente mai vista!

    Fate tutti i barcamp che volete. Organizzate i vostri eventi. Fatevi sponsorizzare. Spendete i vostri soldi se preferite. Ma mai pensiate di far troppo.

    Se qualcuno pensa che di barcamp o di eventi mediatici se ne facciano troppi allora è uno snob. Lo dico senza mezzi termini.

    Divulgare informazioni non può essere attività da centellinare o che si possa considerare inflazionata.

    Poi è pur vero che sul fenomeno si mangia. Ci saranno prossimamente barcamp organizzati direttamente da società che vorranno avere come unico scopo la promozione del proprio brand.

    Sarà li la nostra intelligenza a dover dire: questo è marketing sporco, non divulgazione. E sinceramente, mi riferisco paro paro all’aperitivo cisco o al cellulare nokia.

    Come possono persone tanto intelligenti farsi imbambolare da un cellulare?
    Mah!

  15. @ Davidonzo: quoto tutto, tranne quando dici:

    Sarà li la nostra intelligenza a dover dire: questo è marketing sporco, non divulgazione. E sinceramente, mi riferisco paro paro all’aperitivo cisco o al cellulare nokia.

    Come possono persone tanto intelligenti farsi imbambolare da un cellulare?

    Non sono stato all’aperitivo Cisco ma ho ricevuto il cellulare Nokia. Partendo dal presupposto che NON ci è stato regalato ma solo dato in comodato per testarlo, vorrei farti presente che nel parlarne abbiamo avuto la massima liberà di essere obbiettivi e sinceri. E se avessi letto il blog dedicato all’iniziativa, ti saresti conto che non sono state fatte marchette gratuite nè alcuno di noi si è fatto “comprare”, ma abbiamo fatto solo recensioni reali, evidenziandone pregi e difetti.
    Che poi sia un’operazione di marketing mi pare ovvio, ma… accettando il bene ed il male che può venire da una cosa del genere.

  16. @ Giovy: capisco che tu difenda il tuo operato. E non è mia intenzione far intendere che certe cose vengano fatte con dolo. Ci mancherebbe altro: non discuto la libertà delle informazioni che i blogger scrivono.

    Però segui il ragionamento.

    Nel cellulare nokia l’iniziativa è stata di una società di marketing che ha agito su mandato di nokia.
    Dei blogger autorevoli (per gli altri blogger) sono stati contattati da un colosso mondiale dell’elettronica e ti hanno detto: “ti diamo un cellulare e tu se vuoi fai un post sul tuo blog in cui lo recensisci. Hai la massima libertà! Quello che ci interessa è sapere tu cosa ne pensi del prodotto“.

    Se nokia fosse stata veramente interessata alla cosa ti avrebbe detto: “Giovy, ti mando il cellulare, usalo per 10 gg, poi fammi sapere privatamente quali sono le tue impressioni. Stiamo lavorando per migliorare il prodotto. Non vogliamo che informazioni tanto importanti come le impressioni d’uso di un esperto siano date in pasto alla concorrenza

    Certe informazioni le società se le tengono ben strette. Rischiano il licenziamento i beta tester se si fanno scappare una parola su un nuovo prodotto prossimo al lancio.

    I blogger sono stati contattati perchè il lancio del prodotto era già avvenuto. Il vantaggio competitivo dell’innovazione era già stato perso con l’immissione nel mercato.
    Ed allora, perchè nokia ha fatto quello che ha fatto? Perchè voleva delle markette gratuite (anzi a basso costo).
    E le ha pure ottenute! Riuscendo a sfruttare come cassa di risonanza anche il post beffa di Silva.

    D’altra parte, quale blogger si sarebbe mai sognato di accusare nokia di marketing trasversale dopo essere stato contattato e poter dire “Nokia mi cerca”.

    Avanti Giovy. Chiamiamo le cose col proprio nome e smettiamo di nasconderci dietro i paroloni 2.0…

    Bada bene, sai quanto ti ritenga intelligente e sai benissimo che non sto appioppando a te certe cose.
    Proprio tu, con i tuoi modi a volte scontrosi, ma sempre genuini saresti capace di fanculizzare il padre eterno 🙂
    Ma ragiona con me: pensi che il discorso non fili proprio?

    Ognuno faccia le proprie scelte, e tengo a sottolineare che hai fatto bene ad accettare di postare su nokia per il solo fatto che volevi farlo.

    Ma perchè criticare quelli che definisci gli ImprovvisaCamp? Magari escono fuori delle schifezze disorganizzate, ma sono pur sempre un tentativo. E soprattutto i barCamp sono qualcosa che, seppur sponsorizzato dal colosso, è partito dal basso. Il consumatore finale costruisce il proprio prodotto.
    Magari gli riesce male, ma è giusto criticarlo a prescindere?

  17. Questi commenti stanno prendendo una piega purista che non mi piace molto.
    Mi riferisco all’affare nokia e a tutto quello che esula dalla questione dei barcamp da cui eravamo partiti.
    Spiegatemi: cosa c’è di male nel marketing? cosa c’è di così schifoso e sporco se una ditta cerca legittimamente di promuovere il proprio prodotto (se funziona) attraverso una cassa di risonanza così importante come i blog?
    L’importante è che lo faccia in modo limpido.
    Che non sia pubblicità mascherata da opera di bene. Pane al pane e vino al vino (e giovy di vino ne sa), anche per fare le iniziative serve comunque chi paga. E chi paga non lo farà mai per la vostra bella faccia, ma sempre perchè ne vede una convenienza.
    Tra l’altro con i bloggers è sempre un rischio, perchè il giudizio negativo è sempre dietro l’angolo. Ci vuole coraggio e lungimiranza.
    Ma fare quelli duri e puri mi pare un po’ fuori luogo. Farei un sondaggio per sapere quanti di noi sono immuni dalle logiche di mercato. Alzi la mano chi non lavora in una azienda costretta a promuoversi. Chi non lavora in una agenzia di comunicazione, in una agenzia web, in una azienda IT. Alzi la mano chi non ha mai cercato sponsor per un evento.
    E ovviamente tu, che hai alzato la mano, se vivi ancora con i tuoi non sei un “campione significativo”.

  18. Vedi elena. Io adoro il marketing. E’ stata mia materia di studio per tantissimo tempo. Forse per questo analizzo qualsiasi cosa in termini di 3p 🙂

    Il marketing di nokia io lo considero sporco semplicemente perchè usa uno strumento distorcendone la natura. Il post indotto non è cosa buona. Ma è pur sempre un parere…
    Nel blog dell’iniziativa si definiscono esperti gli utenti invitati ad usare il cellulare. Niente da dire sulle capacità tecniche dei soggetti, ma i pareri degli esperti un’azienda li chiede prima di lanciare il prodotto, e non li pubblica su un blog 🙂

    E’ questo che mi fa dire marketing sporco. Cercano di far passare un’attività economica con chiaro scopo di lucro, per divulgazione libera…

    BTW, hai ragione. Sono andato completamente OT e me ne scuso 🙁

    Chiudo qui e sorry sorry ancora…

  19. […] qualche giorno fa ho letto questo post di […]

  20. Non sono riuscito a leggere tutto, perché sembra di stare sul blog di Beppe Grillo 😉 Però visto che ci sono, non posso esimermi dal dire la mia. Mi sembra una discussione senza capo né coda: ognuno organizza il barcamp che vuole quando vuole, poi la gente decide di andare o meno e non vedo che altro ci sia da dire. Ci sono tre barcamp in un fine settimana? Ma, sti cazzi! Se proprio uno vuole andare, allora sceglie quello che preferisce e poi amen.
    Il mondo è bello perché è vario: ai barcamp vanno i presenzialisti, quelli che vorrebbero trovare l’occasione per tirare su qualche euro? E chi se ne frega! Io ci vado per tenermi in contatto con la comunità che ha le mie stesse passioni, degli altri non mi frega un granché. Ci vado perché mi diverto a fare esperimenti con la telecamera, perché mi piace mettermi in gioco e proporre degli spunti di riflessione.
    Che altro c’è da dire? Stateve rilassati, take it easy, fottetevene 😀
    Ciò detto: buona notte e ci si vede a Chieti…

  21. Elena, perchè purismo? E poi non è off-topic! Si stà parlando proprio della trasparenza (o limpidezza, come dici tu) del marketing fin dal primo post di Giovy. Lui in realtà ha lanciato varie riflessioni che però da Pasteris a Mattina sembra siamo un po’ tutti d’accordo che micro o macro, fatti in 2 giorni o in 6 mesi, non serve chiacchierarne molto… così come la quantità di barcamp esistenti è legata ad una necessità del nostro paese (siamo troppo “pushati”, messi a tacere, e presi per i fondelli?).

    Ed è rimasta solo la spinosa questione della trasparenza del marketing. Nel marketing non c’è nulla di male fintanto che quello che vende il prodotto X con la feature Y fa la pubblicità dicendo che il suo prodotto X ha la feature Y… il problema è quando quella pubblicità (peggio ancora se invece di pull è push con il venditore che telefona a casa di nonna alle 23.00) agisce sulla parte irrazionale delle persone, perchè a quel punto una persona non può più scegliere in coscienza, diventa un burattino; e non perchè mi fa pena chi viene manipolato… non sono così sensibile… è perchè se uno pure è un professore universitario di fisica nucleare, quelle tecniche non può conoscerle, e quindi non può tutelarsi (quando va a comprare qualcosa è come un povero disgraziato che si gioca casa ai videopoker, o un drogato di una qualsiasi cosa; ci sono parti di se che non conosce e quindi non può controllare, danneggiando se stesso e chi gli sta intorno). Ma ancora peggio: quelle tecniche le apprende inconsciamente e inizia ad usarle nella vita di tutti i giorni… manipolando chiunque gli sta vicino invece di comunicarci correttamente… poi se quelle tecniche comprendono la comunicazione paradossale, apriti cielo, iniziamo a indurre schizofrenia reciprocamente… è quello che è accaduto nei passati 30 anni (non ci hai fatto caso che sempre più spesso ti sembra di trovarti davanti ad una situazione che a te appare assurda, ma ti sembra che tutti quelli che hai attorno la vivano come “normale” e quindi ti adegui?). Queste cose sono spiacevoli, è vero; molti di noi (ivi incluso certamente anche Giovy) le disdegnano però è il caso che chi le conosce (e molti, moltissimi più di me… guarda ad esempio davidonzo) inizi a raccontarle a chi non le conosce, perchè in qualche modo stanno distruggendo la società civile. Meglio che tagli un po’, anche se ce ne sarebbe da dire…

    A me onestamente l’unica cosa che fa strano è proprio il post di Giovy, per questo mi sono messo a chiacchierare anche se sapevo che sarei stato impopolare:
    – fa strano che uno che si presta consciamente al marketing di Nokia (gratis!!?!?Almeno fatti pagare o regalare il cellulare!) vada poi a criticare il fatto un barcamp organizzato in modo del tutto trasparente apostrofandolo con “TornacontoCamp” perchè tra gli organizzatori c’è uno della società che lo sponsorizza (che tra l’altro è un creativo, il che non può che fare bene al barcamp);
    – fa strano che guarda caso questo barcamp si accavalla a quello organizzato dal suo amico Maxime, il quale però proprio lui non vuole cercare di arginare i danni dell’incidente di percorso. La sovrapposizione è chiaramente un errore, ma c’è poco da fare… se uno non sa che ci sono altri barcamp, non lo sa… domani mando una mail a Saverio chiedendo di tagliarsi due falangi del mignolo della mano sinistra e mandarle a Maxime (oppure di presentarsi da Maxime per infilarsi un coltello in pancia e tirare fuori l’intestino per far vedere che dentro non ha nulla da nascondere; Brothers, Takeshi Kitano)… e prima del 22 settembre espatrio (perchè ci saranno 3 barcamp nello stesso giorno, e non voglio ritrovarmi in mezzo ad un conflitto a fuoco tra “bar-bands” rivali).

    A me il post di Giovy sembrava il marketing poco trasparente… però non lo posso dire… se no sono il troll perchè dico cose brutte e cattive a Giovy, il quale dall’alto della sua saggezza mi ricorda cosa dicevo anche io anni fa su usenet (imparandolo da quelli che lo dicevano prima), però non conosce l’rfc1855… poi sotto salta fuori Maxime, che però nega agli altri ogni possibilità di recuperare il pasticciaccio… e poi sotto ancora Sara, che ha una certa cultura classica e si vede dai panegirici che fa senza dire null’altro che sono un cattivone, infatti a me manda Eraclito perchè voglio “cambiare l’opinione della gente”, a Maxime baci e abbracci… so’ cattivo eh! Però mi sa che sono un cattivo fesso alla Cattivik, perchè con messaggi così lunghi forse posso spiegare qualcosa… ma di certo non cambio l’opinione di nessuno, perchè i più manipolabili (quelli che non approfondiscono le cose, ovvero quelli che non conoscono) sono quelli che questi messaggi così lunghi non li leggono proprio; Lessig nel 2002 citava J. C. Watts: “If you’re explaining, you’re loosing”; me lo ricordo sempre troppo tardi.

    A me questa blogosfera sembra sempre più una gabbia di matti. Non che io sia sano eh… dopo anni di console, vi e emacs non c’è da essere sani… però ragazzi… Comunque spero di potervi incontrare tutti quanto prima e farci due chiacchiere di persona e con il sorriso.

    ciao

    Michele

    P.s.: mi spiegate per favore cosa intendete voi per flame? Perchè mi sa che nella blogosfera anche questo ha un significato/sfumatura per me nuovo. A quanto ho potuto notare cercando su technorati, sembra quasi che i blogger italiani chiamino flame qualunque discussione un po’ più articolata o un po’ più lunga del cazzeggio quotidiano. Se fosse così allora aveva ragione Epifani quando scriveva questo post: Fenomenologia del Blog: commenti e discussioni. Brutta cosa…

  22. @ tutti: gentilmente, evitate di rispondere a MFP, altrimenti non la finisce più e resterà ancora molto ad infestare questo post con le sue polemiche inutili. Grazie.

    @ MFP: stai cominciando a dare fastidio, rendendo illeggibile (per l’estrema lunghezza dei tuoi inutili e polemici commenti) questo post. Ti ho lasciato fare fino ad ora, però ora poniti un limite, altrimenti mio malgrado dovrò farlo io.

  23. @MFP se ti serve asilo politico per scrivere i tuoi commenti altrove, visto che qui non sembrano apprezzati, fammelo sapere: spam@diarizing.com (si si, è valida).

  24. Scusa Giovy vorrei tollerare l’atteggiamento vittimistico di MFP, ma proprio non riesco… intervengo quindi per chiarire alcune cose secondo me importanti… chiunque cerchi di mistificare la realtà proponendo/propinando una lettura “altra”, spostando così di qualche fondamentale millimetro l’attenzione dalla riflessione iniziale, STRUMENTALIZZANDO la propria erudizione per confondere il lettore, chiunque faccia questo ripeto, NATURALMENTE incorre in una reazione da parte di qualche lettore intollerante a questo tipo di atteggiamento… e se la rezione suscita in MFP sopresa e delusione vuol dire che forse è una persona un po’ ingenua…
    Piccola nota: avevo citato Eraclito per chiudere degnamente & ironicamente la mia riflessione, non era dedicato a nessuno, tantomeno a MFP a cui però ora, con lo stesso spirito classico & ironico, scelgo di dedicare la canzone dei Jalisse:

    Mi aspetto mille scuse come sempre da te
    Sei un fiume di parole dove anneghi anche me
    Che bravo che sei, ma questo linguaggio da talk-show
    Cosa c’entra con noi

    Provo l’unico rimedio che adotto da un po’
    La mia testa chiude l’audio, la storia la so
    Sei fatto così, dovrei limitarmi oramai
    A dirti di sì

    Fiumi di parole
    Fiumi di parole tra noi
    Prima o poi ci portano via
    Ti darò il mio cuore
    Ti darò il mio cuore, se vuoi
    Se puoi, ora parla con lui
    Ora parla con lui
    Ah…

    Tu che gridi in un dialetto che non è più il mio
    Io che perdo il tuo rispetto, sarebbe meglio un addio
    È come in un film, il classico film
    Dove lei farà la pazzia

    Fiumi di parole
    Fiumi di parole tra noi
    Prima o poi ci portano via
    Ti darò il mio cuore
    Ti darò il mio cuore, se vuoi
    Se puoi, ora parla con lui

    Vorrei fermare un’immagine
    Sentirla entrare dentro di me
    Un tuo silenzio più complice
    Vorrei…

  25. […] non piacciono. Ecco perché, anche se la cosa susciterà molte polemiche (vedi Maxime, Giovy o Gioxx), ho deciso di organizzare un nuovo barcamp proprio il 23 giugno 2007. Il nome […]

  26. Giovy, se vuoi continuare in futuro a fare la morale di quello che vedi intorno a te, permettimi un consiglio… si vera sunt ea quae complexa es noli me tangere. Più conciso di così, si muore.

    Stefano, apprezzo. Ma il problema non è avere un posto dovre scrivere, e neanche qualcuno che legge… pubblicare su web ha costo marginale tendente a zero, e se uno ha qualcosa da dire i lettori arrivano da soli… Riprendendo l’espressione “orecchie di gomma” usata tra chi trasmette via radio per indicare chi è in ascolto senza annunciarsi agli interlocutori… “i monitor di gomma” sono mooooolti di più di quelli che scrivono… ad esempio tu ne sei la prova!

  27. […] BarCamp, ImprovvisaCamp e TornacontoCamp […]

  28. […] ha portato forse a realizzare i BarCamp (a tal proposito non perdete il CampSant2007) aspramente criticati proprio per il carattere puramente commerciale di alcune iniziative e di un modo di intendere […]

  29. Un post con troppi commenti, sono arrivato tardi, non ho il tempo di leggere 80 commenti.
    Ho risposto ad un post simile da Maurizio Pelizzone … ma dove c’erano meno commenti…
    Date un occhio lì.

    Comunque qualche parola mi viene in mente:

    Verticalizzare
    Libertà
    Rilassatevi
    Tranquillità
    Dialogo
    Intelligenza
    Socialità (sempre e comunque)
    Fuori i mercanti dal tempi (ma non sempre)

    🙂

    W il LostCamp e tutti i camp che organizzeremo! Tutti.

  30. L’unico tratto comune che vedo nei barcamp è la polemica inuti, spesse volte lanciata da qui. Sarò breve, anche perchè ho già commentato altre volte sull’argomento.
    non sono tra gli organizzatori del VlogCamp ma ho dato i mie “consigli” data l’esperinza organizzativa che ho fatto. E’ tutto molto semplice anche s eimpegnativo, organizzare un barcamp non richiede grande espertise e se nella vostra città o regione ancora non c’è stato e credete ce ne sia bisogno. Organizzatelo. Non serve esperienza particolare. Si può fare con o senza sponsor, trenn ela location. E’ ovvio che più risorse ci sono meglio è.
    L’accavallarsi delle date è inevitabile. Dovrei protestare con Calia quando avevo già lanciato il Venture Camp la prima setttimana di ottobre e (anche se da confermare il sabato in questione è proprio il 6)?
    I barcamp sono a tema, ognuno segue quello che preferisce o segue le persone che ci vanno. E’ come se mi lamentassi perchè fanno un gran premio di F1 lo stesso giorno della Finale di Coppa dei campio. A me il calcio non piace, che problema c’è.
    Il fenomeno barcamp in Italai riscuote successo proprio perchè la rete, il uso utilizzo e la sua fenomenologia fanno notizia. Negli Statu Uniti, sono un evento più normale.
    Capirei parte delle polemiche se chi organizza lucrasse (intendo lucrare, MFP). Ho ricevuto anche richieste di consulenza pagata per organizzare barcamp, ovviamente declinate. Come accettare telefonini, in regalo o in comodato, sarebbe stato legittimo, ma non deontologico e comunque meglio perdere qualche migliaio di euro ma mantenere credibilità. Se dovessi organizzre les web 3.0 mi farei pagare ma farei pagare anche la partecipazione.
    Non capisco qusto cliam paternalistico quando si tratta di economia, profitto (e non lucro), visibilità e valore. E’ ridicolo. E’ come se accusassi Giovy di avermi rubato l’idea di barcampitalia.org e aver preso e messo su il blog al volo, oppure di ospitare i post polemici sul suo di blog e non su barcampitalia per far più traffico, salire nelle classifiche e risultare tra i guru che poi ricevono i telefonini (si sa che la polemica come le intercettazione telefoniche fanno audience) . E’ ridicolo.
    A questo proprosito, puntalizzerei con MFP (grande, anche se logorroisco, come il sottoscritto per altro) che non è nato come fork di alcunchè ma originariamente intendeva costruire un luogo che unisse i barcamp italiani a quelli internazionali, (scritto in inglese). non ho più avuto modo di seguire lo sviluppo ma ci tornerò sopra ed inviterei tutti gli organizzatori e gli interessati ai barcamp a parteciapre, scrivendo in inglese si a sul blog che sul wiki (http://barcamp.org/BarcampItalia).
    Ha ragione infine Vittorio a cercare di trovare un trait d’union tra i vari barcamp. La penso così anche io, leggere http://www.barcampitalia.org/2007/06/09/i-barcamp-orizzontali-una-sottile-linea-rossa/

    ciao ciao

  31. Rettifica:

    Necessaria deontologicamente devo fare ammenda per aver sscritto che certi toni polemici partivano dal blog di Goivy. Errore. Mi riferimo a polemiche in passato partite da altre voci.

    Non volevo nemmeno usare un tono sarcastico nei confronti di un bloggger che seguo.

    Voleco solo mettere in luce il fatto che certe polemiche si possono innescare facilemnte e finire in una ridda di inutili “accuse” più o meno circostanziate, partendo talvolta da un presupposto, talvolta dall’altro. Polemiche che fanno “bene” solo a chi le alimenta e male al loro oggetto. un po come nei programmi della De Filippi.

    I barcamp non sono un movimento gestito da Guru dei media, forse quelli hanno maggior dimestichezza ma sono, restano e devono restare aperti e organizzati dal basso, senza nessuna necessità di expertise per la loro organizzazione e nessun’altra forza che le connessioni che sono in grado di mettere in moto.

    Come ho detto a goivy mi sembrava più costruttivo creare un link tra i due barcamp. The Blog Tv è dopotutto una community e i Pub sono social networks ante littera, magari a Chieti c’è Qualche Video Blogger che no poteva venire a Roma e ci avrebbe raccontato il PubCamp con i suoi video potendo seguire la diretta su TaxiChannel (invece del solito calcio nei Pub).
    Maxime avrebbe fatto anche un bel regalo agli sponsor che lo hanno aiutato ad organizzare un evento che in quanto grande estimatore di guinness e di weiss beer mi sarebbe piaciuto vivere.

    Si è scelto di lasciar spazio alla rabbia e di dar sfogo ad una frustrazione che magari ha radici altrove che non nell’organizzazione di un evento.

    Un saluto e salute a tutti Videoblogger e Birrai 🙂

  32. Fabio: io ritengo di essermi già spiegato a sufficienza (anche e soprattutto telefonicamente con Saverio). Sbagli a darmi la colpa della mancata collaborazione tra i due barcamp. Qui nessuno è frustrato, te l’assicuro. In bocca al lupo per il VlogCamp, brinderemo anche alla vostra salute. A presto.

  33. […] ha iniziato le danze, con un post che esprimeva – con serietà e pacatezza – un po’ di dubbi sulla secchiata di BarC…, è stato Giovy. Sostanzialmente, il buon Giovy dice una verità condivisibile: ci sono tanti […]

  34. Fabio … scrivo solo per dire che ho letto i tuoi commenti. Fra l’altro mi trovi d’accordo con te su tutta la linea: meno pippe…

  35. Ho letto questo lungo post e tutti i suoi 80 commenti, mi permetto di dire la mia brevemente. I Barcamp sono utili, i barcamp creano aggregazione, i barcamp fanno incontrare la gente, e anche se ci sono evidenti distorsioni il pubblico (molto savvy) saprà districarsi credo. Sembrano verità stupide, tipo l’acqua è bagnata, ma non lo sono.

    Porto il mio breve esempio: andro al vlogcamp. Perchè? Perche credo di apprendere, e conoscere persone che mi aiuteranno o mi insegneranno qualcosa sul mio progetto di NET TV. Poi per carità, sponsor, commercialità e marketing a manetta, ma io vado per imparare, e se sarà un flop avrò perso i (pochissimi credetemi) soldi della mia (micro) azienda. Se avessi potuto sarei andato anche al Pubcamp, ma tra i due temi scelgo il video. Piu scelta secondo me = miglior progresso di tutti.

    Infine tanti bar camp = bello. Sai perche? Perchè in Sicilia, dove sto provando a farne uno, secondo il 100% di chi non è siciliano c’è solo il mare, il sale, e il sole che brucia una terra. E basta. Quando parlo con un azienda mi chiedono “Sei di Roma o Milano?”, e quando dico Catania si sente un “ohhh” come se fossi un alieno. E parliamo di aziende che tutti avete in casa, che fatturano miliardi, guidati si suppone da gente che vive nel mondo reale del 2007. Quindi, magari il nostro Barcamp (dico nostro perchè spero di farlo con molti altri organizzatori) darà un segnale forte, che la Siclia digitale c’è, e non siamo solo mafiosi o gaudenti. Se poi è a Catania, Palermo, o in una frazione, lo faccio solo o devo dare il c..o ad uno sponsor non mi interessa, ma dira che ci siamo, ed esistiamo. Ecco perche viva i barcamp, e viva i 100 barcamp italiani.

    PS: Giovy, questo blog mi piace un sacco..sei la serendipity 2007 😀

  36. […] tanto discutere circa la numerosità dei Camp in giro per l’Italia (anche concomitanti), finalmente, quello […]

  37. […] spinosa, in passato se n’è discusso parecchio sopratutto in un commentatissimo post di Giovy con cui metteva in luce il malcostume di organizzare eventi “classici” appiccicandoci […]

  38. Ho il sospetto che non verrà letto qui in fondo alla lista dei commenti… comunque…

    1. Prima di tutto una correzione: ImprovvisaCamp NON ha senso come concetto. I BarCamp è NORMALE che vengano creati a breve data. Un lasso di tempo di 1/2 mesi è del tutto naturale.
    Come io, Bru, e altri che han contribuito, abbiamo scritto sulla BarCampGuide:
    http://wiki.bzaar.net/BarCampGuide

    “Servono almeno 3 settimane per organizzare”.

    E non scherziamo: il primo BarCamp, il BzaarCamp lo organizzammo in 3 settimane circa, ed egualmente il RitaliaCamp (per quanto atipico) venne tirato in piedi in un mese. Per chiunque sia stato presente, sa benissimo che dal punto organizzativo i due BarCamp sono stati impeccabili (sul RitaliaCamp ci sono altri tipi di critiche, ma non è questo il posto).

    2. Già detto. Più e più volte. In italia c’è l’inflazione anche sui Camp, ma alla fine “va bene”. In questo proposito consiglio la lettura del post odierno di Bru.

    3. A mio avviso, a parte i TornacontoCamp, il problema maggiore è che i BarCamp italiani faticano ad aggregare sul lungo termine. Ovvero sono estemporanei e tendono a riunire persone che bene o male già si conoscono: non diventano appuntamenti ‘fissi’ con un gruppo di persone che diventa unito e aggregante.
    Questo a mio avviso è il problema da risolvere.

    4. Condivido con Pasteris anche la motivazione a creare un BarCamp distribuito con qualche forma di sincronizzazione in modo da creare un evento su più piazze. Vedremo. 🙂

  39. >Ho il sospetto che non verrà letto qui in fondo alla lista dei commenti…

    Au contraire! 😉

    nda (che probabilmente non farà mai un RetroCamp)

  40. […] trackback ad un vecchio (e tristemente noto, dato che ancora oggi viene commentato e linkato) post in cui mi inventavo due "categorie" di BarCamp che stavano emergendo…Perchè sta succedendo? Semplice…. perchè alcune (se non tutte) delle cose di cui mi […]

  41. Folletto, (rispondendo al punto 3) a me quello appare un pericolo più che un problema… quanto sbarri un portone ottieni due risultati (non uno): ti chiudi dentro e chiudi gli altri fuori. Stai forse suggerendo ai bloggers di ghettizzarsi? A me sembra una follia… un (ennesimo) disastro culturale…

  42. […] scontato da parte dell’azienda. Non solo. Ad un certo punto, l’anno scorso (e il buon Giovy aveva avuto il fegato di evidenziare tra i primi) il proliferare di sedicenti-BarCamp stava […]

  43. […] No, non c’è nessun barcamp, ma mi piaceva l’idea di creare un po di ansia a Giovy […]

  44. […] spinosa, in passato se n’è discusso parecchio sopratutto in un commentatissimo post di Giovy in cui metteva in luce il malcostume di organizzare eventi “classici” appiccicandoci il […]

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