May 242007
 

anobii_logo.gifSe siete un Twitters (o anche un lettore assiduo di blog) sicuramente avrete già sentito parlare di questo nuovo servizio Web 2.0 in termini entusiastici; persone che si esprimevano con espressioni del tipo: "è coinvolgente… se ne entrate, non ne uscirete più" e cose del genere. Sulle prime sono rimasto un po’ perplesso, ma oggi ho letto l’ottima recensione dei Googlisti e… beh, ho deciso di dare un’occhiata ad aNobii.

Cos’è aNobii?
E’ il vostro scaffale dei libri online, in chiave sociale.
NON vi parlerò dell’aspetto tecnico del servizio, di AJAX o cose del genere… per queste cose potete far riferimento all’articolo dei Googlisti.
Io vi parlerò della mia "esperienza d’uso", in questo caso. Dopo essermi registrato (serve solo una mail ed un nome), è possibile iniziare da subito ad inserire i vostri libri. Se conoscete il codice ISBN (quel codice numerico che indica in maniera univoca ogni libro) inserire il vostro libro in aNobii è di una semplicità disarmante; dovete solo darlo in pasto al sistema e tutte le informazioni del libro verranno automaticamente recuperate da Internet. Se non avete l’ISBN, potete provare a fare una ricerca per titolo, se il libro è stato già inserito da qualcuno lo troverete di sicuro… altrimenti vi tocca inserirne i dati a manina… 😛
I libri inseriti in aNobii possono essere taggati ed è possibile decidere se rendere il libro disponibile per lo scambio o per la vendita, aggiungendo eventualmente un prezzo. Possono essere inserite informazioni sullo stato di lettura del libro, delle note, un voto… insomma, potete gestire ogni aspetto della lettura "ordinata".

Ma, schedatura dei libri a parte, è l’aspetto sociale di aNobii a renderlo eccezionale; ad esempio, dopo aver inserito il libro di Sergio Maistrello "La parte abitata della rete" sono venuto immediatamente a conoscenza che ci sono altre 12 persone ad avere lo stesso libro. Scorrendo la lista trovo tanti amici (Estragon, Antonio Sofi, Gaspar, catepol, Philapple…) e posso decidere di andare a dare un’occhiata alle loro librerie, aggiungerli come amici (a proposito, vi arriveranno le mie richieste di friendship) e scoprire tutti i libri in comune. Se ci sono libri interessanti, posso aggiungerli alla mia "lista dei desideri", ed eventualmente acquistarli in futuro…
A proposito: se vi va, date un’occhiata alla mia libreria (che sto ancora popolando).

In definitiva, aNobii farà tornare a molti la voglia di leggere, e permetterà a chi legge tanto di leggere ancora di più, conoscendo libri ed autori nuovi… 😛
Un consiglio: è vero, una volta che iniziate a girare per aNobii, assicuratevi di avere del tempo libero, potreste non uscirne tanto presto… 😛

May 232007
 

Fate mente locale, e rispondete: "Quante password dovete ricordare, giornalmente, fra servizi online e offline"?.
Vi do qualche suggerimento:

  • login del vostro computer
  • posta elettronica (sperando che tutte le caselle non abbiano password diverse)
  • eBay
  • Twitter
  • calendario online
  • task manager online
  • Jaiku
  • Flickr
  • digg
  • del.icio.us
  • feed reader online
  • online banking (a volte più di uno)
  • pin di bancomat e carte di credito (più di una)
  • forum (magari con diversi nomi utente e password)
  • … e molte, molte, moltre altre password, credetemi… 😛

Se usate una password "generale" per tutto, ok… vi siete risparmiati tanta fatica mnemonica ma… se questa password viene compromessa, vi tocca cambiarla in tutti i servizi che usate. Se usate due o tre password di complessità differente, a seconda della sicurezza che dedicate ad un determinato servizio, poi vi tocca ricordare quale password è abbinata a tale servizio. Se usate password differenti per ogni servizio, avrete SICURAMENTE da qualche parte un foglietto/documento/nota (se è un file elettronico, spero protetto da un’ulteriore password sicuramente diversa da tutte le altre e sicuramente più complessa) che le riepiloghi tutte (ricordate che il primo cassetto della scrivania NON è un buon posto per conservare le vostre password, specie se lasciate tale foglietto sopra tutto il resto e non chiudete questo cassetto per fare prima). 😛

Quello delle password da ricordare è uno dei problemi più sentiti della "nuova era digitale". Fortuna che… esistono prodotti come Clipperz! 🙂

clipperz_logo.pngClipperz è un password manager online di nuova generazione realizzagto in AJAX, che fa della sicurezza e della privacy i suoi punti forte.
Qualche caratteristica interessante:
– è totalmente gratuito
– non richiede dati personali per la registrazione (neanche l’email)
– nessun software da installare
– i server di Clipperz conservano solo la versione criptata dei vostri dati e non possono accedere in nessun modo ai dati in chiaro
– è possibile scaricare il codice sorgente e verificarlo personalmente

Registrarsi per utilizzare Clipperz è semplicissimo, basta fornire un nome utente ed una password (possibilmente "forte", con caratteri alfanumerici).  ATTENZIONE: essendo la sicurezza e l’anonimato uno dei punti di forza di Clipperz, non esiste una procedura di recupero dei dati di login, se ve li scordate non avrete più modo di accedere ai dati conservati in Clipperz!
Effettuato correttamente il login,  si verrà indirizzati alla propria "area personale".

Clicca sulle immagini per ingrandirle

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All’interno della propria area personale (tutto il trasferimento dati è ovviamente criptato e sicuro con SSL) è possibile creare le "schede" contenenti i propri dati di accesso, utilizzando modelli predefiniti adatti a vari scopi ed ai diversi dati che dovete conservare (vedi sotto).

clipperz_02.jpg

Se avete necessità di inserire MOLTI login a siti web, l’operazione potrebbe portarvi via parecchio tempo. In tal caso Clipperz vi viene in auto, dandovi la possibilità (tramite una bookmarklet da inserire nella vostra barra dei segnalibri) di creare automaticamente il codice di login per un determinato sito, da incollare nella scheda "Login diretto" (vedi l’ultima voce sopra).
Perchè la bookmarklet funzioni, è sufficiente andare alla pagina di login del sito in questione e compilare i dati di login (senza inviarli); cliccando sulla bookmarklet si aprirà la finestra di clipperz con in evidenza il codice che dovrete copiare.

clipperz_03.jpg

Utilizzando questa procedura per i siti che utilizzate di frequente, avrete in breve tempo la possibilità di utilizzare una delle feature più interessanti di Clipperz, ovvero i "direct logins"; cliccando infatti sulle voci presenti nel box "Login diretti", avrete la possibilità di accedere automaticamente ai siti in questione senza dover inserire nuovamente nè nome utente nè password.

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Considerate tutti gli aspetti positivi dell’utilizzo di Clipperz, in questo caso:

  • niente più password da ricordare (tranne quella di accesso a Clipperz, ovviamente)
  • estrema sicurezza in ogni fase di utilizzo
  • login automatico a tutti i siti che utilizzate

Inoltre, è possibile utilizzare una versione ottimizzata di Clipperz da "far girare" nella barra dei preferiti di Firefox chiamata "Clipperz Compact", in modo da avere i vostri login diretti sempre disponibili senza dover accedere al sito (vedi sotto)

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Altra feature degna di nota (e per alcuni versi importante così come l’applicazione online) è la possibilità di esportare una "copia offline" di Clipperz (con la stessa sicurezza della versione online) da tenere con se su un pendrive, un cd o altro.
Presto sarà inoltre disponibile la possibilità di condividere alcuni dati con altri utenti (pensate ad esempio ai dati di login di aree condivise, caselle di posta elettronica di gruppo e via dicendo).

Il team di Clipperz, inoltre, ha un blog ed ha reso disponibili un video illustrativo del direct login nell’apposita pagina del sito.

Giudizio di Giovy: Clipperz è una delle applicazioni web più utili che conosca per chi, come me, utilizza quotidianamente decine di login ad altrettanti siti. E’ gratuita (anche se una donazione non fa mai male) ed è da apprezzare il fatto che abbiano reso disponibile il codice sorgente dell’applicazione, operazione di vera trasparenza che di rado è possibile osservare. L’uso è semplice ed intuitivo, reso ancora più piacevole dall’utilizzo di AJAX.
Da provare… potrebbe risolvere molti vostri problemi!

May 212007
 

Buongiorno a tutti, e buon inizio settimana. Stamattina vi presento una simpatica applicazione Web 2.0, appena scoperta, che renderà "arcaica" l’applicazione apposita che c’è sul Mac sfoggiata da Koolinus in questo post… 😛

cameroid_logo.jpgcameroid è il complemento "ideale" per tutti i computer o laptop dotati di videocamera/webcam e di una connessione ad Internet (ovviamente). Interamente realizzata in Flash, non richiede l’installazione di software aggiuntivi per "scattare foto" dalla vostra videocamera direttamente dal browser.
Una volta collegati al sito di cameroid, dovrete solo cliccare sul pulsante "Ready? Click here!" ed autorizzare il plugin Flash ad usare la vostra videocamera. Immediatamente… vi vedrete nello schermo! 😉

Clicca sulle immagini per ingrandirle

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Eccomi qui, inquadrato dalla videocamera del mio portatile, in ufficio… 😛
Quella che vedete è la foto "reale", presa direttamente dalla camera. Ma… il bello di cameroid è che permette di sbizzarrirsi con degli effetti speciali molto divertenti… 😛

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Come vedete, l’inquadratura può essere "colorata" in tempo reale cliccando sulla linguetta "Color" a lato dell’inquadratura. Lo schermo verrà diviso in nove anteprime che, cliccate, applicheranno l’effetto scelto sull’immagine a schermo intero. Caro Nicola… il tuo Mac non fa tutte queste cose… 😀

cameroid_03.jpg

La vostra immagine, inoltre, può essere deformata in tempo reale, creando degli effetti molto divertenti, cliccando sul tab "Morph"… 😀
Ovviamente anche in questo caso è possibile deformare l’immagine nelle dimensioni reali, cliccando su una miniatura di anteprima.
Ma… non è tutto… 😀

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ROTFL! Usando invece il tab "Scenes", la vostra immagine verrà inserita in una scena preparata, facendovi apparire come una scimmia, inserendovi in una banconota o facendovi diventare la Monna Lisa… 😀

Le immagini create su cameroid possono essere esportate in jpg, linkate e condivise tramite apposito link o inviate via mail.
E adesso… la parte divertente del post: perchè non fare una "mostra" come quella dei desktop, ma di proprie istantanee scattate ed elaborate (se vi va, ma vanno bene anche al naturale) con cameroid? Se avete una webcam sul vostro computer, usate cameroid per scattare una foto, elaboratela come credete e postate il permalink alla vostra foto, come questo: http://cameroid.com/i/16U-A1.

Sarà mia cura scaricare l’immagine, caricarla su DivShare e renderla visibile nel vostro commento… 😉
Ovviamente… comincio io! 😉

Buon divertimento! 🙂

May 192007
 

Leggevo questa mattina un interessante post su Arigatò, in cui si parlava dei "Capsule Hotel".

Cos’è un Capsule Hotel?
E’ una tipologia di hotel molto particolare, esistente in Giappone (e penso solo lì), che rende possibile alloggiare (anche se il termine è improprio, in questo caso) in delle "capsule" dotate di tutti i confort ma… delle dimensioni appunto di una capsula (o un loculo, se preferite un paragone italico).
Date un’occhiata alla foto sotto (tratta dal sito web del Capsule Inn di Akihabara):

capsule_hotel01.jpg

In pratica si paga molto poco (4000 yen, circa 25 euro) per dormire in questi "cosi", avendo a disposizione un bagno comune, spazi comuni dove lavorare e mangiare ecc.
Ogni capsula è dotata di tv e radio, aria condizionata, connessione wireless ad Internet, sveglia e set da bagno all’interno del proprio armadietto, mentre le facilities comuni sono molte e vanno da distributori di bevande e snack, computer con stampanti, sedie con vibromassaggio…
Potete anche mangiarci dentro, se vi va… anche se la cosa mi fa una certa impressione. 😛

Personalmente non dormirei MAI in una capsula, neanche se fosse gratis! Solo a vedere le foto, infatti, vengo preso da un senso di claustrofobia che mi fa pensare a cosa succederebbe se si bloccasse la porta della capsula e si spegnesse l’aria condizionata, oppure se succedesse un incendio o un terremoto (questi ultimi sono abbastanza comuni in Giappone). Inoltre, tutte quelle porte tipo "sportello di un forno a microonde" che si affacciano sul corridoio mi farebbero sentire un pollo arrosto… 😛

E voi… dormireste in una capsula o preferireste spendere il doppio o il triplo per dormire in un vero hotel in Giappone? 😉

May 182007
 

Se siete "smanettoni" della vostra installazione di WordPress, vi sarà capitato probabilmente di pensare che la gestione dei plugin di WordPress potrebbe essere migliorata. In caso di aggiornamenti, ad esempio, è buona norma disattivare tutti i plugin attivi prima di procedere, per poi riattivarli una volta concluso l’upgrade. Ma… farlo a mano, quando sono attivi tanti plugin, è una scocciatura non indifferente. Se poi avete 40 plugin installati, di cui solo 25 attivi… provate a ricordarvi quali erano senza scriverli o farvi una serie di screenshot… 😀

Fortuna che il buon Martin ha pensato a risolvere questo problema, creando WP Enhanced Plugin Manager 1.0.

Cosa fa WP Enhanced Plugin Manager?
Questo plugin (l’installazione è identica a quella di tutti gli altri plugin per WP e non richiede alcuna configurazione) migliora la gestione dei plugin (sembra un gioco di parole) permettendo, ad esempio, l’attivazione o la disattivazione contemporanea di una serie di plugin, selezionabili tramite un checkbox che apparirà di fianco ai titoli dei plugin nell’apposito pannello di controllo in WordPress.

ep1.jpg

 

Ok, ciò non risolve però il problema della successiva riattivazione dei plugin precedentemente attivi. Errore! 😀
WP Enhanced Plugin Manager vi permette anche di salvare quelli che sono i plugin attivi in quel momento, e riattivarli in maniera veloce e selettiva caricando l’ultimo salvataggio… 🙂

ep3.jpg 

Molto comodo, no? Inoltre, se dovesse servirvi, vi permette anche di esportare una lista dei plugin attivi. Potete scaricare il plugin dal blog dello sviluppatore.

 

May 172007
 

Oggi dedico un po’ di spazio ai blogger ed alla blogosfera italiana, cercando di fare il punto su alcune cose che mi hanno colpito/interessato. 🙂

Questionario su Joost e NetTV: Pietro e Tommaso hanno lanciato qualche giorno fa un sondaggio su Joost e NetTV, rivolto in primis a chi ha provato Joost (adesso gli inviti sono a disposizione di tutti). Compilare il sondaggio ruba solo un paio di minuti e sarebbe interessante avere il maggior numero possibile di risposte, in modo da avere un campione statisticamente più rappresentativo. Io l’ho compilato qualche giorno fa, e voi? Forza, non siate pigri! Se poi volete provare Joost prima di rispondere, qui potete richiedere un invito. 🙂

Desktop in mostra: devo ringraziare pubblicamente tutti quelli che hanno partecipato e ne hanno parlato sul loro blog. Il post sui desktop in mostra conta al momento 151 commenti e 65 blog reactions su Technorati! Inoltre (e questa è una cosa che mi ha lasciato perplesso sul principio) si è trasformato da solo in un meme (di quelli VERI, che passano da soli da un blog all’altro) ed ha valicato i confini nazionali. Al momento sta girando in Francia, come una catena che si stanno passando i blogger… 🙂

Nuovi blog nascono: Ettore Mastrogiacomo (un mio ex-concittadino) mi segnala la nascita del suo blog, così come è nato anche il blog di Lorenzone92 (mio affezionato lettore e membro di Emuleitalia.net). Infine (ma non per questo meno importante) Paolo mi segnala che il suo Artoong ha visto la luce. Non posso ovviamente non citare i blog che seguo come fellow del progetto BlogLab: BRINDIsiniSImu (ancora in fase di startup) e visual fashion (ormai lanciato nel mondo della moda)

Antonio ed il LibCamp: nel mare magno dei BarCamp italiani (ormai se ne tiene uno a settimana) mi ha fatto piacere leggere il post di Antonio Tombolini su BarCamp Italia riguardo la sua idea del LibCamp. Non parlo di politica qui (ormai lo saprete) ma segnalo più che volentieri questa iniziativa, che mira a far nascere un BarCamp dove si possa parlare di politica SENZA essere schierati da una parte o dall’altra. "Politica" nel senso vero della parola, passando per la Democrazia 2.0 di Nicola (che tanto fece discutere allo ZenaCamp) e la laicità dello stato. Interessante.

Dario ed il RoyalCamp: archiviato il BarCamp Matera (il primo del sud Italia), è il momento di dare una mano all’amico Dario, che sta cercando di organizzare uno dei BarCamp più "ambiziosi" d’Italia, vista la location: il RoyalCamp. La location in questione è nientemeno che la Reggia di Caserta. Non sarà un’impresa semplice ed ammiro Dario per la passione e l’impegno che sta dedicando a questa idea. Ma… qualora riuscisse ad ottenere la location (me lo auguro davvero) avrà bisogno di diversi sponsor. Da qui il mio appello a tutte le aziende/imprese/società interessante a sponsorizzare un BarCamp che, visto il luogo, avrà per forza di cose una grossa visibilità a livello nazionale. Non siate ciechi, e cercate di guardare avanti…

BlogBabel si arricchisce di nuovi servizi: molti di voi l’avranno già notato (mentre a tanti altri sarà sfuggito); BlogBabel, prima conosciuta solo come "la classifica dei blog italiani" sta diventando sempre meno classifica e sempre più punto di aggregazione dei contenuti della blogosfera italiana. La classifica c’è e ci sarà sempre, ovviamente, ma sono stati lanciati il meme tracker (la sezione "Di cosa si parla", che vedete in cima all’home page) ed il nuovissimo book tracker (i libri letti e citati dai blogger). Questi nuovi servizi vanno ad aggiungersi alla tag cloud ed alle ricerche popolari, lanciate un po’ di tempo fa.

May 162007
 

Fra chi mi legge ci sono tanti appassionati di statistiche per blog e affini (uno su tutti Tambu, che di statistiche ci campa anche); ho presentato in passato diversi servizi di statistiche per blog (103bees, Clicky, clickdensity, MyBlogLog ecc…) ma quello che voglio presentarvi oggi è decisamente "innovativo".

rrlogo.pngRobotReplay è un nuovo servizio Web 2.0 di statistiche che NON vi farà vedere numeri, percentuali, grafici e cose del genere. Quello che vi farà vedere RobotReplay sono i vostri visitatori sul sito.
NO, non vi fa vedere (come fa invece LLOOGG) le pagine che stanno visitando in tempo reale ma… vi mostra DAVVERO quello che fanno i vostri utenti sul vostro sito/blog.

Con "vi mostra davvero" intendo che RobotReplay registra, come se fosse una videocamera puntata sul vostro blog, le sessioni di navigazione dei vostri utenti, spostando il mouse e facendovi vedere i click che fanno, le pagine che visitano, i form che compilano ecc…

Il funzionamento di RobotReplay diventa chiarissimo se date un’occhiata al video sotto.

Integrare RobotReplay nel proprio sito è semplicissimo: ci si iscrive al servizio, si inserisce un javascript nelle pagine che si vogliono monitorare e si verifica la "proprietà" dell’url del vostro blog/sito caricando un file di test nella directory principale. Fatto!
RobotReplay comincerà a registrare le attività dei visitatori del proprio blog (sinceramente non so quanto tempo sia necessario perchè cominci davvero a registrare dopo l’attivazione, io sono ancora in attesa di vedere le prime sessioni dopo alcuni minuti), che potrete rivedere poi dalla propria area utente sul sito di RobotReplay.

Questo servizio NON rimpiazza altri servizi di statistiche, ma li integra di un utile strumento per verificare la fruibilità (ed eventuali criticità) della navigazione sul proprio sito.