Jan 132007
 

barcamp_rome.jpgManca una settimana esatta al RomeCamp, che si terrà sabato 20 gennaio al Linux Club di Via Libetta 15, a Roma. I partecipanti hanno raggiunto (al momento) quota 104, ma è presumibile immaginare che durante quest’ultima settimana altri "ritardatari" si aggiungano alla lista.
I talk annunciati in anticipo sono (al momento) 36, mentre i restanti si scopriranno direttamente lì tramite il noto meccanismo dei "post-t pubblicitari". 😉

Personalmente parteciperò all’evento (avevo da tanto tempo intenzione di farlo, ma la conferma è solo di una settimana fa), e per l’occasione ho preparato (si fa per dire…) un intevento intitolato: Wine-a-logic, dal "nuovo" Web 2.0 dedicato al mondo del vino alla "vecchia" degustazione analogica.
Ho cercato, in questo modo, di riunire due delle mie passioni, il Web 2.0 (lo sapete tutti, no?) ed il mondo del vino (essendo sommelier).
Il mio intervento sarà molto poco tecnico e molto "divertente", soprattutto se considerate che si partirà con un breve slideshow ma si terminerà con una vecchia "degustazione analogica". Proprio per questo, siete invitati (se avete intenzione di ascoltare le mie due parole) a procurarvi qualche bicchiere (se sono in vetro è meglio, ma… ehi, non mi formalizzerò se dovessi vedere bicchieri di plastica). 😀

Nel frattempo, mentre il RomeCamp è in dirittura d’arrivo, altri BarCamp stanno bollendo nel calderone, e sono in preparazione.

MarCampIl MarCamp (accompagnato da una simpatica dicitura BETA, tanto in voga ultimamente) si terrà sabato 24 febbraio nelle Marche (il luogo finale è ancora da definire, anche se personalmente voto per Senigallia o San Benedetto del Tronto 😉 ), ed impegni permettendo dovrei riuscire a partecipare anche a questo evento… 😛
Al momento i partecipanti in lista sono 36, e non sono stati annunciati in anticipo talk.
Ad ogni modo, seguiranno aggiornamenti per questo evento.

barcamp_matera.jpgIl BarCamp Matera è l’ultimo (almeno per il momento) BarCamp in preparazione, e si terrà sabato 12 maggio a Matera (suppongo, anche se il luogo non è ancora stato definito).
Impegni permettendo, anche in questo caso dovrei riuscire a fare una passeggiata (beh, la Basilicata è decisamente vicina a dove abito io, e non ho mai visto i famosi Sassi di Matera).
Al momento gli iscritti sono 16 e nessuno talk è stato già annunciato… ma manca ancora un sacco di tempo, quindi… 😉

 

nocamp_vercelli.jpgInfine… il NoCamp di Vercelli, che si terrà martedì 30 gennaio ovunque ma NON a Vercelli presso il Monumento Conte di Cavour, nell’omonima piazza.
I NON partecipanti al momento sono 75, ed i NON talk annunciati sono ben 61, alcuni dei quali davvero molto interessanti… 😀
La mente diabolica dietro tutto questo è quella di Matteo Balocco… 😛

Termina qui questo piccolo excursus sui Barcamp italiani attivi al momento.
Con quelli che parteciperanno a Roma, ci vedremo il 20 gennaio. Con quelli che NON parteciperanno al Nocamp di Vercelli il 30, non ci vedremo. Punto. 😛

Jan 122007
 

powersnap_logo.jpg
Chi non hai mai sentito parlare di Flickr, alzi la mano…
Bene… non vedendo mani alzate (sarà perchè davanti ai miei occhi ho solo l’LCD del mio computer? Mah…), capisco che posso presentarvi un software molto interessante in cui mi sono imbattuto, destinato agli appassionati di fotografia ed ai grossi utilizzatori di Flickr, appunto.

Cos’è PowerSnap?
PowerSnap è un software (solo per PC) che si definisce "a singular experience for photos", e dopo averlo provato non posso che dare ragione agli sviluppatori. 🙂
La funzione "principale" di questo software è fornire un interfaccia (graficamente molto curata, e che ricorda vagamente quella di Picasa) desktop per la gestione delle proprie foto su Flickr; dal vostro computer potete modificare/inserire descrizioni sulle vostre foto, taggarle, settarne la privacy, creare set… e tutte quelle funzioni che normalmente effettuate dall’interfaccia di Flickr, compreso l’upload di nuove foto.
Ma… se il software si limitasse a questa funzione, non sarebbe affatto "innovativo" (benchè NON esistano software simili per PC, mentre ne conosco almeno un paio per Mac).

Una delle funzioni "singolari" a cui fa riferimento la tagline del software è la possibilità di sincronizzare in modo bidirezionale le foto sul vostro computer con il vostro account Flickr; il software si occupa di inviare automaticamente su Flickr le vostre foto non ancora online, mentre scarica automaticamente le foto presenti nel vostro account Flickr e non disponibili sul vostro computer (perchè magari le avete caricate da un’altro computer mentre eravate in viaggio, o in vacanza).

Altra feature "singolare" è data dalla possibilità di inviare "sottoscrizioni" ad altre persone, per permettergli di "seguire" le vostre foto; sembra un concetto strano, ma funziona così:

  • vorreste che i vostri parenti lontani seguissero la crescita di vostro figlio, ragion per cui taggate tutte le foto di vostro figlio con il suo nome (Giovy, ad esempio), e gli inviate da PowerSnap una sottoscrizione per tale tag
  • i vostri parenti (che hanno installato PowerSnap) riceverenno tutte le nuove foto che caricherete su Flickr e saranno taggate con "Giovy" direttamente nella loro "PowerSnap Inbox", senza bisogno che se le vadano a cercare su Flickr.

Interessante, no? 😉
Allo stesso modo, il processo funziona anche all’inverso; potete sottoscrivere le foto dei vostri amici restringendole a dei singoli tag (o set), ricevendo tali foto nella vostra PowerSnap Inbox appena queste vengono caricate su Flickr.

Considerazioni finali di Giovy: ho sempre cercato un software che mi permettesse di gestire le foto su Flickr anche in modalità "offline", e finalmente l’ho trovato. La possibilità di ricevere automaticamente foto interessanti, inoltre, lo rende molto appetibile per tutti quegli appassionati di un particolare tipo di fotografie (animali, paesaggi, belle donne… si, Samuele, mi sto riferendo a te ed alla tua passione per le belle donne), così come di inviare ad altri tali sottoscrizioni è molto interessante ed innovativa.
L’interfaccia del programma è fluida e piacevole (a patto di non disporre di una macchina datata) ed il software funziona senza problemi sotto Windows XP; ho rilevato invece un po’ di malfunzionamenti (al punto di non riuscire ad utilizzarlo) sotto Windows Vista… beh, è un peccato veniale che verrà corretto appena tale sistema operativo sarà lanciato ufficialmente.

Jan 112007
 

A tutti sarà capitato, per un motivo o per l’altro, di dover mandare una mail "riservata" (fosse anche alla vostra amante), facendo in modo che la comunicazione RESTASSE riservata.
Ma… per sua natura, la posta elettronica NON è un mezzo di trasmissione sicuro… a meno che non si faccia ricorso alla crittografia.

Non vi narrerò la storia della crittografia dagli albori ai giorni nostri (se siete interessati all’argomento, potete dare un’occhiata all’apposita voce su Wikipedia), ma vi parlerò di un software che, utilizzando moderne tecniche crittografiche (a chiave asimmetrica) vi permette un sicuro e veloce scambio di email e file criptati.

Molti di voi avranno sentito parlare di PGP (acronimo per Pretty Good Privacy), il software più noto al mondo per criptare materiale utilizzando proprio la crittografia a chiave simmetrica; PGP, però, porta con sè due problemi (di differente entità): il primo è un problema commerciale (PGP è un software commerciale, gratuito solo per uso personale), il secondo è un problema "pratico", e riguardo lo scambio delle chiavi.
Mentre il primo è stato facilmente superato (con la creazione dello standard OpenPGP), il secondo resta lo scoglio più grosso: per inviare una mail criptata con la chiave del destinatario (come richiede la tecnologia a chiave asimmetrica), è necessario conoscerla a priori.
Per conoscerla potete farvela inviare prima (con il rischio che venga magari intercettata e/o sostituita), scaricarla dal sito/blog del destinatario (con il rischio che possa essere contraffatta) o trovare un modo alternativo perchè ne veniate in possesso.
pGeep (un nuovo software da poco rilasciato) risolve brillantemente entrambi i problemi.

pgeep.pngCos’è pGeep?
pGeep è un software di crittografia a chiave asimmetrica, che utilizza lo standard OpenPGP e permette di criptare files ed email in modo quasi trasparente e senza alcuna fatica.

Il funzionamento di pGeep è semplice: dopo aver scaricato ed installato il software (è necessaria la presenza di Java 1.5 o superiore sulla macchina dove andrete ad installarlo), create con una semplice procedura guidata le vostre chiavi (sia quella privata necessaria per decodificare un documento criptato, che quella pubblica necessaria per criptare i file a voi destinati) ed il software invierà automaticamente (tramite una connessione http) la vostra chiave pubblica sul server centrale di pGeep, che si occuperà di gestire tale chiave e renderla disponibile a chi ne avesse bisogno; essendo tale chiave "pubblica" non c’è bisogno di un protocollo sicuro per l’invio della stessa.
Criptare un file o una mail (così come firmarla digitalmente, per garantirne l’integrità) è molto semplice utilizzando gli strumenti messi a disposizione da pGeep (che si occuperà automaticamente di recuperare la chiave del destinatario, che ovviamente deve disporre di pGeep perchè la procedura sia automatica), ma diventa addirittura trasparente utilizzando il plugin per Office Outlook compreso nel pacchetto di installazione.
In questo caso, per inviare una mail criptata, non dovrete fare altro che scriverla e spuntare una voce di menù per far sì che pGeep:

  • rilevi l’indirizzo email del destinatario
  • cerchi la chiave pubblica nella sua directory centralizzata online
  • usi tale chiave per criptare la mail
  • la mail venga inviata già criptata da Outlook

Ovviamente è possibile utilizzare pGeep in abbinamento a qualunque client email (io vi consiglio Thunderbird), così come utilizzarlo con chiavi eventualmente già in proprio possesso, create con lo standard OpenPGP.
Il grosso vantaggio di utilizzare pGeep, quindi, è dato dalla NON necessità di doversi scambiare in precedenza le chiavi pubbliche con il destinario.
Se volete provarlo, potete inviarmi una mail criptata all’indirizzo: nome.cognome@gmail.com 😉

In conclusione: pGeep ha tutti i requisiti di sicurezza e compatibili dati dallo standard OpenPGP, più la facilità di utilizzo e di scambio delle chiavi pubbliche data da una directory centralizzata; se avete necessità di inviare email o file riservati, dategli un’occhiata! 🙂

Jan 102007
 

In passato mi è già capitato di recensire un’applicazione Web 2.0 dedicata alla gestione delle proprie finanze (sto parlando di foonance).
Oggi ritorno sull’argomento presentandovi una applicazione "simile" (per concetto), ma decisamente molto più avanzata per funzionalità e realizzazione dell’interfaccia.

moneytrackin_logo.gifmo.neytrack.in’ è un’applicazione Web 2.0 pensata per facilitare la gestione delle proprie finanze, interamente realizzata in AJAX e con piacevole icon-set (le famose Silk Icons).
Due note positive per quanto riguarda sicurezza e privacy: la prima è che l’applicazione fa uso di SSL per criptare e trasferire tutti i dati dal client al server, la seconda è che permette la privacy più totale NON richiedendo alcuna informazione personale per la registrazione (anche l’indirizzo email è opzionale); in questo modo anche riuscendo in qualche modo a "intercettare" i dati, diventerebbe difficile associarli ad una persona reale.

Utilizzarla è semplicissimo: dopo essersi registrati, basta cliccare un bottone e cominciare inserire direttamente i movimenti (in entrata o uscita) nel proprio conto (creato di default, ma è possibile crearne illimitati altri) segnando con un "+" quelli in entrata e con un "-" quelli in uscita. Fatto! 🙂
Immediatamente apparirà una nuova "riga" nel vostro conto, segnando il movimento appena effettuato.
I movimenti possono inoltre essere taggati (è possibile visualizzare anche una tag cloud, per avere a colpo d’occhio i tag più usati) ed editati/eliminati in un secondo momento, molto semplicemente.
E’ possibile inoltre inserire movimenti periodici (ad esempio una spesa fissa mensile) e limiti di spesa per un determinato tag, superato il quale verrà evidenziato lo "sforamento".

La reportistica include la generazione di un grafico a barre per il bilancio mensile e di un grafico a torta per la suddivisione delle varie voci.
E’ possibile esportare il proprio "conto" in formato Excel, per averne una copia da consultare offline.
Simpatico "plus" è la presenza di un pulsante che fa apparire un calcolatore in AJAX che fa anche da convertitore di valuta.
L’applicazione è in costante sviluppo, ed accetta volontari per contribuire alla sua traduzione (qui) nelle diverse lingue, e per favorire l’integrazione con terze parti, sono disponibili le API, un modulo per Netvibes ed un’estensione per Firefox.
Ovviamente dispone di un blog, che trovate all’indirizzo: http://blog.mo.neytrack.in/

Da notare che mo.neytrack.in’ è un progetto in cui ha investito anche Martin Varsavsky (CEO di FON).

Giudizio di Giovy: positivo, per quanto sia un applicazione giovane, ancora in beta ed ancora da tradurre nelle diverse lingue. Molto interessante la possibilità di accedere alle API, per integrarla in altre applicazioni e realizzare mashup. Semplice da utilizzare, può aiutare nella gestione dei "conti di famiglia", permettendo di tenere sotto controllo le proprie spese.
Il confronto con foonance, in questo caso, è decisamente a favore di mo.ney.track.in.

Jan 092007
 

Se anche voi avete seguito online tutto il Keynote di Steve Jobs, da 1 ora prima che iniziasse a mezz’ora dopo la fine, refreshando come pazzi tutte le pagine che dessero una diretta, seguendo su Twitter gli aggiornamenti e commentando il tutto "real time" con almeno un’altra buona dozzina di pazzi (cito senza linkare, scrivo di getto: Fullo, eio, Marco Cattaneo, Paolo Valdemarin, Gaspar Torriero, Napolux, Pietro Saccomani, Stefano, Alberto e qualcun’altro che ora sto sicuramente dimenticando), probabilmente starete ancora cercando di riprendervi dallo shock della presentazione dell’iPhone.

iPhone

Un "dispositivo" che fa da telefono, iPod e su cui gira Mac OS X…
Non ho parole, Apple oggi ha presentato qualcosa di veramente strabiliante.
I costi non sono eccessivi (se si pensa a cosa fa), partendo da 499$ per la versione con 4 GB di memoria ed arrivando a 599$ per la versione da 8 GB.

Potete trovare ulteriori info qui… e cominciare a mettere da parte i soldi, se vi piacciono queste cose.
Da parte mia… beh, sapete già che quando sarà disponibile (purtroppo fra mooolto tempo, in Europa) mi toccherà comprarlo… 😀

Jan 092007
 

TerapadDi piattaforme gratuite per aprire un blog, come tutti ben sapete, ne esistono decine (se non centinaia).
Molte utilizzano un proprio "motore" (Splinder, Excite, Iobloggo, Bloggers, Blogspot), altre utilizzano motori realizzati da altri ed ampiamente collaudati (WordPress.com e Blogsome usano WordPress, ad esempio).

NESSUNA, però, ha le caratteristiche che ho scoperto in terapad.com, e che vi presenterò in questo post (in anteprima italiana, ca va sans dire) 😉

terapad.com (un "prodotto" della società inglese SiteJourney Ltd.) è un nuovo tipo di piattaforma per la creazione e la gestione di blog che ha, come vi ho anticipato, caratteristiche talmente innovative da renderla (penso) unica nel suo genere.
Innanzitutto, terapad NON offre solo la possibilità di aprire un blog; con terapad potete gestire (se lo preferite):

  • un blog
  • un sito statico (il classico "sito personale")
  • un blog con pagine statiche

Inoltre (ed è questa una delle feature "rivoluzionarie") è possibile integrare all’interno delle medesima piattaforma (ed in maniera assolutamente trasparente ed immediata) anche:

  • un forum (anche complementare al blog)
  • una galleria immagini
  • uno shop online (completo di sistema di pagamento via PayPal)
  • un sito per la gestone di offerte di lavoro e curriculum
  • un calendario online per la pianificazione di eventi

Aprire un blog (o qualcune altra cosa permetta la piattaforma) è totalmente gratuito, e l’unica forma di finanziamento di terapad viene dagli AdSense che inseriscono nel vostro blog (che è possibile comunque rimuovere, pagando però 3.80 € al mese).
Nell’offerta gratuita di terapad sono compresi 2 GB di spazio (per il vostro shop, o per ospitare le vostre immagini che presenterete nella gallery) e 10 GB di banda mensile (più che sufficienti per un blog personale).

Ma… partiamo con la presentazione "guidata" di alcune caratteristiche di terapad, con delle screenshot del mio account (beh, dovevo provarlo per voi, no)? 😉

Clicca sulle immagini per ingrandirle

Terapad 01

Questa è la pagina principale del "mio blog" di test su terapad. Per il layout è possibile scegliere fra diversi modelli predefiniti, che possono essere totalmente personalizzati modificandone i CSS (possibilità che, ad esempio, su WordPress.com è offerta solo a pagamento).
Per la mia prova non ho creato pagine personalizzate, ma ho semplicemente modificato il post predefinito. 🙂
L’unica forma di finanziamento di terapad sono i Google AdSense inseriti nella sidebar di sinistra (in posizione bassa, privilegiando la visibilità degli elementi di navigazione del blog a discapito di un maggior introito).

Terapad 02

In terapad è possibile creare (e gestire in maniera granulare) un numero illimitato di utenti per ogni blog, ed assegnare ad ognuno diritti differenti.
Tale possibilità, è offerta in WordPress solo da un apposito plugin (RoleManager) e NON è offerta da altri servizi gratuiti.
In questo modo, ad esempio, potreste assegnare ad un utente SOLO il ruolo di gestore dello shop online, senza dargli la possibilità di intervenire sul vostro blog.

Terapad 03

Da questo pannello di controllo potete verificare le risorse disponibili per il vostro account (spazio disco e banda), così come visualizzare statistiche di accesso al vostro blog.

Terapad 04

Integrazione: terapad è già ottimizzato per l’integrazione con una moltitudine di servizi; potete attivare semplicemente le statistiche di Google Analytics, i feed gestiti da FeedBurner, visualizzare il vostro fotostream su Flickr ecc. semplicemente compilando gli appositi campi nel pannello di controllo apposito.

Terapad 05

La gestione delle pagine statiche è molto avanzata, ed anni luce distante da quella offerta dalle altre piattaforme di gestione dei contenuti; in questa screenshot è possibile notare anche l’editor di testo avanzato, molto più completo e potente rispetto a quello offerto dalla maggior parte delle piattaforme gratuite (pensate all’editor di testo di WordPress, che è possibile rendere simile a questo solo con l’utilizzo di plugin appositi).

Terapad 06

Dal pannello "Assets" potete gestire i materiali caricati sul vostro blog; immagini, video, file possono essere rinominati, spostati o cancellati. Per le immagini, inoltre, sono disponibili funzioni di editing base come ridimensionamento, rotazione o creazione di thumbnail.

Terapad 07

Avendo a disposizione un account PayPal Premier o Business (il primo è gratuito per gli utenti PayPal verificati, e permette di ricevere pagamenti con carta di credito) è possibile attivare facilmente il proprio shop online, completo di sistema di pagamento integrato via PayPal.
E’ da notare che terapad NON guadagna nulla dalle vostre vendite/transazioni, ma come detto guadagna unicamente dagli AdSense inseriti nelle vostre pagine (e suppongo anche nel vostro shop online).
Questa feature NON è disponibile in alcuna piattaforma esistente, ed è possibile integrarla in WordPress solo tramite appositi plugin (che richiedono comunque una configurazione avanzata, in alcuni casi)

Terapad 08

Se avete necessità di effettuare ricerca di personale, o gestire richieste di questo tipo (compreso l’invio di CV), terapad mette a disposizione degli strumenti appositi; inutile dirvi che anche questa feature NON è presente in alcuna piattaforma di blogging esistente.

Considerazioni di Giovy: beh, è chiaro che ci troviamo di fronte ad un prodotto MOLTO AVANZATO, che offre possibilità finora sconosciute a tutte le piattaforme di blogging conosciute. E’ un servizio gratuito, e se proprio non vi piace la pubblicità potete pagare per rimuoverla (la somma, inoltre, è relativamente bassa, specie se state pensando di mettere su uno shop online).
Ieri un’amica mi chiedeva un consiglio su come creare gratuitamente e facilmente un sito dove presentare dei propri prodotti; le ho consigliato di usare Google Pages, o di farselo personalmente (conoscenze tecniche a parte, necessarie in questo caso) con appositi software… beh, oggi le invierò un’altra mail segnalandole terapad

Jan 082007
 

bubblePLY_logo.gifBuongiorno a tutti, e bentornati al lavoro (e se non siete ancora tornati, avete tutta la mia invidia!).
Per agevolare un "rientro soft" dietro le vostre scrivanie, oggi vi presenterò una nuova applicazione Web 2.0 "divertente", molto simile nella concezione ad un’altra applicazione che vi presentai un po’ di tempo fa (Mojiti).

La segnalazione di questa nuova applicazione mi arriva direttamente da Ilan Leibovich, un membro del team di sviluppatori che ha creato BubblePLY.

Cos’è BubblePLY?
BubblePLY vi permette di aggiungere delle "bolle" (in realtà sono molto simili alle nuvolette dei fumetti, ma chiamarlo "NuvolettePLY" non era plausibile :D) a video disponibili sulle diverse piattaforme di video-sharing come YouTube, Google Video ecc. (i siti supportati al momento sono 16, la lista completa è qui).
L’applicazione è realizzata in Flash (come quasi tutte le applicazioni di questo tipo), ed è molto semplice da utilizzare, garantendo nel contempo un  buon risultato. Una demo di BubblePLY è disponibile qui.
I video prodotti possono essere "incorporati" nei propri post/siti web utilizzando il codice generato dall’applicazione, ottenendo il risultato che vedete sotto (il video è preso tra quelli disponibili in homepage, l’ho scelto perchè era divertente) 😀