Jun 282007
 

L’idea di questo post mi è nata ieri. Quasi per caso. Non sarà uno dei miei post "tecnici", quindi chi mi segue ed ogni volta che legge qualcosa di tecnico cambia pagina, oggi potrà rifarsi.

Tutto inizia ieri pomeriggio, al lavoro. Sapevo che sarei dovuto tornare a casa in autobus, perchè il collega che di solito mi da un passaggio non c’era. Per arrivare dove abito, da Foggia, occorre un’ora di viaggio. Ok… normalmente in autobus trovo sempre qualche amico/a che si trova a Foggia per lavoro o università e passiamo il viaggio chiacchierando, ma… per scaramanzia, decido di caricare sull’N95 un album in mp3, e precisamente "Divenire" di Ludovico Einaudi.

Salgo nel bus, faccio una telefonata e mi metto a sentire la musica, visto che non ci sono amici ad attendermi. Il viaggio scorre via tranquillo, l’ora passa velocemente. Arrivo al capolinea, devo scendere… e devo togliere le cuffie, riporre il lettore, ed incamminarmi verso casa.

Ma… qui faccio una cosa che non ho mai fatto: metto l’N95 nel marsupio, tengo su le cuffie e comincio a camminare ascoltando il magnifico pianoforte di Einaudi.
Vedevo le persone camminare e passare, ma non le sentivo. Le gomme delle auto non stridevano più, era solo musica. E la fretta di arrivare a casa era sparita… camminavo piano, gustandomi ogni passo. Ho sempre pensato che la "moda" di camminare con gli auricolari nelle orecchi fosse una sciocchezza, ed ora mi sto ricredendo (beh, c’è da dire che sto ascoltando ottima musica, non sarebbe stato lo stesso con uno dei rapper moderni, ad esempio). Non ci sono più pensieri… persino l’idiota che passa, schivando il pedone sulle strisce invece di fermarsi, mi sembra meno idiota…

Che la musica abbia un forte potere è risaputo, ma… non mi era mai capitato di viverlo così "intensamente".
Ed a voi? Capita spesso?

Jun 272007
 

Una premessa: so che molti stanno aspettando questo post, quindi… eccovelo, avvisandovi del fortissimo rischio che diventi un post chilometrico 😉

Un antefatto: ho seguito in maniera "attiva" e molto partecipata la preparazione di entrambi i Camp; magari non sarò stato il primo, ma sicuramente uno dei primi a cui Maxime ha raccontato la sua idea di "PubCamp". Ha avuto il mio appoggio incondizionato perchè mi piaceva molto come aveva pensato di organizzare la cosa (in maniera diversa da un tradizionale BarCamp, sia come location che come evento in se). Con Stefano, invece, ci siamo sentiti diverse volte durante le fasi organizzative del BeachCamp e… l’idea di passare da un pub alla spiaggia è stata semplicemente fantastica (e vincente, IMHO).

pubcamp_logonew.jpgIl PubCamp
Grazie all’ospitalità di mia sorella (studentessa in quel di Pescara) ho avuto modo di vivere questo week-end in maniera più "rilassata", sapendo che non avrei albergato per tre giorni in qualche hotel di Chieti o Pescara. In virtù di questa rilassatezza, me la sono presa comoda e sono partito (in compagnia di Mia) venerdì pomeriggio, giusto in tempo per arrivare ad ora di cena e gustare ottimi piatti in compagnia di Maxime e sua moglie, Mia e mia sorella, i Googlisti Silvia e Pietro e la Koolinus family, Nicola e Chiara.
Il mattino dopo è stata la volta del… PubCamp! 🙂

Arriviamo allo Stammtisch alle 10.00 in punto (pensavo di arrivare prima di tutti per dare una mano a Maxime ad allestire tutto) ma trovo che qualcuno ci ha preceduti: Gwendalyne! Veniamo accolti dal mitico The Boss, patron dello Stammtisch, mio caro amico da una vita. Entriamo, e Maxime è già alle prese con la preparazione dei badge, delle buste con magliette e pubblicazioni turistiche e… già mezzo sclerato! 😀
Un po’ alla volta iniziano ad arrivare i partecipanti, ed il locale inizia ad affollarsi. Rivedo con piacere Ilallallero e Insane Soul (conosciuti entrambi un paio di anni fa in un raduno blogger a Pescara, quando i BarCamp in Italia erano ancora un miraggio), conosco Pino, Dina e maury, inizio a tirar fuori la macchina fotografica che per tutto il giorno non avrà pace per più di 5 minuti (totalizzando 289 scatti, di cui potete vederne 151 nell’apposito fotoset su Flickr). Terrorizzate dalla mia macchina sono proprio Ilallallero e ninna_r, che nel frattempo è arrivata direttamente da Roma; sempre da Roma (improvvisando un CarCamp) arrivano Nicola, Alessio e Gianluca. Rivedere Nicola è sempre un piacere, così come conoscere Alessio e farci due chiacchiere sulla deriva e sul futuro dei blog aziendali (anche se Alessio l’ho incontrato in più di una occasione, ci voleva il PubCamp per far partire la discussione). Mentre il cazzeggio regnava sovrano, altre due macchine si muovevano in direzione Chieti: una da Senigallia con Tommaso e Adriano, l’altra da Ravenna con Gioxx e Luca (che in seguito è andato a recuperare anche Feba, arrivata in treno). Con molta calma (i signori fanno sempre le cose con comodo) arriva anche la doppia coppia Pietro-Silvia e Koolinus-Chiara; un consiglio: se vi danno un orario, NON vi fidate!!! 😀
Cavoli quante persone conosco… ma cavoli, quante non ne conosco! 🙂 E’ un piacere infatti girare per i tavoli e flashare tutti, dato che per il momento i talk sono ancora distanti. Arriva l’ora di pranzo discutendo con Marco, Nicola, M0r94n e Sergio di cellulari (il Nokia N95 era l’oggetto del desiderio, un po’ tutti volevano sapere come andava), FON, gestori mobile e cose del genere. Ci mettiamo a tavola e ne approfitto per conoscere anche la ragazza di M0r94n, la bravissima Sara (creatrice del logo del PubCamp) e Ausilia. Il risotto che ci è stato portato era "perfettibile", causa grossa quantità da preparare… peccato. In compenso il buffet di prodotti San Lorenzo allestito dopo ha riscosso un notevole successo! 🙂 Altro incontro molto piacevole è stato quello con Arsenio Bravuomo (conosciuto in mail durante l’organizzazione del LitCamp) e Strelnik, arrivati direttamente da Torino. Ore 15.00, dovrebbe iniziare il primo talk ma… causa microfono defunto ed attesa di un microfono nuovo, i talk cominceranno solo alle 16.00, con la presentazione di Adriano sull’Open Source e poi via via con quella di Luca e la "Divulgazione 2.0" di Maxime, Sergio, il sottoscritto che spiega "come fare la birra" seguita da "come spillare la birra" a cura del Boss e di Andrea, Giovanni con il suo "talk-non talk".
Nel mare magnum delle persone presenti (alla fine sono riuscito anche a beccare Diego, conosciuto sempre al MarCamp), sicuramente qualcuna mi è sfuggita (ho visto e fotografato Helena Red, ma non c’ho parlato). Beh… ci sarà occasione di rifarsi al prossimo camp… 😛

Considerazioni finali sul PubCamp: qualcuno forse si aspettava un camp "più tradizionale", anche se era stato chiaramente indicato che NON lo era. Ho conosciuto un sacco di persone (più che allo ZenaCamp, sicuramente) e rivisto vecchi amici. Si è scherzato, parlato di un sacco di sciocchezze ma sono nati anche interessanti spunti di discussione. Per sfortuna (ma siamo sicuri che alla fine sia stata davvero una sfortuna?) gli interventi sono iniziati molto tardi, ma… who cares, quando si ha davanti un bel boccale di birra e tante persone in gamba con cui parlare?
Peccato per i tanti "gatti" morti che non sono potuti intervenire, si sono persi una bella cosa!

BeachCamp_logo_small.pngIl BeachCamp
Dopo una nottata davvero breve (siamo andati a letto alle 4.00), ci siamo svegliati con in mente una sola cosa: la spiaggia di Francavilla al mare ed il BeachCamp! 🙂
Ci mettiamo in macchina verso le 10, per arrivare dopo pochi minuti a Francavilla al mare. Recuperiamo Maxime, e ci mettiamo a girare per un parcheggio… sigh, una cosa frustrante e che alla fine mi obbliga a lasciare la macchina in divieto di sosta (ma era un divieto "buono", la macchina non dava alcun intralcio, tant’è vero che non ho trovato nessuna multa ad attendermi). Raggiungiamo in pochi minuti il Lido Venus (scelto come sede dell’evento) e veniamo subito accolti dal "banner" all’ingresso… 😛 Sulla sinistra c’è l’area in cui si svolgerà il BeachCamp, con due grandi ombrelloni di paglia, un grosso TV LCD su cui verranno mostrate eventuali slide, il banco per la registrazione con Stefano e… un fantastico frigorifero che dispenserà gratuitamente per tutta la giornata acqua fredda e birra in quantità! Presidiano il tavolo multimediale i team "Ravenna" e "Senigallia", già alle prese con i loro Mac.
Interrogativo: ma è mai possibile che ai BarCamp ci siano tutti questi Mac? Personalmente ho usato quello di Gioxx per 15 minuti e mi stavo esaurendo a trovare le combinazioni di tasti per sostituire quelli Windows (mettere un bel secondo pulsante per il click destro no, eh?). Il mio plauso a Feba che era presente con un portatile Windows-dotato! Grande Feba!
Torniamo al BeachCamp. Messomi in libertà (tolto pantaloni e scarpe, indossato bermuda e Dema-crocs), imbraccio la mia fida EOS 350D e mi accingo a riversare la solita pioggia di scatti sui presenti… 😀
Verso le 11.00 si parte con la prima presentazione, su hacker e co nella società, tenuta da Francesco; mi è piaciuto molto il suo modo divertente ed ironico di presentare l’argomento, e la discussione che ne è nata è stata veramente di alto livello, uscendo anche da quello che era il tema principale, grazie agli interventi di Luca e Antonino Attanasio (a cui vanno i miei complimenti per l’enorme competenza sull’informatica giuridica). Tempo di finire la discussione, ed è già ora di pranzo. Anche qui l’immancabile buffet San Lorenzo dà il meglio di si, accompagnato da un buon risotto ai funghi.
Dopo pranzo, quale metodo migliore per smaltire le calorie se non un bel mini-torneo a calcio balilla? Ecco quindi che il sottoscritto, Feba, Mia, Tommy e Pietro si fiondano su un biliardino libero e… incrociano le stecche! 😀
Un consiglio gratuito: NON giocate mai a biliardino contro Feba! Anni di pratica allo studentato universitario ne hanno fatto una macchina da guerra invincibile. Uomo avvisato… 😛
Nel pomeriggio spazio per altre presentazioni, con quella di maury su crittografia e firma digitale con GnuPG e quella di Koolinus sui software per Mac OS X… ma anche spazio per una mezz’oretta sulla sdraio, a prendere il sole… o per un altro piccolo torneo di biliardino (senza Feba, per fortuna).
Arriva così l’ora in cui tutti cominciano a smobilitare e… io comincio a pensare alla grigliata in programma per la sera. Si inizia ad accendere la griglia, si prepara il tavolo che ospiterà il buffet e… si mangia! Mi dispiace per chi non c’era, ma la salsiccia alla griglia, gli affettati, i formaggi e dulcis in fundo i fantastici arrosticini che uscivano dalla griglia a ritmo continuo (a proposito: se qualcuno dovesse farvi vedere un piatto con una quarantina di spiedini, attribuendolo a me, non credetegli… io ne avrò mangiati solo una ventina!), il vino e la birra ghiacchiata spillata al momento da Stefano… insomma, una cosa spettacolare! Finita la grigliata, si è rimasti ancora per lungo tempo a chiacchierare, tutti insieme, come vecchi amici…
Abbiamo abbandonato a malincuore la spiaggia ed il BeachCamp, con tutti i nuovi contatti che ne sono nati…. sperando in un futuro BeachCamp (vero che ne organizzerai un altro l’anno prossimo, Stefano?)

Considerazioni finali sul BeachCamp: come il PubCamp, anche il BeachCamp è stato un evento ricco di divertimento, ma dove non sono mancate presentazioni ma sopratutto DISCUSSIONI che sicuramente i partecipanti ricorderanno (e porteranno con se, arricchendo il proprio bagaglio di conoscenze). Anche qui erano previste molte più persone, che alla fine hanno preferito restare a casa o andare al mare da qualche altra parte. Beh, peggio per voi… al BeachCamp avreste avuto mare e divulgazione! Un ringraziamento va ai gestori del Lido Venus, per averci fatto sentire davvero a casa, e non averci fatto mancare niente. Grazie!

Risorse:

Considerazioni sparse e note a margine: paradossalmente (e vi prego di credermi) ho seguito più presentazioni in ogni singolo camp del passato fine settimana che nei precedenti BarCamp "generalisti" organizzati. Sarà stato perchè non c’erano conferenze multiple e non si doveva scegliere? Forse. Sarà stato perchè c’erano meno persone e quindi meno possibilità di socializzare? No, sicuramente no.
In ogni caso, i due eventi sono stati organizzati "senza pretesa di eccellenza", ed invece hanno dato tanto. Ci vuole "coraggio" per organizzare dei camp in un pub o in spiaggia; Massimo e Stefano l’hanno avuto, e sono stati ripagati dalla soddisfazione di un evento "con il cuore", dove tutti si sono divertiti ed hanno partecipato.
Ho notato, leggendo post che parlavano del PubCamp presi in BlogBabel, che sono stato tirato in ballo da due blogger in due post: Tommaso Tessarolo e Smeerch, entrambi parlavano del VlogCamp che si è tenuto a Roma ed a cui avevano partecipato. Tommaso lo definisce "il camp che non era un camp", evento sicuramente bello ed interessante ma che NON era un BarCamp. Smerch lo definisce "un’occasione mancata", a causa della mancanza dell’elemento fondamentale in questo genere di cose, ovvero il dialogo e la discussione. Creare una "trasmissione televisiva" con tanto di scaletta, e ficcare tra il pubblico dei blogger, non fa automaticamente un BarCamp.
A Tommaso, che voleva sapere da me se il PubCamp è stato un camp autentico, rispondo "SI, sicuramente!", e lo è stato anche se idealmente non voleva esserlo. C’è stato cazzeggio, c’è stato divertimento e socialità ma… ci sono state presentazioni con accese discussioni. Lo stesso dicasi per il BeachCamp, dove il livello è stato ancora più alto anche grazie alla competenza delle persone intervenute. E vedere Mia (una persona non tecnica) prendere il microfono ed intervenire in una discussione, penso possa essere il miglior sigillo esistente su due eventi nati per coinvolgere TUTTI, e non solo gli addetti ai lavori.

Jun 262007
 

Chi si occupa per lavoro di webdesign (ma anche chi gestisce personalmente il proprio sito/blog) sa bene quanto sia importante che il tempo di caricamento dell’home page di un sito non sia "eterno".
Chi visita un sito web infatti non apprezza particolarmente di dover attendere molti secondi per vedere apparire il contenuto che sta cercando (e spesso abbandona il sito proprio a causa di ciò).
Come fare quindi a verificare tali tempi? Semplice… con il con il Full Page Test di Pingdom Tools.

Cos’è e come funziona il Full Page Test?
Il funzionamento è semplice: basta andare nell’apposita pagina ed inserire l’url del sito/blog da testare; immediatamente il test comincierà a scaricare la pagina indicata, evidenziando in modo dinamico (grazie all’uso di AJAX) su un grafico a barre i tempi di caricamento dei singoli elementi che compongono la pagina (testo, grafica, css, javascript, plugin, flash ecc). In questo modo sarà semplice rintracciare sul grafico il/gli elementi che rallentano il caricamento (immagini troppo grandi e non ottimizzate o presenti su siti remoti particolarmente lenti, script lenti ecc) e provvedere alla relativa ottimizzazione.

Per farvi capire la logica di utilizzo, ho testato due siti ed un blog (clicca sulle immagini per ingrandirle):

Google.com

fpt_google_01.png fpt_google_02.png

Google è un esempio di semplicità e velocità (ed è un motore di ricerca apprezzato proprio per questo). Il caricamento di questa pagina è durato solo 0.3 secondi (come si può vedere dalla schermata di riepilogo, nella seconda screenshot) e la pagina pesa solo 14.5 KB. Non ci sono script esterni che possono rallentare il caricamento, nè plugin o altro.

Giovy.it

fpt_giovy_01.pngfpt_giovy_02.png

Giovy’s Blog ha un tempo di caricamento "medio" di 8.8 secondi, considerata la grafica presente nella pagina (l’header del blog e le immagini presenti nei post, per un totale di 371 KB). Il contenuto XHTML prende una buona fetta del peso della pagina, con i suoi 118 KB, segno che… beh, c’è molto da leggere… 😀
Sono linkati diversi oggetti esterni ma sopratutto ci sono ben 205 KB di scripts. Mmmm… probabilmente il gestore del blog (mica lo conoscete?) dovrebbe rivedere un po’ alcuni plugin che usa. Un tempo sotto i 10 secondi, comunque, è più che accettabile.

Italia.it

fpt_italia_01.pngfpt_italia_02.png

fpt_italia_03.pngfpt_italia_04.png

Italia.it è, di contro, un emblema di come NON si dovrebbero progettare pagine web.
La prima coppia di screenshot illustra il tempo di caricamento della sola pagina di splash iniziale (che, badate bene, NON è quella del sito). Innanzitutto, è da notare che il test non è stato concluso; il caricamento della pagina era così lento che il test è andato in timeout dopo 16.8 secondi ed è stato interrotto. In quel tempo, sono stati scaricati oltre 2 MB di immagini, 113 KB di Flash, 107 KB di fogli di stile e solo 26 KB di contenuto. Peso totale della splash screen: 2.4 MB.
Le seconda coppia di screenshot illustra il tempo di caricamento dell’home page.
Anche in questo caso il test non è stato concluso, e si è fermato dopo 20.7 secondi. In quel tempo sono stati caricati 2.2 MB di immagini, 386 KB di Flash, 107 KB di fogli di stile e 44 KB di contenuto. Peso totale della home page: 2.72 MB
Se facciamo il totale, vedremo che per accedere ad Italia.it è necessario scaricare oltre 5 MB di "roba", di cui oltre l’85% sono immagini. Ogni ulteriore commento da parte mia è superfluo, in questo caso.

Il giudizio di Giovy su Pingdom Tools Full Page Test: molto utile, a prescindere se siate professionisti del webdesign o meno. Io ho scoperto che il mio blog ha troppi script e dovrei iniziare a limarne un po’, così come ho fatto vedere a voi che Italia.it è un’immondizia di sito, senza contenuti ma pieno di graziose animazioni ed immagini.
Perdete qualche secondo del vostro tempo e testate il vostro blog, utilizzando i risultati ottenuti per limare KB superflui; i visitatori casuali del vostro sito vi ringrazieranno (perchè va da se che chi vi legge via feed già risparmia parecchia banda). 🙂

Jun 252007
 

Eccomi qui, finalmente a casa, dopo un week-end molto intenso passato in Abruzzo a partecipare a ben due BarCamp, a due cene, ad una grigliata ed a decine di nuove persone conosciute.

In tre giorni avrò dormito neanche una dormito 15 ore (forse), e la stanchezza accumulata avrà ripercussioni per tutta la settimana.
In compenso sono felice di aver partecipato a due Camp estremamente divertenti e "cazzeggiologici", di aver conosciuto un sacco di persone interessanti (sicuramente di più che allo ZenaCamp, ad esempio) di cui molte finiranno presto nel mio blogroll.

Oggi pomeriggio, se tutto va bene, dovrei scaricare le foto che ho fatto (sono diverse centinaia, sappiatelo), iniziare a lavorarci su (ormai scatto solo in RAW, thanks Palmasco) e pubblicarle su Flickr.
Da domani, invece, ricomincia la normale vita del blog, con un po’ di post interessanti nel calderone… 😉
Un po’ di pazienza, quindi… "sto lavorando anche per voi" 😛

Jun 212007
 

Chi si trova spesso in viaggio, prima o poi si troverà ad usare Internet per prenotare un albergo. Le strade percorribili sono due: o fate delle ricerche generiche nella località in cui pensate di andare (e poi vi mettete a telefonare a tutti gli alberghi, chiedendo disponibilità e prezzi) o utilizzate un sito specializzato (tipo Expedia o Venere, per citare quelli che uso sempre io) agevolandovi il compito.
Normalmente, se siete fortunati, avrete a disposizione qualche foto dell’albergo proposto insieme alla descrizione. Beh… oggi andiamo oltre! 🙂

tvtrip_logo.pngTvtrip è un sito specializzato nella ricerca e prenotazione di hotel in Europa (anche se, attualmente, limitato a solo 5 città: Parigi, Londra, Madrid, Bruxelles, Berlino) che però abbiano una videopresentazione disponibile.

In pratica: potrete effettuare la ricerca del vostro hotel (scegliendo i limiti di spesa massimi, la categoria, le date di arrivo e partenza), anche in maniera visuale utilizzando un mashup sulle mappe di Google. I risultati ottenuti avranno TUTTI una presentazione video dell’albergo, che parte dall’esterno per addentrarsi nella hall, nelle stanze ed in eventuali "amenities" come piscina, ristorante ecc. Il prezzo mostrato è una media calcolata verificando le tariffe sui siti partner (fra i quali anche il già menzionato Expedia), ma in fase di verifica della disponibilità verrete indirizzati al sito partner dove concludere la transazione alle tariffe "finali".

Clicca sulle immagini per ingrandirle

tvtrip_screen01.jpg 

Tvtrip ha un’interfaccia molto piacevole da utilizzare, e fa largo uso di AJAX in ogni sua parte. Grazie all’uso di questa tecnologia, inoltre, vi permette di comparare (disponendoli in un’unica pagina, affiancati) fino a quattro hotel.

La pagina di dettaglio dell’hotel scelto è veramente spettacolare, riassumendo il meglio del Web 2.0 per quanto riguarda facilità di navigazione ed usabilità. Nella parte superiore sono visibili i diversi video disponibili per quell’albergo, ed utilizzando un’interfaccia a schede è possibili passare a visualizzare foto, recensioni o lista delle feature.
Nella parte inferiore, invece, trova posto una mappa di Google con una serie di informazioni utili sull’albergo e su quello che è possibile trovare nelle immediate vicinanze.

tvtrip_screen02.jpg

Infine, la sezione "My trips" vi aiuta a pianificare il vostro viaggio e funge da storico degli alberghi che avete visto/prenotato.

Giudizio di Giovy: Tvtrip è davvero interessante come esperimento, dato che è il primo sito di questo tipo a rendere disponibili video dei diversi alberghi. Appena verrà ampliato il database degli alberghi, per includere più città in tutta Europa, sarà davvero interessante e utile da consultare.

Jun 202007
 

Chi mi segue da un po’ saprà che fra le mie passioni c’è quella per l’enogastronomia.
Sono un sommelier (per passione, appunto) da diversi anni, ho avuto la fortuna di avere degli ottimi "maestri" (alcuni fra i migliori sommelier italiani) e dei colleghi con i quali ci siamo confrontati ed organizzato più di una volta fantastiche manifestazioni e degustazioni.

Non per niente, infatti, ai BarCamp in cui ho portato presentazioni, erano sempre incentrate sul "mondo vino & web", presentando applicazioni Web 2.0 dedicate agli appassionati di vino. Oggi, invece vi presenterò un nuovo servizio Web 2.0 dedicata non solo al vino, ma anche alla gastronomia. Ed è un servizio ITALIANO, cosa più unica che rara in questo campo!

vinix_logo.gifVinix (emanazione diretta di Tigullio Vino, uno dei portali italiani più importanti in ambito vino) si definisce "Wine & Food Social Network", dichiarazione assolutamente calzante alla realtà, in questo caso.
Infatti, mentre Tigullio Vino è un grande database enogastronomico, Vinix associa a vini e cibi anche "le persone" che ci gravitano intorno in qualche modo.

Lo scopo dichiarato di Vinix è appunto creare un social network che metta in contatto addetti del settore ed appassionati.
L’iscrizione a Vinix è gratuita (benchè esista un piano PRO, con feature aggiuntive, a pagamento) e permette di effettuare ricerche ed entrare in contatto con:

  • Aziende vinicole/olivicole
  • Enoteche
  • Ristoranti
  • Agenti, distributori, importatori
  • Fornitori di accessori e servizi legati al vino
  • Giornalisti/Blogger
  • Consumatori/Appassionati

Sono queste infatti le macrocategorie che raggruppano gli utenti iscritti a Vinix; mi preme specificare che la ricerca all’interno di tali categorie è aperta a tutti, anche ai non iscritti a Vinix. E’ necessario iscriversi per utilizzare le funzioni "sociali" del network, che vedremo più avanti.

Clicca sulle immagini per ingrandirle 

vinix_screen01.jpg

Come potete vedere dalla screenshot sopra, l’interfaccia di Vinix è chiara e piacevole, ben realizzata e con una buona scelta cromatica (magari avrei scurito un po’ il grigio del menù superiore).
L’accesso a tutte le funzioni sociali avviene per mezzo dei grandi bottoni superiori; a tal riguardo l’help disponibile online (cosa che vi consiglio caldamente di leggere e che vi viene presentato nella pagina successiva alla registrazione) è chiaro e ricco di consigli utili per fruire al meglio di Vinix.
Ma… rimandare all’help per spiegare come funziona non è cosa da me, e quindi… vi darò io qualche breve indicazione integrata dai miei commenti e da qualche suggerimento per lo staff di Vinix (che comunque ho avuto modo di contattare direttamente, e che sta già lavorando a qualche modifica volta a migliorare l’usabilità).

bt_home.gifIl bottone "Home" è autodescrittivo, e porta all’homepage del sito; è interessante notare che da ogni sezione è possibile effettuare ricerche in Vinix ed accedere alle funzioni avanzate di condivisione e pubblicazione annunci. In homepage sono presenti gli ultimi utenti registrati affiancati dalle ultime degustazioni/recensioni/annunci. Aggiungere un contatto dalla home (o dai risultati della ricerca) è semplicissimo: basta cliccare sull’apposita icona affianco al nome. Qualora il contatto in questione abbia scelto di approvare personalmente i propri contatti, potrebbe essere necessario un po’ di tempo.

bt_contatti.gifCon il bottone "Rubrica" accedete alla vostra lista dei contatti, disposti in ordine alfabetico. Cliccando su un singolo contatto, si apre la scheda dettaglio dello stesso, dove potrete vedere tutti i dati inseriti e resi pubblici dal contatto selezionato ed eventualmente interagire con lui, utilizzando l’apposito menù che apparirà sotto la lista contatti (e che vi permette di inviare messaggi ed accedere a tutti i contenuti creati dal contatto stesso in Vinix). Personalmente avrei preferito, nell’aggiungere un contatto, che non si lasciasse la finestra nella quale ci si trova per essere trasportati nella propria rubrica.

bt_relazioni.gifIl bottone "Relazioni" è quello che, personalmente, ho usato di più (beh, trattandosi di un social network, mi piace molto socializzare); cliccandolo si accede ad una pagina da cui potete vedere in che modo si sviluppano le vostre relazioni nel network di Vinix. Oltre a vedere quindi quali contatti hanno aggiunto il vostro nominativo alla loro rubrica e da quali contatti siete ancora in attesa di autorizzazione (a proposito, caro Antonio Tombolini… quando ti decidi? 😀 )
La pagina Relazioni funge anche da centro messaggi (ricevuti, inviati, salvati, eliminati) e centro inviti (da cui potrete invitare altre persone di cui conoscete l’indirizzo email a raggiungervi su Vinix.

bt_annunci.gifUtilizzando il bottone "Annunci", avrete la possibilità di effettuare ricerche full text nel database annunci di Vinix; potete effettuare ricerche precise filtrandole per offerte o richieste, oppure per settore di interesse, per regione, per contenuto e per data. In questo modo si ha a disposizione un potente strumento per conoscere e far conoscere i propri servizi. Infatti, dalla stessa pagina è possibile inserire gratuitamente i propri annunci, che andranno ad aggiungersi agli altri presenti nel database. Sempre dalla stessa finestra è possibile gestire i propri annunci già pubblicato (ed eventualmente modificarli/cancellarli, perchè magari scaduti). Inutile dirvi di utilizzare la possibilità messa a disposizione da Vinix in maniera corretta. Ah… proprio mentre stavo scrivendo questa recensione e grazie ad una ricerca effettuata tra gli annunci, mi sono imbattuto in un prodotto spettacolare (per me) che spero un giorno di poter recensire qui sul mio blog.

bt_condividi.gifIl bottone "Condividi" porta a quello che Vinix definisce "il cuore pulsante" del social network stesso. Da qui potrete infatti pubblicare e condividere con il "mondo Vinix" fotografie, degustazioni, recensioni di ristoranti e post. A seconda di cosa si vorrà condividere, si potrà accedere a pagine personalizzate in cui rendere pubbliche le proprie esperienze. Si possono creare quindi veri e propri album fotografici (impostando, eventualmente, diversi livelli di accesso a seconda delle foto), degustazioni di vini complete in ogni dettaglio (compresa la possibilità di assegnare dei tag al vino, che poi saranno resi disponibili in fase di ricerca), recensioni di ristoranti (con possibilità di valutare i diversi aspetti in modo separato, come cucina – servizio – carta dei vini) o post del proprio "blog" su Vinix (con categorie ed editor visuale per la scrittura). In definitiva, è realmente "il cuore" di Vinix ma… alcuni (come me) potrebbero voler delegare queste funzioni a servizi specifici (le foto, ad esempio, potrei volerle mettere su Flickr).

bt_dati.gifPer modificare il proprio "Profilo" presente su Vinix si usa l’apposito bottone che porta alla pagina dove, a seconda del tipo di categoria in cui si è scelto di apparire, si potranno inserire i dati che appaiono su Vinix. I membri con account PRO hanno la possibilità di avere un profilo esteso e godono di maggior visibilità dello stesso all’interno del network. Il mio consiglio è quello di accedere subito dopo la registrazione alla propria pagina profilo e da qui alle "preferenze", dove potrete decidere il livello di privacy del vostro account (se permettere a tutti di aggiungervi indiscriminatamente ai propri contatti, o richiedere la vostra conferma per farlo), che notifiche ricevere via mail da Vinix ecc.

Giudizio e considerazioni di Giovy: Vinix è il primo social network enogastronomico italiano che ha come preciso target le persone che gravitano intorno a questi mondi (dagli "addetti ai lavori" ai semplici appassionati). Sia che siate un’azienda del settore, un ristoratore, un sommelier (come me) o un appassionato, potrete trovare MOLTO utile Vinix, per la grossa possibilità che offre di accrescere i propri contatti professionali (pensate ad esempio ad un enotecario che sta cercando dei distributori o agenti, così come nuove cantine da proporre nella sua enoteca).
E’ stato lanciato con l’interfaccia attuale da poco ed alcune cose sono perfettibili (sono sicuro che lo staff approfitterà delle indicazioni che gli ho fornito), ma l’applicazione resta comunque molto semplice da utilizzare anche per chi non ha grossa esperienza di social network (a differenza di applicazioni come Facebook, ad esempio, sicuramente più grosse e complesse). Il mio consiglio per gli interessati è quello di iscriversi gratuitamente e cominciare a "smanettare" con le funzioni sociali presenti; sarà sempre possibile, poi, upgradare il proprio account qualora abbiate bisogno della visibilità e delle feature aggiuntive dell’iscrizione PRO.

NOTA: nell’ottica della trasparenza che mi ha sempre contraddistinto, rendo noto che il mio account PRO su Vinix mi è stato gentilmente offerto da Filippo Ronco (CEO di Vinix) per poter testare TUTTE le feature che offre la piattaforma (e lo ringrazio per questo).

Jun 192007
 

Secondo post sul Nokia N95 che mi è stato gentilmente inviato in prova (il primo riguardava l’unboxing); questa volta darò uno sguardo approfondito all’hardware di questo telefono multimediale.

Profilo inferiore Profilo laterale sinistro Vista superiore Profilo laterale destro
Il restro del telefono, con la fotocamera in evidenza Nokia N95 con slide aperto    

Scocca: di colore beige ed in plastica "ruvida" nella parte posteriore (è una sensazione difficile da spiegare, non è come la normale plastica liscia dei cellulari) che permette un’ottima presa senza aver timore che il cellulare scivoli inavvertitamente dalle mani (magari sudate); la parte anteriore è grigia metallizzata. La sensazione che offre a telefono chiuso è di una buona solidità e non si avvertono scricchiolii strani dovuti ad un montaggio approssimativo o cattiva qualità delle plastiche. La rifinitura è molto buona, senza dubbio.

Dimensioni e peso: dal Nokia N95 ci si aspetterebbe forse dimensioni e peso maggiori, considerate tutte le funzioni (ed i diversi dispositivi) che racchiude in un unico device. I 120g di peso quasi non si avvertono, e lo si può agevolmente riporre nel taschino di una camicia o dei jeans (NON nel taschino posteriore, se ci tenete a non fare danni).

Display: il diplay da 2.6" con qualità QVGA (240 x 320 px) a 16 milioni di colori è davvero di ottima qualità; le immagini ed i video vengono mostrate con ottimi colori ed è davvero un piacere per gli occhi. Le dimensioni generose permettono la visualizzazione di filmati anche abbastanza lunghi senza risentire affaticamenti alla vista (beh, non pensate di vederci "Il Signore degli Anelli", eh!)

Slide: il Nokia N95 dispone di uno slide capace di scorrere sia verso l’alto che verso il basso. Facendolo scorrere verso il basso si scoprono i controlli del lettore multimediale, mantre facendolo scorrere verso l’alto si scopre la tastiera numerica; l’apertura è a scatto e sembra in grado di reggere un uso normale senza problemi ma… personalmente ho sempre un po’ di "paura" quando lo apro, e cerco di accompagnare l’apertura per evitare scatti troppo bruschi. Sullo slide  sono inoltre presenti i tasti di chiamata, i tasti menù e Media Center ed i tasti funzione. Aprire e chiudere lo slide attiva o disattiva automaticamente il blocco della tastiera, e non ha influenza sulle chiamate in corso.

Tastiera: la tastiera è di dimensioni compatte ma perfettamente utilizzabile, e normalmente è nascosta dallo slide. I tasti sono in rilievo, di dimensioni e forma standard e non dovrebbe presentare problemi anche a chi ha dita "grosse".

Audio: l’audio dell’N95 è ottimo, anche a basso volume; considerate che normalmente lo tengo a meno della metà ed è più che sufficiente.

Altoparlanti: l’N95 è dotato di due altoparlanti "stereo", posizionati ai lati del telefono. Se li utilizzate per chiamare in vivavoce, potete tenerlo al volume minimo (a meno che non abbiate necessità di parlare attraverso uno stadio) 😀
Per la riproduzione della musica, sono fantastici! Il suono è chiaro, pulito e con una buona resa sonora (oh, considerate che stiamo parlando di due altoparlanti di un cellulare). Il volume che sono capaci di generare è di tutto rispetto.

Fotocamera: il Nokia N95 è dotato di due fotocamere, una anteriore ed una posteriore. Quella anteriore è di qualità VGA (640×480) ed è utile per effettuare videochiamate o foto/video di bassa qualità. La fotocamera posteriore, invece, ha una risoluzione di 5 MPixel ed è davvero di una qualità eccezionale. L’ottica è Carl Zeiss, mentre l’obiettivo è Vario/Tessar. Con la fotocamera posteriore, inoltre, è possibile registrare video in qualità DVD a 30 frame al secondo. La fotocamera è autofocus ma è possibile "forzare" la messa a fuoco tenendo premuto a metà il pulsante di scatto, come in moltissime fotocamere digitali. Sono disponibili numerose modalità di scatto preimpostate, ed è possibile aumentare la sensibilità ISO per affrontare situazioni di luce scarsa. E’ una "vera" fotocamera, quindi… non un accrocchio da cellulare.

Connessioni: questo cellulare dispone di svariate modalità di connessione al "mondo esterno", ovvero: USB, Infrarossi, Bluetooth, WI-FI. Inclusa nella confezione c’è il cavo USB con relativo cd contenente driver e software Nokia PC Suite.

Batteria: una delle "note dolenti" del Nokia N95; la batteria ha una durata "media" se si usa il cellulare come un normale telefono, per effettuare chiamate ed inviare SMS. Se si attiva il Bluetooth (o peggio ancora il WI-FI) e si utilizzano pesantemente le doti multimediali o fotografiche del telefono, la batteria ha una vita davvero breve, ed arrivare ad una giornata "piena" diventa difficile. Il mio consiglio è di comprare subito una batteria aggiuntiva (o girare sempre con il caricabatterie da viaggio, che nonostante sia uno dei più piccoli che abbia mai visto, è comunque poco pratico da portare in tasca).

Wireless: l’N95 permette la connessione ad altri dispositivi wireless, siano essi Bluetooth che WI-FI (in standard 802.11b/g, con supporto per differenti tipi di crittografia). A differenza di altri cellulari dotati di WI-FI (come il mio Nokia E60), l’N95 supporta l’Universal Plug ‘n Play, rendendo semplicissima la condivisione di risorse presenti in locale (sul cellulare) con computer PC o MAC. All’inverso, inoltre, è possibile il browsing delle risorse di rete dal cellulare. Molto funzionale!

GPS: la cosa che meno mi ha convinto di questo cellulare. Il sensore GPS incorporato non brilla certo per sensibilità e velocità di aggancio dei satelliti. In "cold start" impiega moltissimo tempo ad agganciare i satelliti necessari a fissare la posizione. Inoltre, perde facilmente la connessione, impiegando poi alcuni secondi per riprenderla. Inoltre, il sensore GPS interno NON è sfruttabile dai software di navigazione satellitare di terze parti, come Tom Tom Navigator o Destinator.

Memoria: i 160 MB di memoria interna possono andare bene se non si pensa di utilizzare le doti multimediali del cellulare ma… se non pensate di utilizzarle, perchè comprare un telefono del genere? Urge quindi comprare una memoria aggiuntiva, in formato Micro SD. Dovendo testare al meglio sia le doti fotografiche che video del Nokia N95, ho reperito facilmente in un ipermercato una scheda da 2GB, più che sufficienti per fare centinaia di foto, caricarci un po’ di mp3 e girare qualche video.

In definitiva: il Nokia N95 è un telefono con caratteristiche hardware decisamente avanzate, che permettono di sfruttare al meglio gli avanzati software a disposizione per il sistema operativo Symbian 3rd Edition. Probabilmente il GPS interno è superfluo ma… chissà… in alcune situazioni potrebbe anche esservi utile (specie se avete l’abitudine di andare a caccia di streghe nei boschi americani) 😀
A breve un resoconto dei software installati (o scaricabili gratuitamente direttamente dal cellulare da un’apposita sezione del sito Nokia).