Feb 282007
 

Arrivo buon ultimo (beh, proprio ultimo penso di no, ma sicuramente dopo tanti altri) nel parlare di un progetto che sta nascendo "dal nulla" della rete, con la speranza di diventare qualcosa di concreto.
Ho già parlato di Italia.it e del suo logo, e come me ne hanno parlato praticamente TUTTI nella blogosfera.
Ma parlare è una cosa, agire è un’altra. E proprio per "agire" è nata l’idea dell’RItaliaCamp, un BarCamp dove tante persone (al momento sono già 68, ma diventeranno molte di più con il passare del tempo) si ritroveranno per pensare, ideare, progettare, studiare, costruire ex novo il portale Italia.it, secondo tutti i criteri di accessibilità, usabilità, stile e semantica che un portale istituzionale di questo livello avrebbe già dovuto avere.

E’ già stata fissata una data (il 31 marzo 2007), il luogo è in forse fra Milano e Roma ed i partecipanti… beh, oltre che agguerriti sono davvero molto competenti nei diversi campi di applicazione (ci sono web-designer, programmatori, sistemisti, editor, publisher, giornalisti e comunicatori per tutti i gusti).
Al momento si è ancora in fase "organizzativa" iniziale, si stanno definendo metodologie, strumenti ed idee… e sono sicuro che il risultato di tutto questo lavoro sarà ottimo, ma…

Mi piace moltissimo l’impegno che ci si sta mettendo e se ne avessi "fisicamente" la possibilità (fino a fine aprile non posso più muovermi in giro per l’Italia) parteciperei più che volentieri portando quel poco di conoscenza che ho, ma…
Il "problema" VERO per come la vedo io è che tutto ciò non servirà assolutamente a nulla! E’ fantastica l’iniziativa, fantastico lo spirito e la voglia di migliorare un prodotto pessimo che ci rappresenta in maniera indegna, fantastica l’idea di coinvolgere media e istituzioni (l’appoggio di un’Università è un segnale "forte", in questo caso) ma alla fine tutto finirà in un "beh, siamo stati bravi, ci abbiamo provato, ma… pazienza perchè non se ne potrà fare nulla".

Non se ne potrà fare nulla perchè dove ci sono 45 milioni di euro investiti, si deve dar conto a troppe persone e troppi "amici" per buttare alle ortiche un lavoro (pessimo) di diversi anni per adottarne uno (sicuramente migliore) creato da una Gruppo di Lavoro Collaborativo come quello che si sta creando, a costo zero!
Se lo si approvasse e si sostituisse il portale esistente con il nuovo RItalia.it, si avallerebbe uno spreco di denaro pubblico senza precedenti, con aziende e società che ci rimetterebbero la faccia (ed i soldi). 

Si… sono pessimista e cinico… dovrei appoggiare senza remore un progetto del genere (e lo faccio, credetemi… se fosse necessario verrei anche a portare il caffè o del ghiaccio per raffreddare i cervelli in ebollizione che stanno lavorando già da diversi giorni), ma… sono molto scettico al riguardo.
Nonostante tutto, però, rinnovo il mio supporto sotto ogni aspetto e faccio a tutti i partecipanti i miei migliori auguri ed i miei complimenti per quello che sto vedendo e che, lo spero nel profondo del mio cuore, possa davvero CAMBIARE il volto dell’Italia(.it). 🙂

Feb 272007
 

BarCamp_Marche.jpgCominciamo col dire: "Ok, lo so… il titolo di questo post è stato usato e strausato…"
Non fa niente, mi piaceva tenere una continuità con quello usato per il BarCamp Roma, e quindi… 😛

Veniamo alla mia cronaca di questo MarCamp, organizzato in terra d’Ancona, città che non avevo ancora avuto modo di visitare prima di sabato.
Partenza di buon mattino (sveglia alle 5.45, il tempo di preparare tutto e si parte per le 6.30), con una Mia puntualissima ma un po’ assonnata (non è abituata a levatacce del genere) 😛
Il viaggio in auto procede tranquillo fino a che non squilla il telefonino e la voce di Maxime (che, bontà sua, alle 8.30 si è appena messo in viaggio) ci invita a prendere un caffè più avanti. Un centinaio di chilometri dopo ci fermiamo ad un Autogrill, Maxime ci raggiunge e dopo il caffè ci mostra un prodigio della tecnica di cui è in possesso: il NavSat 1.0, un fantastico navigatore satellitare analogico powered by Google Maps che gli dà la sicurezza (secondo lui) di arrivare senza problemi alla sede del MarCamp…
Sarà… ma io mi fido di più del mio TomTom… ed infatti arriviamo ad Ancona ed il caro Maxime si perde, andando a destra invece che a sinistra… complimenti al suo NavSat 1.0; in realtà il nostro "arrivare prima" alla fine si rivela una sfiga, perchè quel giorno ci sono le lauree alla Facoltà di Economia (sede del MarCamp) e quindi non troviamo un parcheggio nelle vicinanze neanche a pagarlo mille euro, andando a parare in un parcheggio a pagamento a 500 metri che a fine giornata ci costerà 15 euro… 😀

Comunque arriviamo alla Caserma Villarey, la bellissima costruzione sede della Facoltà di Economia dell’Università di Ancona, entriamo seguendo le indicazioni e… eccoci al MarCamp! 🙂
L’impressione iniziale è che sia stato fatto un grosso lavoro di organizzazione, a partire dall’accoglienza (con i cartellini già predisposti e STAMPATI, molto più belli e puliti di quelli del Romecamp), passando per la gestione delle sale e del punto che accoglierà il Lunch 2.0 offerto da San Lorenzo.
Unica nota "negativa" (per modo di dire): la BANDANA!!!! Ragazzi, ma ci avete scambiati tutti per novelli Berlusconi??? A parte un temerario che la sfoggiava, penso che nessuno la metterà mai…. Probabilmente la classica maglietta sarebbe stata meglio… 😛 Carino il porta-badge griffato Google, che ha spinto Maxime a farsi 150 KM di auto e venire a cazzeggiare al MarCamp (impagabile, se non ci fosse stato si serabbe sentita la mancanza!)
Armati di bandana e badge, si "appiccica" il post-it con il talk che ho programmato di fare (Vino 3.0), si saluta tutti i vecchi amici (Luca, Tommy, Adriano, Antonio T. e Antonio S.) e se ne conoscono di nuovo (il fotografico PseudoTecnico, armato di una macchina fotografica-cannone che a confronto quella di Samu sembrava un giocattolo ed il simpaticissimo Gioxx, un pazzo scatenato con il quale abbiamo riso per tutta la giornata).
Perlustro un po’ le sale dedicate alle presentazioni (due, a cui se ne è aggiunta un’altra "volante" durante la giornata), la Demo/BDigital e la General che nelle idee degli organizzatori sarebbero state dedicate a due generi diversi di presentazioni ma… alla fine… non è stato così (per carità, nessun problema, anzi… ) e mi fermo sotto il porticato a fare due chiacchiere con i tanti MarCampers presenti.
Come ho già detto in occasione del RomeCamp, sono proprio queste chiacchiere "collaterali" il succo di un BarCamp, e sotto questo porticato (piccola pecca, perchè nonostante la bellezza del posto, diverse ore all’aperto con un clima non proprio primaverile hanno contribuito al mio raffreddore) ho avuto modo di conoscere altri due pugliesi (Pietro e Silvia) uniti al sottoscritto dalla passione per tutto quello che è Google, rivedere un "quasi collega" di lavoro (Salvatore), Gianna (conosciuta in occasione di ScriptaVolant), Sergio, oRi0n, Philapple, Mik, Antonangelo e…. sicuramente qualcun’altro che ora non ricordo.
Nel frattempo finalmente riescono ad arrivare anche Koolinus, Chiara e Francesco, seguiti subito dopo da Fullo e Diana.
Mmmm…. è ora di seguire qualche presentazione, nonostante mi stia divertendo un mondo a socializzare… e quindi diamo un’occhiata ad Introduzione al Web 2.0 di Andrea. Purtroppo non riesco a seguire due delle "top presentation" in programma, ovvero "Vendere!" di Antonio e "Diventa boss di te stesso" di Robin… peccato, mi rifarò con i contributi online… 🙂
Subito dopo Robin tocca a me… ed al mio vino! 😛
Mi fa piacere vedere che ci sono parecchie persone in sala… attaccoal proiettore il mio fido notebook Vista-dotato (che alla fine si è comportato meglio dei Mac di PseudoTecnico e Koolinus, il primo che ad un certo punto ha deciso di non accendersi più se non dopo un trapianto di batteria ed il secondo che invece non voleva riprendersi da uno stand-by… che magra figura), faccio partire le prime slide sui siti Web 2.0 dedicati al mondo del vino ed al termine di queste… tiro fuori i bicchieri ed invito tutti a degustare un ottimo Salice Salentino Rosso di Feudo Monaci. Nel frattempo cerco di dare anche una velocissima spiegazione delle tecniche di degustazione, interrotto continuamente da un incontenibile Maxime… 😛
Terminata la presentazione è già tempo del Lunch 2.0, assediato peggio di un fortino allle prese con una tribù di indiani (affamati).
Antonio e Gianna dietro ai coltelli e tutti i MarCampers dietro ai piatti… uno scontro impari… 😛

Saziato lo stomaco, ricominciano le presentazioni ed è la volta di Luca e del suo "Come seguire serie TV straniere e vivere felici", Francesco con "Open Source, forum e gestione del supporto sul web" e Nicola con "Flock: social ueb browser"; tutte le presentazioni sono state sicuramente interessanti, ma quella su Flock mi ha permesso di conoscere un software che ho sempre bellamente ignorato, dopo averlo provato all’inizio per un giorno… 😛
Giusto il tempo di concludere gli ultimo talk e… di corsa siamo dovuti uscire perchè ci stavano quasi per cacciare fuori dall’Università, non prima però di essere "intervistato" da Nicola per il suo video-riassunto del MarCamp.

Siamo cotti, è stata una giornata molto intensa, istruttiva e divertente, che mi ha permesso di conoscere molte persone di cui al momento non ricordo il nome (oh, non siate timidi e perdonatemi… commentate dicendomi che c’eravate) 😉
Il tempo di arrivare il albergo e rilassarci un po’ ed arriva già l’ora della Dinner 2.0, organizzata dal mitico Adriano! Il ristorante "La Tartaruga" è molto carino, con riproduzioni di Botero alle pareti, che sembrano un presagio di quello che potrebbe succederci mangiando in quel posto… e che alla fine si avvera; il tris di primi è ottimo (specialmente gli gnocchetti ai funghi, fantastici!) e le pizze arrivano a ripetizione, lasciandoci senza fiato (e senza un briciolo di fame).
Brindisi, risate, battute… si mangia e ci si diverte molto, non si può dire certamente che la cena non sia riuscita! 🙂
Finita la cena arriva il momento di uscire dal ristorante, per fare altre due chiacchiere di gruppo prima di separarsi; io, Mia, PseudoTecnico e Gioxx decidiamo di tornare in albergo perchè la stanchezza di ha vinti e Gioxx deve tornarsene a casa, mentre qualcun’altro deciderà di proseguire la serata in un pub di Ancona… 🙂

Il giorno dopo è dedicato al turismo anconetano (in mattinata) per visitare i posti che ci erano stati segnalati dagli amici del posto, mentre il pomeriggio è stata la volta di una visita all’Ikea di Ancona per riuscire a trovare un tavolino, una poltroncina ed una lampada per la stanza di Mia (sfortunatamente abbiamo trovato solo la lampada). Alle 18 ci siamo rimessi in macchina e fatto direzione casa, stanchi ma felici per le bellissime giornate passate in quel di Ancona.

Ringraziamenti doverosi: innanzitutto alle persone che hanno organizzato così bene il MarCamp e la cena successiva (a cui aggiungo anche i miei complimenti, per buona misura), ai tanti MarCampers che hanno condiviso questo evento con noi (se ho scordato qualcuno me ne scuso e lo invito a farmelo presente, ma durante il MarCamp ero così preso da tante cose che avrò sicuramente dei "buchi di memoria"), alla mia Mia che ha fatto uno splendido reportage fotografico (Samu, mi dispiace per te ma stavolta sei stato superato! :D)

Risorse e link utili:

Feb 262007
 

YAWNNN!!!! Eccomi qui, di ritorno dal MarCamp, stanco in modo indicibile (molti altri BarCamparoli la domenica si saranno riposati, io invece l’ho passata facendo il turista per Ancona il mattino, ed il turista per l’Ikea di Ancona il pomeriggio 😀 ).
A breve (spero nel pomeriggio, o al più tardi domani) avrò modo di scrivere le mie impressioni sul MarCamp e mettere online le moltissime foto che Mia ha fatto (altro che Samuele! 😀 )

Alcuni mesi fa (era fine dicembre) vi parlai di un nuovo servizio Web 2.0 che offriva storage online a costo zero, con tante feature aggiuntive ed una facilità d’uso eccezionale: DivShare. All’epoca il servizio era partito da poco, aveva pochi utenti e nonostante fosse molto interessante, diverse cose erano ancora da "fixare"; da allora il team di DivShare non è stato con le mani in mano, ed ha continuato ad aggiornare la piattaforma implementando tutta una serie di nuove funzioni, anche e sopratutto basandosi su quelle che erano le richieste degli utenti (una fra tutte: l’indicatore della percentuale di upload, che allora non esisteva).
Stamattina, invece, vi presenterò un nuovo plugin per WordPress (fresco di creazione) creato proprio dal team di DivShare e che integra le funzioni di upload e storage online del loro servizio con il vostro blog basato su WordPress: il DivShare Uploader.

Leggendo i commenti al post su Flexible Upload (il plugin per WP che ho presentato alcuni giorni fa) ho potuto notare che il bisogno di inserire immagini/file nei propri post in modo più veloce ed efficace è un’esigenza abbastanza sentita dagli utenti WordPress.
Se avete quindi un blog basato su questa piattaforma E utilizzate DivShare per condividere immagini o file, l’uso del DivShare Upload potrebbe facilitare di molto le vostre operazioni di upload/gestione tramite DivShare.

Cos’è e come funziona DivShare Uploader?
Il funzionamento di questo plugin è semplice: lo scaricate (ovviamente è disponibile su DivShare), lo decomprimete, lo caricate via FTP nell’apposita cartella dei plugin e lo attivate dal pannello di controllo di WordPress.
Dopo averlo attivato, per farlo "funzionare" è necessario inserire una chiave (un po’ come succede con l’API Key di Akismet) che trovate nel vostro pannello di controllo di DivShare (la chiave è del tutto gratuita, come l’uso di DivShare del resto).

DivShare Key

Inserita con successo la chiave, il pannello di upload di WordPress viene sostituito da quello di DivShare, che vi permetterà di inserire e caricare file direttamente dal vostro account DivShare (sia caricati in quel momento che già presenti perchè caricati in precedenza)
E’ possibile quindi inserire l’immagini nelle sue dimensioni reali (o con miniature di dimensioni variabili ma non personalizzabili) oppure (e questa è una feature MOLTO interessante) ottenere il codice per incorporare un Flash Player che darà ai vostri lettori la possibilità di ascoltare i file mp3 che conservate su DivShare.

Se avete un hosting che non vi fornisce spazio/banda infinita o non volete sovraccaricarlo con le vostre raccolte di immagini o audio, create un account su DivShare e… utilizzate il DivShare Uploader per far interagire WordPress con DivShare. 🙂
Ulteriori dettagli (in inglese) sono disponibile in questo post su blog ufficiale di DivShare.

Feb 232007
 

BarCamp_Marche.jpgUltimo giorno prima del MarCamp, che si terrà domani ad Ancona presso Villarey c/o Facoltà di Economia Giorgio Fuà Univpm, Piazzale Martelli, 8.
Potete trovare gli ultimi aggiornamenti su BarCamp Italia (grazie a  Tommaso), così come alcuni dettagli sugli eventi collaterali che si terranno prima e dopo il MarCamp (Pandecena e Dinner 2.0).

Assodata la presenza del sottoscritto in compagnia di Mia, prenotato l’albergo (Hotel Europa) per la notte di sabato (dove ho scoperto alloggerà anche PseudoTecnico), ho passato il pomeriggio di ieri ad aggiornare e  rivedere la mia presentazione, sperando vivamente di avere a disposizione un proiettore, questa volta… 😛

Nel pomeriggio mi resta da:

  • fare qualche degustazione per valutare il vino da portare domani, e passarlo a prendere cercando di farmi sponsorizzare dalla cantina…
  • mettere a caricare tutti i dispositivi audio-video (considerato che questa volta il buon Samuele sarà assente, Mia si divertirà un mondo a farne le veci; peccato non avrà la stessa propensione a fotografare belle ragazze…) 😀
  • fare il pieno alla macchina (visto che si partirà abbastanza presto)
  • fare uno "pseudobagaglio" con le due cose necessarie per passare un giorno fuori
  • pensare a cosa fare domenica in mattinata

Partiremo decisamente presto, per cercare di essere ad Ancona in tempo utile (a quell’ora non dovrebbe esserci grosso traffico sulle autostrade), e Tutor permettendo, dovrei riuscire ad arrivare prima che inizi tutto.
Spero di riuscire (anche se sono sicuro sarà così) a conoscere tanti amici che quotidianamente passano qualche minuto del loro tempo su questo blog, e rivedere altri che invece ho già conosciuto.
Io molto probabilmente sarò abbigliato con lo stesso maglioncino verde che avevo qui, quindi se mi vedete… venite pure a "rompermi le scatole" (in realtà mi fa molto piacere, ovviamente). 😉

A domani!!!

Feb 212007
 

Stamattina DEVO esprimere un pensiero che mi frulla per la mente da un po’, alla luce di un po’ di cose che sto vedendo in giro per la blogosfera ultimamente.
Un paio di mesi fa si è tanto parlato (e si continua a farlo tutt’ora) della fantastica "autoreferenzialità" dei blogger, al punto che si organizzarono addirittura delle autoreferenziali presentazioni barcampistiche al riguardo (tanto di cappello, se la discussione viene trattata in modo costruttivo).
All’autoreferenzialità dei blogger si arrivò dopo un lungo "il blog che linka un altro blog, che a sua volta viene linkato da quell’altro blog, che regala un link al blog suo amico" e via dicendo.

Conclusione di questa prima fase: tanti "circoli" di amici autoreferenziali che ogni tanto "accettano" qualche nuovo amico.
Non c’è da scandalizzarsi, per carità, è normale e succede anche nella vita reale, dove nuovi amici vengono introdotti in "comitiva" da membri già appartenenti, e dopo un po’ ne entrano a far parte in pianta stabile acquisendo il diritto di invitare altre persone a farne parte.
Nella blogosfera sono stati individuati tanti "circoli": i blog tecnici (di cui penso di far parte anch’io), i blog politici (che ruotano tutti, a quanto pare, intorno ad un paio di comunità abbastanza forti), i blog letterari (che sono, a mio modesto parere, i più autoreferenziali), i blog "cazzeggiologici" e via dicendo…
Ogni tanto esponenti dei diversi "circoli" si incontrano ai BarCamp, discutono, parlano, si relazionano e… rimescolano un po’ le carte.
Tornati a casa, forti dei nuovi acquisti all’interno dei propri circoli, cosa fanno?
Partono con la seconda fase: lanciano un "meme", coinvolgendo prima i blogger che conoscono direttamente (autoreferenziandosi), in modo che questi estendano a loro volta il meme a chi conoscono in maniera virtutale.
Risultato: decine, centinaia di persone che si mettono contemporaneamente a parlare della stessa cosa.

Ok… a volta da un meme ben congegnato si riescono a trarre interessanti spunti di discussione e partorire anche idee che poi finiscono sui giornali (su cui ovviamente scrivono moltii blogger di cui sopra, ca va sans dire), fornendo una splendida visione del "collaborare online".
Ma… questi meme sono sempre "a fin di bene"?

Non amo fare la parte di quello che "vede il marcio anche quando non c’è" ma cosa pensereste se vi dicessi che un meme, partorito da un blogger e passato "via link" ad altri blogger, ha come effetto principale (involontario?) quello di innalzare il proprio rank (su Technorati o nelle varie classifiche che considerano i backlink fra i blog), la propria popolarità (link di primo, secondo, terzo, quarto livello… man mano che il meme va avanti) e… il proprio "ritorno" economico (più visitatori = più impression pubblicitarie = più click potenziali sulle stesse)?

Fantascienza? Esagerazione? Mah….
Badate bene: non sto parlando delle "catene", che normalmente si passano a 4-5 persone e che di solito generano un ritorno di traffico relativo; il meme favorisce sopratutto chi lo lancia… 😛
E non sto neanche parlando di quei meme "utili" che aiutano a comprendere meglio certe dinamiche.

Non a caso in questo post NON ci sono link ad alcuni dei meme che sono passati per la blogosfera ultimamente (e che stanno ancora girando), ma se siete blogger "attivi" (e leggete e commentate la blogosfera) sicuramente ne avrete letto o partecipato a più d’uno.

Pensate mi stia sbagliando? 😛

Feb 202007
 

Una delle cose che ho sempre maggiormente apprezzato della piattaforma WordPress (oltre a stabilità, sicurezza ecc…) è l’enorme disponibilità di plugin, che ne aumentano notevolmente le funzionalità di base, introducendo nuove features che a volte potrebbero sembrare quasi ovvie ma… sono assenti… 😛

Nel corso delle diverse edizioni, l’editor di testo di WordPress ha subito delle notevoli migliorie, passando dall’editor con i quicktags delle versioni 1.5.x all’editor visuale con TinyMCE delle versioni 2.0.x.
Nella versione 2.1 è compreso lo stesso editor WYSIWYG della 2.0, con l’aggiunta di un "easter egg" che fa apparire comandi opzionali (e volendo è possibile "parli apparire" in modo permanente, seguendo i suggerimenti che trovate nel post e relativi commenti sul blog di Giorgio Zarrelli).
Personalmente utilizzo un editor di testo MOLTO AVANZATO grazie ad un plugin di cui ho già avuto modo di parlare (Xinha per WordPress), ma capisco bene che non tutti abbiano necessità avanzate e preferiscano quindi l’editor integrato in WordPress.

Ma… anche preferendo l’editor di testo TinyMCE di WordPress, una cosa che proprio non mi piace dell’implementazione fatta in WP è la gestione degli upload e delle immagini!
Se si vuole inserire un’immagine, è necessario caricarla tramite un apposito form, e successivamente "inviarla all’editor" scegliendo se inserire l’immagine completa, una miniatura (di dimensione sconosciuta) o un titolo… un po’ limitante come cosa, no?

wp_upload00.jpg 

Fortunatamente c’è sempre qualcuno che "guarda oltre", ed in questo caso ha creato Flexible Upload, un utilissimo plugin per migliorare la gestione degli upload e delle immagini in WordPress, senza dover ricorrere ad editor avanzati o interfacce complesse.
Di installazione semplicissima (dovete solo scaricarlo, decomprimerlo, caricarlo nella cartella dei plugins di WordPress ed attivarlo dal pannello di controllo), Flexible Upload modifica la gestione degli upload rendendola più "intelligente" e funzionale.

Innanzitutto è possibile, già in fase di upload, decidere di ridimensionare l’immagine secondo una misura fissa o secondo le proprie necessità (specificandone le dimensioni), così come decidere di creare o meno una miniatura con dimensioni personalizzate.
Inoltre, in fase di inserimento, è possibile specificarne anche l’allineamento (opzione non disponibile con la gestione standard di WordPress).

Come potete vedere non c’è nessuno "stravolgimento" dell’interfaccia di upload, ma solo un miglioramento con l’aggiunta di opzioni utili e che dovrebbero essere incluse per default in WordPress (e speriamo sia così nelle prossime versioni) 😉