Feb 142005
 

Buongiorno a tutti, buon ritorno al lavoro a chi l’ha fatto, buon riposo a chi è a casa (anzi, niente “buon riposo” per voi, alzatevi ed andate a lavorare, pelandroni!) e buon quello che volete a chi volete! 😀
Comincia un’altra settimana, e come promesso sabato, DEVO cominciare questa settimana con il resoconto (più o meno dettagliato) della mia trasferta milanese.
Trasferta di lavoro, e con la maggior parte del mio tempo impegnata per lavoro, quindi non aspettatevi mirabolanti avventure di un turista in giro per Milano, perchè restereste delusi (anzi, non aspettatevi niente che è meglio!) 😛

Mercoledì 09/02:
Si parte in treno, per arrivare a Bari, dove avrei preso il mio bel volo Alitalia per Milano Malpensa. Aereoporto, check in, manca un’ora all’imbarco… ok, leggo qualcosa per ingannare l’attesa…
Seduta a fianco a me, in sala d’attesa, un’odiosa ragazza (carina, per la verità) sta litigando con qualcuno.
Miiii, che acida! Ha un tono di voce e delle espressioni così irritanti che l’avrei picchiata, se solo ne avessi avuto il potere (ed io sono uno di quelli che non picchierebbe una donna neanche sotto tortura!).
Fortuna che arriva presto l’imbarco… metal detector, navetta… aereo (posto vicino al finestrino).
Arrivo al mio posto e… NOOOO, la mia vicina di posto è la stronza di cui sopra! Ma cacchio… si può essere più sfigati??? Accanto a lei il compagno (pover’uomo), che fino al decollo ha dovuto sopportarsi (ed io insieme a lui) la sclerotica che gli ha rotto le scatole per dei presunti “segreti” che lui le stava tacendo… ARGH!!!!! Fortuna che il decollo (o lo sbalzo di pressione, o chessò io!) l’hanno tranquillizzata, e per il resto del volo è stata quasi muta.
Volo tranquillo, arrivo a Milano in orario, 40 minuti di Malpensa Express, metro e… arrivo all’albergo, l’ Hotel Metrò in Corso Vercelli! 🙂
Molto carino, stanza accogliente a piano terra, arredata con gusto, tutti i confort possibili ed immaginabili (compreso quelli di potersi fare il caffè in camera) 😀
Peccato che… abbia scoperto dopo circa 3 minuti perchè si chiami Hotel Metrò. Porca… la metro ci passa giusto sotto, e probabilmente sotto LA MIA STANZA!!! Ovvero… mi sdraio sul letto, e tempo 2 minuti sento un rombo ed il letto comincia a vibrare…
“Cazz… il terremoto appena arrivato a Milano, che culo!” – penso.
Ed invece è un terremoto che a cadenza regolare mi avrebbe svegliato circa alle cinque di ogni mattina… 🙁
Il mio capo (furbone) alloggiava al secondo piano… 😀
Vabbè, pazienza… 😛
Il tempo di fare una doccia, sistemare tutto, riposarmi un po’, ed arriva la telefonata di Invernomuto, per organizzare la serata.
Ci vediamo in piazza Duomo alle 21.00 circa e… spettacolo!
Rivederlo mi ha fatto tornare indietro di almeno una decina d’anni!
A differenza di qualcun’altro, Inverno non è cambiato affatto… sembra che per lui il tempo si sia fermato! Abbracci, pacche sulla spalla e… comincia il giro! Di Milano non conoscevo niente, essendoci stato solo di passaggio, e quindi il caro Inverno mi ha fatto da guida per alcune tappe “significative” della città. Il Duomo era già lì, impacchettato ed irriconoscibile, quindi nessuna foto fatta. Tappa successiva è stata la Galleria, dove ho assistito (e successivamente preso parte) ad un “rito” tipico del turista milanese: schiacchiare le palle al toro, girando su se stessi… 😀

Povero toro...

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Assolta la “formalità testicolare”, abbiamo continuato il nostro giro.
Tappe successive sono state il Duomo, il Castello Sforzesco, la piazza dove Aldo, Giovanni e Giacomo hanno giocato la partita a pallacanestro in “Chiedimi se sono felice”, e tanti altri posti di cui ora non ricordo il nome (come della piazza, del resto) 😛

La Scala di Milano Il Castello Sforzesco

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Girare però ci ha messo fame (a me più che a lui…) e quindi ci siamo fatti prima un aperitivo (in un bar dove il dj metteva Masini, Zarrillo e cose del genere, roba da sentirsi male), e poi siamo andati a cena in un ristorante messicano (ottima paella, e dei brownies eccezionali come dessert).
Altri due passi per smaltire quello che avevamo mangiato (e permettere ad Inverno di digerire i fagioli messicani), e ci siamo lasciati dandoci appuntamento per la sera successiva.
Rientro in albergo, letto e… sbonk, sono collassato all’istante! 😛

Giovedì 10/02:
Sveglia programmata alle 08.00, ma avvenuta alle 05.00 “grazie” alla Metro milanese… 😀
Mi sono alzato comunque alle 07.00, colazione con il capo e… Infosecurity 2005!
Entro in Fiera, ritiro il biglietto (ero pre-registrato), ed inizio a girare.
Vi risparmio la lista infinità di software & hardware house che ho visitato, i contatti presi, i tecnici con i quali ho parlato per trovare soluzione ad alcuni problemi ed implementazioni che stiamo attuando.
Posso dirvi però che a fine giornata sono tornato in albergo con:
– tre buste piene di brochure, foglietti, magliette, penne e gadget vari
– un atroce mal di piedi, dovuto ai chilometri che ho macinato in giro per la fiera
– una fame da lupo
Arriva la telefonata di Inverno, e gli comunico che di camminare non era proprio questione. Optiamo quindi per una cena dalle parti del mio albergo, in compagnia del mio capo e del suo capo.
Ceniamo al “PIT STOP”, un ristorante-pizzeria in zona Fiera; cibo ottimo e prezzo giusto… 🙂
Ritorno in albergo (non prima di aver fatto due passi, con somma sofferenza, per permettere al “capo” di smaltire le penne ai quattro formaggi e la panna cotta al cioccolato), e coma, accompagnato dagli ultimi “giri di Metro” della serata.

Colgo l’occasione per ringraziare anche qui il grande Inverno per la disponibilità, simpatia e gentilezza (che l’hanno sempre contraddistinto, del resto), che mi hanno permesso di godere della sua compagnia per queste due serate. Oh, Inverno… non facciamo passare altri 10 anni, e ricordati che dobbiamo andare a trovare il “papà” Arcadi… 😀

Venerdì 11/02:
Altro giorno in Fiera, altri contatti, il tempo di seguire un convegno (più per non dover camminare, in verità) e la presentazione di un software per la gestione e la manutenzione di reti di computer (fatta apposta per me, il distributore ci teneva a farmela vedere “all’opera”).
Nota di colore: spettacolare la commerciale dell’azienda di cui sopra, così come le standiste Microsoft… e tante altre… 😉
Nel pomeriggio prendiamo il MPX Express, aereoporto, il tempo di testare il wi-fi della sala d’attesa della Malpensa per passare i 20 minuti di ritardo del mio aereo (e di scrivere il relativo blog, e si parte!
Viaggio tranquillo, nessuna sclerotica accanto, ed arrivati a Bari ho potuto apprezzare le doti automobilistiche del mio capo, trasformatosi da ingegnere in pilota di F1 per permettermi di prendere il treno.
Arrivo a casa alle 02.00, mi spoglio alla velocità della luce e mi butto nel letto… stanco ma felice per tre giorni molto interessanti!

Se siete riusciti a leggere tutto, e nei commenti non mi avete mandato affanc*** per il tempo che vi ho fatto perdere, avete tutta la mia stima.

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